2 dicembre 2010

Risposta

Ringrazio tutti coloro che hanno risposto alla domanda del post precedente. Hanno trovato conferma parole che riassumono tutto ciò che avete scritto:

Lo scopo dell’arte non è quello di risolvere i problemi, ma di costringere la gente ad amare la vita. Se mi dicessero che posso scrivere un libro in cui mi sarà dato di dimostrare per vero il mio punto di vista su tutti i problemi sociali, non perderei un’ora per un’opera del genere. Ma se mi dicessero che quello che scrivo sarà letto tra vent’anni da quelli che ora sono bambini, e che essi rideranno, piangeranno e s’innamoreranno della vita sulle mie pagine, allora dedicherei a quest’opera tutte le mie forze.

L.Tolstoj, Lettere


La letteratura è innamoramento continuo della vita. Innamorarsi, non come si intende spesso questo termine, come semplice porsi (o essere posti) inizialmente nella condizione amorosa, ma nella sua accezione profonda, capace di contenere anche la durata: stare, collocarsi stabilmente nella condizione amorosa (in-amorarsi). In fondo qui sta il problema di chiunque non sorrida più: avere smesso di essere inn-amorato. Sì, innamorato della vita, con le sue luci e le sue ombre. Innamorato di tutta la vita, stabilmente.

Alcuni mi dicono di essere troppo idealista. Mi sono chiesto se sia vero.

So solo che sono “sempre” innamorato e non farei cambio con un’altra vita.

E’ semplice.

Non facile.

13 risposte a “Risposta”

  1. Vale ha detto:

    Bellissimo post…e meraviglioso Tolstoj.

  2. Afavordialibi ha detto:

    “La suprema saggezza ha soltanto una scienza:la scienza del tutto,la scienza che spiega l’intera creazione e il posto dell’uomo in essa.”
    Leo Tolstoj
    Il nostro posto,nelle nostre vite:appunto.

  3. Maria Teresa ha detto:

    “La vita non é quella che si é vissuta, ma quella che si ricorda e come la si ricorda per raccontarla.”
    Gabriel Garcia Màrquez
    idealista e poeta….

  4. co ha detto:

    che cos è che ci allontana dall amore?

  5. Roberta ha detto:

    No, lei non è un idealista. Ho preso l’abitudine di leggere ad alta voce alcuni passi del suo libro per arricchire alcuni argomenti trattati a lezione. Gli occhi dei ragazzi seguono le immagini in uno stupore silenzioso, anche i più turbolenti si fermano, rapiti dal racconto, il respiro si calma seguendo i pensieri di Leo. La vita li attira a sè attraverso quelle pagine. Il miracolo della scittura. L’impegno di chi scrive avvolge chi legge e arriva al cuore di chi ascolta.

    • monica ha detto:

      Bello quest’esempio: perciò, Alessandro, vuol dire che sei realmente un idealista, e puoi andarne fiero!
      Penso che gli ideali più veri siano quelli che ci uniscono agli altri, perché muovono noi stessi come muovono altri attorno a noi. Come sono astratti quelli che pensano che gli ideali non esistono; mentre sono gli unici a poter realmente cambiare noi e il pezzo di mondo che tocchiamo…

  6. Angela ha detto:

    Sei forse la prima persona a cui sento (vedo) dire (scrivere) che non farebbe cambio con un’altra vita.
    E’ senza dubbio una grande cosa.
    Chissà se sei l’unico…
    Io sento di non volerla scambiare solo quando noto quanto le persone (quelle che conosco) che mi circondano siano false, arroganti, sprezzanti, si sentano superiori quando dentro sono completamente aride…e alla fin fine non solo dentro.
    Allora mi dico: “non vorrei mai essere così”. Guardo la mia Vita, la ripercorro tutta e per quanto possa esser stata dura, bastarda, sofferta, nonostante tutte le rinunce e nonostante tutti i dubbi e le paure che una vita come la mia mi ha donato me la tengo bella stretta.
    Perchè, nonostante tutto lo schifo che ho visto e vissuto, sono una buona persona e una buona persona al giorno d’oggi non la si trova facilmente.
    Non sono innamorata di tutta la Vita stabilmente, sopratutto della mia, ma credo che un giorno qualcuno potrà aiutarmi a farlo, o comunque ad amarla un pò di più, con la propria presenza.

  7. Marta ha detto:

    Come si fa a essere sempre innamorati?….

    • Roberta ha detto:

      Probabilmente…cambiando l’oggetto da amare. Un uomo, ma anche un figlio, uno sconosciuto, un dolore, una gioia, un libro, un colore, un luogo,un progetto, un modo di essere…e giorno dopo giorno…si somma tutto e si finisce con l’amare la vita. Un briciolo al giorno.

  8. Simona ha detto:

    L’amore che ci anima è idealista per natura. Lasciargli tutto lo spazio di cui ha bisogno per nutrirsi e manifestarsi, è un onore. Un dono dato a tutti, ma che pochi sanno apprezzare.
    Idealista e innamorato? Un connubio perfetto.

  9. Jennifer Marquez ha detto:

    Probabilmente…cambiando l’oggetto da amare. Un uomo, ma anche un figlio, uno sconosciuto, un dolore, una gioia, un libro, un colore, un luogo,un progetto, un modo di essere…e giorno dopo giorno…si somma tutto e si finisce con l’amare la vita. Un briciolo al giorno.

  10. Beatrice ha detto:

    Prof, io mi chiedo come faccia ad essere “sempre” così innamorato della vita.
    Io a volte la brucerei, la mia vita.
    Sono arrivata al punto di chiedermi cosa ci fosse di tanto bello per rimanere a questo mondo, sono arrivata al punto di pensare che morire sarebbe stato più facile, per me e per tutti coloro che mi sono vicini…
    Lo so, sono strana, ma mi piacerebbe imparare ad amare.
    Vorrei un insegnante così bravo da non permettermi mai più di distogliere il pensiero dalla mia fantastica vita, qualcuno che mi sappia dimostrare che c’è qualcosa di peggiore.
    Non sarà facile trovare una persona così, credo che mi dovrò arrangiare, ma questo potrebbe aiutarmi maggiormente…chi lo sa, magari imparo di più…;)

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