Белая как молоко, красная как кровь

Белая как молоко, красная как кровь

  • ISBN 9785386026912
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Ему всего семнадцать. И он любит ее – свою Беатриче. Ее – алую как кровь, ее – белую как молоко. Он мечтает о том, что они всегда будут вместе. Он хочет подарить ей вечность. Он хочет отнять ее у вечности. Но бог, в которого он не верит, решает иначе…
Роман Алессандро Д’Авения – тонкая, полная горечи и надежды, светлая и романтичная история о первой любви.

12 risposte a “Белая как молоко, красная как кровь”

  1. Libov Khon ha detto:

    Carissimo Alessandro!
    Sono insegnante della lingua e letteratura russa di Kazakhstan. Abito a Karaganda. Lavoro nella scuola media. Abbiamo letto con i miei studenti “Bianca come il latte, rossa come la sangue”. Sono sicura che i miei ragazzi sono cresciuti legendo il tuo romanzo. Ci sono molte domande, quale senso hanno la vita, l’amore, la morte..ma più di tutto loro sono stupiti dal tuo sguardo sulla realtà.
    Vogliamo invitarti in Kazakhstan. Ti aspettiamo.
    Libov Khon
    P.S. in agosto sarò in Italia a Rimini.

  2. Anna Kim ha detto:

    buongiorno, Alessandro.
    non vorrei dire qualcosa del libro perchè ho paura di rompere con molte spiegazioni la mia espressione vera. non mi piace parlare delle cose importante per me. ho milione di domande, ma tutte rimangono in me perché mi mancano le parole. forse in tutte lingue non ci sono queste parole che possono interamente spiegare che io sento; in mia anima. la prima volta ho letto il libro nell’estate (in luglio) perchè molti mi hanno avvisato, hanno parlato che questo è simile a quello come scrivo io. “come se ti sto leggendo” – ha detto una mia amica. ho abitudine di sottolineare con una matita e piegare le pagine. più di mezzo di pagine sono decorate con curve linee e i triangoli esatti. “Bianca” – è primo libro che ha apparito MIO. ci sono decine dei lavori che mi non piacciono. noi coincidiamo con Bianca, io trovo molte cose forte, e il tuo libro – è mio. questo sono io. questo è la mia vita nonostante che con me non è succedo niente tale. le prime pagine: chitarra – io, Nik – Madina, sognatore – Lubov… e poi migliaia e migliaia dettagli che io vedo intorno a me. questo non sono i duelli di Pushkin, balli, viaggi lunghi. questo sono Linkin Park, Coldplay, Internet, messaggi, T9 che anche io uso. c’è troppo per descrivere tutto.
    ho riletto il libro per una delle lezioni di letteratura. brivido, silenzio, lacrime. è difficile, ho paura, fa male. io amo. io piango perchè non posso non fare questo. io scrivo un diario, mi faccio colorare I capelli in rosso, suono la chitarra, canto, penso.
    “Anja, non hai la testa, ma fattoria di scarafaggi” – scrive a me una mia amica. e sono d’accordo. non ho bat. è peccato

