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Un racconto

  

2 maggio 1977

Sono nato a Palermo in una torrida notte di maggio e le prime cose che ho visto e sentito sono i colori e i profumi esasperati della mia città e terra, Palermo e la Sicilia.

C’era scirocco e mi è entrato un po’ in testa

Sono cresciuto in una famiglia folle. Sì perché folli sono i miei genitori che hanno deciso di mettere al mondo sei figli (tre ragazzi e tre ragazze per par condicio), trasformando la casa in una specie di manicomio in cui ci si diverte molto e sembra che ciascuno stia facendo una cosa diversa, quando in realtà tutti stanno facendo la stessa cosa, come in un film di Frank Capra. Mio padre è un padre e medico dentista (per questo non ne ho mai avuto paura) in pensione e mia mamma una madre ed orientatice familiare mamma che ricorda alla perfezione greco e latino. Gio e RitaIl 90% delle cose che c’è da sapere sulla vita le ho imparate vivendo con questa tribù. Alle elementari non ho fatto altro che parlare e fare scherzi. Alle medie mi sono dato una calmata e ho cominciato ad amare la lettura. (Adolescenza nella norma a parte il fatto che i capelli mi sono diventati inspiegabilmente ricci, anche se c’è chi in famiglia diffonde dicerie infondate…).

1990

don Pinoeab9d9d8ba0d44356e46edef3a26e912Ho frequentato il liceo classico e ho avuto la fortuna di trovare lungo il mio percorso scolastico alcuni insegnanti straordinari. Tra questi indelebile il ricordo di padre Pino Puglisi e del mio prof di lettere, Mario Franchina. Passavo il tempo leggendo, facendo sport e combinandone di tutti i colori con gli amici.

1995

Conseguita la maturità (almeno sulla carta), ormai diciottenne, ho deciso di andare a Roma per frequentare l’università La Sapienza: lettere classiche. Ho studiato con entusiasmo e anche in questo caso ho avuto la fortuna di trovare una o due figure di riferimento, Luigi Enrico Rossi e Domenico Musti, che mi sono stati relatore e correlatore di tesi. Naturalmente sull’Odissea.

2000

In classeMi sono laureato in letteratura greca e ho vinto un dottorato di ricerca all’università di Siena in Antropologia del mondo antico, una specie di paradiso della ricerca nel desolante panorama universitario. Mi sono dottorato (con Maurizio Bettini) con una tesi sulle Sirene omeriche e il loro rapporto con le Muse nel mondo antico. Nel frattempo ho cominciato a insegnare, realizzando quello che è sempre stato il mio sogno. Tre anni di scuola media, in cui ho imparato quasi tutto quello che c’è da sapere sull’insegnamento: riuscire a spiegare qualcosa ad un dodicenne è la sfida a cui ogni professore dovrebbe sottoporsi prima di decidere se vuole veramente insegnare…
Finito il dottorato ho capito che la mia vocazione è all’insegnamento piuttosto che alla ricerca. Così ho frequentato la scuola di specializzazione per l’insegnamento secondario, durante la quale ho imparato un sacco di teorie inutili da gente che non è mai entrata in classe e ho capito come non deve essere un insegnante. Poco dopo ho cominciato a insegnare greco e latino al liceo con grande gioia, almeno mia, se non persino dei miei alunni. Ho messo in piedi un gruppo teatrale con alcuni di loro e con loro ho girato anche un cortometraggio. Mi sono fatto crescere la barba, per sembrare più serio…
Dopo due anni, messa al sicuro la sopravvivenza economica, ho deciso di intraprendere una nuova avventura che mi attraeva dai tempi delle elementari: raccontare storie.

2006

Così, dopo undici meravigliosi anni romani, mi sono trasferito a Milano per frequentare un master di sceneggiatura (“Scrittura e produzione per la fiction e il cinema”), come scorciatoia per imparare la tecnica di raccontare storie. Dopo il master ho cominciato a fare lavori di scrittura di vario genere come sceneggiatore. Ho scritto alcune puntate di una serie televisiva della Disney e ho vinto un premio per la scrittura della sceneggiatura di una commedia per il cinema. Ho ripreso a insegnare lettere al liceo.

2010-2023

_W3B1355Nel frattempo ho scritto il mio primo romanzo, nottetempo: Bianca come il latte, rossa come il sangue. La prima versione del romanzo circolava tra amici e alunni che mi hanno aiutato a migliorarlo offrendo consigli dopo la loro lettura appassionata. Così sono arrivato alla stesura finale, che ho mandato in Mondadori, dove è stata accolta con grande favore e pubblicata il 26 gennaio 2010. Il romanzo adesso è pubblicato in 23 paesi stranieri e ha superato il milione di copie.

L’1 novembre 2011 è uscito il mio secondo romanzo: Cose che nessuno sapubblicato o in via di pubblicazione in 13 paesi stranieri.

Il  6 dicembre 2012 ho ricevuto con grande gioia il Premio Internazionale Padre Puglisi per l’impegno mostrato a favore dei ragazzi nei miei scritti e incontri.

 

Red carpet della prima di “Bianca come il latte, rossa come il sangue”

 

Il 4 aprile 2013 è uscito nelle sale cinematografiche il film ispirato a Bianca come il latte, rossa come il sangue, del quale ho scritto la sceneggiatura con Fabio Bonifacci.

 

 

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Il 28 ottobre 2014 è uscito il mio terzo romanzo Ciò che inferno non è. 

Il 31 ottobre 2016 è uscito: L’arte di essere fragili – come Leopardi può salvarti la vita, che è anche un racconto teatrale che ho portando in giro per l’Italia, con la regia di Gabriele Vacis e le scenofonie di Roberto Tarasco. 

Esattamente un anno dopo, il 31 ottobre 2017, è uscito il mio nuovo libro: Ogni storia è una storia d’amore, che anche in questo caso ho trasformato  in un racconto teatrale con Vacis e Tarasco e portato nei teatri di tutta Italia, perché l’esperienza del libro precedente mi ha confermato che il racconto orale ha la potenza di quello scritto, ma con altri mezzi.

Il mio sesto libro, il romanzo L’Appello è uscito il 3 novembre del 2020, e non avendo potuto portarlo nei teatri a causa del confinamento, con Vacis e Tarasco e dei giovani attori, lo abbiamo trasformato in un film teatrale.

Dal 2019 ho una rubrica settimanale (il lunedì), prima Letti da rifare e ora Ultimo banco, sul Corriere della Sera

Nell’agosto del 2023 mi sono sposato con la mia amata Alice a cui ho dedicato il mio ultimo libro: Resisti, cuore – L’Odissea e l’arte di essere mortali, uscito il 19 settembre dello stesso anno.

Attualmente insegno italiano in un liceo milanese. Studio, leggo da Calvin&Hobbes a Dostoievskij, scrivo, faccio sport, guardo film e serie, e curo il mio blog. Tutto il tempo che posso lo dedico agli amici.

Mi puoi trovare per le strade della città, in bicicletta, un meraviglioso ferrovecchio azzurro, che non è una semplice bici, ma un modo di stare al mondo e guardare la realtà.

Non ho la pretesa di insegnare niente a nessuno (a parte i miei alunni, che più che altro cerco di mettere nelle condizioni di imparare…), ma di testimoniare il fatto che la vita ha sempre il miglior copyright.

 

 

 

 

ps. il sito si chiama profduepuntozero perché quando l’ho inaugurato, nei primi anni 2000, era solo un diario-blog di un professore alle prime armi. 2.0 significa(va) usare il web in modo creativo, non subirlo, ma creare e far creare. Prof 2.0 è la pretesa di realizzare una scuola e una vita non solo passiva, ma un laboratorio di idee, in cui ognuno è alunno e maestro allo stesso tempo. 

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785 risposte a “La mia biografia”

  1. Marta ha detto:

    Un personaggio unico! 🙂

    • francesca ha detto:

      Ciao Alex ,proprio ieri ho comprato il tuo libro bianca come il latte rossa come il sangue,ho giá letto 100pagine,é un romanzo che ti prende molto dal primo rigo all’ultimo, una storia in cui è facile identificarsi, parole poetiche ben miscellate ha un linguaggio post moderno.complimenti.a quanto il prossimo libro?un abbraccio. Ps mi piace ciò ke scrivi nel tuo blog.

      • francesca alvino ha detto:

        le sono grata per avermi trasmesso il suo amore per la realtà, le sono grata perchè ho avuto il piacere di conoscere finalmente una persona che svolge il suo dovere e ama farlo, la ringrazio perchè è una delle poche persone che ripone in noi givani speranze e che non si sofferma all’apparenza di un adolescente svogliato bensì si sofferma su di lui svelando la maschera che questa società ci incolla in viso . la ringrazio perchè scrive da DIO e ringrazio quest’ultimo affinchè io possa sempre amare la realtà come la ama lei. GRAZIE PROF. <3

        • Prof 2.0 ha detto:

          Forza Francesca!

          • francesca alvino ha detto:

            la forza la traggo da miei cari , dai mei sogni , e anche dalle sue parole ,ormai sono una sua alunna a distanza , mi piacerebbe assistere alle sue lezioni, leggere altri dei suoi romazi , gentile prof. non so come ringraziarla per tutto questo, grazie a lei ho trovato un punto di riferimento, una persona meravigliosa e un prof eccezionale grazie di scrivere e insegnare per noi <3

          • Prof 2.0 ha detto:

            Grazie a te Francesca!

          • francesca alvino ha detto:

            ce la possiamo fare prof !

      • Claudia Figini ha detto:

        Sono indecisa se darle del lei o del tu. Di solito se scrivo sui blog non sono molto formale.
        Grazie di aver citato Johnny Depp in “Bianca come il latte, rossa come il sangue”, è il mio attore preferito.
        Voglio mettermi al lavoro per trovare la panchina rossa di Leo e Silvia ma più di tutti vorrei scrivere come lei.
        Ho 15 anni, vado al liceo scientifico e non leggo molto. Quando ho sentito il titolo del suo libro insieme ad altri 6 assegnati per le vacanze ho pensato “Ma che due palle..”.
        Poi però mi sono divorata le sue parole in 3 mattine.
        Sono finita al liceo scienfitico per uno scopo che m’ero prefissata dalla prima media, diventare chirurgo. Ora non so che fare, i miei compagni e amici dicono che scrivo bene anche se non ne sono molto sicura. Il problema è che scrivere un libro è difficile, e non vorrei scrivere troppe pagine. Lei infatti è stato abile, se fossero state già 300 pagine solo a sentire quel numero molti si sarebbero annoiati.. Anche perchè scrivo di getto quello che provo, non penso perchè i pensieri vanno subito a finire sulla carta. La cosa bella è come ha riempito la pagina vuota quando Leo dice che senza Beatrice c’è il vuoto, mentre leggevo le sue parole piangevo, e dico sul serio. Molti dei miei compagni hanno detto che è triste e non è piaciuto. Io penso che sia magnifico perchè è triste.
        Non so se l’hanno pensata come me tutti gli altri adolescenti che hanno letto questo libro ma io se fossi un ragazzo sarei esattamente come Leo. (In cerca di comprensione da parte di mia madre l’ho fatto leggere anche a lei.)
        Ascolta rock, i linkin park, green day, gli piace pirati dei caraibi..
        Mi ha sconvolta. Oggi in classe abbiamo letto ciò che aveva scritto sul suo blog, perchè un ragazzo di 5^ del Cremona ha chiesto ai prof di leggerlo. Molti se ne sono fregati, io invece trattenevo le lacrime quando la nostra prof l’ha letto in classe.
        Probabilmente la sto annoiando quindi chiudo qui.
        Grazie di essere diventato anche scrittore, dirlo dopo poco più di due mesi che la conosco attraverso il suo libro fa strano però lei è il mio modello e siccome io abito a Milano l’idea di incontrarla mi balena in testa molto spesso.
        Buon pomeriggio!

        • Prof 2.0 ha detto:

          Cara Claudia, grazie per le tue righe. Chissà magari un giorno ci vedremo a scuola tua.

          • Claudia Figini ha detto:

            LO SPERO! Ormai il mio sogno è di incontrarla, se lei mi insegnasse latino avrei addirittura 12 😀 allora ci si vede al cremona!

    • Melania ha detto:

      Buongiorno Prof,
      faccio parte di quel gruppo di persone che tra qualche ora entrerà in classe e avrà la fortuna (nella massima e piena sincerità) di incontrare quei dodicenni che Lei cita e che hanno bisogno di percepire quella fiducia che respirano in maniera egoisticamente avara perché le lamentele ‘adulte’ rubano loro spazio. Sto viaggiando tra le stelle cadenti leopardiane e assaggiando quello stupore che a volte ‘da grandi’ si fa latitare nell’esistenza. Leggere quello ha regalato alle pagine del Suo libro mi fa dire semplicemente grazie. Se le parole creano vita e immagini, Lei ne ha create tante di così belle che, contrariamente a Odisseo, volontariamente mi farò rapire. Grazie

    • Nicoletta Di Matteo ha detto:

      Ciao.
      E’ proprio un “personaggio” unico.
      Secondo me scrive da……dio. Ogni suo scritto o libro è talmente vicino a ciò che di più profondo e vero c’è nell’animo che anche “solo” il suo articolo settimanale del lunedì è diventato per me un appuntamento fisso 🙂
      Grazie Alessandro per tutto l’impegno che metti in quello che scrivi e che fai specialmente per le nuove generazioni: risponde alla vera necessità che hanno i ragazzi e le ragazze di questo presente così complesso.
      E risponde anche al bisogno di condividere punti di vista ( e di vita ) tra adulti.
      Buone mancanze estive. 🙂

    • Saura Frangioni ha detto:

      Il professore che tutti vorrebbero avere!

      Grazie Alessandro

    • Katia ha detto:

      Fantastico comprerò il tuo romanzo..

    • Soave Amira ha detto:

      si é vero, é un personaggio unico , davvero interessante la sua storia .
      Mi é piaciuta moltissimo dal primo paragrafo fino all’ultimo

    • Ross ha detto:

      Ciao caro prof!Amo tanto leggere, solo quando mi rapisce un romanzo, sono capace di divorarmelo in soli quattro giorni, come è stato con uno dei suoi. Tutto è partito da una frase che ho letto su internet “Solo in bicicletta puoi sorprendere le cose senza essere visto, come sanno fare i poeti”. romanzo “Cose che nessuno sa” (Mondadori 2011). Una frase che mi ha “accesa” e immediatamente ho acquistato il libro.Le sono grata, perchè ha nutrito quei quattro giorni di i “incanto e bellezza”, coincidenza, quando ho letto il suo romanzo ero nella bella Liguria, ho voluto conoscere Sestri, mi è sembrato di far parte di quella storia, ero con il mio fidanzato e nutrire l’amore con un racconto come il suo mi ha sciolto il cuore… ha reso tangibile un sogno…
      La ringrazio dal profondo del cuore, in questi giorni inizierò a leggere “Bianca come il latte, rossa come il sangue”.
      Buona vita!

    • SILVIA PINALI ha detto:

      Sto leggendo il libro:” L’arte di essere fragili come Leopardi può salvarti la vita ”
      e penso alla fortuna di avere tra le mani un libro così intenso e potente per i nostri giovani e non solo perché riporta anche me, cinquantenne, alle mie crisi adolescenziali in cui mi riconosco pienamente.
      Ringrazio profondamente Alessandro (uso il tu, anche se forse poco rispettoso)per questo libro così poetico e sento la grazia di avere uno scrittore ed insegnante nella nostra bella Italia che parla ai cuori e alle menti di tutti in modo così dolce e coraggioso.
      GRAZIE
      SILVIA

    • Guido ha detto:

      Sei un grande ho letto alcuni editoriali sul corriere molto veri e istruttivi

  2. Rossella Grenci ha detto:

    Che fantastica scoperta!

    • maria rita ha detto:

      conoscere (anche solo attraverso i tuoi scritti) una persona come te rafforza il mio stare a scuola e mi incoraggia nella sfida quotidiana ad essere vera e testimone della bellezza che ho incontrato: grazie!

  3. patrizia mantegazza ha detto:

    ciao Alessandro, mi chiamo Patrizia, sono venuta la scorsa sera alla presentazione del libro 10 e lode sull’adolescenza. Mi è piaciuto da morire il tuo intervento. io sono mamma di due ragazzi di 21 e 14 anni e ho lavorato alcuni anni fa con un gruppo di 50 adolescenti in un ambizioso progetto teatrale, mi piacerebbe raccontare la mia esperienza per testimoniare che nulla è impossibile se crediamo in cio’ che facciamo e che da quella esperienza ho imparato piu’ cose io che non i “miei ” 50 straordinari e normali ragazzi… Complimenti per tutto e per la tua bellissima visione della vita
    Patrizia

  4. .manu. ha detto:

    Ciao! Che bella e fresca questa presentazione, ora mi spulcio un po’ il tuo blog..visto che ho da poco messo insieme i pezzi del puzzle e finalmente compreso che voglio insegnare (sono etno-antropologa ed aspiro alle Scienze Sociali) mi interessa moltissimo!

  5. Mara ha detto:

    Tanti complimenti per tutto. Da ciò che scrive si capisce che Lei è una persona intelligente. Mi fa molto piacere leggere i suoi post.

    P.S: Scommetto che legge Dylan Dog 🙂

  6. Rebecca ha detto:

    Che dire, io odio leggere, e quando nella mia classe è stato proposto questo “incontro con l’autore” devo dire che ho storto un po’ il naso perché già pensavo alla noia assoluta nel leggere l’ennesimo libro stereotipato e noioso che fanno leggere i prof…
    Appena ho letto la prima pagina ho subito capito che quel libro mi avrebbe aiutato a capire di più la mia situazione da adolescente inquieta alla ricerca del suo sogno di maturità. Il libro l’ho letto in una sola notte, per poi addormantarmi alle 3 ! La malattia del tumore la conosco assai troppo bene purtroppo perchè un mio caro amico in prima media ne è morto.
    Alla prof di italiano sembrava quasi un sogno sapere che avevo letto un libro intero !
    Poi quando lei è venuto qua a Cesena nel Liceo Scientifico A.Righi a parlare del libro sono rimasta quasi incantata dalla sua teoria di insegnamento, che purtroppo non tutti i prof hanno, e mi ha stupito tantissimo il suo rapporto “familiare” con noi studenti che quando venivamo a farci autografare il libro ci chiedeva a che anno eravamo, come va con il latino ecc…

    Bèh io sono la Rebecca del primo anno al Liceo Righi di Cesena che le affermato di essere negata per il Latino.

    Grazie per avermi fatto maturare con il suo libro.

  7. Rita Irene Cipriani ha detto:

    sono lieta di scoprire in lei un giovane ed intelligente collega. Ho letto”per caso” il suo romanzo che ho divorato in un baleno. E’ diventato un caso per i miei alunni della prima. seconda e terza liceo linguistico con i quali c’è la bella abitudine al book crossing. Lo ho solo nominato e loro lo hanno acquistato, amandolo tanto quanto me. E’ una storia fresca, lieve, ma al tempo profonda e appassionante. Sono più fiduciosa, ora che ho letto il suo blog, nel futuro della nostra sgangherata scuola. Passione, coerenza, curiosità e coraggio sono indispensabili per questo affascinante e bistrattato mestiere, che somiglia sempre più ad una vera missione sociale.
    La ringrazio. Rita

  8. Aldo ha detto:

    Ciao Alessandro! Ieri notte avvolto nel mio piumone, condiviso dal mio piccolo di un anno e mia moglie, ho letto tutto di un fiato il tuo romanzo. Me lo ha prestato mia madre dicendomi che leggendolo aveva pensato a me quando ero ragazzo,adesso ho trentacinque anni, Forse mi capiva allora piu’ di quello che ho sempre pensato.
    Ho conosciuto la mia Silvia tre anni fa, dopo un anno ci siamo sposati ed adesso abbiamo un bimbo stupendo. Guardandola nei suoi occhi azzurri che continuano a darmi pace come la priva volta che mi ci sono tuffato dentro ”miracolosamente non ho smesso di sognare”
    Grazie e buon lavoro.

  9. martina ha detto:

    una piacevole scoperta il tuo libro. ti sta bene il rosa.

  10. Andrea ha detto:

    Gentile Professore,
    mi chiamo Andrea e sono iscritto al secondo anno della laurea magistrale all’università di Padova. Mi permetta di farLe i complimenti per la Sua attività in favore dei ragazzi, e per quanto mi riguarda, per me è un punto di riferimento: un esempio da seguire nel mondo del lavoro e nella vta di tutti i giorni. Auguri!

  11. lorenzo ha detto:

    sono una mamma di 50 anni che ha tre figli:due gemelli di 25 anni e uno di 16, Lorenzo, che non ama leggere.Ora sta leggendo il libro”bianca come la neve….” perchè “obbligato” dalla sua prof. di lettere in quanto nel libro deve trovare riferimenti all Vita Nova di Dante.
    Io ho iniziato a leggere il libro ad alta voce mentre lui suonava il piano( chopin è il suo autore preferito)Volevo stuzzicare in lui la curiosità di ….. insomma, approfittando di questa breve vacanza natalizia ho letto il libro ed ho molto apprezzato il contenuto e la freschezza espositiva.
    Lo sta leggendo con interesse. Questo mi fa ben sperare… “tu” continua a scrivere e noi ti leggeremo. Ora sono io, Lorenzo, che scrivo. Devo farti i complimenti perchè non è un libro banale che passa inosservato. Mi affascina molto la storia e mi ha davvero stupito il fatto che ogni cosa scritta è vera!!Il comportamento di noi ragazzi è descritto per filo e per segno e finalmente non è il solito libro che parla di situazioni impossibili come nei film ma di situazioni reali e comuni che tu riesci a trasformare in sensazioni particolari e speciali (sono sempre stato un sognatore)..un problema di noi ragazzi è quello di non essere protagonisti della nostra vita e non conoscerne il vero significato, perchè per noi vita=scuola..e anche io con il tempo ho imparato a capire che questa equazione è totalmente sbagliata. Grazie. Torno a sognare sulla mia tastiera, lei torni presto sognare sulla sua!!

