22 aprile 2011

Cosa ha fatto lei per cambiare il mondo?

Guardate dal minuto 6 in poi.

[youtube]http://www.youtube.com/watch?v=LepGj14uc8c&feature=fvwrel[/youtube]

24 risposte a “Cosa ha fatto lei per cambiare il mondo?”

  1. Laura ha detto:

    Bellissimo film e bellissimo estratto.

    *Tutti siamo assetati d’amore: è il primo bisogno della nostra natura, la prima preghiera dei nostri cuori.
    Ma non osiamo palesare i nostri desideri: siamo troppo timidi.
    Io vado in cerca d’amore, e ne trovo provviste inesauribili nei cuori degli altri.
    Ma quando cerco di chiederne per me, ecco che questa orribile timidezza mi soffoca.
    Mi manca la parola.
    O, peggio, dico cose senza senso, bugie assurde.
    L’affetto di cui sono assetato lo vedo profuso ai cani, ai gatti, agli uccelli:
    soltanto perché loro lo sanno chiedere.
    Bisogna saperlo chiedere:
    è come un fantasma che non può parlare se prima non gli rivolgete voi la parola.
    Tutto l’amore che c’e’ nel mondo anela a parlare; ma non osa perché è timido, timido, timido!Ecco la tragedia del mondo* (G.B: Shaw)

  2. Marta ha detto:

    La domanda giusta penso sia: – Cosa può fare ognuno di noi per cambiare il mondo e dare un senso alla propria vita? –
    Gli occhi di Trevor, incuriositi e attenti, penso siano gli occhi che hanno i tuoi studenti in classe. Occhi che non solo guardano i libri di testo, ma che, piano piano, si affacciano su un mondo pieno di pericoli e difficoltà, ma anche di gioia e felicità!
    Grazie Alessandro!

  3. ANNA ha detto:

    Cresciamo veramente quando scopriamo il valore e la responsabilità della nostra libertà; la libertà di scegliere che posto desideriamo occupare in questo mondo.
    Considerare che un essere supremo ha profuso tanto impegno per creare un universo così meravigliosamente complicato fa nascere in noi l’urgenza di sperimentare questa libertà, di sentire quel piacevole dovere di prestarci a riceverlo e a fare di tutto per vivere con gioia questa splendida opportunità.
    All’origine della nostra felicità c’è quindi la consapevolezza di poter contare su un Dio e su tutto il suo amore.
    Scommettere su di Lui dunque conviene!

  4. Marya ha detto:

    Anch’io sono convinta di questo:
    “Non rinunciare mai ai tuoi sogni! non avere paura di sognare, anche se gli altri ti ridono dietro – così mi disse mio nonno – rinunceresti a essere te stesso”

    Ma è difficile quando sei costretto a rimandarli, i tuoi sogni, anche se vorresti immergetici completamente!

  5. Luna ha detto:

    Ho sempre pensato che la professione dell’insegnante avesse in sè qualcosa di molto potente, e ne ho avuto la prova… bel blog! >.<

  6. Lanfranco ha detto:

    Dico ai miei studenti di prima e seconda liceo: non perdetevi nei vostri stupidi giochini infantili. Così mi concedete un vantaggio incolmabile. Potrò continuare a guardarvi dall’alto in basso. Fate brillare la luce che c’è in voi. Avete una mente prodigiosa. Mettete in difficoltà l’adulto che vedete in me incalzandomi con la forza del vostro pensiero. Smascherate le mie contraddizioni. Inchiodatemi alle mie responsabilità. Mettetemi con le spalle al muro. Sorprendetemi con una prospettiva inedita. Siete in grado di farlo. Allora sì sarà una bella lotta. E non ci sarà spazio per la noia.

  7. maria speranza ha detto:

    questa dovrebbe essere la prima “lezione” che un insegnante con onestà intellettuale dovrebbe tenere ai suoi alunni!

  8. G ha detto:

    Il film, per quel poco che ne so di film, si è sembrato stupendo, però con una fine brutale… Sarà che Trevor ha letteralmente dato la vita per la sua catena di “passa il favore”,ma la sua morte mi ha proprio colpita…
    Oops, ho anticipato qualcosa? Beh, casomai il prof. 2.0 non pubblicherà il mio commento!
    Saluti a tutti 🙂 !

  9. Maria Teresa ha detto:

    IL BAMBINO DELLE STELLE

    “Una tempesta terribile si abbatté sul mare. Lame affilate di vento gelido trafiggevano l’acqua e la sollevavano in ondate gigantesche che si abbattevano sulla spiaggia come colpi di maglio, o come vomeri d’acciaio. Aravano il fondo marino scaraventando le piccole bestiole del fondo, i crostacei e i piccoli molluschi, a decine di metri dal bordo del mare. Quando la tempesta passò, rapida come era arrivata, l’acqua si placò e si ritirò. Ora la spiaggia era una distesa di fango in cui si contorcevano nell’agonia migliaia e migliaia di stelle marine. Erano tante che la spiaggia sembrava colorata di rosa. Il fenomeno richiamò molta gente da tutte le parti della costa. Arrivarono anche troupe televisive per filmare lo strano fenomeno. Le stelle marine erano quasi immobili. Stavano morendo. Tra la gente, tenuto per mano dal papà, c’era anche un bambino che fissava con gli occhi pieni di tristezza le piccole stelle di mare. Tutti stavano a guardare e nessuno faceva niente. All’improvviso il bambino lasciò la mano del papà, si tolse le scarpe e le calze e corse sulla spiaggia. Si chinò, raccolse con le piccole mani tre piccole stelle del mare e, sempre correndo, le portò nell’acqua. Poi tornò indietro e ripeté l’operazione. Dalla balaustra di cemento, un uomo lo chiamò: “Ma che fai ragazzino?” “Ributto in mare le stelle marine. Altrimenti muoiono tutte sulla spiaggia” – rispose il bambino senza smettere di correre. “Ma ci sono migliaia di stelle marine su questa spiaggia: non puoi certo salvarle tutte. Sono troppe!” – gridò l’uomo. “E questo succede su centinaia di altre spiagge lungo la costa! Non puoi cambiare le cose!” Il bambino sorrise, si chinò a raccogliere un’altra stella di mare e gettandola in acqua rispose: “Ho cambiato le cose per questa qui”. L’uomo rimase un attimo in silenzio, poi si chinò, si tolse scarpe e calze e scese in spiaggia. Cominciò a raccogliere stelle marine e a buttarle in acqua. Un istante dopo scesero due ragazze ed erano in quattro a buttare stelle marine nell’acqua. Qualche minuto dopo erano in cinquanta, poi cento, duecento, migliaia di persone che buttavano stelle di mare nell’acqua. Per cambiare il mondo basterebbe che qualcuno, anche piccolo, avesse il coraggio di incominciare….”

