16 dicembre 2011

Auguri!

Un video in regalo per tutti gli appassionati delle Cose che nessuno sa…

[youtube]http://www.youtube.com/watch?v=BPZvmh8Q_mU[/youtube]

40 risposte a “Auguri!”

  1. Annalisa ha detto:

    Bellissimo regalo… Fa tenerezza poi vedere le immagini disegnate a bordo pagina, ricordi lontani della scuola quando anche noi disegnavamo piccole storie proprio in quel punto, che magicamente si animavano scorrendo le pagine con le dita. Qualche perla me la sto portando ancora dietro… Grazie!

  2. Patrizia, Acireale ha detto:

    Grazie!auguri bellissimi perchè sfogliati in un bellissimo libro.
    A te e a chi frequenta volentieri questo blog auguro un Natale “lento” come chi va a piedi, “silenzioso” come una stella lontana e che possa contenere la magia dei nostri sogni!

  3. Federica ha detto:

    Ho scoperto solo oggi in Mondadori che la firma- copie era stata spostata. Uffi e pensare che avevo cambiato il giorno di riposo per poter avere una copia autografata del tuo libro da regalare a una persona speciale! Mi dispiace spero ci sara’ un’altra occasione presto?!

  4. Eleonora ha detto:

    Grazie di cuore per questo regalo, caro Prof. Sognatore e per i tuoi auguri, così poetici e graditi. Per questo S. Natale ho regalato a vari amici i tuoi libri. Proprio una di loro, dopo la lettura di “Bianca come il latte rossa come il sangue”, mi ringraziava qualche giorno fa per averle donato qualcosa di splendido. Ma il regalo l’hai fatto tu, con i tuoi libri, a tutti noi, caro Prof. Sognatore. Buon S. Natale a te e a tutti i lettori di questo bel blog.

  5. rossella ha detto:

    bello bello bello.
    come è successo col primo anche questo tuo secondo libro mi è cascato sulle mani in un momento in cui le parole che hai scritto sembravano rivolte a ME
    per combattere il predatore che si è impossessato di me e che grazie a quelle pagine e alle emozioni che ho provato ho iniziato a trasformare in perla. non ci metterò un giorno e nemmeno due, ma il lavoro è iniziato.
    vorrei chiederti “non pensi che leggendo il tuo libro fiumi di quattordicenni si metteranno in viaggio alla ricerca del padre che ha lasciato la famiglia, e resteranno deluse perché non riusciranno a riportarlo a casa come accade come un miracolo nel tuo libro? non ti senti un po la responsabilità di accendere una speranza in loro che non può che rimanere disattesa?” ho virgolettato volutamente la domanda un po impertinente per distaccarla dal mio commento che comunque al di la di tutto resta positivo perché il tuo primo libro è per me un semplice e perfetto gioiello, il secondo affascinante e pieno di emozione.GRAZIE

    • Prof 2.0 ha detto:

      Cara Rossella, grazie! Se quelle ragazze si metteranno in viaggio avranno fatto qualcosa di grande, se rimarranno deluse avranno conosciuto meglio la vita e non potranno rammaricarsi di non averci provato, se non rimarranno deluse gioirò insieme a loro. So di storie che sono andate a finire come quella raccontata nel libro: a volte dobbiamo lasciarci sorprendere anche dal lieto fine, che comunque, prima o poi, arriverà.

  6. Sabrina ha detto:

    Ti ringrazio per il tempo e l’attenzione che dedichi alle persone che si avvicinano a te… Oggi sono stata in libreria con i miei figli, sono tornati a casa pieni di entusiasmo: Emanuele non si stacca dalla sua Odissea per bambini che tu hai firmato e Benedetta mostra orgogliosa alle amiche la tua dedica! La delicatezza con cui ti accosti ai ragazzi aiuta a far germogliare il seme del sogno e del buono che è in tutti loro… Grazie di cuore e un augurio sincero e affettuoso di buon Natale anche a te!

  7. Sr. Isa Maiolo ha detto:

    Bellissimo come ogni cosa che passa dalla mente e dal cuore… Grazie Alessandro, stai dando un senso profondo al nostro “mestiere” o meglio arte di educare!!!

