11 ottobre 2011

Scene di una scuola possibile

Sabato alcuni dei miei alunni della III scientifico D sono andati a fare volontariato, servendo ad una mensa per poveri. Maria, che ha il bernoccolo per foto e video, ne ha approfittato per farne uno. Era un giorno senza scuola, ma loro non erano a casa a dormire. I ragazzi sono diversi da come ce li raccontano i media: basta proporre loro mete chiare, anche se impegnative, per scoprire che sono fatti per l’eroismo più che per il piacere…

[youtube]http://www.youtube.com/watch?v=jbv4VNL2G_8[/youtube]

 

E poi mi dicono che sono un visionario quando dico certe cose…

[youtube]http://www.youtube.com/watch?v=_k7iGt8Pz1I[/youtube]

35 risposte a “Scene di una scuola possibile”

  1. Afavordialibi ha detto:

    Il primo video è davvero bello.
    Voglio dire una cosa, ma non voglio essere fraintesa.
    Sono cresciuta con persone che fanno o che hanno fatto gli insegnanti e ci sono riusciti alla grande(mia madre,la sua sorella gemella,parenti e amici vari),originali e creativi nello stimolare i ragazzi soprattutto nelle attività extra-scolastiche.
    Detto questo,non mi sorprenderebbe sapere che i ragazzi nel video sono tutti eccellenti studenti.
    Questo genere di attività ha un seguito non solo per l’idea di fare del bene, ma anche perchè, riempie di punti il curriculum che finisce nelle mani delle università importanti.
    Il mio fidanzato mi ha mostrato dei curricula che Madre Teresa sarebbe impallidita.
    Forse sarebbe più saggio usare un occhio per guardare “il bello” e l’altro per non dimenticare il pratico.

    • maria luisa alvino ha detto:

      se ho ben capito,afavordialibi vede in questa intervista un’intenzione autopubblicitaria; può essere. non siamo nella testa e nel cuore del professore. ma il potere della parola va oltre chi le pronuncia e può suscitare una riflessione seria, stimolare un sussulto di coraggio e di entusiasmo. può rinnovare l’iniziativa e risvegliare la fantasia. cose di cui, personalmente, ho bisogno. sono un’insegnante precaria delle scuole medie in un contesto quest’anno, difficilissimo.

      • Afavordialibi ha detto:

        Nooooooooooooo!!
        Le mie riflessioni riguardavano solo il primo video,un pensiero assolutamente personale sulle motivazioni, spesso molteplici, che spingono i ragazzi a fare.
        E mi sembra anche di essere stata più che chiara.
        Il rapporto del professore con i media è personale.

        • Sara ha detto:

          Però l’hanno fatto…abbiamo uno splendido gruppo di adolescenti che ha dedicato tempo agli altri…in un momento in cui gli adolescenti o sono definiti menefreghisti o approfittatori…loro l’hanno fatto!!!
          Hanno gettato un sassolino di generosità e gratuità nel loro universo…

          • Afavordialibi ha detto:

            Si Sara,il lato che tocca la generosità del cuore è di innegabile importanza!

        • Cristiana ha detto:

          cara Afavordialibi, da ormai 25enne ti posso dire con assoluta certezza che nel mio curriculum ho messo tutto ciò che ho fatto, anche il volontariato, ma che (soprattutto a 16-17 anni) non andavo a fare volontariato con l’intenzione di arricchire il mio curriculum…contando anche che il mondo del lavoro era lontano da me anni luce…
          Ho servito anche io dalle suorine una volta (queste? non riesco a capirlo..) ed è un’esperienza disarmante: vai per aiutare e ti accorgi che vieni aiutato anche tu, a crescere… 🙂

          • Chiara :) ha detto:

            Io ho 17 anni e devo dire che quando svolgo attività considerate di “volonariato” (un termine che proprio non sopporto) non lo faccio per inserirlo in un futuro curriculum, ma piuttosto perchè mi sento bene nel fare quel poco che posso per gli altri. Devo dire che ho sentito più di una volta discorsi del tipo: “farò il volontariato nel tal posto proposto dalla scuola così potrò avere crediti a fine anno”, sinceramente avrei voluto riversare un fiume di insulti su coloro che dicevano ciò.
            Vederli faticare per una cosa in cui non credono mi fa ricordare che tutto ciò che facciamo deve essere gratuito, senza secondi fini, anche perchè ho capito che non è il foglio dei crediti ad arricchirti, ma il confronto con le persone.

          • Afavordialibi ha detto:

            Bhè……. magari meglio sui curricula piuttosto che usati su un blog come “crediti morali” per gonfiare un’irritante vanagloria!

