22 settembre 2012

La bella addormentata

Ho accettato la sfida lanciata da Io Donna (22.9.2012) del Corriere  di raccontare la versione aggiornata di una favola in poche battute, a partire da una immagine fornita da loro. Dopo avermi chiesto di riadattare La bella addormentata a partire da questa immagine che mi aveva incuriosito e ispirato, hanno associato (per errore) le mie righe a Biancaneve, con un’immagine che non si adatta per niente con quanto avevo scritto. Insomma sulla rivista il cortocircuito tra immagine e racconto è totale, qui almeno è parziale…

Biancaneve, la Sirenetta & C.

A ogni risveglio lei si azzera. Ogni sua vita dura 24 ore, anzi 17 (sonno orizzontale a parte).

Ciò che entra in quelle ore è la sua vita, poi dimentica tutto. Ogni giorno da capo.

Una forma di demenza senile l’ha invasa precocemente. Lui le sta accanto in attesa che un giorno, al risveglio, lei possa tornare nel tempo. Lei infatti ha anche smesso di invecchiare. Vivere in un giorno e dimenticare in una notte inibisce l’usura delle cellule.

Non ha più a che fare con la durata delle cose.

La verità di una vita vissuta è la freschezza di dettagli condivisi: l’odore della resina sui pini nel sole di mezzogiorno e la pagina di un libro sfogliato a mezzanotte.

Ricorda i dettagli chi ha strappato le cose al tempo e le conserva per quello che sono state veramente.

Lei non riesce. Non ha più tempo.

Lui invece, da vero amante, si porta addosso le ore come un maglione scolorito, ma i ricordi come nitide istantanee di sorrisi.

Invecchiare insieme e ricordare sono la vittoria che l’amore canta sul tempo.

Lei si scuote dal sonno e apre occhi subito smarriti.

Lui li fissa: sa che il modo di amare di lei, adesso, è lasciare che lui solo la ami.

23 risposte a “La bella addormentata”

  1. Paola ha detto:

    …esiste realmente, in medicina, la Sindrome della Bella Addormentata, che non è da confondere con la Letargìa.. Mi pare che questa strana sindrome, causi alla persona un sonno che può durare anche 12/16 ore,e può presentarsi a qualsiasi ora del giorno..(non si cade svenuti, ci sono avvisaglie). Il tristissimo effetto collaterale di questo sonno innaturale, è il non ricordare minimamente ciò che è stato “il prima” del sonno.

  2. Alessandra ha detto:

    Poesia ..!

  3. maria rita ha detto:

    “Invecchiare insieme e ricordare sono la vittoria che l’amore canta sul tempo.”
    Quanti sposi desiderano che la loro vita si compia insieme! Anche io spero che il destino mio e di mio marito sia realizzare questa vittoria … Ho vissuto il grande dolore di mia madre che in ultimo l’ha portata alla dimenticanza di tutto, ma non c’era più mio padre a vegliarla, solo io con tutte le mie imperfezioni e il mio povero amore…
    Come è bello leggerti, sai veramente parlare al cuore!!!

  4. Cristina Z. ha detto:

    “…Ricorda i dettagli chi ha strappato le cose al tempo e le conserva per quello che sono state veramente.”
    L’amore nasce e cresce. Si evolve. Genera.
    E’ un lungo susseguirsi di nitidi dettagli la cui somma supera l’insieme.

  5. Silvia ha detto:

    Tristemente meraviglioso…

  6. Stefano ha detto:

    Chissà quali sfide ci riserverà l’amore?
    È bello pensare che ogni momento della vita porti con se un modo diverso di dimostrarsi l’amore, ma mi chiedo anche se sarò capace di amare fino alla fine.
    Se non l’hai visto ti consiglio un film meraviglioso, “Le pagine della nostra vita”, che tratta proprio di un amore messo alla prova dalla malattia.
    Finalmente un film sull’amore, non sulle emozioni.
    Grazie.