  8. francesca ha detto:

    ho iniziato la lettura ieri mattina a scuola, perché non potevo resistere. Quando i miei genitori me l’hanno regalato mi stavo per mettere a piangere. Leggendo “Bianca come il latte e rossa come il sangue” mi sono innamorata del personaggio di Leo, e adesso pagina dopo pagina entro nel personaggio di Margherita, vivendo emozioni che solo grazi ai libri riesco a provare.
    Grazie per aver scritto questi due bellissime storie di vita 🙂

  9. Monica ha detto:

    Auguri a te caro Alessandro!
    Che tu possa continuare a cogliere le storie nascoste dietro ogni frammento di materia umana che attraversa le tue giornate e che questi frammenti possano emozionare la tua vita in un modo…che nessuno sa!

  10. Eleonora ha detto:

    Cato Prof. Sognatore, grazie per averci fatto ancora “sognare” ieri pomeriggio! Per quei pennarelli colorati con cui hai firmato le copie dei tuoi libri! Ieri pomeriggio, la gioia, pura; ieri sera, poi, il dolore. In questi giorni ho una persona a me cara in ospedale. Ieri sera, dopo il giro in centro, sono passata a trovarla, e l’ho vista molto peggio di com’era in settimana. Lì le mille domande che spesso mi tormentano hanno ricominciato a turbinare in me: perchè il dolore, il male? Perchè si deve soffrire? Sono “cose che nessuno sa”, ma ieri sera questa risposta non mi bastava, non più. Poi ho ricordato come si comportano i parenti di Margherita con lei a un certo punto del libro, le fanno “sentire la vita”. Allora ho raccontato a mia nonna della firma-copie del pomeriggio, le ho mostrato i tuoi due libri, mi ha indicato che preferisce, come me, la copertina del secondo, la ragazza con la conchiglia. Anche come storia la attira di più. Dopo di che, le domande sulle cose che nessuno sa, erano ancora lì, non tele leva nessuno, neanche Dio, ma il cuore era un poco più leggero. E in metrò stavo per sbagliare fermata per continuare a leggere di Margherita. Giulio ha ragione quando parla con Filippo: “Non c’è un modo meno incasinato di vivere?”.
    Ora mi gusto l’epilogo, in attesa di ricominciare il primo libro.

  11. cristina ha detto:

    Caro Alessandro, l’immagine che utilizzi è efficace… rivela che il dolore fa male, che non piace per ninete, mai a nessuno! E’ la verità delle lacrime, a causa del dolore, che forma la perla (l’amore). Il Natale ci ricorda tutto questo in Gesù, Dio e Uomo, che viene a dirci chi siamo e a mostrarci con la sua vita che la perla è possibile! Buon Natale a te Alessandro!

  12. Afavordialibi ha detto:

    [..]Sono attacchi che mai arrivano da lontano….[..]

    Questo si che è parlare!

    Buone Feste!

  13. laura bruna ha detto:

    Il dolore,quello vero,non si racconta.Sta chiuso dentro il cuore come se fosse quello il suo unico luogo possibile e corrode l’anima,la imperla di lacrime e sabbia d’africa,rossa come sangue.Sangue che purifica e ci fa grandi all’improvviso,anche se non si vorrebbe crescere mai.Il dolore ha sorpreso anche me.Ogni cosa prende un’altro colore.

  14. marco ha detto:

    credo proprio che comprero’ una copia per me,e una per mia figlioccia come regalo di natale….P.S: l’articolo che hai scritto il 4 dic “capirsi col cuore”e che ho utilizzato come testimonianza durante l’incontro con i genitori e’ piaciuto molto(anche se li’ per li’sembravano dubbiosi)…poi pero’ alla fine hanno voluto anche i titoli dei libri,guarda che voglio una parcella ehh …Santo Natale!

