28 agosto 2012

Due modi di guardarsi

Nello sguardo rivolto ad una persona si può essere colti dallo stupore di una promessa e lasciare che l’altro sia, afferrati dal desiderio di scoprire ciò che gli occhi, confine tra corpo e anima, hanno lasciato intravedere.

[youtube]http://www.youtube.com/watch?v=JVuUwvUUPro[/youtube]

Oppure si può scegliere lo sguardo di chi usa, controlla, calcola, sfrutta.

[vimeo]http://vimeo.com/46304267[/vimeo]

L’uso che facciamo degli occhi dipende dallo stato cardiaco.

Un cuore vuoto usa gli occhi per controllare, usare, dominare.

Un cuore pieno per stupirsi, conoscere, amare.

Per questo usiamo espressioni come “vedere di buon occhio” o “lanciare il malocchio”.

Noi siamo come guardiamo.

 

25 risposte a “Due modi di guardarsi”

  1. Valentina ha detto:

    E’ meraviglioso. Ho sempre trovato incredibile la differenza tra guardare e vedere, tanto che più volte l’ho notato nei film.
    “Forse stavi guardando, ma in realtà non vedevi.”
    Questa è la citazione di una ragazza in un film, e questo tuo articolo sull’importanza del guardare, è straordinario.
    Poche persone notano davvero quale sia la differenza, perché in certi casi è sottile, ma in realtà, c’è un abisso tra le due cose.

  2. Sarah ha detto:

    Credo che gli occhi siano lo specchio dell’ anima. E’ COSì CHE IO HO SEMPRE AVUTO DEI BELLISSIMI CONTATTI. Contatti pieni, che hanno dato luogo a belle storie d’ amicizia, di amore, o semplicemente di un bel momento. Quello che conta è qull’ attimo presente! Non importa quanto duri, importa solo ciò che ti trasmette, perciò mi ritengo una persona occhi cuore e anima;-)

  3. Francesca Maria ha detto:

    Gli occhi sono un profondo oceano di parole non dette.
    L’ho sempre pensato e oggi ne ho avuto la conferma.
    L’ammiro molto!
    I suoi interventi sul blog sono sempre molto belli ed interessanti! 🙂
    Grazie mille!

  4. Simona Vanni ha detto:

    A mio avviso lo sguardo è l’esteriorizzazione dello spirito,è traduzione fisica di pensieri e sentimenti. La potenza di uno sguardo è di gran lunga superiore a quella di un discorso; Se non altro perchè lo sguardo non subisce la severa censura della ragione come avviene invece per le parole. Ho imparato infatti a riconoscere la veridicità dell’amore che mi viene dichiarato, dalla limpidezza e genuinità degli occhi…nulla è in grado di trasmettere amore più di uno sguardo. Sembrerà assurdo ma secondo me si può arrivare addirittura a fare l’amore con un semplice intreccio di sguardi; Ci si cerca, ci si desidera,ci si spoglia, ci si ama…il tutto senza sfiorarsi minimamente. In questa strana dinamica c’è qualcosa di incredibilmente trascendentale quasi confinante con il divino!

  5. alessandra gentili barelli ha detto:

    Davvero meraviglioso!
    non si può aggiungere altro .. c’è già tutto!

  6. Maggie ha detto:

    E’ bellissimo.

  7. Phoebe ha detto:

    Quanto può cambiare qualcuno per un semplice sguardo, si illude, ed è proprio l’illusione che ti frega…

  8. Stefania ha detto:

    Una persona la si capisce dal suo sguardo; c’è quello sguardo maniacale, controllore, che ti rapisce la vista, ecco, la vista. E poi, nascosto nell’anima più innocente, c’è quell’altro sguardo che non ti rapisce nient’altro che il cuore. Il cuore e l’anima. E quello è e sarà sempre lo sguardo perfetto, lo sguardo che vorrai incontrare tutte le mattine e a cui vorrai dare la buonanotte prima di coricarti. Quando incontro una persona, le guardo gli occhi. Due pupille che si muovono e capisco tutto. E questo è meraviglioso. E dopo aver letto e visto questo post, ho ancor di più la certezza che davvero, e aveva ragione Morrison,”lo sguardo è lo specchio dell’anima”. Grazie per avermelo fatto capire.

  9. Cristina Z. ha detto:

    “…si può essere colti dallo stupore di una promessa e lasciare che l’altro sia … Un cuore vuoto usa gli occhi per controllare, usare, dominare…”
    Come due persone reciprocamente attratte si guardano avidamente cercando di saziarsi l’un l’altro di quell’anima che scorgono là sul fondo, così due sfidanti si fissano cercando di cogliere nell’altrui sguardo quel fremito di paura che infonda in loro più coraggio. Allo stesso modo chi insegue il
    dominio lotta perchè sia l’altro il primo a distogliere lo sguardo.
    La partita si gioca qui.
    Che sia accoglienza o sfida, odio od amore, quando si hanno gli occhi negli occhi cessa ogni menzogna, esiste solo la verità.
    Incipit di relazione che previene ed orienta ogni futuro gesto e parola.
    Misterioso incontro tra anima e carne che può generare miseria o rasentare il sublime.