    • Prof 2.0 ha detto:

      Grazie signora e grazie Lorenzo!
      Per me è una gioia scoprire che il libro unisce le generazioni e accende i cuori dei ragazzi. Anche io amo Chopin. Spero un giorno di ascoltarti in un concerto.
      Buon anno!

  12. margherita ha detto:

    Sono un’insegnante, ho 37 anni
    Ho letto il tuo libro e i tuoi articoli sparsi su vari giornali o periodici.
    Tu dici esattamente quello che penso io e hai la stessa idea di scuola…
    Mi piacerebbe un giorno poterti incontrare.
    Per chi ci crede la scuola è ancora un bel posto e un’ottima occasione per crescere. Grazie collega!

  13. Pamela ha detto:

    Ciao!avevo visto il tuo libro in libreria e la copertina e il titolo mi hanno colpito così l’ho sfogliato…con la promessa di comprarlo, ma… un pacchetto rosso mi aspettava sotto l’albero di Natale…il tuo libro!wow!ho iniziato a leggerlo 3 giorni fa e stanotte l’ho finito…non volevo smettere di leggere…pagina dopo pagina…vivere con i personaggi del libro…bello!!!non una storia banale, anzi affronta vari temi molto importanti…anch’io lavoro a scuola come educatrice e quindi l’ambiente e le emozioni contrastanti degli adolescenti li conosco bene!;-)
    …complimenti!è stato il primo libro che mi ha fatto piangere…commuovere…vivere le emozioni dei protagonisti!
    ciao e buon inizio di secondo quadrimestre a scuola!!!

  14. Ema ha detto:

    Quanto è fico D’avenia! Peccato che è più piccolo…5 anni sono troppi!!!…xò chissà…

    • giuseppe ha detto:

      ciao professore,
      ho da poco varcato la trentina e nonostante l’età, le disillusioni e gli amari insegnamenti della vita continuo a sognare (..anzi forse si sogna proprio apposta!). Ciò che scrivi e come lo scrivi mi rimanda ad un passato antico, nascosto, impolverato e silenzioso..ad un qualcosa che mi sa di nostalgico, di evocativo ..un pò come le nostre lettere classiche di cui sono stato un appassionato studioso e cultore.
      Leggendoti mi è sembrato di riprendere in mano Omero, che mi faceva navigare e sognare con le sue similitudini ricercate. Così anche tu mi hai procurato momenti di pace interiore con il tuo scrivere forbito e mi hai fatto volare alto con le tue storie.
      Credo che non ci sia mestiere più bello del trasmettere la propria conoscenza ai ragazzi e se tu lo fai con lo stesso risultato dei tuoi romanzi sei un esempio da emulare.
      In bocca al lupo e ti abbraccio dal salento. giuseppe

  15. antonella ha detto:

    Cosa pagherei perchè le mie figlie avessero un prof così
    Con stima…antonella

  16. anto ha detto:

    sono una mamma. Ho sempre sognato che le mie figlie incontrassero insegnanti che facessero amare lo studio e la vita. Mia figlia maggiore, dopo una verifica di fisica andata male, mi ha riferito che la prof le ha parlato ad occhi chiusi, perchè non voleva guardarla in faccia. L’insegnante di chimica ha trascorso un’intera ora di lezione “smontando” uno per uno i suoi allievi, sostenendo che la loro non è una scuola per tutti e saranno potenziali disoccupati…a meno che non siano figli di… La prof di latino le ha urlato contro dicendole che non ha le basi… Cosa devo pensare di tutto ciò. In questo contesto anch’io mi ci sono messa…pensando che mia figlia debba dare più ore ed energia allo studio…ma è così poi? Come possiamo noi genitori recuperare???

    • nunzia ha detto:

      Come comprendo questa mamma !!! Se nella classe di Roberta (2 liceo) anziché avere giudici come insegnanti ci fossero ”vere persone ”’ sicuramente i nostri ragazzi non tornerebbero a casa con le lacrime agli occhi, per rimproveri e mortificazioni ingiustificati.

  17. Claudio ha detto:

    Di solito quando leggo mi appunto le frasi che mi emozionano e mi interrogano su un’agenda. Dopo aver letto il tuo libro sull’agenda ho scritto il titolo del tuo libro, ho lasciato uno spazio bianco e poco più sotto ho appuntato:”da rileggere”.
    Così quando lo guardo mi ricordo sempre che il bianco, come il silenzio, o è vuoto e spaventa oppure è pieno di tutte quelle parole che ti scaldano il cuore e ti aiutano ad affrontare la vita.
    ps. mentre leggevo, mi sono immaginato il tuo romanzo dal punto di vista di Silvia, che è proprio una grande!…adesso ti saluto, non ti posso dire di più perchè vado a raggiungere la mia “Beatrice”.
    ps del ps. Grazie.
    C.

  18. liridona ha detto:

    quando ho iniziato a leggere il tuo libro ho pensato “caspita un altro che parla d’amore…aiuto non c’è la farò mai a finirlo” leggendolo poi ho capito che il tuo libro è molto di più. In esso sono contenuti tematiche molto profonde e vicine a noi ragazzi. l?amore è presente ma il modo in cui lo presenti e unico e appassionante. Ho continuato a leggerlo e quasi non ne potevo fare a meno. Spero che tu abbia intenzione di scrivere ancora dopo questo libro meraviglioso.
    ciao

  19. vandro ha detto:

    la mia prof mi ha dato da leggere il tuo libro durante queste vacanze natalizie. all’ inizio mi sembrava una seccatura; poi ho iniziato a leggere e non mi sono fermato piu finché non sono arrivato alla fine… davvero stupendo e mi sbagliavo all’ inizio.

  20. thomas ha detto:

    Salve signor D’avenia….mi chiamo thomas e ho 15 anni…non sono un gran lettore perchè cerco libri in cui riconoscermi, e di quelli ce ne sono pochi…il suo libro fa parte di quella categoria…non l’ho letto tutto di un fiato come molta gente, però penso di essermi particolarmente integrato nel suo racconto… io sono proprio come leo…capelli lunghi, adoro i pirati, faccio sempre riflessioni molto profonde ed odio il bianco (tranne quand’è sui vestiti…)…il bianco….la noia…per me è come la criptonite per superman…ho l’impressione che lei più di chiunque altro mi capisca…. la mia vita ( apparte fatti brutti come il tumore di beatrice ..) è come quella di leo…non sono uno studente particolarmente bravo o sveglio…tutto questo glie l’ho voluto dire perchè sono incappato in un grande guaio e non trovo la soluzione…la mia vita sta diventando bianca…binca come il latte…bianca come la noia…bianca, e basta… faccio molte cose, ho tutto ciò che posso desiderare…. ma qualcosa manca…qualcosa di fondamentele….qualcosa che non riesco a capire…normalmente rifletto su argomenti tipol’esistenza della vita e l’esistenza dell’universo… ma da quando mi sono accorto di quella macchia bianca sull’album che racchiude la mia vita…io non so che fare…il bianco…non so perchè…non so il motivo di quel buco bianco…forse perchè non ho una beatrice…forse perchè non ho mai avuto una silvia…(non sono molto simpatico alle donne XD o almeno non a quelle che abitano vicino a me)…non so perchè sto scrivendo sul suo blog…ma so, che non trovo mai qualcuno che mi capisca per intero…mentre scrivo queste parole mi viene un groppo alla gola…come se stessi piangendo…non piango…non vedo lacrime…o forse interiormente piango per quel bianco che pian piano sta invadendo la mia anima arcobaleno…come fosse un imbianchino…spero che lei legga questo mio commento e che mi sappia dare una risposta….

    • milly ha detto:

      ciao thomas, il bianco fa parte della vita. c’è. è li.. a volte si presenta proprio per darci la possibilità di riempirlo, colorarlo. la vita è fatta anche di sfumature, che senza il bianco non sarebbero possibili.
      la tua beatrice, la tua silvia le incontrerai lungo la strada.
      scusa se mi permetto di rispondere a questo tuo messaggio. ma leggendolo sono rimasta colpita.
      io ho più del doppio della tua età. il bianco della mia adolescenza, lo riempivo leggendo e scrivendo un diario.
      leggevo leggevo leggevo qualsiasi cosa per capire meglio il mondo.per vivere tante vite, oltre alla mia. e nei momenti di down trovavo rifugio nelle amicizie e nelle pagine di un diario. scrivevo per poter rileggere anche i passaggi della mia vita.. per non dimenticarmi episodi che mi hanno colorato le giornate, nel bene o nel male.
      buona vita.

  21. Maria Pia Bortoluzzi ha detto:

    Ciao mi chiamo Maria Pia ,ho dodici anni, e amo molto leggere, un giorno la mia prof di italiano ci ha letto un passo di “Bianca come il latte rossa come il sangue” che mi ha colpito moltissimo,così ho preso il libro; mi è piaciuto tantissimo perchè descrive esattamente il comportamento e le emozioni che vivono gli adolescenti oggi.MI ha colpito, ho assaporato parola per parola. Mi piacerebbe tanto averti come prof e più di tutto mi piacerebbe,un giorno, insegnare come fai tu.
    Complimenti,ciao.

  22. gabriele ha detto:

    prendi una sera d’inverno, una coperta, la pioggia fuori che rumoreggia…le tue parole nere, sul bianco, silenzio. pagina dopo pagina quelle sensazioni sono state mie, qualche lacrima tra le lacrime di Leo, l’ho sentita scendere sul mio volto (sono un pò troppo sensibile per avere 17 anni). è stato bello rendere partecipe ognuno delle tue emozioni, del tuo amore per il sapere e soprattutto il desiderio di parteciparlo con chi ancora non ne conosce la bellezza. ho capito che la vita sono io, che sono io la penna che scrive sul foglio bianco. ma ho capito ancora quanto importante possa essere, come credo di aver capito sia stato anche per te, trovarsi al proprio fianco fin dai primi passi, dalle prime parole, lacrime, delusioni, gioie, l’affetto, l’amore di due genitori che nonostante tutto ci saranno sempre. e ancora quanto l’amore possa arricchire ognuno e possa fare scoprire una nuova sfumatura, ancora sconosciuta, come il celeste di Silvia.
    spero che come te tanti altri insegnati possano amare così il proprio lavoro, la propria vita con gli altri, noi, e mi piacerebbe un giorno poter fare parte di questa categoria. intanto grazie, per i sorrisi, per le lacrime, per le parole, per la tua testimonianza. buona vita!

  23. Gabriella ha detto:

    La stimo davvero tanto =)Penso che se avessi un insegnante come lei mi piacerebbe anche il caro odiato latino!Davvero continui cosi e non vedo l’ora di leggere il suo prossimo libro!E Grazie mille per tutto quello che mi ha fatto provare!

  24. Gloria ha detto:

    Salve professore, mi chiamo Gloria e le scrivo per farle i complimenti. ho letto il suo libro Bianca come il latte, rossa come il sangue e mi è piaciuto moltissimo il che è un miracolo… io sono una ragazza di Palermo, amo molto scrivere romanzi, ma leggere non è il mio passatempo preferito; vado al primo anno di liceo scientifico Galilei e la nostra insegnante di lettere, per le vacanze natalizie ci ha lasciato da leggere il suo libro! io, sinceramente, non ero per niente entusiasta… ma quando ho iniziato a leggerlo non riuscivo più a smettere, era stupendo!! la saluto professore, ma tornerò a trovarla!

  25. Gloria ha detto:

    ah.. comunque complimenti per le foto… lei è un bel tipo… e da come scrive direi che lo è non solo fisicamente, arrivederci.

  26. Deborah ha detto:

    che bello!! è davvero rassicurante poter leggere le testimonianze di qualcuno che ama quel che fa, e lo ama fin dai tempi dell’adolescenza, soprattutto! grazie per i bellissimi articoli che scrivi qui, sul tuo blog. Mi offrono spesso spunti di riflessione, ma mi riesco anche a immedesimare nelle storie di ragazzi che citi parlando della tua esperieanza come insegnante. Grazie!

  27. Valentina ha detto:

    salve! volevo complimentarmi con lei.. il suo libro è stupendo.. ho 17 anni e lei ha spiegato perfettamente l’emozioni di un adolescente. Le paure..i dubbi..l’euforia e la malinconia più assoluta. l’ammiro..lei ha trovato la sua strada e con il suo romanzo fa conoscere una realtà diversa. è già due volte che lo leggo..e non ne avrò mai abbastanza.. fortunatamente la prof l’ha dato come compito.. e molti dei ragazzi ne sono entusisti.
    La saluto..e le auguro tante cose belle.
    con affetto..grazie di tutto

  28. elvira ha detto:

    Caro Alessandro, bellissima anima la tua.Mi hai fatto piangere più volte mentre leggevo il tuo primo romanzo. Sono una mamma giunta ormai ai 63 anni e mi accorgo che la vita tra mille impegni non mi ha fatto capire il suo fuggire veloce.
    Ho dovuto riflettere sui miei trascorsi, sul mio non aver capito che i figli crescono in fretta e forse ho perduto qualcosa del loro vissuto.
    Ma li ho amati. Anch’io sono maturata.Grazie a te.

    • Prof 2.0 ha detto:

      Gentile Elvira, è un grande regalo quello che mi fai scrivendomi queste parole. Io sono sicuro che tu hai fatto il possibile in ogni tappa, adesso se ne apre una nuova. Incipit vita nova, avrebbe detto Dante.

  29. Claudia Jardini ha detto:

    Come posso contattarla per invitarla in Svizzera? Faccio parte di un’associazione di genitori che avrebbe il desiderio di organizzare un incontro tra Lei e gli alunni della scuola media; qui l’italiano e la letteratura vengono piuttosto trascurati e crediamo invece che restare affascinati dai racconti ed imparare a ragionare e ad apprezzare la vita tramite essi sia fondamentale.
    Siamo in canton Ticino, quindi l’italiano è la nostra lingua. La direzione ed i docenti sono a conoscenza di questa richiesta, attendo fiduciosa!
    Grazie – Claudia

  30. carolina ha detto:

    ti ho visto per la prima volta a Cesena alla presentazione del tuo libro di cui serbo con il massimo affetto quella copia con dedica, e penso proprio che mi porterà fortuna!
    complimenti anche per il tuo blog e penso che verrò a visitarlo spesso.
    sei forte Professore!
    ciao Carol.

  31. Marta Maria ha detto:

    Ti ringrazio per tutto quello che scrivi. Sto facendo propaganda per farti conoscere sopratutto ai miei (noi siamo 9 fratelli…vi abbiamo battuto). Avrei voluto un insegnante come te al classico, forse avrei capito di più, solo adesso so quello che ho perso. Ma sono contenta per i tuoi ragazzi, vorrei dirti: non lasciarti prendere da successo e non lasciare mai l’insegnamento! Però la vita è tua ed è giusto che sia tu a “poter volere ” nella tua vita. Ti ricordo nelle mie povere preghiere. GRAZIE!

  32. Marta Maria ha detto:

    Vorrei dirti ancora grazie perché tu sei riuscito ad essere quello che sei, quello che credi, quello dici, sei vero e credibile, e non è facile vedere questo intorno a noi, ma tu ci dici che è possibile! GRAZIE ANCORA!

  33. Maria Perrone ha detto:

    Sto leggendo il tuo libro, e mi ha colpito molto il modo in cui fai sentire che Dio può essere più vicino che mai in mezzo al dolore più forte.
    Grazie!
    Maria

  34. Franca ha detto:

    Complimenti per il libro! Tratta l’argomento della malattia in un modo davvero delicato e al tempo stesso forte… Grazie perchè nel libro ci sono molti pensieri che portano a riflettere e che dovremmo imparare a fare nostri ogni giorno! A questo punto aspettiamo il prossimo libro con impazienza!!

  35. angela ha detto:

    ciao Ale, sono una giovane maestra e anche io come te mi illudo(!) di poter cambiare il mondo… condivido la testardaggine di insegnare non contenuti ma di e-ducere (come disse qualcuno), tirare fuori dai bambini la loro grande gioia, la loro creatività, mi piacerebbe fare una scuola che aiuti i bimbi a credere in loro e a non riempirli di nozioni..ma sono spesso sola a combattere una battaglia contro il “programma”… mi sono lasciata prendere ma sono certa che tu mi capisci..
    anch’io leggo tanti libri, da sempre, di tutto, sono perdutamente innamorata di G.G.Marquez per la magia dei suoi romanzi che ha riempito la mia adolescenza e ultimamente non riuscivo più ad trovare chi mi emozionasse così intensamente.. ho trovato il tuo libro in libreria l’ho divorato in una notte e ho pianto. Adoro il tuo stile, il tuo linguaggio, adoro la tua anima immensa.. scrivi ancora, te ne prego, abbiamo tutti bisogno di grandi emozioni per sentirci vivi. con grande stima

  36. Clelia Neri ha detto:

    Ciao Alessandro,
    grazie perchè ti sei fidato di un sogno e questo più delle parole è testimonianza di verità,grazie perchè come il vento hai fatto divampare il fuocherello dei miei desideri,tra questi mettere in scena con i ragazzi una rappresentazione teatrale,il teatro è la mia passione,magari potresti darmi un consiglio…non sono un’insegnante ma i ragazzi me li sono andata a cercare ,in parrocchia,nelle palazzine disagiate…tutto può diventare terreno fertile se si sa “zappare”!grazie perchè ci credi come me,sono fisioterapista ,ascolto ogni giorno storie di vita,quando poggi le mani su una persona inevitabilmente crei un contatto…a volte la tua mano come una chiave apre una porta e l’incontro è un’esperienza che sa di divino.Grazie.

  37. Monia ha detto:

    Ciao Alessandro,

    mi chiamo Monia.
    Ti faccio i complimenti per il libro che hai scritto.
    Anche io ho incontrato alcuni Professori e Professoresse che hanno fatto la differenza e sono felice che tu possa essere un punto di riferimento importante per i tuoi studenti.
    La trasparenza d’animo e l’entusiasmo esuberante verso la Vita sono cose che non si possono insegnare, ma che si percepiscono vivendo accanto a persone illuminate.
    E’ tutto quello che auguro di trovare a mio figlio e ai figli di tutti.
    Grazie per il tuo libro e per l’entusiasmo che comunichi.
    Monia, 35 anni, Bologna.

  38. Giulia ha detto:

    L’unico scrittore che ha saputo far appassionare molti dei miei amici alla lettura. Beh, complimenti, davvero.

  39. irene ha detto:

    ciao Sognatore,
    scusi la mia ortografia ma ho solo sei come valutazione in italiano e latino.
    Ho letto il suo libro e devo dire sinceramente che all’inizio mi avevano costretta per scuola, ma l’ho letto durante le vacanze di natale mentre ero in montagna con i parenti del ragazzo di mia madre e devo dirle che mi ha commossa.
    Il suo libro e le parole che lei stesso ha usato questa mattina mi hanno fatto capire che devo rinascere dall’incubo delle mia infanzia che ormai è passata e procedere per il futuro e per quelle persone che ho accanto.
    Grazie a lei poi ho incontrato non so se per caso o per destino tra quei parenti che non volevo conoscere una angelo protettore perchè una mattina soleggiata mia madre e altri erano usciti per andare a sciare io invece ero rimasta sul letto a leggere il suo libro e avevo la finestra aperta con l’aria fresca del mattino e il sole che faceva luce. Nessuno si era accorto,fra i parenti che rimanevano a casa per cucinare,che ero rimasta a casa tranne questa signora che si è avvicinata e ha iniziato a dirmi che sono speciale e diversa da altre mie coetanee perchè riesco a capire le persone però,ha anche detto,che non ho ancora trovato il mio sogno. Io le ho risposto che con un passato come il mio dove sono cambiata tante volte credendo di essere io il problema,non so più chi sono e così neanche cosa voglio; con il libro in mano ho continuato a leggere ed ero proprio al punto dove il Sognatore dice a Leo come capire che sogni vorrebbe seguire.

  40. Sara ha detto:

    Carissimo Alessandro, sono una studentessa del liceo Cevolani di Cento e devo dire che questa mattina mi hai veramente aperto gli occhi. Sei una persona stupenda e con le tue parole ho capito che non bisogna accontenarsi delle banalità che ci offre la vita, ma bisogna combattere e impegnarsi in ogni cosa. Ti ringrazio per quel po’ che hai fatto, ma sappi che per me, è stato veramente tanto.
    Infine, ti volevo fare i miei complimenti per lo splendido libro che hai scritto. Un bacio, Sara.

  41. Veronica ha detto:

    “Il nero è pura assenza di luce, il bianco invece è sfida”. Questa frase descrive il tuo essere, e mi piace un sacco, come il tuo libro. Chissà quante persone te l’hanno già detto, ma mi riconosco molto in Leo. Un ragazzo che cerca il suo sogno, come cerco di fare io. Anche se mi sembra di non riuscirci, mi sembra di non trovare nulla che mi appassioni davvero. Poi mi guardo intorno, vedo il sorriso di mia madre, lo splendore delle stelle, la mia fantasia infinita e mi sento meglio, o almeno ci provo. Cerco di non abbattermi, perchè credo che la vita sia troppo breve per essere tristi, o odiare qualcuno o qualcosa. E credo che sia necessario essere curiosi e avere voglia di vivere, di essere felici e di procurare felicità agli altri. Che dire Alessandro, sei un ottimo scrittore, spero che tu riesca a non fermarti a pagina 50 degli altri libri che hai cominciato a scrivere, spero che tu riesca a pubblicare altri romanzi, perchè questo è veramente incredibile!