  7. Martina ha detto:

    Caro Alessandro,
    ti ‘seguo’ da un pò; ho letto entrambi i tuoi libri e, anche se non sono il genere letterario che solitamente leggo e preferisco (anche tu eri stato relegato a quella classe di ‘scrittori’ della specie ‘io e te tre metri sopra il cielo’, che ho sempre temuto ed evitato!), anche se il linguaggio è, per i miei gusti, a tratti molto disinvolto, mi hanno conquistata, e su di te mi sono dovuta ricredere. Sei stato una vera scoperta! Ti ringrazio per le perle di saggezza che sapientemente e semplicemente spargi tra le pagine dei tuoi racconti, dai tratti originali, freschi, profumati, genuini, così come lo sono i personaggi che prendono vita ad ogni parola, ad ogni pensiero, ad ogni gesto. Ho trascritto sul mio blog (citando molto volentieri la fonte)una frase del tuo post ‘La bella addormentata’, per celebrare il mio 15 anniversario di matrimonio. Spero non ti dispiaccia. Scusa le banalità, anche se sincere, ma come si fa ad essere originali con uno scrittore di talento?
    Un affettuoso saluto

  8. Giorgio ha detto:

    mi ha ricordato una storia che ho letto tempo fà sulla rete:
    “Era una mattinata movimentata, quando un anziano gentiluomo di un’ottantina di anni arrivò per farsi rimuovere dei punti da una ferita al pollice.
    Disse che aveva molta fretta perché aveva un appuntamento alle 9:00. Rilevai la pressione e lo feci sedere, sapendo che sarebbe passata oltre un’ora prima che qualcuno potesse vederlo.
    Lo vedevo guardare continuamente il suo orologio e decisi, dal momento che non avevo impegni con altri pazienti, che mi sarei occupato io della ferita.
    Ad un primo esame, la ferita sembrava guarita: andai a prendere gli strumenti necessari per rimuovere la sutura e rimedicargli la ferita.
    Mentre mi prendevo cura di lui, gli chiesi se per caso avesse un altro appuntamento medico dato che aveva tanta fretta. L’anziano signore mi rispose che doveva andare alla casa di cura per far colazione con sua moglie.
    Mi informai della sua salute e lui mi raccontò che era affetta da tempo dall’Alzheimer.
    Gli chiesi se per caso la moglie si preoccupasse nel caso facesse un po’ tardi. Lui mi rispose che lei non lo riconosceva già da 5 anni.
    Ne fui sorpreso, e gli chiesi: “E va ancora ogni mattina a trovarla anche se non sa chi é lei’?
    L’uomo sorrise e mi batté la mano sulla spalla dicendo: ”Lei non sa chi sono, ma io so ancora perfettamente chi é lei”
    Dovetti trattenere le lacrime… Avevo la pelle d’oca e pensai: “Questo é il genere di amore che voglio nella mia vita”.

    Saluti

    Giorgio

  9. Beatrice ha detto:

    La bella addormentata nel bosco era la mia fiaba preferita. Quello che mi affascinava tanto nella storia non era solo l’idea che l’amore potesse vincere la morte, la stessa tematica è infatti presente anche in Biancaneve. Non mi piaceva solo il fatto che il principe dovesse prima superare tutta una serie di ostacoli per giungere poi alla sua ricompensa finale: non rinunciò ai suoi progetti quando tutti i contadini gli consigliavano di allontanarsi da quel luogo di morte ostile e inaccessibile, non desistette nemmeno alla vista dei rovi che circondavano l’edificio in cui sarebbe dovuto entrare, né fuggì via impaurito alla vista di quelli che sembravano cadaveri disseminati per tutto il castello, non si arrese mai perché una forza travolgente lo aveva trascinato fino a lì, quella stessa forza che lo avrebbe spinto a baciare il corpo apparentemente senza vita della bella fanciulla. Tuttavia anche in Cenerentola il principe dà prova della stessa determinazione, dimostrando di possedere quella disperata ostinazione dell’amore che non ammette alcun rifiuto e che, anche quando sembra perduta ogni speranza, continua a credere nella realizzazione dell’impossibile (e questo è quello che avviene anche in questa moderna versione della bella addormentata). C’è una cosa, però, che possiede solo questa fiaba e che continua ad affascinarmi ancora oggi: è il potere del destino. Per qualche strano caso l’anima gemella della principessa sarebbe nata solo cento anni più tardi, per questo era necessario che dormisse per un tempo così lungo, altrimenti sarebbe stata sola e infelice per tutta la vita. Quella che era sembrata una disgrazia, cioè la maledizione della fata malvagia, in realtà si era trasformata nel più bel dono che la giovane potesse ricevere: l’incontro del vero amore. Mi piace credere che tutto quello che ci accade, anche gli eventi sfortunati, siano necessari affinché si compia il nostro destino. Come insegna la storia della cicogna all’interno del libro “La mia Africa” di Karen Blixen, tutti gli ostacoli che incontriamo sul nostro cammino servono perché si possa realizzare il grande disegno della nostra vita, disegno che non è possibile conoscere lungo il percorso, ma che sarà visibile solo alla fine del viaggio. Tutto quello che dobbiamo fare è fidarci del Pittore, come ha fatto Chiara Luce Badano, una ragazza morta a 18 anni per un tumore osseo che il 25 settembre 2010 è stata proclamata Beata. Nel film “I passi dell’amore” la protagonista femminile Jamie, malata terminale di leucemia, dice: “forse Dio ha un progetto migliore per me di quello che ho io per me stessa”. Così è stato per Chiara Luce.