  3. Dasha ha detto:

    E’ difficile di essere un uomo così, no anche un UOMO, con l’anima che abbraccia tutta l’Italia? Più io imparo di accetare il mondo così com’è, riconoscendo me stessa nei protagonisti del libro, più mi congiungo con il colore vero della mia vita. Anche di più vorrei abbracciarti per il tuo cuore, che ha donato a questa terra un libro igneo, per la tua anima e la tua voce, capaci di raccontare così e far aprire gli occhi alle cose e limiti, a qualle io temevo di quardare da sola. Sai, io sono diventata amica della “Bianca”, lei è alloggiata per sempre dentro di me, ha spostato tutti mobili dentro la piccola casa del mio cuore, ha irrotto nella mia vita in un giorno estivo. E da quel giorno, da quell’anno ogni momento io inizio di cercare, tento di vivere tutte 24 ore, per non imbiancarsi con l’anima nemmeno in un nanometro, per respirare e nutrire i visceri con i colori di tutto che c’è attorno. Grazie a te per te stesso, grazie, che miei stereotipi stupidi sono caduti a pezzi dalla prima pagina. Io ho cambiato il mondo attraverso il tuo sguardo sul bianco. Grazie a te che hai camminato con il tuo libro sul mio cuore, come levando il polvere dal cuore, già sciupato e dimenticato. Tu hai forzato girare l’ingranaggio del mio cuore di nuovo, perchè non deve semplicimente spingere il sangue, deve vivere in modo vero. Deve amare.
    I tuoi latte e sangue mi hanno nutrito dal dentro, hanno dato la mano per entrare in realtà, sentirla, al posto di strizzare gli occhi, hanno aiutato di capire che non devo imbacuccare un organo vivo, trepido nei stracci dei giorni quatidiani, invece devo darlo a tutto il mondo, aprendosi per essere riempito di bellezza e poliedricità del mondo. Tu mi hai insegnato e sostenuto, indicato il cammino, quando era difficile di andare oltre i limiti dei propri orientamenti stupidi, hai aperto gli occhi a me e hai mostrato una bellezza in tutto, hai detto di vivere, per sviluppare la velocità, per non pietrificarsi, non morire. Attraverso Leo mi hai insegnato il rischio, la chance, il male, m’hai aiutato di vedere la felicità, a quale era capace il mio cuore, capace dalla nascita, però non riusciva a decidersi. Vorrei tanto di averti amico, posso?
    P.S. Mi pare che non riuscirò di vedere qualcosa di bianco, così come prima, come mi sono abituata in questi anni. Come se io ho gli occhi nuovi.
    Magari mi contaddico, ma diventare “bianco” significa di riflettere tutto il mondo, con il dolore e la gioia, perché proprio questo colore è il prisma per la tavolozza immensa.
    A presto! Per sempre è la tua ragazza dal lontano.

  4. Ablaj Zappasov ha detto:

    Ciao Alessandro! Mi chiamo Ablaj, vengo da Kazakistan. Ho letto il Suo libro “bianca come il latte, rossa come il sangue”, che mi ha colpito molto. Fino a questo punto io non capivo e non vedevo il romanticismo nei libri, però ora dopo aver letto il Suo libro, ho notato qualcosa che non notavo prima. Sentivo, che questo libro è veramente un grido dal cuore, neccessario a ogni uomo, questa passione deve guidare la gente, aprire gli occhi. Quando leggi questo libro ti aprono gli occhi, come se nella tua vita appariscono le persone, con quali tu cammini. Penso che ogniuno desiderebbe di superare gli ostacoli per scoprire qualcosa di nuovo, per trovare l’amore, in cui tu puoi sentirsi vivo, vedere il mondo nei tutti i colori. Nel fondo all’anima vorrei superare gli ostacoli dopo aver incontrato LEI, la ragazza che fa battere il mio cuore con la passione, così forte che io non riuscirei a respirare.
    A dire la vertà io sono amareggiato, che questo è solamente un libro, però leggendo questo libro anche io ho vissuto tutto quello che ha vissuto Leo. Quando sei all’ultima pagina e ti accorgi che dopo un istante questo viaggio può finire, vuoi smettere di leggere, ma tu continui e con la parola “fine” chiudi il libro lentamente e torni in sua realtà. Poco tempo dopo ti perseguitano i sospiri, il sorriso e l’umore buono. Così succederà con tutti che hanno capito e apprezzato questo libro. Vorrei confessare che penso di rileggere il libro, così mi è piaciuto.
    Arrividerci

