22 novembre 2012

Qualche notizia sul prof e l’amore “per sempre”

Cari lettori e amici del blog, gli impegni personali, scolastici, creativi (il film e un nuovo romanzo), non mi permettono di aggiornare il blog come vorrei.

Ne approfitto per darvi la bella notizia che il film Cinema di Bianca come il latte rossa come il sangue (nella foto sono in compagnia di Leo e Beatrice) uscirà nelle sale il 4 Aprile 2013 e che le tappe di avvicinamento saranno scandite da un bel po’ di sorprese.

Il film richiede un lavoro attento per non deludere lettori che hanno amato il libro, ma allo stesso tempo desidero che possiate vedere qualcosa di nuovo sullo schermo che non sia la semplice trasposizione delle pagine. Prometto che sarà così. Sarà come rileggere il libro stupendosi come se lo si leggesse per la prima volta.

Come avete visto nel blog c’è una nuova sezione per Contatti ed Eventi per chi fosse interessato ad organizzare incontri. Mi piacerebbe poter dire di sì a molte più persone e soprattutto ragazzi (inviti nelle scuole), ma purtroppo non posso trascurare le persone che ho vicino per andare in giro come una trottola.

***

Qualche giorno fa (su suggerimento della mia mamma) ho letto questo articolo-intervista a Z.Bauman, sociologo e filosofo che apprezzo molto. Mi piace condividerla con voi:

PARLAMI D’AMORE

di R.DE SANTIS

Amarsi e rimanere insieme tutta la vita. Un tempo, qualche generazione fa, non solo era possibile, ma era la norma. Oggi, invece, è diventato una rarità, una scelta invidiabile o folle, a seconda dei punti di vista. Zygmunt Bauman sull’argomento è tornato più volte (lo fa anche nel suo ultimo libro Cose che abbiamo in comune, pubblicato da Laterza). I suoi lavori sono ricchi di considerazioni sul modo di vivere le relazioni: oggi siamo esposti a mille tentazioni e rimanere fedeli certo non è più scontato, ma diventa una maniera per sottrarre almeno i sentimenti al dissipamento rapido del consumo. Amore liquido, uscito nel 2003, partiva proprio da qui, dalla nostra lacerazione tra la voglia di provare nuove emozioni e il bisogno di un amore autentico.

Cos’è che ci spinge a cercare sempre nuove storie?
“Il bisogno di amare ed essere amati, in una continua ricerca di appagamento, senza essere mai sicuri di essere stati soddisfatti abbastanza. L’amore liquido è proprio questo: un amore diviso tra il desiderio di emozioni e la paura del legame”.

Dunque siamo condannati a vivere relazioni brevi o all’infedeltà…
“Nessuno è “condannato”. Di fronte a diverse possibilità sta a noi scegliere. Alcune scelte sono più facili e altre più rischiose. Quelle apparentemente meno impegnative sono più semplici rispetto a quelle che richiedono sforzo e sacrificio”.

Eppure lei ha vissuto un amore duraturo, quello con sua moglie Janina, scomparsa due anni fa.
“L’amore non è un oggetto preconfezionato e pronto per l’uso. È affidato alle nostre cure, ha bisogno di un impegno costante, di essere ri-generato, ri-creato e resuscitato ogni giorno. Mi creda, l’amore ripaga quest’attenzione meravigliosamente. Per quanto mi riguarda (e spero sia stato così anche per Janina) posso dirle: come il vino, il sapore del nostro amore è migliorato negli anni”.

Oggi viviamo più relazioni nell’arco di una vita. Siamo più liberi o solo più impauriti?
“Libertà e sicurezza sono valori entrambi necessari, ma sono in conflitto tra loro. Il prezzo da pagare per una maggiore sicurezza è una minore libertà e il prezzo di una maggiore libertà è una minore sicurezza. La maggior parte delle persone cerca di trovare un equilibrio, quasi sempre invano”.

Lei però è invecchiato insieme a sua moglie: come avete affrontato la noia della quotidianità? Invecchiare insieme è diventato fuori moda?
“È la prospettiva dell’invecchiare ad essere ormai fuori moda, identificata con una diminuzione delle possibilità di scelta e con l’assenza di “novità”. Quella “novità” che in una società di consumatori è stata elevata al più alto grado della gerarchia dei valori e considerata la chiave della felicità. Tendiamo a non tollerare la routine, perché fin dall’infanzia siamo stati abituati a rincorrere oggetti “usa e getta”, da rimpiazzare velocemente. Non conosciamo più la gioia delle cose durevoli, frutto dello sforzo e di un lavoro scrupoloso”.