  42. Laura ha detto:

    Vorrei farle i complimenti per il suo bellissmo libro, che non ho ancora finito di leggere, ma mi sta già toccando nel profondo.
    Leggo molto e leggo di tutto, ma il suo è il libro più “illuminato” che abbia letto negli ultimi anni.
    Credo che i suoi alunni siano ragazzi fortunati se insegna loro la meraviglia della vita. Non ho ancora figli ma sapere che esistano insegnanti come lei mi conforta, è la nostra una società in cui insegnano a vedere solo il negativo.
    Complimenti.

  43. Barbara ha detto:

    Caro Alessandro
    condivido con te la passione per l’insegnamento (anche se di una disciplina un po’ bistrattata come la matematica) e per l’educazione.
    E’ difficile esprimere tutti i colori e i sentimenti che sono nati in me stanotte, durante la lettura del tuo libro.
    Si respira la tua passione per la vita, quella vera vissuta appieno e testimoniata anche in classe…

    Grazie per il coraggio di scrivere nero su bianco queste perle di speranza!

  44. teresa ha detto:

    salve Alessandro, sono una quarantenne madre di una adolescente che ha letto il suo libro su consiglio della figlia . . . un regalo bellissimo. Mi sono sentita vicina a mia figlia ancora di più. Abbiamo condiviso insieme delle pagine stupende del libro.
    Come madre ho letto con interesse il ruolo dei genitori di Leo nella storia . . vorrei tanto essere come loro. I punti di vista del libro sono tanti, Beatrice Silvia, ma anche una mamma e un papà, che non vorrebbero mai veder soffrire il proprio figlio e soprattutto incapace di condividere con loro le proprie emozioni. Complimenti ancora e pubblichi presto una nuova storia.

  45. Chiara ha detto:

    Caro Sognatore,
    volevo farti i miei complimenti per il bellissimo libro che hai scritto, le tue parole mi hanno fatto emozionare tanto e mi hanno fatto capire che non bisogna mai smettere di credere nei nostri sogni. Sono anch’io una liceale in costante ricerca del suo vero sogno, che spero di trovare presto e portare aventi nel migliore dei modi. Purtroppo, non sono ancora riuscita a trovare un insegnante che abbia fatto la differenza nella mia scuola, tanto appassionato alla sua materia (e alla vita) come te. I tuoi alunni sono molto fortunati! Complimenti ancora per le tue bellissime parole, aspetto con ansia il tuo prossimo libro! Ciao

  46. margherita ha detto:

    ho appena finito di leggere il libro “Bianca come…”. Ho pianto, come descrivi il pianto al funerale, per più di metà libro. Sono (in ordine cronologico) figlia, moglie, prof., mamma e ora mi accorgo nella mia vita ho sempre sognato ma solo raramente ho realizzato perchè non ho saputo scavalcare i muri che ho trovato davanti: per pigrizia? per incapacità? forse per paura di essere sola? ho 52 anni ma mi trovo a vivere una seconda adolescenza: forse la menopausa è una terza rinascita? i genitori stanno diventando anziani, ma sono come bambini: capricciosi, egoisti, e vogliono ancora comandarti come hanno sempre fatto non approvando le tue scelte, esattamente come descrivi i genitori nel tuo libro. Non ti capiscono come a mio avviso non mi hanno capita mai… per fortuna che in parte mi sono ribellata e ho sposato Marco anche contro le loro paure ecc. e ho iniziato la sfida più grande della mia vita. L’ho vinta perchè sono 28 anni di matrimonio e 5 di fidanzamento in cui siamo cresciuti insieme, abbiamo 3 figli maschi che dicono di essere contenti della loro famiglia.

  47. margherita ha detto:

    Sono sempre margherita. Non sono capace a utilizzare molto bene “i mezzi moderni di comunicazione”!!! Dopo la conferenza di torino (3/3/2011) ho subito copiato un’idea suggerita. Per tutta la conferenza ho pensato ad un alunno che, arrivato in 3°media quest’anno, ha assunto un atteggiamento da cafone, maleducato ecc. verso di me. Il ven. gli ho detto che lo avevo pensato perchè la conferenza era sull’adolescenza. Gli ho detto che avevo letto un libro e che, durante la notte precedente avevo pensato di imprestarglielo, se desiderava leggerlo il libro era già lì sul tavolo. Fabio ha cambiato il suo sgardo verso di me e ha preso il libro, promettendomi di foderarlo perchè gli ho detto che tenevo molto al libro.

    • Prof 2.0 ha detto:

      Cara Margherita, grazie per quello che mi hai scritto in questi due commenti. Riguardo al tuo alunno: il tuo racconto mi conferma sul fatto che se cambiamo sguardo cambiano loro.

  48. Giuseppe ha detto:

    Ciao Alessandro. Grazie per il tuo meraviglioso romanzo. L’ho iniziato per caso una sera, “passato” da mia moglie che lo aveva appena finito. Anch’io avevo appena finito un altro libro, è avevo voglia di leggere ancora una o due pagine di qualcosa, ma non avevo voglia di alzarmi. Così ho scoperto il tuo capolavoro. Non sono riuscito a smettere di leggere, piangendo come un bambino quasi ininterrottamente, fino a che non l’ho finito, ed erano ormai le 4 di mattina. Eppure quel giorno al lavoro non ero affatto stanco ma un po’ più felice e lieto. Grazie e continua così.

  49. Resci ha detto:

    Indubbiamente, un bel giovine!
    Non rischi di fare un po’ il Narciso?
    Te lo puoi permettere anche perchè, dietro la facciata, esistono contenuti notevoli.
    Spero che accetterai la mia nota giocosa.

  50. Antonella ha detto:

    Ciao Alessandro.Volevo dirti grazie perchè ci sei perchè attraverso il tuo libro sei arrivato dritto al cuore e mi hai fatto sentire meno sola. E’ come se tu fossi riuscito a scrivere quello che avevo bisogno di leggere.Un capolavoro per l’anima,un inno alla vita,la vita vera,quella fatta di gioie e di tormenti come dici tu. L’ho passata anch’io questa fase e posso dire che alla fine i risultati possono essere sorprendenti se solo riusciamo ad arrenderci alla forza più grande che esista,dove tutto è possibile,all’amore.
    Riscrivi presto,un caro saluto.Antonella.

  51. rosa ha detto:

    Ciao Prof!
    Volevo ringraziarti per il tuo libro e per la passione che hai per i ragazzi e per la vita. E’ davvero bello che ci siano persone che dicono ancora che non è tutto da buttare e che si può ripartire sempre dal cuore dell’uomo!
    Spero tu riesca a controllare la posta privata e a rispondere alla mia mail.
    Grazie ancora,un caro saluto.
    Rosa

  52. valentina ha detto:

    Ho 12 anni sono di bologna e mi è stato regalato il tuo libro (se posso darti del tu ) e penso che sia uno dei libri +belli ke io abbia mai letto, perciò se non hai ancora pensato di scriverne un altro, la sottoscritta lettrice appassionata e rapita dal tuo romanzo ti sta suggerendo di continuare la carriera da scrittore xk il successo è assicurato, con un talento del genere sarebbe sciocco sprecarlo!!! Spero di nn essere stata troppo invadente… Valentina

  53. Silvie ha detto:

    Ciao Ale
    il tuo libro e’ semplicemente: BELLISSIMISSIMO!!
    Quando lo leggo mi sembra di essere con Leo e vivere le sue emozioni..!
    ..Conoscendomi alla fine piangero’ sicuramente!..
    Mi piace talmente tanto che lo sto raccontando anche a mia figlia (9 anni) che stasse prima di dormire mi ha detto che domani vuol sapere il seguito!

    In bocca al lupo..per tutto!
    Ringrazia anche i tuoi alunni..in parte credo sia anche merito loro..!

    p.s. non smettere di scrivere ..regalami un’altro sogno! (magari meno triste!)

    silvie

    un’abbraccio forte

    Silvie

    • Prof 2.0 ha detto:

      Il libro non credo sia triste, Silvie. Credo parli di vita e nella vita ci sono anche le ombre… Al prossimo libro!

  54. elisa ha detto:

    è un libro bellissimo che mi ha commossa e ho consigliato prima mio figlio 14enne e poi a tutti i miei alunni adolescenti.

  55. Alessandra ha detto:

    Ti ho scoperto per caso…. cinque e mezzo del mattino metto su il caffè, accendo il computer e comincio a leggere alcuni giornali.Fuori è buio , la casa è in silenzio :adoro questi primi passi dentro la nuova giornata che abbraccio : scelgo , ogni mattina la ragione per cui muovermi ( tu diresti il mio sogno ….o il colore della mia giornata).Pane abbrustolito, la marmellata di albicocche fatta quest’estate ,la Bialetti da 3 tutta per me e la mia anima inquieta che attende qualcosa di nuovo ……un titolo mi incuriosisce…… leggo, ti leggo e da quel giorno hai cominciato ad entrare con me in classe .Anch’io insegno , dall’altra parte del mondo , in Cile. Ti assicuro che il cuore dei miei alunni é uguale a quello dei tuoi.Mi propongo di seguirti sui giornali , scopro il tuo blog.Mi faccio spedire il tuo libro dai miei amici.Il primo giorno di scuola ne scrivo una frase alla lavagna : si discute, suona il campanello e i miei alunni mi chiedono di continuare a leggere il libro. Laura me lo chiede in prestito : in tre giorni l’ha letto; lo passa a un compagno; dopo pochi giorni la Direttrice me lo chiede in prestito ( “prometto leggerlo nel fine settimana)…..Me lo restituisce dicendo : questo professore sei tu versione maschile …..invitalo in Cile; questo libro fallo leggere a tutti. Così ho fatto e aspetto che qualche amico dalla Spagna mi mandi la traduzione perchè molti amici miei qui non capiscono italiano.
    Vorrei invitarti a mangiare per lavorare su questa c passione comune: l’educazione , cioè la vita ….ma c’è l’oceano di mezzo , piccolo ostacolo…..ma una forma la troverò.
    Intanto un abbraccio

  56. Anna ha detto:

    “non è una semplice bici, ma un modo di stare al mondo e guardare la realtà”…quanto è vero!!Fare la strada per andare in università, la mattina, in bicicletta mi permette di apprezzare e respirare la città, mettendomi sempre il buonumore!
    Invidio voi scrittori che riuscite a dare le parole alle vostre emozioni. Non smettete mai, per favore, perché parlate anche per noi!

    • Prof 2.0 ha detto:

      Hai detto quello che diceva Leopardi: gli scrittori hanno le parole per ciò che c’è già in natura, ma che in natura è disperso. Loro hanno il dono di mettercelo sotto gli occhi!

  57. Ida ha detto:

    La notte scorsa ho letto il tuo libro in tre ore …
    Commovente… semplicemente fantastico!!!
    Sto andando in cerca del mio sogno… quello che mi farà brillare gli occhi

  58. Anna ha detto:

    caro..no no mi piace iniziare qualcosa con caro. è troppo da vecchi ahahaha volevo dirle che da quando ho finito il libro che volevo scriverle però non sapevo come fare così l’ho chiesto alla mia prof di italiano che per me è come il sognatore per Leo…pensi che a volte lo mangiamo veramente il gelato insieme! Il suo libro mi è piaciuto tantissimo e io mi sono immedesimata in esso quasi perfettamente. è il primo libro “reale” che leggo perchè di solito leggo solo libri Fantasy. coltivo lapassione della lettura da quando avevo 11 anni, precisamente da quando la mia prof di italiano di allora mi diede un libro dal titolo Fairy Oak e o lessi in pochissimo tempo. il suo libro l’ho inziato un pomeriggio in metropolitana e lo finito la sera sotto le mie coperte e come posso dire?! é bellissimo, davvero complimenti. ANche a me piacerebe fare la scrittice da grande e sto già srivendo alcune pagine ma quando apro la pagina word ho paura…secondo lei una ragazza che viene dal marocco(eh si vengo da Casablanca!) potrebbe mai scrivere un libr? la ringrazio spero mi risponda per me sarebbe un piacere!

    • Prof 2.0 ha detto:

      Chi te lo impedisce?

      • Anna ha detto:

        nessuno me lo impedisce..molti mi dicono scrivilo questo romanzo perchè ne saresti capace ma il punto non è saper scrivere o no saper scrivere. E’ vero nei miei temi ho sempre 8 7 e mezzo però ho solo 16 anni, e la storia che sto scrivendo è reale. In Rea vedo me stessa e ho paura che se continuo a scrivere un libro reale possa diventare qualcosa che mi rispeccho. in un mio tema ho scritto che quando ho una penna in mano i caratteri che traccio sul foglio diventano il riflesso di ciò che sono realmente io. Allora penso è meglio lasciar stare magari un Fantasy è più facile di una realà però facendo così è ovvio che mi perdo in un mondo di sogni e illusini…ieri scrivevo un’sms a una mia amica in cui le dicevo questo “Devo smetterl di sognare perchè ho nostalgia di casa..quella casa che ho sempre sognato e che sarà per sempre un’illusione…” so che il suo libro dice il contrario ma il mio di sogno è solo un’illusione. Una ragazina di 16 anni scrivere un libro chi voglio prendere in giro.. scusi non la disturberò più ma volevo risponderle. Un’abbraccio!

        • Prof 2.0 ha detto:

          Anna, non smettere di coltivare il tuo sogno. Scrivere un libro non è per forza pubblicarlo! Un sogno non si misura con il successo. Un altro consiglio: abbi più cura delle parole, nel tuo commento c’è qualche errore. Se vuoi lavorare con le parole te ne devi prendere cura, sempre.

  59. Teresa (la stessa di prima) ha detto:

    AUGURI PROF!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!

    (io domani compio 13 anni!!)
    (sono sempre la stessa Teresa, caro Sognatore, però va tutto alla grande e, forse, forse, l’amore non fa proprio schifo XD )

  60. Manuela ha detto:

    Sentirla parlare dal vivo e sentire la sua visione del mondo e dei giovani è un’esperienza unica! Non solo è uno scrittore che apprezzo molto ma, da quel “poco” che ho potuto vedere e sentire, è anche una bellissima persona.
    Complimenti, attendo con ansia il suo prossimo libro!

  61. Martina ha detto:

    [EXTRA]

  62. Mariasilvia ha detto:

    Ciao, Alessandro!
    Avevo sentito parlare moltissimo del tuo libro;ma con l’incontro grazie al quale ho avuto modo di conoscerti ho deciso di leggere il tuo libro. Mi ha talmente emozionata e coinvolta che non ho fatto a meno di leggerlo in un solo giorno! Aspetto con ansia il tuo prossimo libro . 😀

  63. Aless@ndr@ ha detto:

    ho letto il suo libro..è stato stupendo..
    una fantastico miscuglio di realtà, domande risposte e lezioni di vita..
    ho scoperto da poco anch’io un’amica, Silvia, e ho avuto a che fare anch’io con una persona, una malattia.
    leggendo quessto libro mi sono riconosciuta completamente in un modo che mi ha tolto il fiato..

  64. Sara ha detto:

    Ciao Alessandro (mi permetto di darti del tu, perchè siamo quasi coetanei),ho appena iniziato a leggere il tuo libro che, immagino, divorerò.
    Devo dirti che quando ne ho sentito parlare le prime volte, ho subito messo le mani avanti (come spesso faccio quando un libro riscuote tanto successo e tanto in fretta): sarà la solita operazione commerciale, uno di quei “pacchetti ben confezionati” per adolescenti, che non dicono niente. Poi alcune persone, che stimo, me lo hanno consigliato (se me lo dicono loro, forse, vale davvero la pena leggerlo!). E così è stato…
    Volevo solo dirti questo: grazie per aver saputo cogliere, e restituire, un po’ della realtà, della “verità” di questi ragazzi, così spesso fraintesi e incompresi (dagli adulti). Grazie anche perchè rendi a questi ragazzi il più grande dei servizi: dici loro che la verità, la vertità di se stessi, esiste (il che purtroppo,in questo mondo di fiction, mi sembra veramente la più grande delle scoperte). Grazie davvero perchè i pochi che lo fanno, sono troppo poco ascoltati.
    Ciao, Sara

  65. Maria Teresa ha detto:

    “Nel sogno sei autore
    e non sai come finirà…”
    Cesare Pavese

  66. stella ha detto:

    mi sono emozionata molto. grazie Alessandro per la tua gioia di vivere che sai trasmettere con semplicità, con il racconto della tua vita. Come vorrei che tutti i ragazzi potessero incontrare professori come te. Vedo mio nipote, terza media, disamorato dello studio con professori stanchi e depressi. che peccato! Gli auguro con tutto il cuore di incontrare figure di riferimento come te. ti abbraccio e ti incoraggio a continuare.

  67. ELISABETTA ha detto:

    meraviglioso come la musica,il silenzio, la luce, i colori dell’arcobaleno, l’amore….la vita.Grazie di esistere. Eli

  68. Francesca 15 anni ha detto:

    grazie per aver saputo cogliere qual è davvero la nostra realtà, grazie per non aver fatto finire il libro con un “e vissero per sempre felice e contenti” ma con qualcosa di più vero; grazie per avermi detto che la verità esiste, grazie per avermi spinta a trovare un sogno!

  69. Francesca 15 anni ha detto:

    a volte ascoltarsi fa paura!

  70. Roberta ha detto:

    Ciao Prof!
    Ho deciso che ti chiamerò così perché ho sempre, segretamente, ‘desiderato’ salutare così (e dare loro del tu) tre miei grandi prof (il mitico prof di matematica -nessuno, credo, ha mai insegnato come lui, ci faceva proprio cercare indagare le cose, ci portava a formulare leggi, era qualcosa di unico!- delle medie, la prof di filosofia del terzo – mi innamorai del suo modo di presentarsi: io sono come la rucola o vi piaccio o non mi potete proprio sopportare- e la prof di filosofia del quarto e quinto-ha contribuito alla formazione dei miei ideali).
    Sono finita su questo blog per caso, una mia collega d’università ha condiviso un link su facebook ed eccomi catapultata qui!
    Mi sono immediatamente innamorata della tua mini-presentazione: “Sono uno scrittore e insegnante, perdutamente innamorato della realtà. Amo insegnare. Amo scrivere. E cerco il paradiso impastato nella polvere della vita quotidiana e nel cuore delle persone che incontro.”.
    Altra cosa da dire: ho letto qua e là qualche frase estrapolata dal tuo libro e ho sempre detto devo leggerlo ma non ora per ben 2 motivi, il primo è che è un libro troppo in voga al momento e io preferisco scoprirle da sola le cose e non quando tutti improvvisamente ne parlano ma magari quando si saranno placate le acque, il secondo è che comunque per ora ho troppi libri da leggere primi fra tutti quelli per l’università; il bello è che solo arrivando su questo blog ho scoperto che sei tu lo scrittore, e la cosa mi fa ancora più piacere.
    Per finire ti dico che studio lettere, sono al primo anno, e ho da poco finito il mio tirocinio che mi ha rivelate non poche cose sul mondo dei prof, ma mi ha lasciato dentro una ricchezza immensa, il tutto dovuto ai ragazzi (anche se solo con 5 anni in meno di me – stare dall’altra parte della cattedra ti fa vedere comunque il mondo circostante in un altro modo).
    Ho scritto tutto di getto spero quindi non vorrai metterti lì con la matita rossa e blu a segnare gli errori!

    • Prof 2.0 ha detto:

      Ti aspetto dietro la cattedra, futura collega di sogni! Grazie!

      • Roberta ha detto:

        P.S. mi va di aggiungere ancora una cosa che ritengo importante e fondamentale.
        Ho militato un anno tra le fila di giurisprudenza. Una scelta sbagliata sin dall’inizio, ne ero consapevole ma gli sbocchi la vicinanza della facoltà (e all’ultimo l’indecisione tra lettere e filosofia!) mi hanno convinta che forse strada facendo mi sarebbe piaciuta quella facoltà.
        Ho messo tutto l’impegno del mondo, ho speso tutta me stessa, ma niente, lo sapevo già cosa avrei dovuto fare.
        Quell’anno comunque ho seguito lo stesso le lezioni (anche per tenermi impegnata) e ho scoperto una triste verità di quel mondo. Avevo, e forse ancora ho, una visione del diritto troppo ideale, un diritto che combacia perfettamente con la giustizia, un diritto giusto, un diritto che ho scoperto non esiste.
        Nonostante questa triste scoperta, quell’anno a giurisprudenza mi è servito per rendere più forti le mie idee, per farmi vedere ancora una volta che non tutto è come ci sembra. Ho maturato in me la consapevolezza che quello è un mondo brutto triste imbrigliato, un mondo che si crede libero perché è sottomesso solo alla legge (questo lo dicono loro, i giuristi), ma a me più che altro sembra solo schiavo del sistema, di un brutto sistema.
        Chissà magari questa mia teoria sembrerà folle o troppo negativa, ma a me quell’anno e quegli studi hanno trasmesso questo e ne sono pienamente convinta. Forse ho ancora una visione fanciullesca e fiabesca, forse sogno ad occhi aperti e spero ancora in qualcosa che prima di tutto sia giusto ed equo, ma non voglio arrendermi, e non ho voluto farmi assoggettare da quel sistema.
        Alla prossima prof!