  2. Daniele ha detto:

    …poco più grande dei tuoi alunni sono stato a servire proprio in quella mensa…l’incontro con le persone e l’amore delle suore accendono qualcosa dentro…ho ricevuto molto molto di più di quanto penso di aver dato…sono sicuro che per i “tuoi” ragazzi è stato lo stesso, chiedigli cosa si sono portati a casa…e li invito a continuare a servire…

  3. Letizia ha detto:

    Fortuna tu che ci difendi!grazie!…video bellissimo!

  4. roberta ha detto:

    Caro Alessandro,
    condivido ed abbraccio il tuo entusiasmo.
    Ma perchè ci sono giorni in cui esco da scuola e tutto mi sembra di aver fatto tranne aver avuto a che fare con potenziali “eroi”? A volte arroganza e aggressività soffocano i germogli teneri che cercano di spuntare; a volte l’amarezza mi fa annaspare. Credo che vada divulgato anche questo aspetto del nostro lavoro. Si rischia altrimenti di fare lo stesso errore che si fa con la maternità: tutto brilla…e chi soffre di solitudine e depressione post-partum si sente un alieno coi sensi di colpa. Scusa questo “bagno di realtà” ma è davvero sincero!

  5. Patrizia, Acireale ha detto:

    Il bene è sempre bene, che abbia anche un secondo fine, pace, amen. Chi pratica il bene, chissà, forse diventa benedipendente. Certo, se la scuola offrisse più spinte di questo genere ( e si torna,comunque, al grande problema della preparazione attitudinale degli insegnanti),
    LA SCUOLA SAREBBE UNA (bella)CANNA!

  6. ElyB ha detto:

    La vita è una canna?!?! Tu sei intossicato per bene… se mi reggi la similitudine ancora un po’… hai insegnato ai tuoi ragazzi cosa fumare… la noia serve per capire di cosa hai bisogno, ma se non sprofondi nella noia ma in mezzo al vuoto allora diventa difficile; se non hai una guida, ti fidi delle persone (sbagliate) che hai intorno…

  7. Alessandra ha detto:

    Parlo da giovane: ho 18 anni e il buio davanti, perchè gli adulti non hanno fiducia in chi viene dopo di loro. Non si fidano dei ragazzi. Non si fidano di me. Ringraziando il cielo però sulla mia strada ho incontrato delle persone che mi hanno fatto capire che posso farcela, che per loro e per me posso fare qualcosa di bello, che io sono importante. Eppure quanti mi hanno sbarrato la strada, quanti ci sottovalutano… Ma basterebbe poco, davvero poco, per gratificare un ragazzo. Sarebbe sufficiente anche solo un piccolo incoraggiamento. Da soli, o insieme, possono fare grandi cose. Sarebbero capaci di sorprendere il mondo.

  8. Chiara ha detto:

    “They may say you’re a dreamer, but you’re not the only one” !

  9. Domenico Cassese ha detto:

    Chi è che sarebbe pronto a fare qualcosa per questi ragazzi? Spesso si mostra quel che fa notizia, quel che piace mostrare. I “tuoi” ragazzi si sono messi in gioco, sono stati motivati a fare qualcosa per gli altri. Non credo che se posti di fronte ad un obiettivo si tirerebbero indietro! E il video lo dimostra ma più che il video lo dimostra la tua esperienza. Vivi con loro ogni giorno e chi meglio di te può conoscere i loro umori? A volte sembra manchi proprio la fiducia da parte di alcuni adulti…

  10. Cristina ha detto:

    Sono una mamma e desidero solo dirti GRAZIE per quello che dici e fai…. Le tue parole aiutano anche noi genitori!!!

  11. cristina ha detto:

    ma se la chiave di tutto sono i genitori, perchè non ci sono “agenzie ” educative serie a supporto dei genitori e delle famiglie ?

  12. Rossella ha detto:

    Sono pienamente d’accordo con la tua visione della vita e dei giovani. Siamo quasi coetanei… In 32 anni la mia unica “canna” sono state le mie passioni 🙂 Durante l’università ho praticato il giornalismo, oggi sono un avvocato e mi occupo di minori e di diritti fondamentali della persona: nella mia pur breve esperienza posso dire con certezza che la nostra società ha un grande bisogno di essere educata al pensiero costruttivo. Il disfattismo imperante danneggia i ragazzi, proprio come il benessere cercato ad ogni costo.

    Sono felice quando trovo persone che, come te, diffondono un messaggio dirompente… col coraggio di chi sceglie la porta piccola dell’andare controcorrente… con la fermezza e col sorriso sicuro di chi è primo testimone di ciò che afferma.

  13. ornella ha detto:

    per domani dovrei fare un tema sul volontariato dei giovani! il tuo articolo è arrivato nel momento giusto! prenderò spunto.
    GRazie per essere ancora una volta dalla nostra parte..per noi è davvero tanto importante sapere che qualcuno riesce a capirci!