Abbiamo finito per trasformare i sentimenti in merci. Come possiamo ridare all’altro la sua unicità?
“Il mercato ha fiutato nel nostro bisogno disperato di amore l’opportunità di enormi profitti. E ci alletta con la promessa di poter avere tutto senza fatica: soddisfazione senza lavoro, guadagno senza sacrificio, risultati senza sforzo, conoscenza senza un processo di apprendimento. L’amore richiede tempo ed energia. Ma oggi ascoltare chi amiamo, dedicare il nostro tempo ad aiutare l’altro nei momenti difficili, andare incontro ai suoi bisogni e desideri più che ai nostri, è diventato superfluo: comprare regali in un negozio è più che sufficiente a ricompensare la nostra mancanza di compassione, amicizia e attenzione. Ma possiamo comprare tutto, non l’amore. Non troveremo l’amore in un negozio. L’amore è una fabbrica che lavora senza sosta, ventiquattro ore al giorno e sette giorni alla settimana”.

Forse accumuliamo relazioni per evitare i rischi dell’amore, come se la “quantità” ci rendesse immuni dell’esclusività dolorosa dei rapporti.
“È così. Quando ciò che ci circonda diventa incerto, l’illusione di avere tante “seconde scelte”, che ci ricompensino dalla sofferenza della precarietà, è invitante. Muoversi da un luogo all’altro (più promettente perché non ancora sperimentato) sembra più facile e allettante che impegnarsi in un lungo sforzo di riparazione delle imperfezioni della dimora attuale, per trasformarla in una vera e propria casa e non solo in un posto in cui vivere. “L’amore esclusivo” non è quasi mai esente da dolori e problemi – ma la gioia è nello sforzo comune per superarli”.

In un mondo pieno di tentazioni, possiamo resistere? E perché?
“È richiesta una volontà molto forte per resistere. Emmanuel Lévinas ha parlato della “tentazione della tentazione”. È lo stato dell'”essere tentati” ciò che in realtà desideriamo, non l’oggetto che la tentazione promette di consegnarci. Desideriamo quello stato, perché è un’apertura nella routine. Nel momento in cui siamo tentati ci sembra di essere liberi: stiamo già guardando oltre la routine, ma non abbiamo ancora ceduto alla tentazione, non abbiamo ancora raggiunto il punto di non ritorno. Un attimo più tardi, se cediamo, la libertà svanisce e viene sostituita da una nuova routine. La tentazione è un’imboscata nella quale tendiamo a cadere gioiosamente e volontariamente”.

Lei però scrive: “Nessuno può sperimentare due volte lo stesso amore e la stessa morte “. Ci si innamora una sola volta nella vita?
“Non esiste una regola. Il punto è che ogni singolo amore, come ogni morte, è unico. Per questa ragione, nessuno può “imparare ad amare”, come nessuno può “imparare a morire”. Benché molti di noi sognino di farlo e non manca chi provi a insegnarlo a pagamento “.

Nel ’68 si diceva: “Vogliamo tutto e subito”. Il nostro desiderio di appagamento immediato è anche figlio di quella stagione?
“Il 1968 potrebbe essere stato un punto d’inizio, ma la nostra dedizione alla gratificazione istantanea e senza legami è il prodotto del mercato, che ha saputo capitalizzare la nostra attitudine a vivere il presente”.

I “legami umani” in un mondo che consuma tutto sono un intralcio?
“Sono stati sostituiti dalle “connessioni”. Mentre i legami richiedono impegno, “connettere” e “disconnettere” è un gioco da bambini. Su Facebook si possono avere centinaia di amici muovendo un dito. Farsi degli amici offline è più complicato. Ciò che si guadagna in quantità si perde in qualità. Ciò che si guadagna in facilità (scambiata per libertà) si perde in sicurezza”.