  71. Alessandra ha detto:

    Io un professore come Lei l’ho avuto, durante il primo anno di Liceo, ed è stato uno dei pochi a convincermi ad amare la letteratura. Purtroppo, per motivi familiari, è stato costretto a trasferirsi in Toscana (io sono veneta), ma la sua presenza all’interno della scuola è costante.
    Ringrazio lui, e lei, prof., perchè avete ancora il coraggio di portare avanti ciò in cui credete; questo è l’unico modo per lasciare qualcosa alle persone che si incontrano, e per spingerle a comportarsi come Voi.
    Se più gente vi assomigliasse, il mondo sarebbe migliore.
    Grazie.

  72. Alessia ha detto:

    Caro,carissimo Alessandro…Il tuo libro mi ha veramente toccata nel profondo. Ha risvegliato in me qualcosa che ormai ho lasciato da tempo…si chiama “speranza”.
    La vita mi è stata contro fin dall’inizio,da quando ero una piccola bambina di quattro anni…Quel giorno me lo ricordo come se fosse ieri,quel giorno maledetto che mi ha portato via mio papà.
    Ma il tempo non si cura mai di quello che sta per accadere, di quello che farà e di quello che lascerà quando sarà passato. Continua imperterrito per la sua strada,insensibile a tutto ciò che gli scorre vicino.
    Te lo ricorderai sicuramente quel giorno,era l’8 ottobre 2001.
    Non ho la forza di parlarne,non voglio girare il coltello nella piaga.
    Ti dico solo che se n’è andato,bruciato come un frammento di giornale gettato nel camino.
    Non ho mai cercato il colpevole,non mi interessa,perchè certo non cambierebbe le cose…Non ho mai cercato una cura a quel dolore che mi lacera dentro.Non ho mai cercato di dimenticare. Ho sempre e solo cercato il modo per vederlo nella vita di tutti i giorni,in ogni piccola cosa,di ricordarlo com’era e come è sempre stato,perchè il tempo mi avrà uccisa dentro,mi avrà tolto una parte di me,ma non riuscirà mai a togliermi il ricordo della persona magnifica,speciale e unica che è stata mio papà.
    SONO FIERA DI ESSERE SUA FIGLIA.
    Grazie per avermi aiutata a Vivere.
    Sono certa che mi capirai.

  73. Chiara ha detto:

    Le volevo solo dire GRAZIE, grazie per aver scritto questo libro che ha fatto rendere conto a moltissime persone che noi adolescenti siamo molto di più che una massa di svogliati, che mi ha fatto ritrovare la speranza (che avevo ormai perso) nel realizzare i miei sogni e mi ha fatto rendere conto di quanto la vita sia un dono così prezioso che Dio ci ha dato per viverla al meglio. Grazie infinite Prof.

    Ps: Non smetta di scrivere, è un bravissimo scrittore e scommetto anche un bravissimo prof.

  74. Matteo ha detto:

    Ciao Alessandro, ho riletto per la terza volta il tuo libro e mi ha emozionato come se fosse stata la prima. Mi è piaciuta molto la storia, e mi è piaciuto anche il tema affrontato. Il personaggio di Leo mi ha colpito molto, perché hai dato vita ad un ragazzo profondo, pieno di vita, ma allo stesso tempo impaurito, disarmato di fronte alla crudeltà del mondo e del destino. Grazie di aver scritto questo splendido libro. Spero che tu possa scriverne altri sempre emozionanti come questo.

  75. ali ha detto:

    salve, sono sempre io, la quindicenne “in erba” 🙂
    uio frequento il Liceo Classico a San Donà di Piave anche se abito a Jesolo, e non sa quanto vorrei avere Lei come professore! Non che la mia prof non sia brava, anzi!, ma chissà come deve essere avere un professore-scrittore! Mi piacerebbe davvero molto provare a fare lezione di latino e greco con Lei 🙂
    Grazie e scusi il disturbo!

  76. Patrizia ha detto:

    Da palermo a Milano: tu
    io: da milano ad Acireale
    Insegnanti, categoria folle, oggi giorno.
    Più folle se sei un’insegnate elementare che conosce due mondi scolastici diversi(nord e sud) e vedi che c’è tanto di buono al sud che non viene a galla perchè, in fondo, non interessa a nessuno e poi…all’apice sempre i più arroganti e ignoranti(per caso sto parlando di dirigenti scolastici.Sono fortunata e a fiuto ho sempre cercato e ho potuto lavorare con persone in gamba.Manca poco alla pensione e penso che mi saresti piaciuto molto come alunno dalla prima alla quinta.Si dice che la maestra (ops, maestre) non si scordano,nel bene e nel male, ma anche tanti alunni non si scordano:ci hanno insegnato tanto su noi stessi!Bella la foto sulla panchina.

  77. clarissa ha detto:

    Mi piace prendere i libri in biblioteca, sentirne l’odore, immaginare altre mani che hanno sfogliato quelle pagine. Spesso scelgo i libri in base al loro odore. Per questo ho una forte predisposizione per i classici, le atmosfere che creano attorno a te, le sensazioni di vite mai vissute, mondi mai conosciuti. Il tuo libro invece lo comprerò, anche se l’ho già letto. Mi piace, mi piace quello che trasmette, e mi piace il fatto che si riesca a percepire il tuo modo di vedere le cose. mi piace che si sente il respiro dell’autore dietro le pagine. mi piace che per una volta ogni tanto ci sia una visione positiva, piena di vita e di amore della vita. quindi complimenti, è esattamente ciò di cui avevo bisogno leggere. Grazie. 🙂

  78. Una come tante. ha detto:

    Salve,
    io volevo solo dirle che Il Sognatore me l’ero immaginato esattamente come è lei. Capelli ricci color oro, occhi azzurri con un velo di insoddisfazione dentro.
    Ah, e altra cosa, amo il suo libro. L’ho finito in meno di 24 ore. E subito dopo averlo finito mi sono rimessa a leggerlo.
    Arrivederci.

  79. Giulia ha detto:

    ciao Alessandro! è da un po’ che progettavo di scrivere un commento sul tuo blog e adesso finalmente mi sono decisa. sono una studentessa del liceo classico, promossa in primo liceo. ho finito di leggere da poco il tuo libro e mi è piaciuto tantissimo, davvero. forse uno dei più bei libri che ho letto. quando ho finito di leggerlo ho anche pensato che la mia stanza ha 3 pareti bianche e una rossa..avevo sentito dire il titolo del tuo romanzo e cercandolo su internet mi ha incuriosita ma solo leggendolo l’ho potuto apprezzare appieno. mi è piaciuto soprattutto perchè dà spunti x pensare e non è una storia triste come potrebbe sembrare. ho amato le parole del Sognatore** quando leggo un libro particolarmente bello mi segno le frasi che mi sono piaciute di più ma in questo caso non ho potuto perchè altrimenti avrei dovuto copiarlo tutto. pensa che alcune parti le ho rilette più volte per fissare nella mia testa i concetti che volevo non dimenticare, persino i ringraziamenti! io voglio ringraziare te, che sei un bravissimo scrittore e a quanto si può capire anche un professore innamorato dei suoi studenti e non c’è cosa più bella di questa. purtroppo io ho alcuni prof che entrano in classe disprezzando noi studenti e il loro lavoro, come se qualcuno li avesse costretti a fare gli insegnanti! io penso che prof si nasca, non si diventi. se fossi di Palermo mi sentirei una studentessa tradita perchè avrei potuto avere te come prof ma tu insegni in un’altra città… una mia amica mi ha raccontato che sei andato a parlare con i ragazzi delle scuole di Catania e che è stato molto interessante. la mia scuola si trova a Giarre e mi piacerebbe molto che l’anno prossimo venissi a trovarci!:D come possiamo fare ad invitarti?
    l’ultima cosa: anche io, come Leo, ho un sogno, ed è quello di scrivere un libro. oltre leggere infatti mi piace molto scrivere e vorrei che un giorno tu leggessi il mio manoscritto! ho già iniziato qualche pagina sai? mi piacerebbe mi dessi qualche consiglio:)
    credo in prof come te, come tu credi in noi studenti. a presto la Sognatrice;)

    • Prof 2.0 ha detto:

      Cara Giulia, grazie mille! Tu porta a termine il tuo scritto. Cominciare è di molti, finire di pochi. E poi leggi tanto, solo dai maestri si impara la scrittura. Per l’invito dalle tue parti, basta scrivermi una mail, poi si vedrà. La trovi nella sezione contatti. Auguri per i tuoi sogni!

  80. francesca ha detto:

    averti visto dal vivo e riconoscerti nel tuo libro, ti rende ancora più vero e speciale… sono contenta di sapere che ci sono anime candide come la tua! mi fai sperare di poter tornare un giorno ad essere come ero da bambina, sognatrice e fiduciosa. pensare che esisti davvero mi rende inspiegabilmente felice…grazie!

  81. Tommaso Corsini ha detto:

    Ciao Ale, non so se ti ricordi di me! ieri sera ho comprato il Tuo romanzo, prima di cena l’ho finito. di negativo c’è che mi hai fatto perdere una giornata di lavoro in alta stagione, ma di positivo cìè che sei riuscito farmi estraniare totalmente dal mio lavoro con una storia originale! Sei riuscito nell’ardua impresa di descrivere gli adolescenti con un linguaggio moderno e corretto…. bravo! Apetto un secondo libro e comincerò a seguire il tuo blog! un abbraccio, il Fiorentino Tommy. b(ps viva il cineforum di ovindoli!)

  82. Tommaso Corsini ha detto:

    p.p.s. ora faccio economia aziendale mentre lavoro, non sai quanto mi piacerebbe aere un prof che ci facesse vedere il bicchiere mezzo pieno…. grazie per il lavoro che fai!

  83. Davide ha detto:

    Ho un nome,un cognome e un’età..
    Ho un sogno..LEI..
    Leo è solo in un libro,non è in tutti i giorni,Leo esiste nel cuore di chi crede,ed io a lui ci credo perchè rispecchia molto me!
    Il mio nome è Davide,sono di Roma,e sono un 14enne sognatore che non riesce a esprimere il suo sogno.
    La amo.Io non ho mai amato e perchè è arrivata questa fottuta voglia di amare?
    Frequentavamo la stessa classe.Ero ripetente di un anno,e quindi mi ritrovo in seconda media a 13 anni con i 12enni che non sanno nemmeno dire “hey ciao amico,come ti va la vita?”.
    Lei è lì.è così..bella,dolce e capisco subito che ha qualcosa di speciale,capisco subito che me ne innamorerò.
    La conosco finalmente,io suo nome è Elena,un nome molto bello ed elegante secondo me.
    La guardo fisso negli occhi,ha uno sguardo che mm mi fa subito girare la resta.
    Tanti ragazzi scelgono una donna dalla corporatura,da come si vestono,e perchè collezzionano un album di scappatella con il primo che conosce.
    Insomma..Conoscere una donna e usarla per del sesso?
    Questo non è essere UOMO,questo è essere “vigliaccho di se stesso”.
    Non ho importanza di portarmela a letto e abusarne,no no..
    L’anno passa in fretta e me innamoro follemente,ma c’è la vacanza estiva e non so come rivederla.
    Settembre 2010,3 media,di nuovo sui banchi di scuola a sentire l’aria puzzolente dei prof,le urla del bidello,e la meravigliosa campanella che urla “SCEMO,CHE CAZZO CI FAI LI SEDUTO?FORZA,ALZA LE CHIAPPE E VATTENE”..
    Ma quelle parole non entrano nelle mie orecchie,perchè sono occupato nel fissare lei.
    Ancora più bella di quello che era prima.
    Passa Natale e finalmente riesco a dirle che mi piace ma non che la amo.
    E lei mi ringrazia ma sono certo che non gle ne frega un accidente di me.
    Arriva Aprile,e continuo a parlarci,lei si lascia con il ragazzo,lui la lascia e so che lei ci stà male,vorrei abbracciarla e farla sentire al sicuro con me,ma ho paura di essere il rompipalle.
    Ma grazie a questo lei mi parla ogni giorno in chat,ne sono felice,e poi arriva il giorno fatale.
    21 Maggio,vado a trovarla a casa dopo un allenamento spaccante,sono stanco ma al suo fianco mi sento più duro di James Bond,dopo una carezza,un sussurro,arriva cio che non mi aspettavo.
    Un bacio passionale,il mio primo bacio ad una ragazza,mi sento Daniel Craig,un brivido scivola giu sulla mia schiena.
    Le dico la verità..”Elena..io ti amo”.
    Continuamo a frequentarci,i baci continuano e siamo affiatati,e giorno dopo giorno mi innamoro sempre più di lei.
    A lei le piaccio,ma non è innamorata di me e non capisco il perchè.
    Vabbene,prima o poi succederà che mi dirà ti amo no?
    Invece,arrivati a luglio non sa nemmeno dirmi ti amo.
    Lei parte per Genova,per 15 giorni,ritorna il 10 luglio,2 giorni prima del mio 15esimo compleanno,e prima di partire mi da un libro.
    Io mi sento stupito,non ho mai letto un libro in vita mia,non so cosa significhi leggere,ma le prometto che lo leggerò con tutto me stesso.
    E mi da “Bianca come il latte,rossa come il sangue”.
    Che titolo è? Dico dentro di me.
    Ok lo prendo,poi lo leggerò.
    Lei parte e non ho nemmeno letto la prima pagina.
    Incomincia a mancarmi.
    E l’unica cosa che ho di lei è il libro.Così decido di aprirlo e leggerlo,d’altronde,è estate,uscire fuori ed allenarmi non ho voglia,anche se dovrei perchè ho intenzione di tirar fuori un gran fisico.
    Leggo la prima pagina.NOIA..la seconda.NOIA.la terza.NOIA.la quarta.MM..la ventesima.Sembra interessante e continuo a leggerlo.
    Conosco Leo,un ragazzo di 16 anni innamorato di Beatrice.
    Amo la filosofia e chi c’è nel libro?Un prof di storia e filosofia.
    WOW INTERESSANTE,leggerò un bel po di pagine.
    Il sognatore,cosi chiamato da Leo,mi apre il cuore,mi fa capire tante cose,non arrendersi mai difronte al primo ostacolo,e Leo,si butta giu per la malattia che ha imprigionato Beatrice.
    Ma grazie al sognatore Leo si rialza e continua.
    Ha il sogno di stare con Beatrice.
    Continuo a leggere,ma sono nervoso perchè lei è a Genova,lontana da me,ed è gia una settimana che sto rinchiuso in casa a rincoglionirmi e a non far niente.
    Non la sento quasi mai perchè non ho soldi al telefono,ma le invio i messaggi perchè li ho gratis.
    Insomma,entriamo in discorso e lei scrive. “Non stiamo fidanzati,siamo amici”.
    Scusa ma..due ragazzi che si baciano,si frequentano da un po,si piacciono l’uno dell’altro,posso essere “semplici amici?”
    Non credo a cio che ha scritto e litighiamo.
    Ci sto male e piango.
    Resto fino alle 2 del mattino fuori al barcone con l’ipood alle orecchie e a piangermi addosso.
    Caspita.Piango.IO?Che sono un James Bond come Daniel Craig,piango per una ragazza.Mai successo e pensato in vita mia.
    Insomma,mi sono follemente innamorato di lei,e dentro di me sento che lei non mi pensa.
    Così ci sto male il doppio.Mi promette che ci sarà al mio compleanno,ma il 2 luglio litighiamo di brutto ma sta in torto lei.
    Ma alzo comunque il telefono e scrivo “scusa.ti amo”.
    Nessuna risposta.Continuo a scrivere ma niente.
    Però mi chiama,ma non parliamo del litigio e sembra che non sia successo nulla.
    Be mi sbaglio,non ne parliamo ma i messaggi sono duri da parte di lei.
    Ho quasi finito il libro,mi ha insegnato veramente tanto.
    Lo scrittore.A.D’avenia.Chi è?
    Google,informazioni e trovo il blog dello scrittore.
    Lo soprannomino immediatamente sognatore,perchè leggo tutta la sua storia.
    Il sognatore e Leo mi hanno colpito tantissimo.
    Mi innamoro di loro,soprattutto del coraggio e la volontà di Leo.
    Voglio essere un secondo Will Smith in Hitch.
    Vedo milioni di volte quel film e voglio essere fortunato.
    Voglio che al mio fianco ci sei LEI.
    Decido che quando torna le parlo da UOMO.
    Prendo molta stima,e non me lo aspettavo.
    E grazie a Leo e al sognatore che sono presenti nel primo libro che ho letto.
    Datomi proprio dalla ragazza che amo..
    Ho paura di perderla,ma c’è un ultima tappa.
    Il mio compleanno si avvicina e spero lei sarà presente.
    Le parlerò di sicuro.devo essere convincete.
    “Insomma che intenzione hai con me?”..
    Ma milioni di altre cose ho da imparare.
    Grazie Sognatore per avermi regalato l’emozione del primo libro.
    Grazie per avermi dato carica e coraggio per amare mille volte di più Elena.
    Grazie..La mia vita è un 10% di tutto il 100% che esista.
    Ma vorrei lei commentasse queste righe scritte da me.
    Grazie veramente..
    Il “tuo” piccolo sognatore..
    Grazie MAESTRO.
    Davide

    • Prof 2.0 ha detto:

      Caro Davide, bello la tua avventura. Certo raccontarla qui davanti a tutti richiede molto coraggio… Ti auguro di realizzare il tuo grande sogno!

    • Silvietta ha detto:

      Quello che hai scritto è bellissimo… non ho parole per esprimere quanto tu mi abbia colpita… Sei un ragazzo magnifico e spero che Elena l’abbia capito!

  84. Arianna ha detto:

    Caro Prof,
    mi permetto di chiamarti così e di darti del tu perché leggendo il libro è come se avessi conosciuto un po’ te.
    Mi chiamo Arianna, ho 19 anni e vengo dalla tua stessa terra, la Sicilia.
    Ho terminato quest’anno le superiori, l’Istituto d’Arte per esattezza, nonostante una delle mie più grandi passioni è la scrittura.
    Ho abbozzato pure una specie di libro, ma confrontato alla tua grande storia il mio fa letteralmente schifo :).
    Non ho una vita movimentata, sono una ragazza che rispecchia poco la società di oggi, sono un po’ come Silvia.
    Lei infatti è il personaggio che ho più amato, la sua costanza, il suo viversi dentro questo sentimento, mi hanno permesso di comprendere maggiormente quanto fossimo simili.
    In questo periodo, forse è normale sentirci così quando finiscono le cose importanti, sono in crisi.
    Non so cosa è giusto fare per garantirmi un buon futuro, vorrei partire per studiare nella capitale, ma purtroppo i fondi non me lo permettono.
    Mi sa che devo accontentarmi. Accontentarmi anche se non so ancora di cosa.
    Ho sempre sognato il mondo della recitazione, l’arte drammatica, i film. Come mi piacerebbe far parte di un eventuale film del tuo romanzo. Sogno troppo lo so, ma senza sogni io mi sentirei persa.
    Solo che in Sicilia è difficile trovare delle accademie di spettacolo, il massimo sarebbe Roma. Che come il resto rimane solo un desiderio.
    Forse ti ho annoiato, concludo ringraziandoti per avermi fatta piangere dalla prima all’ultima pagina di “Bianca come il latte rossa come il sangue”, ero proprio una cascata di lacrime, ed è una cosa rara, perché per me è complicatissimo emozionarmi, sono una sorta di ghiacciolo. Che brutta cosa. Comunque tu ce l’hai fatta, sei stato bravo. Hai donato alla mia persona un po’ di umanità e di sensibilità. Non che io sia insensibile semplicemente non so esternare quello che provo.
    Mi auguro un giorno di poter sfiorare il talento che hai tu, nel frattempo continuo a scrivere le mie mille storielle, fatte di quelle ambizioni che nella vita reale ho visto sfumare.
    Un abbraccio forte e buona estate.
    Arianna.

    • Prof 2.0 ha detto:

      Cara Arianna, ma tu di dai per vinta prima di cominciare? Coltiva il tuo sogno e mettigli le gambe. Studia ogni giorno, comincia con una scuola locale e poi quando hai imparato abbastanza farai il salto. Un passo alla volta, senza avere paura. Non puoi realizzare un sogno in 24 ore… Un abbraccio

      • Arianna ha detto:

        Probabilmente hai ragione, magari devo crederci un po’ di più, senza abbattermi e senza accantonare i miei desideri.
        Ho iniziato a cercare delle accademie d’arte, ho selezionato dei corsi, mi sa che è il caso di attivarsi per costruire pian piano questo progetto.
        Ti ringrazio di avermi spronata, io avrei qualcuno che lo facesse regolarmente, per ricordarmi appunto che crederci è l’importante, e che tentare non costa nulla.