  10. laura bruna ha detto:

    Caro prof.mia figlia,oggi sedicenne,come attività per casa da portare in classe,ha scritto una recenzione su Bianca come il latte rossa come il sangue.La conosci?Si,la tua creatura,proprio quella.Sono entusiasta che lei ami la lettura come me.Leggere,la mia unica passione.un abbraccio sincero a te.

  11. luisa ha detto:

    Bellissimo!!!!!! Caro Alessandro approfitto di questo spazio per segnalarti che sia io che, la collaboratrice della preside del liceo classico Dante Alighieri di Latina ti abbiamo inviato un email a profduepuntozero@gmail.com per invitarti ufficialmente ad incontrare i ragazzi del liceo di Latina. Ti chiedo gentilmente di risponderci per capire bene come muoverci per realizzare un incontro con te, appena ti e’ possibile.
    E’ una cosa a cui la scuola ci tiene molto, perche’ diversi hanno letto i tuoi libri e seguono il tuo blog.

    Prof….attendiamo fiduciose una tua risposta. Ci contiamo!!!!!!
    Con affetto.

    Luisa e Laura di Latina e tutto il Liceo Classico Dante Alighieri

  12. Monica ha detto:

    Grazie Alessandro per quest’immagine triste ma anche tenerissima. Invecchiare insieme a dispetto del tempo…l’intensità delle tue parole mi ha commosso

  13. Tiziana ha detto:

    Salve…accetta una sfida? Insegno in un professionale, a ragazzi che in prima hanno anche 16/18 anni. Per loro conta solo il sesso, SENZA PRESERVATIVO, E SE CAPITA C’E’ ABoPRTO, PILLOLA DEL GIORNO DOPO ETC. e se proprio una ragazza vuole tenrsi il fgilio c…zzi suoi. Le ragazze approvano. Non sanno leggere e capire un testo…io che ho accettato il ruolo lì, perché aspettavo la mia bimba, nata per la morte, ma salvata poi dal Signore, nel Qaule profondamento credo, prima ero al Liceo come precaria…amo quei ragazzi, ma non so come raggiungerli. Ho visto i suoi video e ho provato a immaginare cosa avrebbero detto di fronte alla lettera alla moglie 82enne…loro non possono concepire altro che il presente. nessuno avrebbe detto che vorrebbe essere amato tanto, per loro l’amore non esiste. Che direbbe a simili ragazzi? Io ho solo detto loro che io ho fatto scelte diverse e che vivere diversamente è possibile. Ma loro mi hanno opposto un: noi ragazzi ci dobbiamo svuotare, e le donne sono come water, senza che le ragazze battessero ciglio….

  14. Matteo ha detto:

    Salve, sono uno studente di un liceo classico milanese.. mi chiedevo se lei fosse disposto a tenere una lezione sui suoi libri nel nostro istituto. aspetto una risposta 🙂

    • Prof 2.0 ha detto:

      Caro Matteo,
      scrivimi con la proposta all’indirizzo che trovi in home sul blog. Se riesco vengo volentieri.

  15. dettagli condivisi, e già…

  16. Greta ha detto:

    credo nell’amore e quindi in Dio, credo nella bellezza che c’è comunque in ognuno di noi,credo anche nelle favole.. credo che tu Prof abbia un dono!..non sprecarlo 😉

  17. cristina ha detto:

    ricorda moltissimo il film “50 volte il primo bacio”……

  18. Pietro ha detto:

    Questa storia ricorda come l’amore può vincere tutto, anche il tempo!
    “Invecchiare insieme e ricordare sono la vittoria che l’amore canta sul tempo” Ma l’amore per un’altra persona può vincere tutto? E se in questo “tutto” c’è anche Dio? Come possiamo andare avanti con l’amore di e per qualcun’altro, ma senza dimostrare o sentire l’amore per la persona più grande che è Lui?

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