  15. Mary ha detto:

    Ho letto 3 volte “Bianca come il latte,rossa come il sangue” ed ho pianto tutte le volte quando è morta Beatrice,quel libro è fantastico. Grazie per le emozioni che ci trasmetti scrivendo.
    P.s.:Ho chiesto “cose che nessuno sa” per Natale ma il regalo migliore sarebbe una tua visita in Puglia 🙂

  16. Mary ha detto:

    Quand’è che scrivi in altro libro ? **

    • Teresa ha detto:

      Già quando scrivi un altro libro???
      Comunque io e altre mie amiche siamo rimaste folgorate da “Bianca come il latte rossa come il sangue”, e quando ho letto “Cosa che nessuno sa” ho notato una differenza:
      nel primo libro alternavi, per così dire, sequenze “narrative” a quelle “filosofiche” di Leo…
      nel secondo libro invece non si può voltare pagina che si trovano una moltitudine di aforismi, pensieri filosofici, riflessioni… insomma le sequenze narrative si fondono interamente con quelle riflessive. Personalmente ho gradito di più il primo libro.
      Pensi che quanto ho scritto sia vero? Se sì, la consideri semplicemente un’evoluzione del tuo modo di scrivere? Un peggioramento? Un miglioramento? è stato un cambiamento spontaneo? Forzato?
      Vorrei sapere cosa ne pensi a riguardo.

      Teresa (come la nonna di Margherita).

  17. Alessandra Fiore ha detto:

    Oggi sveglia anticipata per mancanza di sonno. Sono le 5. Prendo il tuo ultimo libro appena comprato con un gesto impulsivo mentre ero in fila alla cassa di una grande libreria. Non ti conosco, non ho letto mai nulla di te. Ma il titolo mi piace. Si accorda con qualche parte della mia anima. Alle 8.30 mia figlia mi trova con il libro ancora in mano e gli occhi gonfi e rossi di pianto.

    Il Sognatore è il prof. che tutti al Liceo avremmo voluto avere…l’insegnante che auguro ogni giorno alle mie figlie di incontrare… Grazie in particolare per alcuni brani in cui si parla di Dio…

  18. Giulia ha detto:

    Per leggere tutto d’un fiato il tuo primo libro ho preso una nota a scuola, so che non dovrei andarne fiera ma invece lo sono.. Sei bravissimo, davvero. Io e la mia amica aspettiamo con ansia una tua visita a Brescia! Ciao Ale 🙂 (ci prendiamo questa confidenza)

  19. Dicchan ha detto:

    Non so scrivere sui blog altrui.
    Sono ferma all’incredibile e banale semplicità di facebook.
    Ma visto che ho notato che rispondi se qualcuno ti scrive qui, ne ho
    approfittato.
    Non sai il coraggio che sto afferrando per scriverti.
    Aaaaahh, non sono brava ad esprimermi, no.
    E sicuramente che sei bravo te l’avranno già detto, e non
    c’è certo bisogno che una quindicenne abitante di un paese
    di provincia sperduto venga a ribadirtelo.
    Ho letto entrambi i tuoi romanzi.
    Cose che nessuno sa
    l’ho finito in questo momento.
    E, visto che ci sono, ti faccio una
    domanda.
    Com’è saper scrivere così?
    Saper scrivere tanto da riuscire a pubblicare due romanzi?
    Com’è sapere che così tanti li leggono?
    Com’è sapere che tu, un normale essere umano, grazie a delle
    semplici parole stampate sei riuscito a far piangere, ridere,
    emozionare una persona?
    (Oh, no, cavolo. Le domande si sono moltiplicate!)
    Io ho pianto, leggendo questo libro.
    E devo farti i miei complimenti: non piangevo leggendo un libro da
    quando ho letto Il Piccolo Principe.
    E’ il mio libro preferito (sì,
    come Margherita).
    Sì, insomma, lo chiedo a te (ok, io sto dando del tu ad uno
    scrittore affermato da ben diciassette righe, devo essere impazzita)
    perchè mi sembri in grado di rispondere.
    Voglio scrivere un libro, un giorno.
    (Per adesso mi limito a storielle sulla mia pagina facebook , temi in
    classe e storie cominciate e poi mai finite…)
    Non importa se lo leggerò solo io e mai nessun’altro, voglio
    farlo.
    E quindi, volevo dirti anche -nel mezzo di questo assurdo sproloquio-
    che se un giorno ci dovessi riuscire sarai fra le dediche. (Anche se
    magari non lo vedrai mai, visto che probabilmente nessuno
    pubblicherà mai ciò che scrivo…)

    Sperando di trovare al più presto un altro tuo romanzo fra
    gli scaffali della libreria,
    Elisa

    P.S.:  Io abito a San Benedetto del Tronto. E
    faccio una scuola dove nessuno scrittore verrebbe mai a parlare: il
    Liceo delle Scienze Umane. Parificato, ecco.
    Ma se un giorno per caso
    dovessero annunciarci che in classe viene a parlarci uno scrittore che guarda caso si
    chiama Alessandro D’Avenia?
    Scherzo, dai.
    Era per sognare un po’.