  85. raffaella ha detto:

    ciao ale, ho appena terminato di leggere il tuo libro in un piovoso pomeriggio di metà luglio … e ho pianto … sai, vorrei dirti tante cose perchè tante sono le cose che non so per quale motivo ci accomunano … forse la voglia di vivere ogni attimo della vita come fosse l’ultimo, forse perchè le esperienze mie passate negative, oltre ad aver segnato e insegnato, mi hanno permesso di essere quella che oggi sono … forse perchè sto scrivendo il mio primo libro e mi sono impantanata e vorrei avere consigli … che dire … grazie per avermi fatto vivere rosse / bianche emozioni!
    raffaella

    • Prof 2.0 ha detto:

      Grazie a te, Raffaella! Impantanarsi è normale, vuole dire che stai arrivando al motivo per cui stai scrivendo quella storia…

  86. raffaella ha detto:

    … speriamo sia come tu dici! sai, è un sogno che coltivo da qualche anno. impantanata perchè due anni fa la mia vita è stata stravolta … ora sto bene ma è stata veramente dura! … ma, posso osare con una domanda diretta? è forse mai possibile parlarti di persona? premetto che non voglio essere assolutamente inopportuna e invadente …
    ciao, raffaella

  87. Arianna ha detto:

    Ciao! Volevo dirti che per me il 7 Maggio sarà un giorno sacro, dato che ho comprato “bianca come il latte rossa come il sangue” ! Tutto grazie alla mia migliore amica, è stata lei la prima a parlarmene… e dopo averlo letto, devo dirlo, ne sono rimasta talmente affascinata che tutt’ora passiamo interi pomeriggi a parlarne e a rileggere parola per parola milioni e milioni di volte! Sono un’adolescente, quindici anni, non che sia un numero rilevante, ma ha comunque la sua importanza. Il libro è veramente scritto bene, anzi, di più! Mi ha fatto riflettere su molte cose… per me è il famoso libro che ti cambia la vita; l’ho divorato in poco tempo, davvero complimenti! Grazie per tutte le emozioni 🙂

  88. beatrice ha detto:

    ciao…per cominciare io sono una ragazza che l’anno prossimo frequenterà il primo anno del liceo linguistico, e adoro leggere. Mi piacciono tutti i generi, ma dal momento in cui ho visto il titolo del tuo, sapevo già che mi sarebbe piaciuto. L’ho comprato subito, senza aspettare che passasse un solo altro giorno, e ho cominciato subito a leggerlo, lasciando da parte tutti gli altri libri che avevo cominciato. ogni sera, almeno un capitolo, e al pomeriggio nn facevo altro che leggerlo. l’ho finito piu o meno in una settimana….assaporavo ogni pagina e mi immedesimavo nel ragazzo…e in Beatrice. ha il mio stesso nome (ecco un altro motivo per cui mi interessava):) poi l’ho finito e mi è anche venuto quasi da piangere, ma mi è piaciuto molto, e ho ricavato anche tanti insegnamenti…

  89. beatrice ha detto:

    prego!!

  90. Anna, da Rimini ha detto:

    Carissimo Professore,
    Sono una ragazza diciottenne di Rimini che ama leggere e scrivere più di ogni altra cosa, e sono qui a disturbarla per ringraziarla dal profondo del cuore per aver scritto un romanzo tanto bello e così ricco di insegnamenti. Non avevo mai letto niente che mi avesse toccato il cuore così profondamente come il suo libro.
    Che splendido dono il suo! Saper scrivere con tanta passione e lasciare nel lettore tanta speranza.
    Ho adorato il suo libro, ma così tanto da averlo divorato in un solo giorno!
    Si, lei dirà: “Male, perché fra un mese non ne ricorderai nemmeno una parola.”
    Niente di più falso! Ogni frase ha fatto breccia nel mio cuore; questo libro mi ha sconvolta, mi ha fatto capire tante cose, mi ha dato speranza, mi ha resa più forte.
    In un certo senso e’ stato anche la mia salvezza…
    Perciò grazie infinite.
    Grazie anche per aver reso Dio uno dei suoi protagonisti.
    Scusi l’intromissione, ma sentivo di doverla ringraziare davvero.
    Un abbraccio,
    Anna

  91. Tiglio ha detto:

    Ciao,Io ho letto pochissimi libri,tra cui il tuo che sto ancora leggendo e devo dire che è il migliore in assoluto che abbia mai letto! Ce lo ha consigliato la nostra professoressa di italiano e non so ma ha qualcosa di speciale,quando lo leggi ti viene voglia di continuare fino a che non finisce…E’ la prima volta che sono riuscito a leggere tante pagine in pochissimo tempo!! Complimenti per il libro!ciao ciao

  92. Gabriella ha detto:

    hO funito di leggere il tuo libro. Mi è piaciuto moltissimo, mi ha fatto ridere mentre la parte finale è reale e commovente. Bravo! In + sei anche bello!
    Niente paura sono una nonna che ha 2 nipotine bellissime di 7 e 4 anni

  93. biagio ha detto:

    Ti ho appena scoperto, per caso. Non ho letto ancora ciò che hai scritto, ma attraverso i commenti degli altri sento una comunanza di posizione di fronte all’insegnamento e alla vita. Io però ho sempre insegnato e insegno ancora adesso tutt’altro, materie tecniche, “difficili” a dire dei miei alunni, in particolare Costruzioni edili, stradali e idrauliche. Non è certo ciò che insegni che ti fa uomo, anzi è sempre da un particolare che avviene il passaggio al tutto, è dall’incontro con una persona che comprendi che è possibile accompagnarsi nel cammino della vita. Io sono prossimo alla pensione, ma di esperienze significative ne ho vissuto e ne vivo con i miei ragazzi. L’educazione è fondamnetale e incontrare chi ha passione per il suo lavoro è uno stimolo e un’occasione, sempre. Buon lavoro.

  94. Sania ha detto:

    Ciao..è la prima volta che leggo un tuo libro e non sarà l’ultima.. è davvero fantastico. me l’ha consigliato un amica e ho deciso di ascoltare il suo consiglio. Un libro davvero stupendo.. ho sempre letto i libti in poco tempo ma questo ci ho messo veramente poco,più o meno 5 giorni,contando che ero al mare quindi perdevo del tempo.
    Ti prende sin dall’inizio, riga dopo riga, parola dopo parola..in alcune parti quasi mi identificavo, e mentre leggevo speravo anch’io di trovare durante il rientro a scuola un professore come “il sognatore” che mi aiuti come ha aiutato Leo. Un libro davvero fantastico. Commovente, divertente e molto interessante. Scritto nel migliore dei modi. Quando uscirà il prossimo libro? Lo voglio assolutamnte.. e il film c’è? Scusami ma non sono molto informata..Comunque, complimenti ancora.. magar avessi io un professore così, come lei.. un abbraccio, aspetto sue risposte.

    • Prof 2.0 ha detto:

      Cara Sania (ti chiami così?) il prossimo libro esce a novembre e il film entro il 2012. Grazie per le tue righe! Buone vacanze!

  95. Ana ha detto:

    hi, i´m from spain, i don´t speak italian but i could understand your bio, hahahah. I just start reading your book,(“blanca como la nieve, roja como la sangre) and i have to said it, first i though it was like a really pink novel, but somehow, as you read more, it gets better, it has things that make you thing, important things,so just say congratultions for the book and i´ll waiting for the next hahahah, even if it is another pink novel haha

  96. Ada ha detto:

    Prof. 2.0: perché non ti racconti in prima persona?

  97. milly ha detto:

    Salve,ho letto il suo libro in una giornata.
    sono rimasta colpita dal concetto dei mmm (messaggi mai mandati)la mia vita è piena di questi mmm!
    complimenti. immagino anche che sia un professore speciale.
    Peccato non esserci incontrati tra i banchi..(mmmmmhhh vista la nostra età..ci saremmo forse incontrati come compagni…) 😉

    complimenti ancora. buona vita.

  98. Silvia ha detto:

    Ciao Alessandro,
    uso il “tu” perché abbiamo la stessa età e perché leggendo il tuo libro sei entrato, in un modo o nell’altro nella mia vita. “Bianca come il latte, rossa come il sangue” me lo ha regalato un’amica eccezionale per il mio prossimo compleanno. L’ho portato in Sardegna con me, titubante se fosse o meno la lettura giusta. Inizialmente mi ha confuso, ingannato: ho pensato ad un romanzetto rosa, di quelli adolescenziali che piacciono tanto a Moccia. Pagina dopo pagina però è avvenuta una conversione: ho capito che è un romanzo molto profondo su come si cresce nelle situazioni reali, dure, senza sconti e senza finali lieti dove tutti sono vincitori. Ti ringrazio perché ho pianto leggendo le tue pagine: ho rivisto me stessa in Leo, in Beatrice, nel Sognatore e in Silvia. Penso che non potesse esserci dichiarazione d’amore più bella per il personaggio di Silvia se non quella di far arrivare Leo a lei in maniera matura attraverso il dolore e l’apprezzamento per la realtà.
    Ancora grazie,
    Silvia

  99. Silvia ha detto:

    è vero che assomigli al piccolo principe…
    ancora ricci e biondi come il grano i tuoi capelli..

    PS: è solo constatazione non adulazione

  100. Giulia ha detto:

    Caro Professore,
    dopo la giornata di lavoro l’altro giorno-grazie al bravo e stimato Socci- ho letto di Lei per la prima volta… Ho comprato il Suo libro il giorno stesso sapendo poco poco della trama…ho cominciato a divorare (ma senza ingordigia!) le pagine e non potevo non venire a scovarLa qui…
    Buon lavoro, buone ferie e buon tutto
    Prometto che Le scriverò nonappena terminata l’ultima pagina…

  101. Giulia ha detto:

    Buongiorno… sono la Giulia di qualche giorno fa…
    Ho finito il Suo libro e volevo ringraziarLa per le belle e delicate emozioni che ha fatto emergere dal mio cuore.
    Lo conserverò per la mia cucciola, vorrei tanto che lo leggesse fra qualche annetto…
    Auguro a Lei tante cose belle e di vivere una vita piena e vera sempre.

  102. chiara ha detto:

    ciao alessandro
    sono tua coetanea nonchè collega anche se insegno alla primaria, altro grado altra avventura…!
    ti sto scoprendo piano, prima leggendo qualche tuo articolo poi guardando il tuo blog che ho sentito come una ventata d’aria fresca… piano perchè dai emozioni forti, quindi nello stesso modo mi avvicinerò al tuo libro!
    sei un elemento positivo, finalmente fai parlare la scuola in un senso che è sempre più nascosto: intendo la scuola come periodo di crescita che prepara alla vita, come una grande possibilità di affidarsi a guide, prof o maestri che siano…
    grazie!
    a presto
    chiara

  103. Antonella ha detto:

    Quindi non ti ho incrociato, all’università di Palermo… 😉 ma siamo dello stesso anno 🙂 e questo, insieme alle poche righe scorse velocemente in libreria, mi ha convinta a prendere il tuo libro. Letto d’un fiato in vacanza in Sicilia. Splendido! E non potevi essere una finzione… solo chi vive “nella” scuola può scrivere in maniera così reale, e solo chi vive con passione può esprimersi con tale intensa e delicata forza.
    Abbiamo tanto in comune, dai dati di nascita al vivere fuori, dall’insegnamento (che io per vari motivi purtroppo ho abbandonato) alla scrittura (che spero un giorno non tanto futuro di riuscire a concretizzare).
    Sono contenta di averti letto, di averti in qualche modo “conosciuto”… volevo esprimerti la mia ammirazione e lasciarti il mio piccolo in bocca al lupo per tutti i tuoi progetti futuri.
    E un giorno, chissà, magari ci incontreremo 🙂

    • Antonella ha detto:

      ps: io l’ho avuto davvero, un prof sognatore! Al liceo. Mi ha fatto amare e capire tante cose. I miei compagni però lo chiamavano “povero illuso”. Finito il liceo, gli ho scritto. Lui mi ha risposto. E siamo diventati amici.

  104. Lolla ha detto:

    Caro Prof 2.0
    Mi chiamo Lorena ( chiamami Lolla ) ho 12 anni , e il tuo libro è il migliore che abbia mai letto ! mi è piaciuto soprattutto perchè Leo mi assomiglia molto ( apparte per il fatto che ama il calcio , io lo detesto ). Sai, io adoro leggere e scrivere , e un giorno mi piacerebbe fare la scrittrice . Il tuo libro mi ha dato un sacco di spunti per il futuro, e di sicuro ti prenderò come esempio! Vorrei che fossi tu il mio prof di italiano e storia il prossimo anno ! Hai mai letto ” Il giovane Holden ” ? Comunque , il personaggio principale di questa storia dice che quando un libro ti piace veramente , vorresti chiamare chi l’ha scritto . Bene , io è da quando ho aperto il tuo libro che avrei voluto parlarti !!! Ti lascio , chiedendoti una piccola cosa che mi incuriosisce : dove è ambientato Bianca come il latte Rossa come il sangue ? Ciao !!!
    LOLLA

    • Prof 2.0 ha detto:

      Cara Lolla, grazie per il tuo entusiasmo. Il libro è ambientato in una qualsiasi città italiana con un fiume e una panchina vicina…

  105. Alessandro ha detto:

    Ciao Alessandro sono un tuo omonimo, ho acquistato il tuo libro sabato scorso e finito lunedì notte. Per tutta l’estate ho cominciato e mai finito di leggere svariati libri. Ho 45 anni, il tuo modo di scrivere è coinvolgente, autoironico e aperto. Si sente la passione per il tuo lavoro o meglio per i tuoi lavori, e non è una cosa affatto scontata. Si può quindi parlare di cose profonde di sentimenti di dolore di morte, di amore e di amicizia senza sprofondare in banalità e tenendoci sempre una via di uscita che sono i progetti e i nostri sogni…
    Grazie sognatore

  106. giusi ha detto:

    Ho finito di leggere il tuo libro (Bianca come il latte rossa come il sangue) solo un quarto d’ora fa. Ci ho impiegato in tutto poco più di tre ore, senza sosta, senza potere fare una sosta. Ho avuto l’impressione di essere avvolta dentro una trapunta di piume che attutisce i suoni esterni, così bene coccolata dalle parole e da come sono orchestrate. Un grazie, come quello che hai dedicato a me lettore alla fine del tuo libro, mi sembra adesso indispensabile rivolgerlo a te. Spero di leggerti ancora…

  107. Mimiko ha detto:

    Salve,chiamatemi Mimiko.
    Sono una studentessa di liceo artistico con il sogno di disegnare fumetti per la Disney,amante di libri fantasy a cui un giorno sono stati appioppati i compiti delle vacanze compresi i libri da leggere da scegliere da una lista.
    Insomma,lo sa anche lei prof che quando ci si ritrova i libri da leggere per la scuola si chiudono gli occhi e si punta un dito e il libro che capita si legge! Al massimo cerchiamo il nome che ci ispira di più…beh,questa volta mi è capitato “bianca come il latte,rossa come il sangue”.
    Mi ricordo di aver letto libri sul medioevo,libri surreali,insomma mi è capitato di tutto in fatto di libri-stranezze!
    Apro il libro e inizio a leggere.
    Ebbene prof,mi sono commossa.
    Io,guerriera in battaglie di mostri ed eroi fantastici,mi sono commossa per un libro che parla di miei coetanei che combattono per la vita.
    Certo che questa volta ho fatto bene a leggere i titoli prima di puntare il dito sulla lista!!
    Grazie Prof.

  108. Francesca Fallica ha detto:

    Vorrei tanto avere una persona come lei che mi accompagni nella vita, che mi aiuti a seguire i miei sogni che, a volte, riescono a sembrare impossibili anche a me!Complimenti non per il libro, anche per quello (l’ho letto in un giorno solo), ma soprattutto per il suo modo di essere, di vivere. Non ammiro nessuno quanto lei. Un abbraccio!

  109. simi ha detto:

    caro prof,
    a me il suo libro e piaciuto molto e chiedevo proprio a lei che è un prof. qualche consiglio per affrontare l’ anno scolastico. tanti saluti.

  110. Marzia ha detto:

    Ciao mi kiamo marzia e leggendo la tua biografia sono rimasta colpita dalla tua sicurezza e dalla tua determinazione nel raggiungere i tuoi obbiettivi !!! leggendo la tua storia ho solo potuto immaginare gli sforzi che hai dovuto affrontare per raggiungere i tuoi obbiettivi ,ma alla fine ci sei riuscito. by

  111. Miriam ha detto:

    ciao ale!!! il tuo libro è una cosa meravigliosa, una di quelle per cui vale la pena fare qualcosa e una di quelle che ti fa dire:” cazzo, allora qualcuno vero è rimasto!!”, volevo ringraziarti per quello che mi hai insegnato con poche righe: adesso in due giorni vedo cose che prima nn sognavo neanche che esistessero!!! figurati che per come è bello stamattina l’ho portato in classe e la mia migliore amica( k mi sfotte sempre perchè leggo troppo!!) è stata tre ore di fila senza mai staccarci gli occhi di dossoe lo ha quasi finito!!!! come suo primo libro nn è andata male è? 😉 grazie veramente e mettiti subito all’opera che nn vedo l’ora di legggerne un altro!!!!!

  112. marta ha detto:

    prof, nn ho parole per ringraziarla, per ammirarla. è veramente un angelo sceso sul cielo che mi ha fatto aprire gli occhi appena in tempo. posso vhiederle un consiglio??? anzi devo perchè lei è l’unica persona che può rispondermi. io so scrivere. molte volte mi commuovo davanti ai miei stessi temi come se li avesse fatti uno tipo Manzoni. eppure mi manca quel qualcosa che mi incolli alla sedia davanti al pc, mi faccia volare sulla tastiera e mi faccia scrivere. mia madre mi rimprovera sempre, dice che sono una sprecona. io cerco di cambiare e poi appena cerco di scrivere qualcosa al computer comincio a raccontare cose che nn sono da me e lascio prima di provare. sono tre anni consecutivi che nn ho mai preso meno di 10 ad un compito di italiano, mentre nelle altre materie ho un 8 stiracchiato. cossa posso fare????? grazie

  113. maria luisa alvino ha detto:

    ho frequentato anch’io la siss; com’è che ho avuto spesso la stessa sensazione d’inutilità?!
    io, pur essendo laureata in conservazione dei beni culturali ed ambientali, ho deciso -sentito- di voler fare l’insegnante e non la restauratrice quando, dando lezioni private, mi sono accorta che mi divertivo e che volevo bene ai miei “alunni”. buon anno scolastico da un’insegnante precaria…

    • Prof 2.0 ha detto:

      Cara collega di Sogni, coltiva la tua passione e professionalità, anche se il precariato cercherà di farti credere che non l’hai… Tempi migliori verranno, devono venire, li costruiremo noi.

  114. anto ha detto:

    Grazie, per il bene che dona ai nostri giovani.
    Se ci fossero più educatori come lei il mondo risulterebbe migliore.

  115. Anto ha detto:

    L’ho ascoltata, grazie per avermi aiutata a comprendere tanti aspetti della vita… così ogni volta penserò alle sue meravigliose parole per cercare di superare le avversità quotidiane.

    Ho una figlia adolescente, il periodo è difficile..

    Grazie ancora perchè è riuscito a dare forza alle mie giornate
    Leggerò il libro e me lo terrò ricordandola come una persona che fa miracoli. Grazie Anto

  116. tommaso ha detto:

    qual’è il tuo libro preferito?

  117. Eleonora ha detto:

    Caro Alessandro,
    autore di questo fantastico libro,Bianca come il latte ossa come il sangue.
    adesso sto scrivendo sulle ultime pagine che hai lasciato bianche, non so perché tu l’abbia fatto, visto che il bianco ti spaventa cosi tanto. Forse perchè poi hai trovato il tuo Rosso o l’Azzurro di cui hai parlato tanto…Ho 18 anni, tra poco inizierò l’Università di fotografia. Ho letto il tuo libro tutto d’un fiato come mai avevo fatto prima con altri libri. I tuoi personaggi mi hanno come illuminato, mi hanno portato in un mondo parallelo e mi hanno fatto aprire gli occhi su molte delle cose che già sapevo ma che non volevo ricordare, sono gay ho una ragazza. Ho trovato il mio rosso e come te ho una paura. il nero non il bianco, perchè questo racchiude ogni colore come dicono molti.Ma ciò che veramente temo è il Nero. il buio dell’oblio, quel nero che fino ad un punto della mia vita mi ha ricoperto, nascondendomi, ma ora BASTA ! Ora ho trovato il mio colore. Il Rosso. Si, la mia ragazza si chiama Martina, ha i capelli rossi,ha un sorriso magnifico, ma che ogni volta copre con la mano sinistra,un pò come fa Beatrice davanti a Leo, per non andare oltre le sue possibilità, come invece potrebbe. Io e Martina siamo innamorate l’una dell’altra, ma è un nostro segreto, i suoi genitori non approverebbero, siciliani vecchio stampo. Come Leo anche io ho un’amico come il sognatore.. Lui si chiama Fabio…gay anche lui come me, che secondo me vive nel nero, nascosto non avendo ancora incontrato il suo rosso. Non so perchè ti sto scrivendo sinceramente, ma sento che è una cosa che mi viene dal cuore. Scrivo poesie, ma che leggo solo a chi merita le mie parole. in questo libro ho rispecchiato molta della mia vita. hai parlato di Dio, Fin come lo chiama il T9 del cellulare di Leo…bhe io credo che fin esiste ma incapace di mettere le mani su ciò che ha creato, perchè magari gli è un pò tutto sfuggito di mano. anche io avevo una Beatrice, si chiamava Kelly, aveva 17 anni quando è morta per un’operazione..Quel giorno mie è come caduto il mondo addosso ed il Nero, quel maledetto colore che mi fa paura ha invaso il mio cuore, la mia anima, mi ha chiuso in quattro spessissime mura di dolore e tenebre; ma poi tutto è tornato colorato, tutto quando i miei occhi hanno brillato vedendola, ah Martina, la mia Musa Rossa come la chiamo io. Lo sai alessandro ?! Tu con il tuo libro mi hai portato alla convinzione che tutti abbiamo la possibilità di realizzare i nostri sogni, io l’ho sempre sostenuta questa teoria, ne sono sempre stata più che convinta. Dante, tu parli di Dante, bhe credo che lui è stato un grande, perchè come nessuno lui è riuscito a tirare fuori le sue paure al mondo, è riuscito a far conoscere l’amore e l’amaro che può lasciarti in bocca e non solo dolce come il sapore del miele. spero di non essere risultata ridicola, ma mi hai come dire… ispirato fiducia caro professore. P.S.Credo tu sia un grande professore, perchè per scrivere le verità che hai scritto ( passami il termine) ci vogliono le Palle e tu le hai avute. Grazie per questo fantastico viaggio di realtà e fantasia che mi hai permesso di vivere con i tuoi personaggi. Con affetto Eleonora Marro Sacco…

  118. Dorotea ha detto:

    Allora può capitare di scontrarsi a Milano, uno di questi giorni, ciascuno sul suo ferro vecchio! “un meraviglioso ferrovecchio nero, che non è una semplice bici, ma un modo di stare al mondo e guardare la realtà.” 🙂

    Leggendo la tua biografia mi fa sorridere ritrovare una serie di punti in comune! Dopo il liceo, ho studiato anch’io a Siena per un po’, quando ancora era un’isoletta felice in un panorama devastato. Avevo iniziato a studiare archeologia. Ora studio comunicazione Multimediale, a Milano, in particolare cinema ed ancora più in particolare scrittura e direzione della fotografia.