  5. Olga Golubkova ha detto:

    Ciao, Alessandro! Dopo aver letto il Suo libro sono piena delle domande. All’inizio sono stata colpita dalla Sua scelta del mestiere. Lei ha descritto i suoi colleghi molto veridicamente e autocritico. Colpisce come Lei fa questa scelta, con dignità attraversa questa linea. Ogni persona adulta che ha fatto la scelta, ha trovato la proffesione amata e il senso, causa in me un sacco di emozioni e di rispetto.
    Mi sembra che Lei ha un cuore adolescente. Descrivere il primo amore con tutta la passione e i dettagli impercettibili, come se fosse ieri. E Lei era innamorato? Sembra di si, perchè nel libro non c’è niente di fantasia. I libri d’amore colpiscono sempre. Possono graffiare la crosta vecchia oppure dare la speranza. E Lei con quale scopo ha scritto i libro?
    Leo è un bravo ragazzo, ha tutto: la famiglia, il motorino preferito, hobby, gli amici, alta autovalutazione. Perchè pensava del bianco? La vita senza amore non infiamma così, però è la vita. Perchè aveva la paura di ascoltare se stesso? Non si può dire che dipendeva dalla opinione di qualcun altro. Come Lei può spiegare i pensieri “bianchi”? Perchè quando uno si innamora non nuota più niente? E Leo ha visto l’amore di Silvia? Mi piace come Lei ha spiegato la parola “amore” – Perchè questo tema fa agitare il sangue? L’amore è più forte dei pensieri bianchi.
    Però non riesco a capire, come l’amore rosso per Beatrice ha preso un altro colore – azzuro. Se fosse Leo ha permesso di andarsene, mi sembra è troppo facile. Troppo facile per un amore vero. Forse era solo la passione? Però si tratta non dell’amore, si tratta della capacita di guidare la sua vita, di saper ascoltare se stesso. Allora, questa storia sembra troppo “sanguinaria”, come se lui avesse oltrepassato due ragazze e solo dopo ha capito qualcosa. E Lei ha avuto i pensieri bianchi? Cosa ha vissuto per distruggerli?
    Grazie per il Suo libro! Mi sembra che io non ho percepito qualcosa. Vorrei rileggerlo. Come in Italia, anche qua in Kazakistan, noi facciamo le domande simili.
    Grazie a Lei!

  6. Zulpyhar Z. ha detto:

    Ciao, Alessandro! Sono molto contenta di aver conoscerLa. A dire la verità io non avessi mai la opportunità di leggere il Suo romanzo se non ci sarebbe la mia insegnate di letteratura. Mi piace molto il titolo del romanzo, mi sorprende sempre e suona molto bello. Quando mi ricordo di questa storia nei momenti di noia mortale la mia anima trepida di nuovo. Vorrei sapere come è venuto in mente di intitolare il romanzo così? Lei ha pensato molto? Vorrei leggere il romanzo in italiano. Penso che sia molto bello e le parole passano leggero. Sicuramente che i vostri studenti sono orgogliosi di Lei, e parlano da per tutto che Lei è il loro insegnante.
    Nel Suo romanzo riconosco alcune persone della mia vita, mi stupisce questo. Vorrei leggere tutto che Lei ha scritto! Questo romanzo io ricorderò per sempre, sono sicura, lo rileggerò di nuovo, perchè non può stancarmi. Alcuni giorni fa ho chiesto una mia compagna di classe di ordinarmi il Suo libro dalla Russia. Mio papà mi dice: perchè vorresti avere questo libro, potresti leggerlo su Internet? Però io non voglio leggere su Internet. Voglio che il libro sia in mano, e in ogni momento io potrei aprirlo e leggerlo. Quando rileggerò il Suo romanzo sottolineerò le citazioni. Ci sono così tante nel romanzo. Sono rimaste nel mio cuore. Mi è piaciuto così tanto il Suo romanzo! Grazie mille per questo libro! La adoro!

  7. Anastasia Gonciarova ha detto:

    Ciao, Alessandro! Sono affascinata dal Suo libro. Lei ha creato un mondo fragile, pieno della speranza e della fede in amore. Lei pensa che l’amore è onnipotene e infinito, o c’è la fine? Lei ha sentito qualosa particolare, quando il romanzo era finito? Accadevano dei momenti nelle Sua vita, in cui Lei assomigliava a Leo, quando Lei provava lo stesso vuoto, quando il colore bianco La assorbiva. Come ha combattuto? Mi sembra, che nella vita di ogniuno ci sono dei momenti “bianchi”. Dobbiamo sapere di accetarli, di capire perchè hanno tocato proprio a te, perchè hanno bussato nel tuo cuore, con il desiderio di riscaldare il tuo sangue. Lei aveva un ideale come Beatrice? Lei l’ha seguito? L’ha raggiunto? Lei desiderebbe di scrivere un secondo volume oppure un certo supplemento? Io vorrei sapere di che cosa pensava cosa sentiva Silvia. E’ interessante di capire cosa lei ha provato per amore di Leo, per tener nascosto il suo sentimento. Era chiaro dall’inizio, che Silvia ama Leo.
    Io amo il Suo libro. Quado ho letto due prime pagine, mi è venuto il desiderio di divorarlo, leggendo fino alla fine. Mi piace sottolineare nei libri i pensieri simpatici. Nel Suo libro si può sottolineare tutto. Lì non c’erano dei momenti noiosi o delle reflessioni sulle cose astratte. Lì tutto accade “qui ed ora”. La ringrazio molto per questo! Mille grazie!

