10 ottobre 2023

Ultimo banco 173. La Giornata Mortale dell’Insegnante

Il 5 ottobre, oltre al Premio Nobel per la letteratura di cui vorrei occuparmi più avanti, è stata celebrata la Giornata Mondiale dell’Insegnante. Quindi oggi lascio la voce dall’ultimo banco […]

26 settembre 2023

Ultimo banco 171. Il futuro è dietro

Qualche giorno fa ho incontrato le terze medie della mia scuola, prima delle “Lezioni di futuro”, incontri durante i quali gli ospiti raccontano il loro percorso esistenziale e professionale per […]

21 settembre 2023

Ultimo banco 170. Il parrino

Il 15 settembre di 30 anni fa, nel giorno del suo 56° compleanno padre Pino Puglisi fu ucciso dalla mafia con un colpo di pistola alla nuca. Era il professore […]

23 giugno 2023

Tutta la vita

“E io ancora mi sveglio aspettando un messaggio che non arriva… tutta la vita”. Così canta Drast, cantautore del 2001, in un verso che sintetizza la ricerca della sua generazione: […]

7 marzo 2023

Ultimo banco 152. Fame di destino

Qualche giorno fa lo scrittore e amico Daniele Mencarelli è venuto a dialogare con gli studenti della mia scuola. Daniele appartiene agli autori che non scrivono della “realtà” ma del […]

8 febbraio 2023

L’arte di essere prof

Un insegnante che mangia in classe i “panini del futuro”. Così Alessandro D’Avenia definisce i momenti di pausa che condivide con gli studenti dell’ultimo anno per parlare anche dei loro sogni e delle loro aspirazioni. Quello che serve ai nostri ragazzi è ascoltare sé stessi mentre raccontano cosa vogliono fare, e il compito dell’insegnante è fare solo da specchio.

31 gennaio 2023

Ultimo banco 147. Articolo 3

Nelle ultime settimane parte della nostra emotiva attenzione mediatica è stata catturata da una mamma finlandese in fuga dalla scuola italiana, da una bidella pendolare tra Milano e Napoli, da una professoressa bersaglio di pallini, da alunne che assumono tranquillanti prima di una prova… La scuola buca l’opinione pubblica quando la notizia (spesso manipolata) acchiappa il clic. Risultato? Tanti riflettori, poca riflessione, nessun riflesso.

4 gennaio 2023

Ultimo banco 143. Permacrisi

Per il dizionario britannico Collins la parola del 2022 è permacrisis (permanent crisis, crisi permanente): «Un periodo esteso di instabilità e insicurezza». Si è imposta all’attenzione mondiale in aprile quando Christine Lagarde, presidente della Banca Centrale Europea, ha detto: «Alcuni dicono che viviamo in un’era di permacrisis: ci muoviamo da un’emergenza all’altra. Solo 10 anni fa abbiamo affrontato la peggiore crisi finanziaria dagli anni ’30, poi la peggiore pandemia dal 1919 e ora la più grave crisi geopolitica in Europa dalla fine della guerra fredda». Qualche ora fa, brindando, ci siamo di sicuro augurati una parola migliore per il nuovo anno. Quale?

6 ottobre 2022

Ultimo banco 131. Al futuro ministro dell’Istruzione

«Allora che si fa, eh?». È la domanda che compare ripetutamente nelle prime righe di Arancia meccanica, il romanzo in cui Anthony Burgess (insegnante) nel 1962 mostrava dove la cultura […]

15 settembre 2022

Lo stile di cui abbiamo bisogno

Qual è il segreto dell’educazione? Fare l’amore. Viviamo in un’epoca paradossale: non abbiamo mai avuto tanti strumenti educativi come adesso: corsi, manuali, esperti… eppure educare sembra esser diventato impossibile. Perché? […]