    Un attimo di schock perché vedendo qual è il tuo primo libro ho appena capito che sei lo scrittore di “Bianca come il latte, rossa come il sangue”. Non l’ho mai ancora letto, onestamente, ma per il titolo e per la copertina quel libro mi ha richiamata una miriade di volte dalle vetrine delle librerie per strada e appena la settimana scorsa me ne ha parlato un collega.
    Ora sono capitata qui davvero per caso…

  119. rosaria ha detto:

    Ciao Ale,
    Ho letto il tuo libro ‘ Bianca come il latte e Rossa come il sangue’ Gia da qualche mese e lo continuo a rileggere.Non vedo l’ora che esca il tuo nuovo romanzo a Gennaio giusto?
    Ho 15 anni e la storia di leo Mi è servita anche a riflettere.
    Continua con questi capolavori Sono magnifici!

    • Prof 2.0 ha detto:

      Il nuovo romanzo esce il 2 novembre!

      • maria rita ha detto:

        Sto facendo già il conto alla rovescia per essere tra le prime ad acquistarlo…
        nell’attesa ho letto dal tuo libro, da pag.19, la storia delle Mille e una notte ai miei ragazzini di prima: come riflessione sulle scelte future mi piace molto! E tutti sono rimasti affascinati e mi hanno detto che sognare sembra a loro una cosa bellissima!

  120. giusy ha detto:

    Cio’ che rende speciali i libri, e’ finirli e sentirne gia’ la mancanza.Grazie per avermi emozionato.

  121. Giovanna ha detto:

    Sono una lettrice che ha apprezzato il tuo libro ma, soprattutto, che lo ha consigliato alla figlia 14enne refrattaria a qualunque altra proposta letteraria proveniente da scuola/casa/coetanei/librai: l’ha divorato!!
    Le è piaciuto per l’aspetto realistico legato alla vita dei giovani e per la positività del protagonista. Mi ha chiesto di suggerirle altri romanzi ma io non ho idee. Quali?
    Grazie. Giovanna

  122. Ilaria ha detto:

    Pensavo che personaggi del genere non esistessero. Credevo che solo nei libri, o nei film, un professore potesse davvero essere come lei; ma dopo aver letteralmente divorato il suo libro, e aver letto il suo blog, penso proprio di dover accettare il fatto che lei esiste sul serio.
    Frequento il terzo anno in un liceo classico torinese, e solo ora sto iniziando a rendermi conto di quello che vorrei fare in futuro: essere meglio di quanto i miei professori non siano stati per me. Spero davvero di essere, in futuro, quel punto di riferimento che mi è mancato, e credo che lei rappresenti ciò che voglio diventare in futuro.
    Grazie di esistere sul serio, di non essere solo un sogno.

    • Prof 2.0 ha detto:

      Grazie Ilaria. Io non sono modello di nulla, solo di una cosa forse: amo la vita appassionatamente, comunque essa sia…

  123. Pina ha detto:

    Ho finito di leggere il tuo primo libro, e sono molto felice che a giorni ne uscirà un altro. Non sono più una studente. Ma mi ha emozionato specialmente verso la fine,struggente per un senso ma consapevole nell’altro che la vita per chi rimane continua sempre. La morte sia fisica che no…lascia tracce a chi rimane…per aver di nuovo fiducia nel prossimo. Ringrazio te del bellissimo libro e delle emozioni che mi hai regalato, in specialmodo nella spiegazione del verbo amare e sulla speranza. Aspetterò il 2 novembre…e imbocca a lupo, sei veramente speciale.

  124. don matteo ha detto:

    ciao sono don matteo da un paese di bergamo.
    insegno a scuola alle medie e sono direttore di un oratorio.
    ho proposto ai ragazzi di terza il tuo articolo “il primo giorno (di scuola) che vorrei”… sono rimasti molto colpiti…
    ho lasciato loro il tempo di rifletterci sopra a piccoli gruppetti e domani li vedrò…

    posso chiederti un favore?
    vorrei portare a loro domani un tuo messaggio e se fosse possibile, vorrei riportarti i pensieri che usciranno domani dal loro lavoro su quell’articolo.

    in bocca al lupo per il tuo nuovo libro!

    • Prof 2.0 ha detto:

      Grazie, caro Matteo. Salutami i tuoi ragazzi e di’ loro che per avere un sogno bisogna conoscere i propri limiti oltre che i propri punti di forza!

  125. Francesca ha detto:

    Ciao!!! Io sono quella che ti ha scritto poco tempo fa e che ti ha inviato il suo tema di italiano sul rosso e sul bianco:)! Leggendo la tua biografia ho scoperto di avere un po’ di cose in comune con te!!! Infatti anche io sto facendo il liceo classico ( sono in prima classico, cioè al terzo anno, non si capisce mai come dirlo!!!!:)) e sono la sesta figlia della mia famiglia come la tua!!! Due maschi e quattro femmine e anche se la sorella più vicina che ho ha otto anni in più di me siamo tutti molto legati. Adesso poi che ce ne sono tre sposati (sono già zia di una nipotina di un anno!), due quest’anno (é stato un vero delirio: due matrimoni in tre mesi!), si sente ancora di più la forza del nostro legame. E’ proprio vero quello che dici tu sulle famiglie numerose e poi per me è semplicemente fantastico! mio papà viene da una famiglia di cinque figli, di cui due suoi fratelli hanno avuto sei figli ciascuno (di cui una appena nata), ti lascio immaginare come sono le riunioni di famiglia!! Mia nonna materna ha la bellezza di 23 nipoti e 7 pronipoti E’ bello avere sempre qualcuno su cui contare. Toglimi una curiosità… tu che numero di figlio sei??

    • Prof 2.0 ha detto:

      Numero tre. In medio stat virtus… Quello che dici delle famiglie numerose è proprio vero!

    • Francesca ha detto:

      Rileggendo mi sono accorta di aver scritto in un italiano imbarazzante… ti prego cogli solo il contenuto!:) Inoltre ho notato di aver scritto “mia nonna materna” quando invece volevo intendere quella paterna!! Ho scritto troppo di getto senza rileggere attentamente.

  126. Francesca ha detto:

    Forse è proprio così perché anche mia sorella Stefania, che guarda caso è la terza, lo dice!!!:)

  127. gilda marfella ha detto:

    Carissimo Alessandro ho letto il tuo primo libro quest’estate. Mi è stato regalato da una mia carissima amica che ti ha conosciuto di persona. Io sono una insegnante di un liceo scientifico della provincia di Milano (Tal Parabiago detto anche il Paese delle “scarpe”) ma insegno una disciplina molto meno affascinante della tua sotto certi aspetti, cioè chimica biologia e scienze della terra. Non ho mai avuto un grande feeling con la scrittura, ma nei miei ricordi da liceale le prof più interessanti erano quelle di lettere, una in particolare.
    Non voglio dilungarmi troppo. Mi piacerebbe conoscerti e farti venire presso il mio Liceo . E’ chiedere troppo?????? Pennsaci e ti farò sapere quando avrò letto il tuo nuovo libro se mi avrà trasmesso le stesse emozioni del primo. Buona Domenica GildaM Marfella

    • Prof 2.0 ha detto:

      Grazie cara collega. Per gli incontri devi contattare la persona segnalata nella sezione contatti del blog. Sono sicuro che il nuovo libro ti piacerà: c’è un personaggio che decide di studiare biologia…

  128. ANNINA ha detto:

    salve prof! Tutto bene? Anche sta volta non ho cominciato con caro…si ricorda di me? molto probabilmente no. Ho letto il suo nuovo libro ed è meraviglioso. Volevo chiederle come potevo fare per invitarla nella nostra scuola, ne ho già parlato con la preside e dice che si potrebbe fare…però non sapevo come mettermi in contatto con lei. Ehm…le piacerebbe venire all’itis? Se le interessa è l’itis Augusto Righi di Corsico…spero in sue notizie!! Un’abbraccio Hanna!!

    • Prof 2.0 ha detto:

      Cara Annina, fai scrivere alla tua scuola una mail all’indirizzo segnalato sul blog per gli incontri! Grazie per l’invito e per la tua simpatia.

  129. francesca ha detto:

    salve prof…ascolti non potrebbe fare una presentazione del suo nuovo libro dalle parti di Parma? io frequento qui l’ università e, dato che è una città abbastanza grande rispetto a dove abito io (un paesino di montagna con 80 anime!) non dovrebbe crearle difficoltà!!!sarebbe molto bello e interessante!!!!grazie mille!!!

  130. Giordano ha detto:

    Sorvolerei per questo commento il fatto che mi piace il tuo scrivere e quello che credo di aver intuito del tuo vivere. Ma vorrei soffermarmi e sottolineare il fatto che uno scambio di mail tra te ed una mia cara amica che scrive e che come te lo fà in maniera così soavemente coinvolgente che ti arriva dritto al cuore , ha ottenuto il risultato di far gioire il suo cuore da scrittrice.
    La mia amica era felice , direi raggiante del fatto che tra voi c’era stato uno scambio di mail appunto. Non conosco il contenuto del vostro colloquio, ma grazie per averla resa così felice.

  131. gabriella cantarini ha detto:

    ciao prof,
    è davvero una fortuna per i tuoi alunni avere un insegnante come te.
    ti scrivo perché l’ho promesso alle mie ragazze di una classe seconda di un corso di scuola secondaria a indirizzo turistico.
    avevo consigliato loro il tuo “Bianca come…” tra altri testi per le vacanze.
    lo hanno divorato, se lo sono passato e , incredibile a dirsi, hanno aspettato con ansia il tuo “cose che..” lo hanno comprato il giorno in cui è uscito e alcune ne stanno già terminando la lettura.
    non ho riscontrato la medesima passione tra i miei ragazzi, anche se fra loro ci sono anche dei discreti lettori. hai notato anche tu un maggiore gradimento tra le studentesse?
    anche a noi farebbe molto piacere che tu potessi venire nella nostra scuola. proveremo a seguire la procedura richiesta.
    ancora congratulazioni e grazie per il tuo lavoro
    una prf con molti anni di servizio (non abbastanza per andare in pensione)

    • Prof 2.0 ha detto:

      Cara Gabriella, le ragazze sono più disposte a lasciarsi prendere da un romanzo con sentimenti così forti, I ragazzi vengono meno coinvolti, perché si difendono, magari ne hanno paura, non credono che i sentimenti siano così importanti… Per gli incontri bisogna scrivere all’indirizzo segnalato nella home del blog. Buon lavoro!

  132. gabriella calì ha detto:

    ciao prof 🙂 sono una ragazza di diciasette anni che appena ieri ha finito di leggere il tuo nuovo libro “cose che nessuno sa” me l’ha consigliato il mio sacerdote dopo un mio sfogo sui miei mille dubbi esistenziali,nn credevo di poter trovare non tanto delle risposte alle mie domande..ma di poter riscoprire in me la capacità di affrontare la vita in tutte le sue intemperie.La vita è un cammino stupendo e dinamico non statico, non fisso….siamo sempre in discussione…sempre in una fantastica avventura…io lo sperimento ogni giorno…quando le difficoltà ritornano non avrò più paura…perchè sto imparando a vivere….come si dice nel libro…quando hai paura significa che la vita ti sta dando del tu…grazie prof perchè adesso non mi importa più trovare delle risposte ma viverle a pieno scoprire ogni giorno luci e ombre di questo magnifico progetto che è la vita!un giorno spero di poter diventare come lei..:)

  133. alessandro grazioso ha detto:

    ciao prof! sono anch’io un prof e ti ho scritto in privato stamattina.leggendo la tua biografia noto davvero molte cose in comune a parte il nome, il giorno di nascita mi sono ritrovato quando dici che hai avuto la fortuna di conoscere prof alle superiori che hanno rappresentato un punto di riferimento nella tua crescita: è stato così anche per me. io insegno religione alle medie a roma anche se sono di napoli. aspetto di leggere il nuovo romanzo intanto continuo a proporre in classe “bianca come il latte rossa come il sangue”…e i miei alunni continuano a chiedermi di non interrompere la lettura al suono della campanella!, adoro come descrivi i prof, i supplenti, i sogni con gli occhi di un adolescente e credo che la mia pagina preferita sia quella in cui il sognatore spiega a leo come si fa a trovare il proprio sogno! ci vediamo il 1 dicembre da melbooks a roma!
    alessandro grazioso

    • Prof 2.0 ha detto:

      Ciao Alessandro,
      abbiamo in comune tante cose, prima fra tutte la voglia di aiutare i nostri ragazzi a sognare e a trovare la propria vocazione.
      Ci vediamo giovedì.

  134. Diana ha detto:

    Buon sabato sera Prof, questa mattina ti (ti do del tu.. posso?) ho visto su Bookstore, e come capita di rado sono rimasta affascinata dal tuo modo di porti, di parlare.. non ho acora avuto il piacere di leggere i tuoi libri, ma domani comprerò.. l’ultimo o il primo? vedremo chi avrà la meglio! 😉 ho sbirciato nel frattempo sul tuo blog, su facebook, ecc. ho visto che sei arrivato dove volevi, scegliendo (forse l’hai scelto tu o forse è stato lui a scegliere te..) il tuo percorso/destino passo passo.. ci vuole coraggio.. a 25, 8 anni io questo coraggio ancora non ce l’ho, un po’ è questo, un po’ è che a volte non è sempre possibile averlo.. provarci.. crederci.. 🙂 A Pescara per presentare il tuo libro verrai?? spero di si! 🙂

    • Prof 2.0 ha detto:

      Perché non hai questo coraggio, Diana?

    • Diana ha detto:

      Un po’ non è nel mio carattere.. un po’ la paura di fallire.. un po’ il non saper da dove cominciare.. e un po’ la mancanza di tempo.. 🙂 però prof. ci si deve accontentare.. 🙂 basta trovare la felicità in altro e superare piccoli momenti di sconforto 🙂 giusto? 🙂

      • Prof 2.0 ha detto:

        Accontentarsi? No, se è rinunciare ad essere se stessi.

        • Diana ha detto:

          Purtroppo Prof… non è tanto accontentarsi, forse ho sbagliato termine io.. ma è la vita, sono le circostanze, come si fa a coltivare i propri sogni, se non si ha tempo perchè si lavora tutto il giorno, e si deve lavorare.. perchè al giorno d’oggi, non si può non farlo.. 🙂 aspetto tempi migliori dai 🙂 i sogni quelli, dentro di me ci sono sempre.. a volte però, li devo un po’ spolverare.. :)comunque.. GRAZIE per le risponste 🙂 un abbraccio!

      • rachele ha detto:

        mi piacerebbe tanto incontrarti e farti conoscere ai miei alunni, il tuo è stato il primo romanzo che hanno letto con gioia e nei loro occhi ho letto il piacere per la lettura, grazie rachele

        • Prof 2.0 ha detto:

          Felice di averti dato una mano con i tuoi ragazzi. Un saluto a loro e a te un grande incoraggiamento a non stancarti mai!

  135. Micol ha detto:

    Ciao Prof! Il meraviglioso ferrovecchio nero è proprio lo stesso del Prof. del tuo toccante ultimo romanzo, che oggi – a malincuore – ho già terminato di leggere. Complimenti, la tua scrittura arriva diretta al cuore, provoca brividi, scosse emotive, tempeste intellettuali e una gran nostalgia per gli amati classici, quelli greci in special modo. I tuoi personaggi hanno lasciato le loro orme sulla mia anima e mi spronano a lottare per realizzare il mio sogno nel cassetto…Ora che ti ho scoperto andrò subito a comprare il tuo primo libro, non vedo l’ora!!!

  136. Walter Russo ha detto:

    Complimenti prof! Sono uno studente di 15 anni,ho letto il suo libro(Bianca come il latte,Rossa come il Sangue) .All’inizio,pensavo-un libro inutile,un libro noioso-ma a dir la verità appena mi è stato dato,l’ho quasi “divorato”! Grazie per avermi così tanto in un solo libro,e che dire spero di incontrarla almeno una volta per farle una domanda …..Che cosa sono i colori per lei ?

    • Prof 2.0 ha detto:

      Un modo di stare al mondo e dire la realtà, anche nelle sue sfumature più difficili e nascoste. Grazie Walter, continua a leggere!

  137. luciana ha detto:

    vorrei leggere tutti questi fantastici commenti..ma sono troppi..ho un libro ke mi aspetta..COSE CHE NESSUNO SA..e io principalmente tra tante cose non so comeha fatto lei,prof D’avenia,a muovere così tanto il suo cuore,la sua mente e le sue emozioni..ke io ho nel mio cuore e non faccio vedere…è veramente fantastico “studiare” le sue parole..nel libro “bianca come..” è riuscito a farmi piangere..ora sono a metà libro..e sono sicura ke farà muovere anke il mio cuore..grazieeee prof. quanto vorrei conoscerla..

  138. Filippo Tabelli ha detto:

    Be’ che dire caro Prof. D’avenia: mi ha cambiato la vita! Ho 14 anni ed il mio professore d’ Italiano ci ha dato da leggere il suo libro “Bianca come il latte, rossa come il sangue” ed esso mi ha fatto vedere le cose da un punto di vista diverso ed un miglioramento nell’ ortografia e nello scrivere (di cui il mio prof. è entusiasta). Sono un suo piccolo fan ed oltre a farLe i complimenti volevo chiederle un consiglio riguardo a dei libri che potrei leggere (dopo aver finito il Suo nuovo libro, che divorerò in meno di una settimana).
    Grazie da parte mia e dal mio professore, Suo grande fan.

  139. luciana ha detto:

    nel libro “bianca come..” mi soffermai ad una domanda che IL Sognatore fece a Leo: <>..
    I concetti che sono emersi dal libro sono “la morte” e “l’amore” e probabilmente risponderei queste due parole a quella domanda..io penso che l’amore sia come la morte:non sai quando, ma sei sicuro che prima o poi toccherà anche a te innamorarti e morire..e potresti innamorarti proprio quando non sei piu nemmeno capace di farlo..!!..ho 15 anni,professore..lei che pensa?..sarebbe solamente un’illusione,a quest’età,pensare che la vita possa fuggire al male se lo si vuole?….Luciana da Bari

  140. luciana ha detto:

    …la domanda era: DI CHE COSA HAI PAURA LEO??

    • Prof 2.0 ha detto:

      Cara Luciana, la vita è un misto di luci e ombre. La sfida è trovare il modo di abbracciare tutto, amare tutto. Allora non si muore, anche quando c’è il dolore, il fallimento, la crisi.

  141. sara ha detto:

    Caro prof, mi complimento per i suoi libri… regalano delle emozioni indescrivibili.. Ho saputo che lei ha partecipato ai colloqui fiorentini, e probabilmente verrà anche quest’anno… vorrei chiederle se può darmi un consiglio riguardante la tesina che si deve fare.. perchè io ed il mio gruppo di compagne da quasi un mese lo stiamo chiedendo alla nostra prof di lettere che però non ci risponde mai abbiamo iniziato a scrivere un pò ma davvero non sappiamo come fare.. mi scuso per aver scritto qui… grazie mille

    • Prof 2.0 ha detto:

      Cara Sara, mi spiace ma io non ho il tempo di seguirvi e non sarebbe giusto. Dovete farvi ascoltare dalla vostra professoressa. Insistete.

  142. Alessandro ha detto:

    I suoi libri sono fantastici. Ma com’è possibile che mi vien voglia di studiare latino e letteratura italiana leggendo la lezione del professore di Margherita ma stando in classe a sentire le lezioni della mia prof? “Che miracoli che potrebbe fare la scuola se fosse scuola davvero.”