Lei e Janina avete mai attraversato una crisi?
“Come potrebbe essere diversamente? Ma fin dall’inizio abbiamo deciso che lo stare insieme, anche se difficile, è incomparabilmente meglio della sua alternativa. Una volta presa questa decisione, si guarda anche alla più terribile crisi coniugale come a una sfida da affrontare. L’esatto contrario della dichiarazione meno rischiosa: “Viviamo insieme e vediamo come va…”. In questo caso, anche un’incomprensione prende la dimensione di una catastrofe seguita dalla tentazione di porre termine alla storia, abbandonare l’oggetto difettoso, cercare soddisfazione da un’altra parte “.

Il vostro è stato un amore a prima vista?
“Sì, le feci una proposta di matrimonio e, nove giorni dopo il nostro primo incontro, lei accettò. Ma c’è voluto molto di più per far durare il nostro amore, e farlo crescere, per 62 anni”.

24 risposte a “Qualche notizia sul prof e l’amore “per sempre””

  1. narcisa ha detto:

    Mi ha colpito tra gli altri questo pensiero: “Il prezzo da pagare per una maggiore sicurezza è una minore libertà e il prezzo di una maggiore libertà è una minore sicurezza.” … però penso che, se si ama davvero, non ci sentiamo ‘ingabbiati’ o meno liberi… Certo le difficoltà ci sono, nessuno ne è ‘immune’, ma come dice Bauman ”come il vino, il sapore del nostro amore è migliorato negli anni”. Spero sia così per molti e magari anche per… molti anni 🙂
    Complimenti per il film. Non vediamo l’ora di vederlo!

  2. Silvia Longoni ha detto:

    La volevo ringraziare per la dedica con l’autografo che mia mamma è riuscita ad avere. So che non centra molto con l’articolo ma mi sembrava una buona occasione per ringraziarla. Se magari a tempo potrebbe passare a leggere il mio blog su tumblr (il rumore del vento).
    Grazie ancora!
    è una potenza!

  3. Monica ha detto:

    Grazie,Ale di esserci sempre e di trovarci queste “chicche” di saggezza…. non immagini quanto servono… il mio amore dura da 30 anni…questo è bellissimo….. ma così difficile camminare in due.

  4. santina ha detto:

    ….. ciao alessandro, grazie di aver condiviso con noi questo articolo è molto bello e saggio: Bauman ha ragione stare insieme e affrontare a volte la noia della quotidianità non è facile, ma penso che sia una sfida meravogliosa, non è facile dare nuova linfa all’amore ma se ami veramente ci riesci, mi piace il commento di narcisa, quando ami non sei in gabbia e se rinunci a qualcosa lo fai per amore, e non è una vera rinuncia…. Io penso che si debba amare con la voglia di scoprirsi ogni giorno diversi, non è facile….un caro saluto…. da venezia

  5. Paolo ha detto:

    Grazie Alessandro,

    (e grazie mamma di Alessandro!).

    Un’intervista che viene a proposito per proseguire un’ora di “attualità” in una III secondaria, in cui siamo arrivati alla domanda: ma siamo liberi o predeterminati? E dopo Verga e L’eleganza del riccio… Bauman, in attesa di una pagina “antologizzata” di D’Avenia.

    Ebbene sì, l’ho fatto! Ti ho antologizzato.
    Non so se potrò mai essere perdonato…

    PiKappa

  6. Angela ha detto:

    Questo articolo arriva in un periodo “strano” della mia vita. Appena l’ho letto sono andata a prenotare “L’Amore Liquido”. Chissà che non trovi delle risposte….
    Grazie Alessandro….

  7. ElyB ha detto:

    “L’amore è una fabbrica che lavora senza sosta, ventiquattro ore al giorno e sette giorni alla settimana” mi piace questa frase, è una di quelle frasi che riassumono il senso della vita. A volte siamo distratti e stanchi di far fatica e decidiamo di chiudere il cuore per ferie come le fabbriche. Ci prendiamo una vacanza ma… poi abbiamo nostalgia di casa. Probabilmente è questo il segreto per tenere viva una passione per qualcosa o per qualcuno, di un amore duraturo, dell’amore che fa rimanere legati dopo tanto tempo i miei genitori (quasi lo stesso numero di anni quanti sono sposati i tuoi); ed è il segreto per cui amore e sangue hanno lo stesso colore. Adesso anch’io lo so.

