13 novembre 2009

Lavagne

A scuola si scrive con il gesso a dimostrazione del fatto che tutto ciò che insegniamo è polvere destinata ad essere cancellata (quasi) subito.

Come scrivere sulla sabbia. O nel vento.

Altrove bisogna scrivere.

Nei cuori: dove ciò che si scrive resta indelebile.

Sono quelle le lezioni che ricordo nitidamente, quelle in cui il mio cuore è diventato una lavagna.

Lì non arriva nessun cancellino.

7 risposte a “Lavagne”

  1. Anonymous ha detto:

    Non c'è niente da aggiungere.
    Le tue parole con i miei pensieri bastano…
    Nei cuori: dove ciò che si scrive resta indelebile
    Grazie…

  2. Charles ha detto:

    Fai sempre centro, Prof!

    Bye,
    Charles

  3. Anonymous ha detto:

    Cuore che legge… cuore pensante… intelligente…silente…
    Sussulta il cuore all'emozione.. alla bellezza … all'amore…
    Cuore grande di poesia …che vede oltre la sua malinconia…
    Di vita vissuta … il cuore è l'estratto
    di scrittura intensa e amore intatto…

    Ale

  4. Palantir ha detto:

    La sera che si protende
    sull’umida conca non porta
    col palpito dei motori
    che gemiti d’oche e un interno
    di nivee maioliche dice
    allo specchio annerito che ti vide
    diversa una storia di errori
    imperturbati e la incide
    dove la spugna non giunge.

    (Eugenio Montale)

  5. Prof 2.0 ha detto:

    Grazie!

  6. asia ha detto:

    è vero quello che dice, caro prof,sono una studentessa e mi chiedo cosa rimarrà di me alla fine di questi tre anni, cosa ne rimarrà delle nostre battute e dei nostri scherzi e mi chiedo… cosa ne rimarrà di me, di noi, nel cuore dei nostri professori. io e la mia classe abbiamo avuto un rapporto davvero speciale con uno di loro che poi è diventato preside ma ci vuole comunque molto bene… per quanto mi riguarda lo ricorderò per sempre perchè è stato grazie a lui che sono cresciuta dentro ed è stato merito suo se ora mi piacerebbe fare l’insegnante; gionalmente passavo quasi più tempo con lui che con i miei genitori solo che loro li avrò per sempre con me ma lui, quando finirà quest’anno, sparirà dai miei giorni, era entrato nei nostri cuori e sarà sempre parte di noi; perchè anche se tanti lo negano, le relazioni umane tra alunni e professori si creano e allora mi chiedo se la scuola non sia stata “progettata” da chi pensa che queste relazioni non si creino e che per questo da entrambe le parti non ci sia dispiacere quando il ciclo di studi si conclude… so solo che quando finirà quest’anno ua parte di noi rimarrà nel cuore di quello stimatissimo professore e tutto il resto, lentamente, verrà eliminato e allora e che è servito vivere tra quelle mura per tutto questo tempo???

    • Prof 2.0 ha detto:

      A diventare ciò che sei. A fare tu con altri quello che lui ha fatto per te. A continuare un’amicizia anche dopo la fine della scuola. Insomma a mettere in gioco la tua libertà per ciò che veramente vale. Non è poco. Anzi, forse, è tutto.

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