  10. Monica Poli ha detto:

    L’incontro di due sguardi che si dicono tutto…bellissimo.

  11. antonino p ha detto:

    Gli occhi sono la parte esterna dell’anima e riflettono ciò che c’è all’interno: sincerità o bugia; amore o odio; gioia o tristezza….oppure anonimamente …indifferenza.

  12. roberta ha detto:

    Grazie, di cuore!
    tutto vero!
    grande lezione per me, che non so guardare con amore una persona cara e per una persona cara, cui manderò questa mail, che non sa guardare nessuno con amore, nemmeno se stesso.

  13. Monica Frontali ha detto:

    a questa bellissima e realistica riflessione mi permetto di aggiungere solamente

    noi siamo come guardiamo…
    e che cambiamento di sguardo dopo che noi siamo stati guardati da un cuore pieno!

    Monica

  14. Manel ha detto:

    Muy expresivo el primero. El segundo no he podido verlo, parece que no funcionaba en ese momento. Me gusta mucho la idea de los ojos como frontera entre cuerpo y alma. Enhorabuena.

  15. Kalypso ha detto:

    “Che occhi aveva in quel momento! Sembrava che tutta l’anima le fosse passata nello sguardo.”
    Così scrive Dostoevskij.
    Forse sarà solo per un attimo, “quell’attimo di beatitudine” in cui due anime si incontrano, ma che nel cuore resterà eterno, perchè i veri occhi risiedono lì.
    Solo quando si guarda col cuore, si entra davvero in contatto con l’altro. 

  16. Margherita ha detto:

    ..in perfetta Armonia…

  17. Lo sguardo parla, suggerisce e talvota spaventa. Se posso permettermi i tuoi occhi dicono molto. Seguo le novità sul film. Spero a presto.

  18. angela ha detto:

    Con l’età tutto cambia fuori di noi, perché non dovrebbe cambiare qualcosa anche dentro? Il mio sguardo cambia quando amo e diviene morbido, carezzevole, attrattivo, soprattutto silenzioso. Perché l’Amore non fa rumore…fuori. Grazie Ale!

  19. ElyB ha detto:

    Grazie per i tuoi “sguardi sulla realtà” e…bentornato.

  20. Charles ha detto:

    Non mi resta molto da aggiunger ai precedenti posts, che condivido.

    Questo topic mi ha fatto tornare alla mente una particolarità del teatro antropologico (o metodo Stanislavskij o Actors Studio), secondo cui, prima che due persone si parlino, si devono guardare negli occhi; mai prima. Si chiama “primo contatto”.
    In effeti c’è un motivo ponderato: se devi dire qualcosa a qualcuno, non basta sapere “cosa” dire, ma anche e soprattuto, “come” dirlo.
    Se non guardi nel profondo degli occhi, non conoscerai mai il suo stato d’animo.

  21. Marco C. ha detto:

    Alle tue considerazioni, mi permetterei di aggiungere che siamo anche “chi guardiamo” e “cosa guardiamo”… E ti ringrazio perchè l’altra sera, mentre passeggiavo per un parco di Torino, mi sono soffermato a riflettere su quante cose semplicemente “vedo” e quante cose invece “guardo”…
    E’ ora di focalizzare maggiormente!

  22. Carmen ha detto:

    Ciao !che profondita’!
    Grazie di cuore.guardarsi , in modo positivo , x me vuol dire entrare in empatia con l’ altro….
    Feeling… complicità…
    Non farlo soffrire…..
    AmarLo così come è …….
    Buona giornata 🙂

  23. Pepita Jimenez ha detto:

    Perché, a volte, abbiamo paura dello sguardo degli altri?
    Forse perché lo sguardo ha un grande potere costruttivo o demolitivo?
    Fatto sta che noi, a volte, preferiamo non guardare le persone che camminano per strada. A volte si dice che non guardiamo le persone perché usiamo il cellulare e siamo in altre faccende affaccendati.
    Per me quello è un pre-testo per non guardare gli altri.
    La motivazione è un’altra!

  24. Pepita Jimenez ha detto:

    Secondo me la motivazione è che abbiamo paura del contatto oculare.
    È una cosa piuttosto generalizzata e molti l’hanno notato… Allora il cellulare costituisce una sorta di protezione, una barriera che frapponiamo agli altri. Questa è la mia teoria. Si guarda il cellulare per non guardare l’altro che mi interpella.

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