12 settembre 2023

Ultimo banco 169. Graziato

La misura della felicità è la gratitudine. Alla fine di ogni giorno, anche il più difficile, cerco di scegliere qualcosa per cui ringraziare e alla fine di ogni settimana scrivo […]

4 luglio 2023

Ultimo banco 168. Ultimo

La scuola è finita. L’ultimo banco è vuoto. E noi, orfani di questa postazione che desta sospetti ma che permette di guardare il mondo alla distanza giusta per metterlo a […]

27 giugno 2023

Ultimo banco 167. Compiti per le vacanze

Vivere è sperare di nascere del tutto, ciò che in ciascuno di noi è abbozzato chiede pieno compimento: per questo usiamo la metafora della chiamata o vocazione, la vita ci […]

23 giugno 2023

Tutta la vita

“E io ancora mi sveglio aspettando un messaggio che non arriva… tutta la vita”. Così canta Drast, cantautore del 2001, in un verso che sintetizza la ricerca della sua generazione: […]

13 giugno 2023

Ultimo banco 165. Quanto sei fuori?

Cerco di portare a termine spiegazioni e verifiche entro metà maggio, per poter dedicare l’ultima parte dell’anno scolastico all’esplorazione della vocazione. Esistere (ex-stare: essere saldi fuori) significa “uscire con coraggio”, […]

7 marzo 2023

Ultimo banco 152. Fame di destino

Qualche giorno fa lo scrittore e amico Daniele Mencarelli è venuto a dialogare con gli studenti della mia scuola. Daniele appartiene agli autori che non scrivono della “realtà” ma del […]

8 febbraio 2023

L’arte di essere prof

Un insegnante che mangia in classe i “panini del futuro”. Così Alessandro D’Avenia definisce i momenti di pausa che condivide con gli studenti dell’ultimo anno per parlare anche dei loro sogni e delle loro aspirazioni. Quello che serve ai nostri ragazzi è ascoltare sé stessi mentre raccontano cosa vogliono fare, e il compito dell’insegnante è fare solo da specchio.

31 gennaio 2023

Ultimo banco 147. Articolo 3

Nelle ultime settimane parte della nostra emotiva attenzione mediatica è stata catturata da una mamma finlandese in fuga dalla scuola italiana, da una bidella pendolare tra Milano e Napoli, da una professoressa bersaglio di pallini, da alunne che assumono tranquillanti prima di una prova… La scuola buca l’opinione pubblica quando la notizia (spesso manipolata) acchiappa il clic. Risultato? Tanti riflettori, poca riflessione, nessun riflesso.

4 gennaio 2023

Ultimo banco 143. Permacrisi

Per il dizionario britannico Collins la parola del 2022 è permacrisis (permanent crisis, crisi permanente): «Un periodo esteso di instabilità e insicurezza». Si è imposta all’attenzione mondiale in aprile quando Christine Lagarde, presidente della Banca Centrale Europea, ha detto: «Alcuni dicono che viviamo in un’era di permacrisis: ci muoviamo da un’emergenza all’altra. Solo 10 anni fa abbiamo affrontato la peggiore crisi finanziaria dagli anni ’30, poi la peggiore pandemia dal 1919 e ora la più grave crisi geopolitica in Europa dalla fine della guerra fredda». Qualche ora fa, brindando, ci siamo di sicuro augurati una parola migliore per il nuovo anno. Quale?

15 dicembre 2022

Ultimo banco 141. Dare alla luce

Il Natale è il compleanno di tutti e ciascuno, perché ci faremmo i regali altrimenti? L’ho capito meglio guardando un capolavoro di Raffaello in mostra al Museo diocesano di Milano […]