  14. Federica Paccamiccio ha detto:

    Credo fortemente nel valore del pensiero costruttivo.
    “…ci sarà certamente un mondo tremendo e volgare ma ce n’è anche uno – appassionante, esemplare – che si slancia, che eccelle, che evolve le evite singolari e quelle condivise. Dobbiamo farcela, è una vera gioiosa missione antropologica.”
    Franco Bolelli a Lorenzo Cherubini, VIVA TUTTO!

  15. G. ha detto:

    le tue parole ( scritte, dette e soprattutto VISSUTE ) sono la mia canna in momenti di stanchezza. e non perchè sei bravo bello e biondo… ma perchè sento la verità e la bellezza che risuonano in esse.
    quindi grazie perchè le vivi e sai giocarti tutto in modo così bello e sincero.

  16. francesca alvino ha detto:

    FORZA PROF. ! <3

  17. valeria ha detto:

    quanti luoghi comuni su i giovani. Io durante il liceo (ossia fino l’anno scorso XD )ho partecipato a attività di volontariao con altri miei compagni. All’inizio eravamo solo quelli della mia scuola, un liceo classico, ora siamo tantissimi e di tante scuole della mia città,genova. Ora… é stancante a volte sacrificare le poche ore libere per qualcosa che li per li sembra di nessuna utilità per noi stessi? é stancante giostrarsi tra interrogazioni, prof che ti terrorizzano in vista della maturità o per verifiche e mille altri impegni? si,credo di si. ma é anche piu stancante a livello psicologico sentire luoghi comuniche dipingono i giovani come giovani che bevono,si drogano e non fanno nient’altro quando a volontariato ti ritrovi circondato da 100 ragzzi pieni di voglia di fare e allegri.e che se bevono una volta ogni tanto non significa che siano alcolizzati.

  18. Alessandra ha detto:

    Il suo intervento ha dato vita al discorso in assoluto più serio che io abbia mai fatto con mia madre: sul mio futuro, sull’opinione errata che spesso gli adulti hanno dei giovani…
    Grazie di cuore prof…

  19. Maria Laura ha detto:

    Grande Alessandro!
    Più guardo questo video e più penso agli adolescenti del mio oratorio,(Ma anche a me stessa, ho 18 anni) confusi su chi sono ma soprattutto su chi vogliono essere e a noi animatori che cerchiamo di smuoverli e di fargli capire che LA VITA è UNA CANNA!
    Grazie! Grazie mille!

  20. daniela ha detto:

    ciao, io sono la mamma di 2 liceali (Carlo 4° scientifico e Anna 3° scientifico) e una domenica al mese ci rechiamo a far volontariato presso la Casa dove sono stati i tuoi alunni; ormai è da 2 anni che ci andiamo e l’esperienza è ormai… una bella abitudine! I giornali e i tg non parlano di queste cose, ma… chissenefrega
    ciao, aspettiamo (io con Carlo, Anna e mio marito) di leggere il tuo nuovo libro

  21. Nadia ha detto:

    Parole davvero intelligenti

  22. Paolo ha detto:

    Il volontariato è un momento di Bellezza che non può essere imposto. Sono sempre stato convinto che la generosità fosse un dono e mettevo a tacere la mia coscienza dicendomi: ” Io non ho questo dono “. Tutto questo è stato vero fino a quando non ho incontrato una Donna, un concentrato di Bellezza che mi ha insegnato, condividendo, a riconoscerla e godere di essa. La Bellezza è l’unica droga che invece di uccidere ti fa sentire vivo, finalmente.
    Magari ci fossero tanti spacciatori di Bellezza.

  23. Samantha ha detto:

    Bisogna dare fiducia a noi giovani… Perchè siamo il futuro e senza fiducia non riusciremmo mai a cambiare il mondo…

  24. Concettina Sessa ha detto:

    Gentilissimo signor Alessandro D’Avenia sono una docente suora(Pia Operaia dell’Immacolata Concezione), di classe IV primaria di San Benedetto del Tronto (AP)seguo la sua esperienza di vita e di docente tramite il suo blog e i suoi libri che trovo interessanti. Abbiamo in comune la passione per i classici infatti proprio ieri ho iniziato a leggere con i miei fantastici alunni L’Odissea con testo rielaborato per la loro età. E’ meraviglioso perchè credo che in questo testo c’è la vita di ognuno, un bambino ha visto la sua vita nel personaggio di Telemaco.Continueremo nei prossimi giorni nella lettura. Grazie per la sua passione della vita e dell’insegnamento. E’ difficile dire tutto per iscritto. Le invierò i commenti dei miei alunni in seguito . Ciao In unione di preghiera Suor M. Concettina Sessa

  25. Lorenza Lazzari ha detto:

    proprio così: l’unica scuola possibile: che gli studenti sentano l’affetto e il bene: potranno fare tutto ciò che vogliono!
    http://giovanimissione.blogspot.com/2011/10/ti-voglio-bene.html
    Ciao Lorenza

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