Ultimo banco 152. Fame di destino
Qualche giorno fa lo scrittore e amico Daniele Mencarelli è venuto a dialogare con gli studenti della mia scuola. Daniele appartiene agli autori che non scrivono della “realtà” ma del […]
Qualche giorno fa lo scrittore e amico Daniele Mencarelli è venuto a dialogare con gli studenti della mia scuola. Daniele appartiene agli autori che non scrivono della “realtà” ma del […]
Qualche giorno fa una ex studentessa è venuta a trovarmi. Avevo davanti una donna luminosa che, ripercorrendo il sentiero dei ricordi, mi ha raccontato un episodio per lei fondamentale e di cui non avevo memoria. Aveva cambiato scuola dopo un primo anno di superiori molto doloroso: la sua timidezza, che non era stata accolta o capita dagli insegnanti, l’aveva portata a sentirsi un’incapace.
Da cento settimane, ogni lunedì, ci sediamo insieme all’Ultimo banco. Ne è valsa la pena? Per me sì, altrimenti mi sarei perso molte più volte di quanto mi capiti abitualmente. […]
«Caro Alessandro, non ci conosciamo. Ho 19 anni e ho letto il suo ultimo libro: L’Appello. Mi ha aiutato a riflettere perché, come Omero Romeo, ho una malattia genetica che […]
Vorrei diventare più altruista, lasciar andare ciò che mi fa male, trovare il vero senso della vita, studiare analisi 1, mettere i miei desideri e non quelli degli altri al […]
«Non ero pronto», così mi ha detto un amico, che è come un fratello e che ha perso il padre qualche giorno fa. E chi può essere pronto, amico mio? […]
«Mettere in sicurezza», una delle espressioni più abusate in questi tempi, adatta a impianti e apparecchiature, è ora, ahimè, usata per le persone, con esiti spesso opposti: «mettere insicurezza». Perché più vogliamo […]
I morti hanno a che fare con i vivi: l’ho imparato sin da bambino. Nella notte tra l’1 e il 2 novembre, nella mia Palermo, la tradizione voleva che fossero i […]
Il posto che mi è toccato il primo giorno di scuola fu proprio l’ultimo banco. Avevo cinque anni e, in quel settembre 1982 di esaltazione ancora mondiale, iniziava l’ultimo anno […]
«Io sottoscritto lascio a mio cugino Romain Colomb tutto quello che mi appartiene nel mio alloggio. Desidero essere trasportato direttamente al cimitero e che le spese per il mio funerale […]