  8. Diana Khairova ha detto:

    Una impressione eccezionale mi ha regalato il libro “Bianca come il latte, rossa come il sangue”. E la prima domanda: chi è il scrittore? Alessandro d’Avenia ha riempito il romanzo con tutti i sentimenti possibili, leggendolo erano chiari i pensieri del scrittore. Quante rige bellissime lui ha creato! Quante idee per riflettere. Ancora non posso esprimermi, però sono grata a Alessandro per aver spalancato me stessa. Una certa lucidità. Tutto è scritto pieno di sentimento. Molti principi si rovinano. E’ bello rendersi conto in modo nuovo, rivalutare le circostanze. A Leo è stato tolto il desiderio, ma questo ci ha regalato una chance. Noi lettori abbiamo visto e vissuto insieme a Leo la morte di Beatrice. Spero che ognuno ripensando inizia ad agire. Per me questo libro è diventato un diario dell’anima. Dentro c’è tutto, che non è difficile di scrivere in una solo lettera.
    “Nessuno guarda al cielo finchè non si innamora”. Proprio queste parole sono nella mia mente già alcuni giorni. Capisco tutta la verità delle parole. E’ vero che di tutta la bellezza del cielo si accorgi solo essendo innamorato. Questo illumina molte cose, anche il cielo. Grazie per queste parole.

  9. Carina Sajfulina ha detto:

    Ciao, Alessandro! Non penso che Lei sia una persona narcisistica, che se ne frega delle cose, che io vorrei scrivere qua, perchè il Suo romanzo fa conoscere non solo i protagonisti ma anche il scrittore stesso. Certo, vorrei esprimere la propria ammirazione, perchè non ho mai incontrato il romanzo così nella mia vita. Molti film hanno come un soggetto un ostacolo tra due innamorati – la malattia. Queste storie toccano sempre il cuore dell’uomo. Però i pensieri che nascono dopo la lettura del Suo romanzo non possono essere paragonati.
    Un libro come questo non si può leggere in un sol colpo. Sempre bisogna fermarsi in un punto interessantissimo, per rafforzare il desiderio di leggere fino alla fine. In alcuni frasi c’è un significato grande, che ho ho cercato tanto tempo nella vita. E Lei è riuscito di mettere tutto in una frase. Una gioia straordinaria si sveglia dentro di me, quando trovo la risposta alla domanda che mi tormentava da tanto. Anche Leo ha concluso qualcosa. Lui ha dovuto di soffrire molto per raggiungere il significato. Le sue risposte sono diventate anche mie. Meravigliosamente il Suo libro è capitato nelle mie mani in un momento necessario. Lei non sapendo è diventato per me l’insegnante. I ragazzi come me sono molti in questo mondo. Noi abbiamo letto il Suo libro e abbiamo trovato qualcosa molto precioso, che non riusciamo a trovare in nessun altro posto. Lei è insegnante. Però Lei può immaginare quante persone ha insegnato neanche conoscendole. E’ meraviglioso, vero? Anche paradossalmente.
    Guardando il Suo ritratto noto una profondità nel sguardo. Si può vedere molto nei suoi occhi, e anche molto rimane celato da noi. Quando dopo aver letto il libro ho visto la Sua foto subito nella mente è venuta l’immagine del sognatore. Non so…e accaduto così. Lei ha gli occhi del sognatore, che ha una certa esperienza, ma questa esperienza sempre non basta mai per trovare le risposte a tutte le domande. Non può succedere così, altrimenti va perduto il significato della parola “uomo”. Noi siamo creati per cercare continuamente. E’ bello che siamo in molti. Significa che l’uomo continua a vivere…

  10. Liubov Khon ha detto:

    Ciao Alessandro! Vorrei chiederti un favore. Potresti scrivere qualcosa ai miei ragazzi? Alla fine del ogni anno scolastico noi facciamo un libro – una raccolta dei testi, delle poesie, dei lavori degli alunni della mia classe. Di solito facciamo delle rubriche. Quest’anno c’è anche una dedicata al tuo libro, dove saranno raccolte le lettere dei ragazzi. Sarebbe bello anche mettere in questo libro qualcosa scritto da te ai ragazzi nostri personalmente.
    Grazie mille!!!

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