    • Prof 2.0 ha detto:

      Cara Dicchan, ti ringrazio per le tue belle parole. Sono stato a San Benedetto un’estate, a trovare un amico. Mi sono fatto un bel bagno! Scrivere è per me un modo di possedermi, per entrare nel labirinto della vita e ritornare indietro salvati dal filo di chi ci ama. Spero anche io un giorno di conoscerti. Capiterà!

  20. Sonia ha detto:

    Ho letto ora molti commenti ai Suoi ( o tuoi) libri e mi accorgo che la maggior parte di loro sono adolescenti che potrebbero essere i protagonisti dei romanzi stessi. Io adolescente non sono, ma ne ho cresciuta una ( ormai donna) e mi appresto a ricominciare con un’altro( 10 anni). Non ho letto ancora se Lei ha dei figli prof., ma certo con i suoi libri ha fatto centro ( certo la Sua professione Le offre un osservatorio speciale).
    Ho consigliato il Suo primo romanzo a persone a me care, ora ho appena terminato il secondo e lo consiglierò a tutte le persone che conosco e che meritino di leggerlo.
    Le suo opere mi sono state consigliate da una persona a me carissima e per questo ancora più importanti. Raccontano dei ragazzi, ma anche tanto di noi adulti…… Grazie Sonia!!!

  21. Maria Antonietta Panzeri ha detto:

    Che bel libro…ho sottolineato le parole relative al dialogo su Dio…ho pianto leggendo la lettera della nonna….ho gioito per il nascere di un vero amore…che emozioni, che vita!!!!Grazie!!!!

  22. Melania ha detto:

    Video stupendo.
    Spero di riuscire a comprare entro domani il libro.
    Saluti da una sua carissima fans.

  23. Letizia=) ha detto:

    Caro Alessandro,
    sono senza parole..ho appena finito “bianca come il latte rossa come il sangue”.
    In quest’ultima settimana sono morte due persone a me care e leggere il tuo libro mi ha aiutata a superare il momento.
    L’unica cosa che ti posso dire è:GRAZIE.
    Letizia
    P.S. per caso il prof. Sognatore è ispirato a te?!?

  24. Silvietta ha detto:

    Sto leggendo questo libro, “Cose che nessuno sa”, e devo dire che FIN DALLA PRIMA PAGINA l’ho trovato magnifico. Dico davvero! Immagino che il finale sarà ancora più bello! Complimenti, Alessandro!

  25. Cecilia ha detto:

    Sono Cecilia
    ho diciassette anni, faccio il liceo classico e ho il libro con il tuo autografo dentro.
    il giorno in cui sei venuto a parlare nella mia scuola ero assente, stavo malissimo a casa e il fatto che tu fossi lì con tutti tranne che con me non rendeva le cose più semplici.
    il tuo libro mi era piaciuto tantissimo anche se Silvia mi risultava veramente insopportabile, forse semplicemente troppo perfetta.
    Alessandro e io siamo stati insieme per un anno ammezzo e adoravamo leggere insieme capitoli e parti di quel tuo libro, ci eravamo addirittura promessi che avremo chiamato nostro figlio Leo.
    quando sei venuto tu lui era lì e ha fatto autografare il suo libro che poi mi ha regalato. è stata un’emozione enorme.
    quello stesso anno sono stata bocciata a scuola e ora rifaccio la stessa classe.
    passare del tempo nel tuo blog, a leggerti mi mette una strana ansia piacevole. e mi fa ripensare a lui e al nostro Leo che mi mancano tantissimo.
    Grazie.
    Sei veramente molto ma molto più che uno scrittore, sei un Sognatore.

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