  8. Cristina Z. ha detto:

    Di seguito c’è tutto quello che volevo dire, detto come non sarei mai riuscita a dirlo: “Fa parte degli sviluppi dell’amore verso livelli più alti, verso le sue intime purificazioni, che esso cerchi ora la definitività, e ciò in un duplice senso: nel senso dell’esclusività — « solo quest’unica persona » — e nel senso del « per sempre ». L’amore comprende la totalità dell’esistenza in ogni sua dimensione, anche in quella del tempo. Non potrebbe essere diversamente, perché la sua promessa mira al definitivo: l’amore mira all’eternità.” (Deus Caritas Est – Benedetto XVI)

  9. silvia ha detto:

    rare perle di saggezza…

  10. Eleonora ha detto:

    Caro Prof. Sognatore, che bellissima notizia questa dell’uscita in primavera del film tratto dal tuo primo romanzo! 🙂 e che bello sapere anche che ti stai dedicando ad un nuovo romanzo, oltre che continuare ad essere il Prof. Sognatore per i tuoi fortunati alunni 🙂

  11. Marta ha detto:

    A proposito dell’amore, per sempre o meno, a proposito dell’amore e basta, si può lasciare perdere il proprio amore (intendo proprio, lasciare che l’altro si perda, senza di te)? Perchè l’altro ha deciso che si vuole perdere da solo, e attenzione, perdersi non è per forza una cosa negativa, visto che non si sa dove si arriverà. M a mi chiedo, dove lo si trova il coraggio di lasciartelo sfuggire dalle mani questo amore? E anche quando ti senti dire “vorrei tanto fare questo viaggio con te, ma devo trovare me stesso. Non ti voglio ora e non credo in un noi un domani” quando ti senti dire questo dovresti rassegnarti e smettere di sperare nel noi?Avete presente il racconto di Buzzati “il colombre”? Io mi sento tantissimo quella perla trasformata in un sasso, perchè lui l’ha vista la mia perla…eppure non riesco a togliermi l’amaro dalle labbra.
    Datemi un parere, un consiglio, una riflessione, uno schiaffo, una mano, un paio d’occhiali, rendiamo questo blog un luogo di dialogo:)

  12. KI@ ha detto:

    Alessandro non aspettavo notizia migliore!!!!!!!!!!!!!1 sarò la prima che andrà a vedere il tuo nuovo film.!!!!!!!!!! E naturalmente anche la prima a comprare il tuo nuovo libro!!!!!!!!!!!!!!! 6 fantastico!!!!! FAcci saxe qualcosa sul tuo nuovo libro… miraccomando!!!!!!!!!!!!!!!!! Ed anche sui lavori in corso x il film!!! é vero… nn puoi svelarci tutto sennò che c’è di bello 1!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!! cmq 6 fantastico ed io sn la più grande fan dei tuoi più grandi fan!!!!!!!!!! ( xdona il mio italioano un po’ scorretto ma sn stanca morta xk’ mi alzo alle 6.00 x andare a scuola e sn le 22.40 e nn sono ancora andata a dormire) Pensa quanto mi ha reso felice saxe la data di uscita del film!!!!!!!!!!!!! A presto !!!!!!!!!!!!! ti adoro KI@

  13. Anna ha detto:

    Bella questa quasi-coincidenza: il 6 aprile 2013 è il 60° compleanno del Piccolo Principe… Auguri!

  14. Anna ha detto:

    Ooops… il 70°!

  15. susanna ha detto:

    “Ama e fa’ ciò che vuoi”(cito da S.Agostino),in realtà l’Amore ci dà la libertà senza bisogno di seconde scelte di riserva per sentirci liberi,più un amore è sicuro e più ci dà libertà.Il tutto sta nello scegliere il giusto modello d’Amore:per me è uno solo,Gesù figlio di Dio.Se io cerco di amare mio marito come Gesù mi ha amato e mio marito cerca di amarmi come lo ama Gesù, da questo nostro amore,in cui amiamo e ci sentiamo amati, scaturisce la libertà,non ci si sente imprigionati dall’altro.Certo questo non toglie le difficoltà e le incomprensioni, ma cambia l’atteggiamento nell’affrontarle,e si affrontano nel rispetto dell’altro, nel rispetto della sua libertà e dei suoi tempi anche di crescita.

