19 marzo 2013
Un backstage dedicato ai Sognatori…
… che ci sono stati nella vita di ogni studente. Anche la mia non sarebbe com’è senza i sognatori che ho incontrato nei corridoi di scuola.
Dedicato a chi fa questo mestiere con passione e professionalità.
Nulla si perde, anche quando ci sembra tutto inutile…
Parola di prof. E degli attori del film…
[youtube]http://www.youtube.com/watch?v=pdmh_s-Q6Pg[/youtube]
ps. se vi va potete vincere il biglietto della prima del 4 aprile, trovate le istruzioni nella sezione “gioca” della pagina FB dedicata al film: https://www.facebook.com/BiancaComeIlLatteRossaComeIlSangueFilm
mi piace, grazie 🙂
Grazie prof…da una maestra!
[ HAI MAI AVUTO UN PROF SOGNATORE? “Beh, io lo chiamerei senz’altro Alessandro D’Avenia” ]
🙂
Qué bueno, enhorabuena, ¡transmite muy bien!
Grazie infinite, Prof. Sognatore, per questo video che ci fa proprio sognare!! Il Prof. Sognatore per me ha due nomi: Ezio, il nome del Prof. che mi ha trasmesso la passione per il Greco, lingua splendida, e Alessandro: perchè tu sei stato e sei, per me, un Prof. che mi ha aiutato ad “amare di più la vita”, come diceva Tolstoj.
A domani 🙂
Grazie Ale!!! nella dedica al libro mi hai chiamata “collega di sogni” ed è stato un complimento che mi commuove ancora quando riprendo in mano “Bianca….” Oggi, dopo il consiglio di classe in cui ho immancabilmente litigato con alcuni colleghi perché secondo me hanno uno sguardo di sfiducia verso i ragazzi e li vedono negativamente ho trovato il backstage e mi sono detta:”Ecco la risposta alla mia rabbia di oggi: non devo mai rinunciare a quello sguardo che mette in risalto ciò che gli alunni sono e non solo quello che sanno (che pure è importante, ma non basta a definirli!” Dimenticare sè per mettere in primo piano gli alunni: sono loro i protagonisti dello spettacolo del nostro lavoro!!! Buona scuola e felici incontri a te!
A tutti i sognatori come te Alessandro, grazie perchè cambiate ogni giorno la vita degli studenti in meglio! ovviamente le nozioni sono importanti, ma lo è ancora di piu’ imparare a vivere…
Casting per il nuovo libro, ci saranno?
Grazie… e grazie anche di te.
Un pensiero ai SOGNI, il primo giorno di primavera…
L’essere umano che creda ai sogni è in fondo immune ai mali della vita. Non che questi non ci colgano, tutt’altro, ma saper mantenere un atteggiamento benevolo,positivo, scevro da sentimenti di rivalsa o vendetta, nei confronti dell’esistenza e del prossimo significa preservare la parte più pura, limpida, delicata e preziosa di noi stessi, quella vicina a Dio.
Superare i contrasti,i dissidi, ricomporre gli alterchi, perdonare, andare in prima persona incontro all’altro implica il perseguimento di un ‘Ideale superiore di Pace e Armonia che sono il presupposto della Felicità.Questa intesa non in termini di puro edonismo bensì di reale realizzazione dell’Essere.
Il fiorire della persona nell’autentico dispiegarsi dei talenti e della natura umana che in noi alberga è un atto di fiducia assoluta nei confronti della vita e del prossimo.
L’essere umano felice, indi buono è realmente superiore nella scala dell’evoluzione della nostra specie, è varco di Luce e come tale completo e realizzato.
Nella vocazione all’insegnamento porto ogni giorno in classe la gioia di stare con i ragazzi. Cerco di rappresentare un presenza severa ma assolutamente benevola, ferma e dolce e ogni qual volta posso donare un sorriso, una carezza, un gesto d’affetto il cuore mi si allarga poichè mi sento davvero ricca e colma…
e sicuramente è così, Fawzia! davvero il tuo sguardo dolce e severo traspare in tutto quello che sei a fai a scuola per i tuoi ragazzi; essi lo apprezzano, come apprezzano la tua capacità di proporre i sogni attraverso una lingua dotta e difficile (la lingua tedesca!) che comunichi loro con passione e amore. Il tempo che trascorri con ognuno di loro è poco, ma grande è la tua dote di essere dono e così apprendono e sanno e non dimenticheranno mai la persona che li ha condotti per mano lungo la strada del sapere!!!
Cara Rita, grazie per queste parole, mi toccano nel profondo e commuovono. Spero di essere all’altezza!GRAZIE.
