11 marzo 2010

Voglio essere interrogato!

Cyrano de BergeracStiamo divagando, in V ginnasio, sul tema Promessi Sposi, leggendo storie d’amore tormentate di epoche e autori diversi per cercare di cogliere costanti e differenze e alla fin fine cercare di rispondere alla benedetta domanda che abbiamo espresso appena usciti dal grembo materno con un pianto: ne vale la pena?

Ne vale la pena per amore, per Amore.

Così abbiamo letto in questi mesi Le notti bianche, Romeo e Giulietta, Le dodici domande, Cyrano de Bergerac, Pene d’amor perdute e ci aspettano altre entusiasmanti letture divaganti sul tema.

Oggi Alunnamilledomande ha chiesto di farsi interrogare e ha divagato bene e sua sponte su una scena del Cyrano. Un balcone come quello di Romeo e Giulietta, in cui però l’amata non vede il suo corteggiatore, di cui si ode solo la voce, che si intrattiene sul tema del bacio, giungendo alla fine a dichiarare, in un raggio di luna che illumina le parole, che l’amore è comunione, patto, scelta.

Io sogno una scuola in cui si leggono libri che aiutano a entrare nella realtà e ti ci fanno entrare con tale prepotenza da spingere uno studente a offrirsi volontario per ciò che tutti abbiamo voluto evitare: l’interrogazione.

Tale è la voglia di comunicare la bellezza che ci ha raggiunto.

8+

11 risposte a “Voglio essere interrogato!”

  1. alessandra gentili barelli ha detto:

    Super !!!!

    Non solo la sogniamo…!

    A presto !

    Ale

  2. Chiara Dell'Acqua ha detto:

    Senza parole.
    Meravigliosa testimonianza.

  3. Lale ha detto:

    E’ la scuola che avrei voluto frequentare io…. la sogno per i miei (futuri) figli!!!
    Grazie!!!

  4. Paolo Pugni ha detto:

    solo 8+? che professore severo! A questa sera
    Paolo & co

  5. Petite Prince ha detto:

    Bello il Cyrano!”E al fin di ripresa…io tocco!”
    Credo che sarebbe bellissimo poter comprendere a pieno quanto in ciascuno di questi capolavori sia racchiusa una verità…e da ciascuno poter estrapolare uno spicchio da conservare e “utilizzare” nella nostra vita!Le interrogazioni (scolastiche e non) dove un alunno è capace di soffermarsi su cose non dette e non scritte sono quelle dove si capisce che il “volontario” si è appropriato dello spicchio di verità che ha scoperto…e lo ha fatto suo!=)

  6. Alessandra ha detto:

    ho trovato il tuo libro per caso, in una giornata particolare.. vagavo per la libreria come amo fare sempre, in un ora buca come tante, nel giorno in cui è morta mia nonna, anche se ancora non lo sapevo.. l’ho letto tutto d’un fiato, mi è piaciuto da morire e mi ha trasmesso tanta positività!! l’ho letto, lo rileggerò e già lo consigliato a chi come me so che ama questo genere non banale ma potente che ti tocca dentro.. ho amato molto i personaggi, tutti ma più di tutti il prof sognatore =) vorrei aver avuto più professori così al liceo, come te, come lui.. ancora con la passione di insegnare, con la voglia di insegnare e che sono presenti non solo a dare giudizi scolastici ma anche a farti crescere come persona!! ho avuto un prof di informatica mitico al liceo, che mi ha fatto amare la materia e che non si fermava solo a dare i voti.. forse per quello ora sono a ingegneria informatica.. certo avessi avuto un prof di matematica con più passione mi troverei meglio ora, ma sto lavorando da sola passo dopo passo e so che posso farcela.. nonostante tutta la matematica che mi circonda però la passione della letteratura e sempre forte.. complimenti ancora al tuo romanzo, se mai verrai a torino per qualche presentazione del libro o altro verrò con piacere a conoscerla =)=)

  7. Sara ha detto:

    A volte per rispondere alla domanda: “Ne vale la pena?” basta cambiare punto di vita ed esclamare: “Ne vale la gioia!!!”

  8. rina ha detto:

    ciao, alessandro
    sono una prof di francese…ma, domani, ho promesso ai miei alunni che porterò il tuo lbro per commentare qualche passo….
    vivo la mia professione in funzione del valore educativo che cerco, in ogni modo e momento,di comunicare ai miei alunni…., bisognosi di trovare un’ancora di salvataggio in un mondo, la scuola, che appare, oggi più che mai, troppo distante dai loro veri interessi.

  9. 'povna ha detto:

    Caro prof., la ‘povna (che ti legge spesso, anche se sostanzialmente silenziosa) concorda e comprende. E ricorda sempre, tra le tante volte, quando l’anno passato lei e l’Onda traslocarono su Neverland per la metà di un quadrimestre, e da lì fecero incursioni per ogni mondo, fino a tornare poi a casa. Nel mezzo, ci furono, certo, cose chiamate anche interrogazioni, ma ci fu soprattutto la voglia di raccontarsi che cosa si era capito nel percorso. Anche la ‘povna sogna una scuola così. Ma è anche convinta (e pensa che lo sia anche tu) che, se vuoi, almeno nel tuo piccolo e circoscritto mondo, un scuola così la puoi fare. Ogni giorno.

  10. Elisabetta ha detto:

    Ciao! sono una giovane professoressa di lettere come te! ho 30 anni e tanta voglia di spendere le mie energie in questo bellissimo lavoro, così appassionante e avvincente. Anche a me è capitato quest’anno che qualcuno dei miei ragazzi abbia voluto farsi interrogare perchè affascinato da quello che aveva studiato ed è stato una gioa ascoltarlo, perchè finalmente si vede che cominciano a diventare GRANDI!!

  11. Elisabetta ha detto:

    Leggendo tutto quanto c’è in questo post mi chiedo se sono sveglia o se sto ancora sognando una scuola di piacere e non di solo dovere. Ho notato facendo gli scrutini che sono troppe le insufficienze in storia, mi sembra un paradosso che la materia più bella del mondo, la materia in cui sono contenute tutte le sfaccettature della cultura presenti ancora oggi tante difficoltà per gli alunni. Ho indagato tra loro e ho scoperto che non è la storia il problema ma il modo in cui viene affrontata con date e nomi da imparare a memoria. Facciamo un bel viaggio insieme ai nostri alunni lungo le strade del mondo e tel tempo lasciamoci andare ai ricordi, ai racconti, ai film, ai dibattiti discutiamo e parliamo con loro delle vicende che hanno fatto del pianeta quello che è oggi e la storia tornerà a piacere.

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