30 maggio 2011

La pasta delle cose – Tre liceali

La pasta delle cose sono le storie

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23 risposte a “La pasta delle cose – Tre liceali”

  1. Marta ha detto:

    Avevo un sogno…era quello di scrivere… Non ne ero in grado, mi deprimevo e ho lasciato perdere.
    Da un anno a questa parte il mio sogno ha iniziato a scalciare e a farsi spazio tra le mille cose che la quotidianità mi impone.
    Ora scrivere è diventato un piacere…Non c’è cosa più bella che vedere le parole scivolare sulle pagine bianche…
    Da poco ho creato un mio blog che aggiorno quotidianamente…Quando entro in quel blog, entro nel mio mondo…Per ora è letto da pochi amici, chissà che un giorno anche tu non riesca a leggerlo!
    Ciao Alessandro!
    Buona fine d’anno! E grazie per questi video messaggi!!

  2. Matteo ha detto:

    Anche nell’educare una delle parole chiave è “valorizzare”, che nasce dall’ascoltare, che nasce nel consegnare una fiducia, che nasce nel rischiare di sognare e di rendere questi sogni realtà. Serve uno sguardo che sappia vedere il bene anche in tre liceali che possono essere catalogati come tre adolescenti tra tanti altri.

  3. ha detto:

    Avevo un sogno: praticare atletica a livello agonistico, durante l’adolescenza nessuno degli adulti ha creduto nel mio sogno (pareva loro troppo banale) e così l’ho rinchiuso in un barattolo, ma ora a ben 33 anni ritrovatami il barattolo tra le mani ho deciso di aprirlo… 33 anni e finalmente corro a livello agonistico, i risultati sono molto buoni anche se certo non come quelli che avrei potuto avere in adolescenza! Ogni volta che scendo in campo la stanchezza di otto ore di lavoro, di giorni pieni di impegni, dei figli da curare, scompare e il sorriso incornicia il mio volto.
    Complimenti a tutti quei ragazzi, e sono sicura essere moltissimi, che seza farsi schiacciare dalla paura decidono che valga la pena fin da ora mettersi in cammino per realizzare il proprio sogno!

  4. Monica ha detto:

    W!
    Sono tutti tuoi studenti?!?
    Io tifo soprattutto per la ragazza dell’atelier (mio papà ne sarebbe fiero!) e per Radio La Sedia.
    E’ vero che ai ragazzi basta una leva. A volte però tanti di loro sembra non vogliano lasciare spiragli perché qualcuno possa afferrare i loro sogni e tenerli alti…
    Ciao!

  5. PG ha detto:

    Che stupido che mi sento… ho solo 27 anni e certe volte mi sento vecchio…

    ma non sempre mi è chiaro il mio sogno… è che di hobby ne ho tanti, interessi pure… e talvolta non sono in grado di capire su quale puntare…

    e mi perdo in immagini e idee… e nel pensiero di non essere in grado di fare niente… 🙁

  6. Laura ha detto:

    Mai tarpare le ali ad un sogno.
    Grazie.

  7. Ariel ha detto:

    Grazie ancora una volta, Ale, per averci capito! Siamo stanchi di sentirci dire che siamo una generazione bruciata, che non ha sogni, che costituirà nel futuro solo un gruppo di scapestrati delinquenti!
    Grazie allora perché attraverso le tua parole ci dai la forza di continuare a credere nei nostri sogni!

    E anch’io, come i ragazzi di cui hai parlato, cerco di iniziare già da adesso a rendere reale quel desiderio che é fare l’Architetto, partecipando a corsi di CAD (programma che si utilizza in questo settore per progettare), disegnando planimetrie, pensando a come poter modificare case, consigliando i colori per dipingere una stanza.. Perché questo mi piace, e in questo credo!

  8. marco ha detto:

    ho passato molti anni viaggiando con il freno a mano tirato,con la paura di vivere ,con la paura di essere,scegliendo sempre di non scegliere…gli adulti non capiscono….i compagni non sempre ti sono vicini….i tuoi sogni vengono rapiti dall’iniquita’..dal mondo degli adulti che hanno scelto di essere grandi e hanno dimenticato di farsi piccoli come bambini…w i sognatori!

  9. Spaces ha detto:

    Io sogno di scrivere prof..sogno l’America e sogno di diventare famosa e di fare del bene agli altri e di dire al mondo quello che ho dentro attraverso le parole che scrivo..

  10. ivana ha detto:

    anch’io avevo sogni che non ho realizzato…spesso per mia pigrizia, ahimè.
    però adesso sono finalmente diventata educatrice…e questo era il sogno più grande e che racchiude molti di quelli che avevo.
    avete visto il film “mr magorium”? ve lo consiglio!!

  11. Ilaria ha detto:

    Stasera, in un bar, ho sentito una conversazione: una ragazza forse appena 20enne si lamentava sul fatto che dal 1 luglio inizierà a lavorare come parrucchiera dopo 3 anni di studio-apprendistato ed alla domanda ingenua di una signora “Ma scusa, non è quello che hai sempre voluto fare? non è ciò che ti piace?” la risposta è stata “Si vabbè, ma spazzola e phon col caldo…che palle…guarda domani ho deciso che sto anche a casa da scuola!”.
    Ammetto che son tornata a casa perplessa ed amareggiata, pensando che non sono solo 10 anni a separarmi da questi nuovi giovani (come al solito poi si corre sempre il rischio di generalizzare!).
    Fortunatamente però ho sentito questo tuo post e mi vien da tirare un sospiro di sollievo.
    Benedetti ‘sti liceali che stanno faticando, stanno scommettendo e investendo tempo su ciò che più gli piace…che stanno anche inventando un futuro, il loro futuro! Non voglio pensare che siano “mosche bianche”, non voglio credere che solo nei licei ci siano ragazzi del genere. Ho 29 anni una laurea in Medicina, grazie alla mia prof di filosofia che mi ha guidata nella fatidica scelta universitaria eppure io per prima sento che ho ancora sogni da realizzare, mete da raggiungere, strade su cui incamminarmi… ed a volte mi pongo ancora la domanda “ma cosa voglio fare da grande?”.
    Benedetti i 20 anni!