La scuola ha bisogno di persone come te, oneste, leali, con un altissimo spirito di sacrificio e abnegazione, ogni tuo lavoro e progetto riflette la tua dedizione e coerenza assoluta tra il dire e il fare.
Da te posso solo imparare, con sincera stima e gratitudine, la tua Fawzia!
Impariamo dal nostro grande prof Sognatore!!!
Ho sorriso guardando il video e facendo un salto indietro nel tempo, su quel banco, di fronte alla mia super Prof.ssa di lettere. Lei mi ha mostrato il fascino di chi è curioso e ama conoscere e questo serve nell vita, non si lascia nell’armadietto della classe all’ultima campanella!
Ci “vediamo” al cinema!!
Grazie Prof, perchè gli è venuta l’idea di scrivere questo meraviglioso libro che mi ha fatto riflettere molto. E questo libro dimostra come anche una storia semplice può far pensare…:) A cento di queste idee.:D
Deve essere un grandissimo film! Lo voglio andare a vedere per poi discuterne assieme ai miei amici che, sono sicuro, si commuoveranno anche loro davanti a una storia così! Di tristezza e di gioia . Davanti a una storia BIANCA e ROSSA!
Ho letto “Bianca come il latte, rossa come il sangue” in due giorni. Un libro che mi ha coinvolta perchè dentro ci ho trovato tutti i miei sogni e i miei ideali. A luglio conseguirò la laurea magistrale in discipline artistiche e archeologiche. Una laurea che mi sono guadagnata con lo studio, matto e disperatissimo, e con il lavoro per potermi permettere di pagare la retta e i libri. Una laurea che forse mi permetterà di concretizzare il mio sogno: l’insegnamento della bellezza e dell’immensità dell’arte. Anch’io ho incontrato dei “sognatori” al liceo. Sono stata molto fortunata perchè sulla mia strada ho speriementato la passione per l’insegnamento di ben tre docenti che mi hanno dato coraggio e mi hanno fatto capire che c’è speranza per tutti quelli che desiderano vivere di cultura e non solo di profitto. Il mio sogno lo chiamo anche vocazione perchè amo l’arte per come sa essere mezzo di espressione dell’infinito amore che Dio ha per tutti noi. Non credo nella casualità, credo fermamente nel progetto d’amore che Dio ha per me e sono certa che proprio Lui abbia voluto mettere nel mio cuore questa vocazione.Essere insegnante per me non sarebbe solo un lavoro ma soprattutto un atto d’amore quotidiano per tutti quei ragazzi che forse incontrerò sulla mia strada.
Il tuo libro è coraggioso. Non è facile parlare di Dio quando si sperimenta il dolore della malattia e della morte perchè è difficile trovare un senso alla fatica umana, alla disperazione. Ma nelle tue parole, così esplicite, così dirette, hai saputo dire che la spranza vera si può trovarla solo facendo esperienza di Cristo sulla croce che dona la Sua vita per tutti noi.
Grazie Alessandro. Spero di poteri chiamare “collega” prima o poi. Io non smetto di sognare e di sperare!
Elisa
Io ho avuto un’esperienza con un professore Sognatore che ancora ora è un punto di riferimento. Un docente, precario, di Lettere Italiane, in prima liceo: il prof. Daniele Crepaldi. Mai avrei potuto immaginare un così bell’impatto con il mondo delle ‘superiori’ e devo ringraziare per questo proprio lui.
La cosa più bella è questa: ancora oggi, nel nuovo mondo dell’Università, continua ad essere un punto di riferimento, una persona con cui parlare.
Ho provato a scrivere al’indirizzo alessandrodavenia@profduepuntozero.it proprio per parlare di questo e di altre cose, con un altro prof Sognatore, tanto distante, ma allo stesso tempo vicino con i suoi romanzi, i suoi blogpost e i suoi tweet di vita quotidiana. Speriamo in una risposta.
Quando si parla del Sognatore, mi tornano in mente sostanzialmente due miei professori, uno delle medie ed uno delle superiori, d’italiano e di religione. La cosa che li accomuna al Sognatore è senza dubbio la passione per ciò che insegnano: ci credi a quello che dicono e proprio per questo hai voglia di avere a che fare con loro e con quelle materie. Ma la cosa più importante è che si sono interessati di ogni singolo alunno, della sua vita, del suo pensiero. Con il prof d’italiano, adesso che ho 24 anni, siamo anche amici, ci diamo del tu e mi piace sempre confrontarmi con lui. Quello di religione mi è rimasto nel cuore, ma non ho più avuto occasione di incontrarlo. Adesso raccolgo il loro testimone e provero` io a permettere ai ragazzi di scoprire ciò che loro non sanno ancora di essere.