Overture

Questo video d’apertura resta sempre in cima, perché tutte le volte che ne hai bisogno puoi guardarlo. Ma non fermarti qui: il resto cerco di aggiornarlo periodicamente.

Viviamo in un tempo in cui raccontare qualcosa di positivo desta sospetto. Credo che dovremmo abbassare le nostre difese e cercare ciò che in mezzo all’inferno non è inferno, farlo durare e dargli spazio, come dice il Marco Polo creato da uno scrittore a me caro. Questo però richiede coraggio, perché accogliere qualcosa di bello, vero, buono, cioè riconoscerlo come bello, vero, buono, significa mettersi in gioco personalmente per difendere e ampliare quel bello, vero, buono. Il cinismo è scorciatoia che ripara dal coinvolgimento personale e dal conseguente impegno, e a volte sembra un rifugio comodo, ma alla lunga inaridisce. Invece non nascondersi l’inferno e far crescere qualcosa di bello, lì in mezzo, è molto più appassionante. Per me questo si fa vita di tutti giorni in due modi: come insegnante, ascoltando e ampliando persone, e come scrittore, ascoltando e ampliando personaggi. Faticoso, ma entusiasmante.

La data del post? Il giorno in cui ho visto la luce per la prima volta. Per questo non sono cinico: perché mi è piaciuto, anche se ci ho pianto sopra.

12 marzo 2024

Ultimo banco 193. L’intelligenza del bosco

Il fine della vita non è la sopravvivenza ma la bellezza. Che le cose lottino per sopravvivere è evidente, ciò che sorprende è che la lotta miri alla bellezza. Qualche […]

5 marzo 2024

Ultimo banco 192. Rimossi

In Inghilterra è stato vietato l’uso dei cellulari nelle scuole allo scopo di migliorare la disciplina, l’attenzione e il rendimento degli studenti (lo hanno più dell’80% dei ragazzi tra 12 […]

27 febbraio 2024

Ultimo banco 191. Il cigno, l’infermiera e lo spazzino

“Ho finito di leggere Ciò che inferno non è, ma nella mia vita ultimamente ho difficoltà a vedere, nell’inferno, ciò che inferno non è e questo è pericoloso per me, […]

20 febbraio 2024

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I cruenti fatti di cronaca recente mostrano lo stretto legame tra religione e violenza. A tal proposito molti pensano, comecanta Lennon in Imagine, che eliminare le religioni ci renderebbe più […]

13 febbraio 2024

Ultimo banco 189. Il ballo del qua

«Gentile Professore, non vivo un bel periodo diversamente da quanto lascio trasparire. In questo momento la mia unica speranza è non cadere nella disperazione di cui parla Kierkegaard. Credo che […]

6 febbraio 2024

Ultimo banco 188. La legge della relatività

La scorsa settimana Cesare Pavese nei Dialoghi con Leucò ci ricordava che la dimensione religiosa è necessaria a umanizzarsi, dove c’è trascendenza si diventa uomini (sono le prime sepolture a […]

30 gennaio 2024

Ultimo banco 187. Parlare con gli dei

In uno dei suoi Dialoghi con Leucò, libro in cui immagina delle conversazioni tra uomini e dei, Cesare Pavese racconta quella tra Esiodo e la Musa. Il poeta si lamenta dell’insoddisfazione […]

23 gennaio 2024

Ultimo banco 186. Avocado

Nel primo appello dell’anno 2024 ho invitato ciascuno dei miei studenti di quinta al consueto gioco di scegliere una parola per l’anno nuovo. Le parole che ci abitano diventano nell’ordine: […]

16 gennaio 2024

Ultimo banco 185. Ogni maledetto lunedì

Nell’ultimo banco della scorsa settimana cercavo nel primo lunedì ordinario dell’anno quella Luna a cui è dedicato, addirittura un po’ di luna di miele. Oggi è un lunedì qualsiasi e […]

9 gennaio 2024

Ultimo banco 184. Lune di miele

Se il lunedì indica la ripresa della vita ordinaria, oggi è il primo vero lunedì dell’anno, il lunedì più lunedì di tutti. La sveglia è più faticosa, abbiamo addosso tutto […]