  10. Gabriella ha detto:

    Ho questo film nel cuore fin dalla prima volta in cui l’ho visto, alcuni anni fa. E’ un film in cui tutti insegnano e imparano qualcosa. Anche il professoer Simonet, così tanto attento allla disciplina e all’uso corretto delle parole (“Sono l’unica cosa che ho”), impara qualcosa di molto importante su di sè e su gli altri.
    Zoomando sull’argomento ‘scuola’, penso che uno dei segreti per riuscire a trasmettere valori e conoscenza sia il fatto di non temere di imparare dai propri studenti. Man mano che si va avanti nel percorso scolastico, i professori perdono la voglia di imparare e si siedono sulla propria cultura acquisita, arrivando quasi a…vedere ma a non guardare i propri studenti. Lo dico per esperienza personale. …All’università, poi, si è solo dei numeri e poco importa se chi ti sbatte fuori per un suo malumore estemporaneo, alla fine della fiera, ne sa meno di te.
    Per fortuna ho avuto anche dei professori (e docenti) straordinari, che mi hanno insegnato a sviluppare il mio senso critico, che non si accontentavano della lezione ripetuta a pappardella ma che pretendevano un’opinione personale. Sono loro che mi hanno aiutata a crescere come persona (completando il lavoro svolto dai miei) .
    Ecco cosa fanno per cambiare il mondo i professori come te. 🙂
    Secondo me, il compito primario della Scuola non è riempirti la testa di nozioni e di libri, ma insegnarti a usare i libri per poter capire il mondo che ti circonda. In fondo – mi piace pensare così – gli scrittori (romanzieri o saggisti che siano) sono un po’ come dei cartografi dell’animo umano…

    Un saluto,

    Gabriella.

  11. Silvia! ha detto:

    qual è il titolo di questo film? mi piacerebbe vederlo

  12. Patrizia ha detto:

    Oggi è sempre più complicato riflettere su domande così… non so perchè mi stanno venendo in soccorso le melodie da trovatore del primo Branduardi e sono convinta che come il mondo cambia noi, noi per primi, giorno per giorno, modifichiamo quanto ci circonda anche solo per il fatto che conosciamo la noia. E con la presenza dell’uomo la Terra sicuramente non si è annoiata!

  13. luca ha detto:

    non funziona neanche questo..

  14. Bea Bucca ha detto:

    prof non funziona

  15. Francesco ha detto:

    Ciao prof! gran bel film!
    I film ormai sono diventati come i libri, ce ne sono talmente tanti che si finisce col perdersene parecchi. Per fortuna esiste il passa parola e storie stupende come questa possono arrivarti e consegnarti un pezzetto del puzzle. Ti scrivo un po’ di film che mi hanno fatto vedere quando ero al liceo che mi hanno fatto riflettere molto.
    sicuramente li conosci già, sei sempre un passo avanti ma non si sa mai.
    buona visione!

    -L’onda (Die Welle) è un film del 2008 diretto da Dennis Gansel
    – Il club degli imperatori (The Emperor’s Club) è un film del 2002 diretto da Michael Hoffman
    -Gattaca – La porta dell’universo (Gattaca) è un film del 1997 scritto e diretto da Andrew Niccol.
    -The Time Machine 2002 diretto da Simon Wells.
    – Full metal jacket
    -Trainspotting diretto da Danny Boyl

    • Prof 2.0 ha detto:

      Caro Francesco, grazie. Li conosco tutti e alcuni sono tra i miei preferiti: L’onda, Gattaca, Trainspotting. Non conosco solo The time machine. Perchè me lo consigli?

      • Francesco ha detto:

        ciao prof!
        è tratto dal romanzo omonimo di Wells che consiglio forse anche più del film, per il semplice fatto che non esiste cinepresa più potente della nostra mente per dar vita storia fatta di carta e inchiostro. Detto questo, l’ho consigliato perché è un opera che ti fa trovare un pezzo del puzzle.
        Parla di un uomo che lotta contro tutto e tutti per amore. Sfida le leggi della natura solo con la forza di un sogno d’amore e alla fine arriva ad una grande verità.
        Avrei così tanto da dire ma non vorrei rovinare o influenzare l’interpretazione degli altri con la mia, perciò ti scriverò una mail con il mio punto di vista.
        Per ora è tutto buona visione Sognatore!

        • Prof 2.0 ha detto:

          Grazie!

          • Francesco ha detto:

            ricambio il consiglio dei libri con un film: ” american history X” è abbastanza conosciuto però magari ti è sfuggito, non si sa mai. ah anche “into the wild” se non hai letto il libro. un saluto

            Francesco

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