  143. Alessandro ha detto:

    I suoi libri sono fantastici. Ma com’è possibile che mi vien voglia di studiare latino e letteratura italiana leggendo la lezione del professore di Margherita ma non stando in classe a sentire le lezioni della mia prof? “Che miracoli che potrebbe fare la scuola se fosse scuola davvero.” come scrive lei in Cose che nessuno sa…

  144. Adridouce ha detto:

    Non posso essere una Sua studentessa,ma qualche ripetizione privata sarebbe gradita!!!Jokes apart,it’d be a pleasure and privilege to share some the with an interesting man like you!
    Complimenti e Felice Natale

  145. Stefania ha detto:

    Ciao Alessandro,
    tu non mi conosci ma io, grazie al tuo libro, penso di aver conosciuto qualcosa di te… è strano, io leggo veramente molto ma non mi ero mai soffermata a pensare a quanti piccoli brandelli di anima si lascia all’interno di un libro, di una storia, che si decide di scrivere e di condividere con il resto del mondo. E alla fine di “Cose che nessuna sa”, divorato in poche e febbrili ore notturne ricavate per me stessa, mi è venuta voglia di scriverti. Così ho preso dei fogli e una matita con una punta decente e scrivo, cercando di fare mie tutte le splendide parole, le citazioni colte, le verità e le debolezze non celate dei tuoi personaggi immersi in una vita che stentano a capire ma che sentono di dover vivere al meglio. E ho pensato a te. Non ti conosco, non ho idea di come tu viva le tue giornate, se ciò che hai creato finora ti soddisfi, se ciò che ancora devi creare (o vorresti creare) ti tenga sveglio la notte…se sei un uomo o un fanciullo imprigionato nel corpo di un uomo, se sogni cose belle e grandi o temi di poter sognare troppo ora che alcuni dei tuoi obiettivi sono sicuramente stati raggiunti…quante cose che non so!
    Ma una cosa che so per certo è che il tuo libro parla. Mi spiego: non è una lettura, un libro docile che tu apri leggi e non chiede nulla in cambio se non di essere narrato; questo libro dialoga, mi ha sfinita e portata ad emozioni intense. Credo di aver pianto con un senso di disperazione tale in alcuni punti da far spezzare il cuore di un mio eventuale spettatore.
    Ti confesso di non aver mai scritto ad uno scrittore, uno che usa figure retoriche per descrivere delle città! Geniale! Ma non potevo farne a meno, ho desiderato scriverti appena ho rimesso la copertina al libro, a costo di sentirmi ridicola. Sei arrivato al primo posto della mia classifica personale.
    Penso che le cose che nessuna sa siano tante, (a volte troppe?) e penso che questo sia il motore che ci permette di andare avanti, la ricerca di risposte plausibili per cose che non sappiamo.
    Come si sente uno scrittore dopo aver finito una tale opera? Magari uno scrittore si sente soddisfatto ma allo stesso tempo infelice perchè si separa da una storia personale e la regala alla massa, la condanna alla condanna, al pubblico godimento o al pubblico disprezzo. Dev’essere difficile, chissà come stai quando qualcuno fa a pezzi un po’ di ciò che è te senza alcuna “simpatia”. Per questo ho pensato a te. Voglio essere una voce positiva e ringraziarti per ciò che mi hai regalato questo Natale.
    E dirti che ho provato “un po’ più di amore per la vita e un po’ più di misericordia per l’uomo” e te ne sono grata.
    Ecco quindi il perchè di queste parole: tra vent’anni qualcuno riderà, piangerà e si innamorerà della vita (ancora una volta o per la prima!) attraverso le tue pagine. Ci sei riuscito, Grazie! per le parole-emozioni che hai condiviso anche con me, per il coraggio che hai dimostrato, per la sensibilità e l’ardore di cui hai saputo impregnare il tutto. So che leggerei queste mie parola. Come non potresti? Quelli come te sono attratti dalle parole in modo quasi patologico, ne sono sicura. Mi auguro di non aver sprecato il tuo tempo. Ti mando un paio di baci leggeri (uno per ogni palpebra) e fingi che questo “discorsetto” sia arrivato a te grazie al suono sordo di una conchiglia, in modo disarmante.

    Stefania

    • Prof 2.0 ha detto:

      Cara Stefania, grazie per le tue righe. Per me è un gran dono sapere che il libro dialoga con il lettore, lo interpella, combatte con lui, annoda e scioglie. Lo hai detto meglio di chiunque altro. Uno scrittore dopo aver finito si sente felice e sfinito. Ha vissuto tutto quello che ha scritto e anche lui ha lottato con le parole, perché gli portassero rispetto… Le critiche sono inevitabili, ma non sono a me, ma a ciò che ho scritto: questo mi consente di esserne toccato relativamente. Il mio non è un libro docile. Mai aggettivo è stato più felice. Ti ringrazio per questo dono.

      • Stefania ha detto:

        Prego. Spero tu possa trovare la tua Stella nella vita (se non l’hai già trovata!)… la speranza di volere un amore così, un riconoscimento, è tornata da me dopo le parole lette e ne sono felice. Un bacio!

  146. Vito ha detto:

    Caro Alessandro,
    mi chiamo Vito, ho 22 anni e vengo da un paesino sperduto tra i monti boscosi della Basilicata. Confesso di non aver mai sentito parlare di lei prima di oggi, quando, per immergermi in un fare inoperoso che allontanasse per un attimo la ruvida inquietudine mia sorella e compagna, cercando video su YouTube relativi all’Odissea, spunta fuori una delle sue lezioni al liceo. Ho guardato quasi tutti i suoi filmati; letto l’articolo del 26 dicembre. Mi ha colpito molto sentirla parlare di solitudine, paura della solitudine, camere interne del cuore, stelle e desideri; e poi ancora, di apparire fare essere, di timore di innamorarsi e lasciarsi amare, come se Amore fosse una droga che possa renderci dipendenti e farci perdere la nostra autosufficienza – quanto è strano arrivare al punto di pensare a due cuori anziché soltanto al proprio. Ha parlato di bellezza, io parlo di poesia segreta delle cose, e del genio che è in grado di scorgerla nella sua nudità o che ne è sorpreso nei momenti più insoliti. Mi ha colpito molto tutto questo, perché tutto questo è in me. E’ strano quando i tuoi pensieri di ogni giorno trovano corpo nelle parole di una persona altra da te, che sotto lo stesso cielo asseconda e riveste di madreperla i tuoi stessi tormenti, il tuo stesso dolore. Quel dolore che è un preludio a una pietra preziosa bellissima e lucente, da donare a chi ti sta vicino e ti ama in maniera incredibile – anche se noi spesso non ce ne rendiamo conto in giusta misura, perché abbiamo il terrore di lasciarci andare e di perdere di vista il nostro inattaccabile centimetro d’anima. Non credo che questo sproloquio scritto di getto abbia uno scopo preciso: mi piaceva l’idea di comunicarle tutto un groppo di emozioni e sensazioni scaturito dall’ascolto profondo delle sue parole. Grazie davvero.
    Il cuore dell’uomo è la cosa più meravigliosa che ci sia, perché in esso c’è ogni cosa. Quanto vorrei dirle ancora, ma mi contengo!
    Con affetto,
    Vito

    • Prof 2.0 ha detto:

      Caro Vito, grazie di cuore. Spero di riuscire a venire in Basilicata. Ci sono stato solo di passaggio. Grazie per quello che mi hai scritto.

  147. Cecilia ha detto:

    Salve,
    Non so davvero come cominciare,e,molto strano,io le parole ce le ho sempre. E’ stato al mio tredicesimo compleanno che un’amica mi regalò il suo libro:”Bianca come il latte rossa come il sangue”. Sono sincera in tutto…Ho iniziato a leggerne alcune pagine per provarlo(adoro leggere,pochi libri che mi hanno regalato li ho rifiutati)e non riuscivo a continuare la lettura,tanto non mi era piaciuto. Più avanti decisi di sistemare i libri arretrati,quelli che per un motivo o per l’altro avevo lasciato da parte:tra quelli c’era il suo,e lo lessi. Non so come,non so il perchè ma quella volta fu diverso,e lo lessi così tanto da finirlo qualche settimana dopo(i suoi sono libri che per essere capiti vanno letti osservando ciascuna parola,perchè ognuna ha un suo significato che però per essere scrittura vanno unite alle altre,quasi fosse il testo di una canzone). Lei dice che sono importanti i prof che si hanno durante il percorso scolastico,beh,io faccio solo la terza media ed ho avuto la fortuna di averlo già incontrato un prof speciale. Insegnava italiano,lo fa ancora ma non a me;nel suo libro parla del bianco e quando lo lessi per me non era un argomento nuovo:questo prof ci aveva fatto scrivere un testo su quale colore meglio ci rappresentasse,che descriva in sè la nostra vita. Io scelsi il bianco. Non mi chieda perchè,ma era il colore che mi serviva. Era un testo di poche righe,senza troppo significato eppure il prof ci trovò qualcosa di profondo,di mitico(lui ci raccontava sempre dell’odissea e di ulisse come in “Cose che nessuno sa”). Da quel momento cominciai a scrivere,a riempire i fogli inanimati di un computer con delle parole,con me,con il mio essere bianco. E anche il suo libro mi aiutato a capire,a farmi rendere conto che quello che facevo non era sprecato,perchè lei con quel libro mi ha affascinato e sento di poterlo fare anch’io,un giorno,non lontano. Con questo testo sul bianco(che per me non significa vuoto,affatto,perchè il bianco è pieno è vivo,altrimenti non avrebbe potuto scriverne e nemmeno io)mi sono appassioanta alle parole,mie e degli altri,e ho aperto gli occhi di fronte a tutta la poesia che avevo accanto a me,negli altri “colori”). Il bianco è una di quelle cose misteriose,fatte di bellezza,perchè nell’essere bianco si prova dolore ma anche amore nei confronti di altri “colori”,non così simili a lui.
    Forse le sembrerà tutto un po’ folle ma almeno con questa follia ho riempito 31 pagine di computer.
    Le ripeto:non so il motivo per cui era diverso rileggerlo dopo il libro,non so cosa sia cambiato,non so cosa mi abbia fatto scegliere il bianco,non so quale forza mai incontrata prima mi abbia spinto a scrivere. Ma dopotutto…ci sono cose che nessuno sa…
    Grazie,mi ha insegnato a trovare il mio sogno.

  148. MariaLetizia ha detto:

    Sono una ragazzina di 13 anni e il mio unico mondo sono i libri. Adoro leggere, ho letto un sacco di libri, da “l’eleganza del riccio” a “Geronimo Stilton” ma il suo libro mi è piaciuto un sacco perché è strano che una persona di 36 anni riesca a immedesimarsi in un ragazzo così giovane e inesperto della vita. Io non mostro mai come sono veramente perché è strano vedere una ragazza appassionata di lirica, teatro, letteratura, storia dell’arte,lavorare a maglia, nella realtà che viviamo oggi. I suoi libri mi sono piaciuti entrambi perché mi hanno aiutato a spegnere quella vocina che mi diceva “Ma smettila di fare la ragazza matura! Divertiti!” e continuare il mio cammino a testa alta senza pensare a cosa mi dicevano le persone, è vero ho ancora 13 anni, ma nel mio guscio di pezzi del nemico ne ho fin troppi. La ringrazio di cuore dei suoi libri e spero che il mio libro quasi finito possa suscitare le stesse emozioni che mi ha suscitato il vostro. La lascio con una frase inventata da me che la mia professoressa reputa molto bella ” Ogni giorno della vita è prezioso perché non potrai mai essere la persona che eri, ogni situazione ti aiuta a crescere per diventare quella persona che saprà affrontare quella piccola parola chiamata mondo.” Buona giornata 🙂

  149. Lucia ha detto:

    “…ho frequentato la scuola di specializzazione per l’insegnamento secondario, durante la quale ho imparato un sacco di teorie inutili da gente che non è mai entrata in classe e ho capito come NON deve essere un insegnante…”
    Rinnovo la stima! 🙂
    Lucia

  150. Lara ha detto:

    Professore,grazie, mille volte grazie!
    I suoi libri, sia il primo che il secondo, sono toccanti, veri, profondi. Era da tempo che cercavo un libro che mi lasciasse qualcosa dentro e che non narrasse solo una bella storia. Bene, i suoi libri sono riusciti in questo intento.
    Mi hanno emozionato e coinvolto, mi hanno dato risposte a domande che non riuscivo a risolvere.
    Non so dove le trova le parole che riesce a scrivere, però sono speciali.
    Non lo dico tanto per dire, ma lei è una delle poche persone (almeno una delle poche persone che io “conosca”) che danno fiducia ai ragazzi e che non vogliono a tutti i costi impedire loro di “volare”, che gli sprona a inseguire ciò in cui credono. Per questo la ringrazio,spero che continuerà a scrivere libri belli come questi due. Complimenti,
    Lara

  151. Giorgia ha detto:

    Allora..sono indecisa a darle del tu o del lei..proverò ad usare il tu..spero non ti offenderai. Mi chiamo Giorgia e ho 13 anni…ho letto il tuo libro,”Bianca come il latte rossa come il fuoco”. L’ho divorato in un giorno e l’ho trovato un libro splendido e riflessivo. Credo che sia vero che le esperienze…credo le più dolorose riescano a cambiarti, a farti maturare..perchè mi è successo in prima persona…beh..io fino a poco fa non sapevo cos’era la morte. Sapevo che esisteva…ma non ci pensavo molto…era come per Leo il bianco…non volevo pensarci e facevo di tutto per dimenticare. Penso che sia la natura del genere umano..avere paura della morte..non accettare il dolore. Poi un doloroso giorno se n’è andata via una persona a cui tenevo molto..ed inizialmente sono stata molto male..non smettevo di piangere…di dichiararmi debole e umana…nonostante alcune persone mi dicevano di crescere e di non essere infantile…Poi ho capito che forse avrei dovuto cercare di non soffrire…perchè lei non lo avrebbe voluto ed finalmente capito che cos’è la morte..la morte è un qualcosa di doloroso..di orribile…ma veloce…perchè neanche te ne accorgi…è come un soffio…ecco cos’è la morte.
    Inoltre volevo complimentarmi con te..perchè questo libro mi è piaciuto moltissimo..e credo che andrò a comprare tuo altro libro!
    Ti auguro di non smettere mai di sognare e che tutti i tuoi sogni si realizzino…ti auguro di essere sempre felice e soddisfatto di quello che fai di che quello che hai fatto.
    Buona serata
    Giorgia

  152. Giulia ha detto:

    Un giorno apro la porta di casa e trovo un pacco davanti a me:
    lo apro, e con piacevole sorpresa trovo “Cose che nessuno sa”.
    Leggere, parola dopo parola, con sospiri e tremiti, o come dice lei:
    “per ferire ed essere ferito”, ecco come è stato leggere il suo libro.
    Sono stata ferita, leggendo la storia di Margherita ho rivissuto tutto,
    paura, dolore, perdita, speranze, e amore.
    “Se anche solo un lettore la amasse [la vita] un po’ di più grazie a queste pagine,
    sarei soddisfatto”.
    Lo sia Professore, perché è proprio come mi sento ora.
    Grazie,
    Giulia

  153. Prof. ReligionHour ha detto:

    Carissimo collega,
    ho letto il tuo libro ed è stato bello leggerlo…ho rivisto nelle lezioni del “Sognatore” molte mie lezioni che quasi non credevo ai miei occhi cambia solo l’argomento(io insegno religione come Gandalf, ma in modo diverso)..quando la passione per l’insegnamento brucia dentro si vede!!Teniamo vivo il Sacro Fuoco!! Grazie per l’emozione che hai saputo trasmettermi…
    Prof. ReligionHour

  154. enrica ha detto:

    Non mi è mai successa una cosa simile!
    Seguire un blog e non riuscire a smettere di leggere i commenti. Ora passo al Tu. Ti ho già scritto e la mia felicità di persona semplice è stato leggere la tua risposta. Mi commuovo leggendo le parole di chi di scrive, ma soprattutto leggendo le tue risposte, soprattutto quelle date ai ragazzi dei quali difendi o aiuti a difendere i sogni. Ho scoperto dove insegni e mi piacerebbe che un insegnante come te non fosse un privilegio di una scuola privata, perchè sono una sostenitrice accanita della scuola pubblica. Ho letto le risposte che hai dato ad alcuni insegnanti di scuole professionali. E’ vero quello che dici, il cambiamento di questi ragazzi può dipendere da ogni singolo insegnante che incontrano, dalla passione che mettono nel loro modo di insegnare ed “incantare” i loro studenti. Ma è anche vero che se ti senti un insegnante di serie B, fai fatica a portare avanti la tua passione. Credo, però, che il tuo rispondere ad un insegnante che si rivolge a te, possa aiutarlo a credere in quello che fa. Io continuerò a seguirti, i tuoi sono tra i libri che mi hanno cambiato la vita, non solo per il tuo modo di scrivere, ma per come racconti la vita. Attraverso i tuoi libri, mi piacerebbe riuscire ad appassionare mio figlio, accanito lettore, anche alla scrittura, cosa che non ama fare. Trovo che tu abbia un dono speciale, un dono che vorrei avere per raccontare quello che ho dentro. Mi accontento di scrivere lettere alle persone che toccano la mia vita e fanno un po’ di strada con me. Tra queste, ora, ci sei anche tu. Grazie per tutto. A presto. enrica

  155. Maria Grazia ha detto:

    Professore ho letto i suoi libri.Sono entrambi stupendi,sono in attesa del terzo . <3

  156. Caterina ha detto:

    Il tuo libro è stato un regalo di natale ricevuto da mio fratello..non ti avevo mai sentito nominare e allora ho pensato di andare a curiosare un po’su internet per sapere chi fossi..sono stata colpita da due cose: 1. La tua bellezza. Sei troppo bello per fare il professore…non ti ci vedo affatto entrare in sala professori tra i tanti colleghi cinquantanni grigi, tristi e stanchi del proprio lavoro..saresti come il sole splendente di Sicilia in un cupo mattino londinese. 2. L’analogia tra la mia vita e la tua. Stessa età, stessa sicilianità (da intendersi come profondo legame con una terra meravigliosa che non ci accoglie e non ci permette di crescere in essa, ma che non possiamo fare a meno di amare perché è dentro di noi “con i suoi colori e i suoi profumi”) stessi “folli” genitori che hanno costituito una stessa “folle” famiglia numerosa,in una casa in cui anche trovare un piccolo angolo per studiare era impresa ardua (ma ci volevamo bene e non amo nessuno più di loro)e soprattutto stessa professione(sono anch’io una professoressa) e stessa profonda passione per questo lavoro che è il più bistrattato d’Italia ma rimane il più nobile (la sensazione che provi quando percepisci, attraverso lo sguardo dei tuoi alunni che si illumina di interesse, che hai aperto una finestra nella loro mente, un nuovo punto di vista sul mondo!).
    Certo credo che fra la mia vita e la tua ci siano anche profonde differenze: tu non vivrai in un modesto (per non dire squallido) appartamento con due coinquiline pazze che non rispettano mai i turni per pulire casa, non avrai il problema di arrivare a fine mese con il nostro stipendio da fame..non sarai mai colto dal dubbio di aver fatto bene a sacrificare tutto per questa professione(la famiglia, i vecchi amici, la tua terra, l’amore)..e ancor più grave, dal dubbio di non essere all’altezza di questa professione, di non essere abbastanza preparata, intelligente, acuta, determinata..io si, continuamente..per questo quando ho letto di te su internet sono stata colpita dalla tua determinazione, dalla tua capacità di realizzare i tuoi sogni, dal tuo ottimismo e ho provato forse anche un po’ d’invidia..io il tuo libro non l’ho ancora letto, comunque mi auguro che la bella immagine che dai di te in questo blog, sia autentica e non solo frutto dei complessi meccanismi del business editoriale a cui immagino sarai soggetto..

    • Prof 2.0 ha detto:

      Cara Caterina, ti ringrazio per la tua schiettezza e simpatia. Anche io per tanto tempo (fino a 2 anni fa) ho vissuto come hai detto tu. Se non avessi avuto la fortuna di pubblicare il mio primo libro e se non fosse andato così bene, anche io avrei quei problemi o avventure di cui parli. Nonostante questo non ho smesso di insegnare, perché so che lì è la mia vita, la mia sostanza, il mio peso, la mia gravità. Buon lavoro cara collega e non ti preoccupare se non ti senti all’altezza. Succede anche a me tutti i giorni. Preoccupati quando comincerai a pensare di essere all’altezza…

  157. Cece ha detto:

    Caro professore, sono una ragazza di 17 anni appassionata di musica e poesia e, molto spesso, insoddisfatta della sua vita. Ho appena finito di leggere il suo meraviglioso libro “Bianca come il latte, rossa come il sangue” e, mi creda, se sono qui a scriverle, è perché il suo libro è stata come un’illuminazione per me. Io sono come Leo, scrivo quegli sms che poi finiscono in una cartella per sfogarmi, dubito spesso dell’esistenza di Dio, suono la chitarra (o almeno ci provo, sto imparando da autodidatta) e adoro cantare. Leggendo il suo libro, ho capito quanto la vita sia importante, la vita è un percorso ricco di colori che in base alle nostre scelte diventa piacevole o meno. Errare humanum est. Io ho fatto parecchie scelte sbagliate, mi sembra di vivere una vita che non è la mia. Ma ora voglio cambiare il mio percorso e renderlo piacevole, voglio seguire il mio sogno di diventare musicista e coltivare la mia grandissima passione per i Beatles. Credo che sia una persona eccezionale e le faccio i miei più sinceri complimenti!

  158. Serena ha detto:

    Ciao,mi chiamo Serena ed ho 15 anni,i suoi libri mi sono stati regalati  entrambi da mio fratello(condividiamo la stessa passione per la lettura) quando mi regaló “bianca come il latte rossa come il sangue” ,non so come spiegare la sensazione che provai,ma fu stupenda.Finito il libro (in attesa del secondo) non sono riuscita a trovare nessun libro allo stesso livello,nessun libro che mi attirasse leggendone solo la prima pagina,nessun libro nel quale mi ritrovassi quanto nel suo.Quando poi ho ricevuto “cose che nessuno sa” aperta la prima pagina mi sono sentita come a casa….(anche perchè mi rispecchio molto in Margherita)grazie ai suoi libri ho capito molto della vita.
    Grazie di cuore 

  159. Annalisa ha detto:

    Fino a poco tempo fa non avevo trovato uno scrittore della stessa potenza di Margaret Mazzantini. Oggi ho finito il tuo libro, e credo di averne trovato un altro! In certi momenti, quelli giusti, un libro ti entra dentro e ti spiazza… o semplicemente ti ricarica!

