22 gennaio 2009

Canta che ti passa!

Milioni, miliardi di canzoni invadono il mondo ogni giorno. Proprio ieri un’alunna mi ha segnalato un video di una canzone da lei amata. I ragazzi comunicano attraverso le canzoni. Stranamente però si canta poco. Si ascolta molto, si canta poco. A me chi canta fa una grande simpatia. Spesso mi sorprendo a cantare per strada o nei corridoi di scuola e credo mi prendano per pazzo. Ma cantare è segno di sanità mentale: ottimismo e gioia ne sono la causa. Sarà un caso che ci riferiamo a persone tristi dicendoli dei “disincantati”. L’origine della parola ha a che fare con l’essere colpiti da incantesimo (incantato) spesso pronunciato sotto forma di canto. Insomma chi rimane senza canto, rischia di rimanere disincantato. Perde la magia del quotidiano da cantare: amore, lotte, passioni, dubbi, sconfitte, gioie, vittorie.

Le persone troppo serie non si reggono. Così come le persone che si prendono troppo sul serio e quelle che non cantano mai, anche se sono stonate. E l’adolescente che si rifugia nella musica forse non sta fuggendo dalla realtà come spesso gli diciamo. Ma semplicemente si rilassa e si gode le cose belle e (magari) le canta. Questo non è mancanza di responsabilità.
Tra i ricordi più belli che ho ci sono serate passate a cantare con familiari e amici sotto le stelle, vicino al mare. Perché non lo facciamo più? Una canzone insieme dopo cena chissà da quanti litigi inutili ci salverebbe o da quali inutili programmi televisivi. La musica sempre più la si ascolta e la si consuma, sempre meno però la si canta.
Canta solo chi è innamorato. Un’epoca disincantata, un’epoca che non canta, è un’epoca dal cuore spento.

***
Chi è nato per cantare
Anche morendo canta.
(G.Ungaretti)

11 risposte a “Canta che ti passa!”

  1. Anonymous ha detto:

    Pensa che in tedesco c’è un proverbio che dice più o meno così:
    ” dove un uomo fischietta siediti tranquillo, le persone cattive non conoscono nessuna canzone”
    P.

  2. Anonymous ha detto:

    che dici di chi canta e balla nella sua stanza perché è felice o arrabbiato?
    non sarà che cantare è un modo che abbiamo per ascoltarci (noi e noi e gli altri)… se vuoi sviluppalo tu che sei il prof, io sono solo lo screwball
    bye

  3. antonella ha detto:

    penso proprio che cantare sia ‘salutare’..non importa se il cuore e’pieno di gioia o triste..una canzone ti aiuta comunque..

  4. Vanda ha detto:

    Uno dei regali più belli di mio marito è stato un mp3 ,quando sono triste,nervosa o devo fare un lavoro noioso ,ecco che con le mie cuffiette nel mio mondo torna il sole!In quanto a cantare ho insegnato ai miei figli tutte le canzoni che conoscevo (anche quelle degli alpini!!!)e ancora gliene registravo dai cartoni per poi cantarle insieme!

  5. Screwball ha detto:

    Vanda, sai che se canti sull’mp3 non si sente se sei stonata (nel caso lo fossi, e in alcune canzoni si può comunque esserlo). Poi puoi trasformare le parole in rap. E poi puoi fare dei duetti…

  6. Prof 2.0 ha detto:

    anonimo: bello il proverbio, non sembra tedesco… 😉

    screwball: questa idea mi “sconfifera”. Grazie!

    antonella: proprio così!

    vanda: tu devi scrivere un libro sulla tua famiglia!

  7. Vanda ha detto:

    Grazie Screwball del consiglio!Lo seguirò!Anche se a volte canticchio anche in inglese ,che io non so!!!
    Caro Prof. mia figlia ha un blog sulla nostra famiglia!

  8. Laquintafiglia ha detto:

    Io canto sempre in macchina!!E mi accorgo che la gente mi guarda storto..Ma chi se ne frega!!!Ma la cosa più divertente è quando in macchina ci sono anche i miei amici/e e cantiamo a squarciagola ….E’ veramente liberatorio e aggregante!!!

  9. Prof 2.0 ha detto:

    vanda: lo so bene, ci sono passato e ho anche lasciato un commento. Ma il romanzo lo devi scrivere davvero.

    laquintafiglia: ottimo! la prossima volta lo facciamo anche noi.

  10. Laquintafiglia ha detto:

    Ci conto!!!!

  11. Alice ha detto:

    Io ho trovato un video bellissimo che esprime quello che dite:
    http://www.youtube.com/watch?v=adGqu1Uqblc&feature=PlayList&p=BC94248DC7073C8F&index=0

    Nella vita mi sento spesso così e l'Alice che è in me fa la stessa cosa, anche se quella più esterna cerca di contenersi! In certi momenti però entrambe le Alici si buttano e saltellano, gioiscono, sorridono. Gli sconosciuti sono solo sconosciuti che passano…e magari si rallegrano anche loro!

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