24 marzo 2009

Benvenuto nel club!

In attesa di due mamme per un colloquio a scuola. Non arriva la prima. Non arriva la seconda. Mi innervosisco, mi adiro: non c’è più rispetto, si sa, i prof sono una categoria sociale infima, se fosse stato il parrucchiere sarebbero venute puntualissime!

Mi dirigo verso la classe e interrompo la lezione della collega di greco e latino, persona splendida, che mi accoglie benevolmente.

“Sono stato tradito da due donne, in meno di un’ora! Ragazzi ma non dovevano venire le vostre mamme?”
I due alunni incriminati – da che mondo è mondo – delle colpe dei loro padri (anzi delle loro madri), mi guardano in imbarazzo e timidamente:
“Ma prof lei sul libretto ha scritto il 25 non il 24…”
Mi viene il dubbio. Dubbio che si tramuta presto nella certezza della mia incontrovertibile grafia, che decreta la mia autocondanna pubblica.

La collega benevola mi guarda:
“Non ti preoccupare. Dopo una certa età succede. Benvenuto nel club!”

5 risposte a “Benvenuto nel club!”

  1. Anonymous ha detto:

    Coraggio prof! Pensa a quelli che nel club sono entrati da parecchio e sono anche più giovani di te. La sottoscritta ne è una prova!
    Vedrai che domani arriveranno anche in orario!
    Carmen

  2. Laquintafiglia ha detto:

    Prof adesso sei entrato ufficialmente nella categoria “Professori”…Finora le tue sembianze esteriori avevano ingannato tutti… 😉

    Con affetto e stima :)))
    tua sorella

  3. 1+1=2? ha detto:

    Se può consolare, una volta ho parlato per mezz’ora con una mamma di un ragazzo che non era suo figlio.. (uno tra gli episodi più divertenti della mia carriera scolastica.. grazie per avermelo fatto ricordare!)
    Una prof

  4. Anonymous ha detto:

    non è poi così male essere “nel club”. Si ha la capacità di riconoscere i propri errori senza scoraggiarsi!

  5. Micaela ha detto:

    Io caro Alessandro ho fatto di peggio…ho rimproverato un bambino e gli ho pure fatto scrivere da solo una nota che poi ho firmato perché aveva quaderno di religione a casa…a casa certo! La mia però! Come vedi collega non c’è mai fine al peggio 😉

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