  16. sara ha detto:

    Il 4 aprile allora sarò in ultima fila di qualche cinema !!! Non aspetto altro ! 🙂

  17. Angelo ha detto:

    Caro Alessandro,

    Sono iscritto alla newsletter da poco più di un anno, leggo ogni tuo articolo e ricordo di aver redatto e mandato (a te) una mail proprio poche settimane dopo essere entrato a far parte dei lettori del tuo blog.

    La ragione per cui scrivo oggi è perchè spero tu possa trovare un ritaglio di tempo per poter trattare con i ragazzi i temi che nasceranno dalla lettura del seguente articolo – http://www.ilfattoquotidiano.it/2012/11/25/difendere-scuola-occupare-futuro/425700/

    Sono consapevole del fatto che questo rappresenta un punto di vista, magari personale ed un po’ filtrato, ma ritengo valida l’idea di far arrivare ai ragazzi messaggi che molti di noi “adulti” (ho 35 anni) diamo per scontato che li abbiano ricevuti. E trovo ancora più valido il far prendere, a quegli stessi ragazzi, coscienza di cosa significherebbe una loro reale preparazione sui fondamenti della vita.

    Attraverso il tuo blog “sento” che già lo fai. Ed anche in modo eccellente.

    Angelo

  18. Fernanda ha detto:

    Casting per il film ” cose che nessuno sa”?

  19. Ki@ ha detto:

    Carissimo Alessandro, avrei davvero bisogno di parlarti ma non riesco ad inviarti la mail!!! Perchè????? Fra l’altro ho un account gmail e non posso usare outlook… Ti vorrei inoltre chiedere qualche consiglio per scrivere e pubblicare( in qualche modo) un bel libro come quelli che scrivi tu!!! In attesa di una risposta; con immensa stima: Ki@r@

  20. Margherita ha detto:

    Grazie per l’articolo proposto e condiviso.
    Proprio domenica scorsa ho seguito la messa in un paesino del Veneto composto da 700 anime e durante l’omelia il sacerdote ‘disperato’ ha sottolineato che da ben due anni non celebra un matrimonio e sta arrivando al punto di dimenticare le formule recitate dagli sposi…sono rimasta molto perplessa e nello stesso istante mi sono ricordata delle belle parole scritte nel Cantico dei Cantici:’Mettimi come sigillo sul tuo cuore,come sigillo sul tuo braccio,perché forte come la morte è l’amore.Le grandi acque non possono spegnere l’amore né i fiumi travolgerlo’.Lo sappiamo tutti l’Amore non è una cosa,un oggetto da tenere tra le mani MA l’Amore è Vita,è Grazia,è Anima,è Gioia,è Dono,è Libertà.Ce lo ricordiamo Sìììì O Noooo…Tutti lì a dire di ‘non essere abbastanza sicuri di volersi Impegnare in un Amore forever’. Eh già c’è bisogno di tempo,di reciprocità.D’altronde questo Impegno,strana realizzazione di noi stessi,dà Vita allA Vita!!!Pensiamoci bene…

  21. Rosangela ha detto:

    Thank you for sharing the article! I love Bauman. We’re waiting anxiously for the film here in Brazil. You do have a legion of Brazilian fans by now, all enchanted by Leo.

    Congratulations on the new projects!

  22. Alice ha detto:

    Buonasera, sono una ragazza di 14 anni, e volevo cogliere l’occasione per farle veramente i miei complimenti, ho finito pochi minuti fa di leggere il suo libro “bianca come il latte, rossa come il sangue”, e me ne sono innamorata. L’ho letto in pochissimi giorni, ogni momento era buono per leggere, perfino mentre camminavo per il mio paese tenevo in mano il suo libro.. amo il suo modo di scrivere, la ammiro molto! Ho chiesto perfino ai miei genitori di regalarmelo (visto che quello che ho letto è della biblioteca) per poterlo leggere tutte le volte che voglio.. Intanto mi sono segnata su un foglio un sacco di frasi 🙂 Buona fortuna per la sua carriera e per il film, (sicuramente andrò a vederlo).. sto cercando pure io di scrivere un libro, spero di trovare anche io quella passione che lei trasmette al lettore nello scrivere..

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