    • Prof 2.0 ha detto:

      Il problema, cara Ilaria, resta la mancanza di significato nelle cose che facciamo. Perché quella ragazza lavora? La cultura che ci impregna ci dice di lavorare per consumare.

  12. Monica Poli ha detto:

    Grazie Ale, speciale come sempre!!

  13. Giulia ha detto:

    Fin da bambina avevo un sogno: il canto. Ho iniziato un corso quando avevo 8 anni. Dopo pochi mesi mi sono resa conto che il mio insegnante mi trascurava per lavorare con una ragazza più grande di me e non mi è stato più possibile ignorare che da mezz’ora le mie lezioni si erano ridotte ad un quarto d’ora scarso. Mi sentivo messa da parte, ho deciso di lasciare il corso. Con il passare del tempo mi sono convinta di non essere portata per il canto. Ora che sono passati sei anni dalla mia ultima lezione di canto me ne pento. Ed ora mi ritrovo ad osservare con rammarico e un po’ di invidia due miei amici: Lorenzo, di 15 anni e sua sorella Sara, di 19 anni. Un po’ diversi di età ma identici nel talento e nell’amore per la musica e per il teatro. La loro prima esperienza su un palco risale all’età di 5 anni. Non posso fare a meno di chiedermi cosa sarei potuta diventare se avessi avuto la loro forza di volontà e costanza. Se avessi dato ascolto solo al mio cuore forse ora potrei essere accanto a loro sopra quel palco e avrei i loro stessi occhi pieni vita.

  14. Clo ha detto:

    Buongiorno prof! Ma perchè non ho ancora trovato uno così come insegnante??!?Complimenti per il libro, lo divorato in 1 giorno e sono nata la prima pagina e cresciuta e invecchiata in 254 🙂
    Comunque volevo diciamo chiederle un consiglio… Ma come si capisce se la luce che avevi negli occhi si spegne? Grazie Un Bacio!

  15. asia ha detto:

    io ho un sogno: fare l’insegnate…ma sai qual’è la cosa brutta? che ogni volta che dico a qualcuno che voglio fare l’insegnante mi dice: non ti preoccupare, cambierai idea col tempo. come se insegnare fosse una brutta abitudine che col tempo, fortunatamente, perderai. è sconfortante sentirselo dire perchè poi mi dico che forse cambierò veramente idea. l’unica cosa che mi ha rassicurato è che un giorno un’insegnate mi ha detto: anch’io volevo fare l’insegnante dai tempi delle medie e l’ho fatto…le donne sono testarede…anche a me tutti dicevano che avrei cambiato idea ma non l’ho mai fatto…

  16. Camilla ha detto:

    Si fa presto a dire che non bisogna smettere di sognare, ma la delusione di non riuscire a realizzare i propri sogni dove la mettiamo?
    Io ho paura di sognare, forse ho smesso di farlo da molto o forse c’è una piccola parte nascosta nel mio cuore che continua a farlo, ma in silenzio, di nascosto.
    A me piace scrivere, ma davvero tanto, quando lo faccio mi sento un’altra. Ma scrivo solo per me perchè non penso di saperlo fare anche per gli altri, a chi interesserebbero i miei pensieri di carta??
    Comunque mi piace anche leggere e “Bianca come il latte rossa come il sangue” è uno dei libri più belli che abbia mai letto, mi ha sciolto il cuore e ci ho versato sopra un mare di lacrime. E’ un libro puro e candido, da cui emerge una semplicità di sentimenti in cui sta tutta la verità delle cose. Grazie per averlo scritto.

  17. GiuliaNova ha detto:

    Le sue parole mi confortano molto più dei miei genitori. E’ esattamente ciò che uno spirito ha bisogno di sentire per riacchiappare un po’ di vita. Alla lunga si finisce con il rassegnarsi all’idea che davanti alla propria madre si è solo una 16enne pigra e vergognosa, che passa troppo tempo a fissare il vuoto e odia stendere una lavatrice.
    Solo che io stessa mi sento in una bolla rispetto alla mia famiglia, sento che è tutto così finto tra noi, ognuno non si mostra tale quale è, ma si nasconde, io per prima mi sentirei profanata aprendomi a qualcuno che so per certo non mi comprenderebbe.
    Sento che lei ha una caratteristica che a tutti i miei professori manca, che è l’umanità. Non so perché ci sia chi la bandisce dai suoi metodi di insegnamento, forse perché la teme come segno di debolezza, forse perché proprio non la possiede, forse perché si sente fallire.
    Penso che sia un errore, non pretenderei di diventare l’amica del cuore della mia professoressa di letteratura, ma semplicemente, quando mi parla, mi piacerebbe percepire qualcosa oltre al solo dilatarsi delle sue severe pupille.
    Con affetto

    P.S. Se avesse tempo da perdere, anche io ho un blog, come ha scritto lei in un altro post, la mia chiamata credo di conoscerla, è la scrittura, ciò che mi rende me stessa. Ecco il link: http://new-novacaine.blogspot.com/

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