  160. Cecilia ha detto:

    Quando leggo un libro mi emoziono sempre e lo stesso è accaduto per il tuo libro.. quando scrivo anche per gioco vorrei metterci tutta l’emozione e la passione che tu hai trasmesso a tutti noi con il tuo libro.
    sono una ragazza di 17 anni e non ho una vita semplice, ho tanti problemi,ma quando leggevo il tuo libro mi dimenticavo dei miei problemi! Quindi ti ringrazio di tutto e grazie per farmi sentire un’altra persona per qualche ora! Grazie.!

    • Prof 2.0 ha detto:

      Grazie a te, Cecilia. E’ bello sapere di fare compagnia ai miei lettori. Fare le cose che ci piacciono solleva il cuore.

  161. Silva ha detto:

    ciao prof. ho 72 anni e ti ho scoperto solo ora tramite

    un’amica dei miei nipoti su fb.Mi hai emozionata e domani in libreria a cercare i tuoi libri. Ho gardato i tuoi video e , come moglie di un ex insegnante, mi sei piaciuto un sacco.Cerca di non cambiare con l’avanzare dell’età. Grazie per l’emozione che mi hai data e che , sono sicura, mi daranno i tuoi scritti. cia
    Silva

  162. Sheila ha detto:

    Hai proprio ragione. Sei riuscito ad aprire i miei occhi e il mio cuore, finalmente vedo e sento che la vita è una canna infinita, ho iniziato a farmi questa canna giorno e notte… 🙂 Che opportunità unica e preziosa!Ho capito che quest’opportunità me la devo tenere stretta e non permetterò mai più a nessuno di strapparmela via come era successo già tante volte nella mia vita. E pensa che ci ho messo tanto a capirlo… Complimenti, le tue foto qui sul blog sono stupende e trasmettono tanti messaggi chiari. Mi piace soprattutto quella tua foto da bambino, si vede che eri un bambino felice che poteva essere veramente bambino. C’è una mia curiosità: vedo una foto dove sei seduto su una panchina accanto a quelle bellissime due donne anziane (evviva le donne anziane, ci possono insegnare così tanto, lo sto sperimentando sulla mia pelle!) e ho notato che sei immerso in un libro. Come si intitola quella perla che tieni tra le tue mani?

    Voglio concludere questo mio piccolo messaggio dedicando a te e a tutte le persone su questa bellissima madreterra questa poesia dal profondo significato di Pablo Neruda:

    ODE ALLA VITA

    Lentamente muore
    chi diventa schiavo dell’abitudine,
    ripetendo ogni giorno gli stessi percorsi,
    chi non cambia la marcia,
    chi non rischia e cambia colore dei vestiti,
    chi non parla a chi non conosce.

    Muore lentamente chi evita una passione,
    chi preferisce il nero su bianco
    e i puntini sulle “i”
    piuttosto che un insieme di emozioni,
    proprio quelle che fanno brillare gli occhi,
    quelle che fanno di uno sbadiglio un sorriso,
    quelle che fanno battere il cuore
    davanti all’errore e ai sentimenti.

    Lentamente muore
    chi non capovolge il tavolo,
    chi è infelice sul lavoro,
    chi non rischia la certezza per l’incertezza per inseguire un sogno,
    chi non si permette almeno una volta nella vita, di fuggire ai consigli sensati.

    Lentamente muore chi non viaggia,
    chi non legge,
    chi non ascolta musica,
    chi non trova grazia in se stesso.

    Muore lentamente chi distrugge l’amor proprio,
    chi non si lascia aiutare
    chi passa i giorni a lamentarsi
    della propria sfortuna o della pioggia incessante.

    Lentamente muore
    chi abbandona un progetto prima di iniziarlo,
    chi non fa domande sugli argomenti che non conosce,
    chi non risponde quando gli chiedono qualcosa che conosce.

    Evitiamo la morte a piccole dosi,
    ricordando sempre che essere vivo
    richiede uno sforzo di gran lunga maggiore del semplice fatto di respirare.

    Soltanto l’ardente pazienza
    porterà al raggiungimento
    di una splendida felicità.

    • Sheila ha detto:

      Ho saputo che la poesia che ho postato giorni fa non è di Pablo Neruda, bensì di Martha Medeiros. Ringrazio di cuore quella persona che me lo ha fatto notare. Non lo sapevo e mi dispiace tanto, mi sono affidata a delle fonti sbagliate che girano per internet, ho commesso un errore madornale nei confronti della nostra cara amica preziosa chiamata “cultura”. Chiedo scusa a tutti voi, ma soprattutto a Martha. Amo la vita anche per quello perchè mi permette di incontrare gli errori, i nostri maestri migliori 🙂

  163. Elena ha detto:

    Ciao Prof!

    Scrivo prof con la P maiuscola non tanto per questioni formali, ma perché nutro un profondo rispetto per quanti fanno il tuo lavoro con la tua dedizione.

    Anch’io faccio parte dell’Universo Scuola, ma la mia… “galassia” è un’altra: mi occupo dei piccoli della Scuola Primaria. Vengo da tutt’altra regione rispetto alla tua: tu sei dell’estremo Sud, che adoro; io sono dell’estremo Nord: una maestra nata e cresciuta a Udine, spudoratamente timida con il prossimo ma, direi, “estroversa per contrasto” quando si tratta di condividere interessi sinceri come quello per la mia professione. Sarà che sono costantemente circondata dai miei terribili, piccoli, “alieni” dai 5 ai 6 anni, saranno per un’infanzia e un’adolescenza non proprio spensierate,sta di fatto che tra tanti (ma non tutti, per fortuna) barbosi colleghi annoiati, frustrati e stressati mi sento spesso una mosca bianca. Io, quella strana che parla così poco; io, che mi chiedo se mi vada davvero di crescere e che riconosco la fortuna di essere “costretta” a dare ancora ascolto a quella parte di me che non rinuncia al piacere di giocare, di ascoltare racconti e di sognare: ad occhi aperti o perdendosi tra le pagine di un libro. Il tuo “Bianca come il latte (…)” mi ha emozionata tanto, per una serie di immmagini che ha richiamato alla mia mente. Grazie, Prof, per aver scosso con tanta delicatezza ricordi assopiti, che tanto potere hanno, una volta risvegliati, di restituire rispetto e ammirazione per la vita.
    In attesa di leggere il tuo secondo lavoro, t’invio un abbraccio in questa ventosa sera di gennaio.
    Mi scuso anche per averti dato del “tu”, ma è uno scotto che devi pagare: così impari, ad arrivare tanto “dentro” alle persone!

    • Prof 2.0 ha detto:

      Cara Elena, ti ringrazio per il tuo racconto. Se rinasco faccio il maestro elementare… Nel nuovo libro c’è un personaggio che ti piacerà molto, si chiama Andrea, ha cinque anni e disegna continuamente…

  164. Laura ha detto:

    Caro Prof. ! Bellissimi i suoi libri!!! Dalla lettura del secondo in particolare ha fatto nascere in me una certa nostalgia, a volte anche un po’ fastidiosa le dirò, per una cosa che non riuscivo ad immaginare o addirittura ne trascuravo l’esistenza: i fratelli. Io sono infatti figlia unica e non ho mai pensato, perchè questo mi è stato fatto passare sin da piccola, di avere qualche cosa in meno rispetto agli altri bambini. Crescendo la vita mi stà insegnando che non è così. Chissà se lo riesce a notare anche lei nei suoi alunni senza fratelli. Chissà se si accorge chiaramente delle loro mancanze. Un bravo prof. dovrebbe essere sensibile anche a questo e leggendola mi è parso di notare in lei questo tipo di sensibilità, che ne pensa?
    Grazie e buon lavoro!

    • Prof 2.0 ha detto:

      Cara Laura, ognuno ha la sua storia e l’importante è incollarsela addosso. Sì forse hai perduto qualcosa non avendo fratelli, ma questa è la tua storia. In compenso avrai tanti amici.

    • Silvietta ha detto:

      Non è qualcosa in meno, ma qualcosa in più, quello che hanno i figli unici. Anche io non ho fratelli o sorelle, e per questo ho avuto l’occasione di imparare da me ad essere responsabile e matura, semplice e sincera. Un fratello (o una sorella) è tante cose: amicizia, amore, affetto, protezione, sincerità… Un fratello può aiutare a crescere e maturare, ma in un modo differente da quello in cui può maturare un bimbo solo, che conta solo su di sè e che si fida solo di sè stesso. E’ qualcosa in più. No, mi sbaglio. Non è qualcosa in più, ma qualcosa di DIVERSO. Io la penso così…

  165. Margherita ha detto:

    Tutte le lettere iniziano o dovrebbero iniziare con un saluto, o mi sbaglio?
    Buonasera o ciao? Massì, facciamo buonasera.
    Voglio darle del “lei” perchè è un professore, è più vecchio di me e il “lei” è un mio modo per rispettarla.
    Lei è un professore fantastico non solo per i suoi alunni (mamma mia che invidia!), lo è stato anche per me. Mi ha insegnato a vivere, o forse a ri-vivere.
    All’inizio del libro ha scritto: “Questo libro è un’opera di fantasia. Personaggi e luoghi citati sono invenzioni dell’autore e hanno scopo di conferire veridicità alla narrazione. Qualsiasi analogia con fatti, luoghi e persone, vive o scomparse, è assolutamente casuale.”
    E se le dicessi che mi chiamo Margherita, ho quasi quattordici anni, l’anno prossimo devo iniziare la prima scientifico e abito vicino a Milano ci crederebbe? Deve sapere che è la verità. Coincidenze? Forse.
    A Margherita, quella del suo libro, mentre leggeva l’Odissea sembrava di leggere la storia della sua vita. Mentre io leggevo “Cose che nessuno sa”, è sembrato di leggere la mia, di storia.
    Nella mia vita, anche se breve, sono successe moltissime delle cose accadute alla sua, di Margherita. Ne parlo come se fosse una persona vera, come se fosse la mia migliore amica, che tra l’altro si chiama Margherita anche lei, ma a lei questo non interessa, prof.
    Posso dirle solo grazie, grazie delle emozioni che mi ha fatto provare, grazie davvero, di cuore. Vorrei tanto vederla, parlare con lei, guardarla negli occhi, ma so che non riuscirà nemmeno a rispondermi a questa e-mail.

    Arrivedeci, o meglio a riscriverci, prof.
    Margherita

    • Prof 2.0 ha detto:

      Cara Margherita, a volte i personaggi escono dai libri, a volte le persone entrano nei libri… Lo vedo continuamente. Un abbraccio

  166. Margherita ha detto:

    “UTOPIA” é sempre stata la mia parola preferita.
    Insegnare é il mio sogno fin dalle elementari, e questo sogno non ha fatto che crescere nel corso degli anni.
    Ora di anni ne ho 18, ho un esame di maturità da affrontare e troppe decisioni da prendere.

    Il suo libro é stato, dopo tanto, la prima voce che mi ha ricordato di continuare a credere nel mio sogno, a dispetto di quanti mi dicano che sia pressoché impossibile.

    Se un giorno insegneró, penseró a lei.
    Grazie.

  167. Serena ha detto:

    Buongiorno, sperando che lo sia davvero, data la quantità di neve che scende qui a Parma. Bhè, che dire, di complimenti in questo blog ce ne sono a bizzeffe, e sarebbe forse inutile aggiungere il mio, ma…
    Ancora non sono riuscita a prendere il secondo romanzo, tuttavia il primo l’ho acquistato per il titolo fiabesco e perchè era stato scritto da un collega coetaneo e ‘fuorisede’ e sono stati due giorni intensi di lettura e di ricordi e sensazioni riemerse. Il mio giovane Alessio era/è così, come il tuo giovane protagonista, specie nella parte arrabbiata. Chissà che fine ha fatto? Rimane il fatto che hai saputo cogliere la visione interiore del mondo dei ragazzi ed è questo quello che deve fare un insegnante. Mi auguro di potermi ritagliare un po’ di tempo per le “cose che nessuno sa”. Un “inboccaallupopertutto”

  168. luca ha detto:

    Ho letto il tuo articolo sui buoni propositi del 2012, poi ho visitato il blog. Complimenti. Abbiamo molto in comune: l’età, il mestiere, i ricci (i tuoi son più belli), l’idealismo (mi par di capire), l’amore per l’Odissea (che conosci infinitamente meglio di me, io sono laureato in Filosofia).

  169. Stella ha detto:

    ci vorrebbero più professori che amano quello che insegnano… da alunne quali siamo, rivendichiamo il diritto ad avere professori che vadano oltre all’apparenza, e oltre ai nostri bei faccini spaventati da quello che ci aspetta fuori… il nostro futuro ci aspetta, ma sono pochi gli insegnanti che ci aiutano a costuirlo… ma a parte questo piccolo sfogo, colpimenti: per i libri, per la passione che ci metti, per tutto!
    Debbi e Stella

  170. Simo ha detto:

    Buonasera prof,
    sono una studentessa di un istituto commerciale che qualche settimana (forse anche meno!) fa ha trovato il suo blog per caso. Però a giorni di distanza penso che non sia stato poi tutto casuale. Spiego il motivo.. Nell’ora di religione, per rendere più interessate un argomento trattato, la prof ci ha portati a vedere un film: Alla luce del sole. Questo avrebbe dovuto, oltre che farci essere più interessati alla sua lezione, farci riflettere. Credo che per qualcuno, me compresa, sia stato così.
    Ma tornando al punto di partenza, durante le scene finali ci ha detto che il ragazzo in viaggio (che tra l’altro era stato accanto a Puglisi) era l’autore del libro “Bianca come il latte, rossa come il sangue “. Allora ho pensato subito al blog che avevo visto un pò di tempo prima, e leggendo la sua biografia ora cito questa frase: Tra questi indelebile il ricordo di padre Puglisi.
    Allora è vero!
    Prof, ha mai visto visto il film? E’ lei (idealmente) il ragazzo che in treno scrive la lettera al padre Puglisi?

  171. Simo ha detto:

    p.s: mi spiace, ma non ho ancora letto il suo libro. La lista fatta mi rincorre dalla fine del 2011, ma sono molto incuriosita. “Cose che nessuno sa” più che l’altro, mi attira.

  172. ELENA ha detto:

    Con “Bianca come il latte rossa come il Sangue” ho riso tanto ma anche pianto come una bambina…è un libro meraviglioso e fresco fresco di amazon ho sul comodino la tua ultima creazione…. inizierò oggi sempre che Ali e Chicco mi lascino in pace.. sono i miei nani e quando leggo le tue parole penso a loro e a come saranno e vorrei poter avere le tue capacità per poter descrivere le loro vite come tu fai con i protagonisti dei tuoi libri… intanto assaporo e poi si vedrà !

  173. SILVIA SEMPERBONI ha detto:

    Ciao, siamo nati lo stesso anno, ho un marito e due bambini molto piccoli, che sono la mia vita. Ho letto tutto d’un fiato il tuo ultimo libro, e credimi, ci ho trovato tutta quella vita, amore filiale, amore sponsale, morte, natura, bellezza, sofferenza, voglia di fuggire, amore disperato… insomma, tutto quello che volevo sentirmi dire ORA, hic et nunc come diresti tu! E sai una cosa? Ho BISOGNO di raccontare come è DAVVERO la vita di una giovane (siamo ancora giovani??) madre e moglie. Sono cose che nessuno sa, finchè non le vive. Vorrei per davvero lasciare che il fiume in piena che mi trascina, esondasse in un fiume di parole. Bisogna che qualcuno te le dica, queste cose, così le metti nei tuoi libri… come posso dirti tutto? Ci sarà un modo!!??!! Silvia S.

  174. sofia ha detto:

    nn vedo l’ora di leggere il tuo libro!deve essere fantastico…..;)

  175. Anna ha detto:

    Ciao Alessandro! Mi chiamo Anna ho 16 anni e ho letto tutti e 2 i tuoi libri. Un commento? BELLISSIMI! Cose che nessuno sa è davvero stupendo…mi sono addirittura commossa in alcuni punti e quando l’ho finito avrei voluto ricominciarlo a leggere…purtroppo non ce l’ho fatta perchè mia mamma se l’è portato via e ora anche mia sorella lo sta leggendo. Sono tutte e due antusiaste e anche io. Non vedo l’ora di farlo leggere alle mie amiche!!! Bianca come il latte rossa come il sangue però l’ho sentito più vicino a me, forse perchè anche io adesso sto facendo filosofia e, rileggendolo, risco a capire alcuni punti che, l’anno scorso, non comprendevo. Il mio filosofo preferito è Socrate perchè mi ha messa davanti alla realtà. Lui era diverso perchè non stava lì a cercare l’origine della vita (come Talete, o Eraclito, o Protagora…) lui la vita l’aveva davanti e non vedeva l’ora di scoprire tutto ciò che non sapeva. Facendo ricerca. Una vita senza ricerca non è degna di essere vissut,a no? Bene, nel momento in cui rileggevo le pagine di Bianca come il latte rossa come il dangue, “sentivo” Socrate parlar.
    Tu in quel momento eri il mio Socrate! Per qui ti ringrazio perchè mi hai messa di fronte alla realtà. Scusa ti ho scritto un po’ troppo ma per me non è mai abbastanza!Qust’estate sono andata in vacanza con GS e c’era anche Modena. Così un ragazzo ha detto che tu seia ndato nella sua classe a parlare! Deve essere stato bellissimo!
    Allora ti vorrei fare una proposta: perchè non vieni nella mia scuola? Sai, c’è troppa gente che ha bisogno di una scantata, ogni giorno me ne accorco sempre di più! Io frequento il Colombini (PC)e sarebbe FANTASTICO se tu venissi (ma immagino che ce ne sono un mucchio che ti hanno chiesto la stessa cosa!!xD ). Addirittura la mia prof di filo, che di solito è molto rigida, era entusiasta quando le ho proposto l’idea!! Questo è un segno! Devi assolutamente venire!!
    Ok basta, adesso non parlo più.
    Spero che tu mi risponda presto!
    Con affetto gioia.
    Anna

    • Prof 2.0 ha detto:

      Verrei volentieri, cara Anna, ma la scuola e tanti impegni già presi me lo impediscono. Magari in futuro. Grazie per il messaggio e per quello che mi hai scritto.

  176. Luca ha detto:

    Carissimo Alessandro, scusami se ti do del tu ma leggendo i tuoi romanzi e come se ti conoscessi un po…ho letto quasi tutto d’un fiato “Bianca come il latte rossa come il sangue” e mi sta aiutando molto nella mia opera educativa (sono un giovane sacerdote, siciliano come te, e come te ho conosciuto per certi versi Padre Puglisi e faccio un dottorato a Roma). Alla fine del romanzo ringrazi il lettore, ma oggi sento io il dovere di ringraziarti per le prospettive veramente umane e per questo anche divine che il tuo romanzo mi ha regalato. Grazie e buona vita

  177. Caterina ha detto:

    Ciao Alessandro, oggi ti ho visto all’Auditorium Concialiazione e devo dire che è stato molto interessante e stimolante assistere al confronto tra due grandi prof (tu e Vecchioni)sul tema della giovinezza e del ruolo di guida che noi professori siamo chiamati ad assumere nei confronti dei “nostri” ragazzi. Condivido la tua fiducia riguardo l’indole dei giovani: anch’io nel corso dei miei 7 anni di insegnamento mi sono trovata di fronte ragazzi desiderosi di apprendere, animati da grande curiosità, disposti ad abbandonare il loro scudo di diffidenza o indifferenza, non appena comprendevano di poter fare affidamento su di te. Però credo che noi siamo stati fortunati, abbiamo lavorato in buoni istituti, le cosiddette scuole del centro (a proposito è vero che hai lavorato al liceo Visconti qui a Roma?!? La mia scuola attuale. Peccato! Mi son persa l’occasione per un invito a pranzo..)ci sono sicuramente realtà molto più complesse in cui si sperimenta quotidianamente la frustrazione di non essere ascoltati, o l’aperta ostilità ed è in questi casi che il mestiere dell’insegnante diviene una vera missione e una grande sfida perché trasmettere qualcosa a persone che non hanno avuto la fortuna di costruirsi quel “nucleo” di cui oggi parlavi, che non sono state amate in quanto individui, è molto difficile, bisogna partire da zero.

    • Prof 2.0 ha detto:

      Grazie, Caterina. Buon lavoro! Sei fortunata a lavorare in un liceo come il Visconti. Io lì ho fatto solo il tirocinio.

  178. Franco ha detto:

    Ciao. Sei stato grande come sempre nell’incontro a Roma insieme a Vecchioni. Devo dire che anche lui mi ha sorpreso, anche se la differenza è tangibile. Ha detto che il cristianesimo è tutto nel comandamento: Ama il prossimo tuo come te stesso. E il comandamento: Ama Dio?
    E’ l’umanesimo filantropico di chi dice: Cristo si, Chiesa no. Io amo il prossimo proprio perchè amo Dio, il Padre, che Gesù mi ha fatto conoscere attraverso una Compagnia che è la Chiesa? Ma al di là di questo mi è piaciuto.
    Tu sei stato geniale sulla Bellezza (che ha già salvato il mondo). Se non fosse così le nostre giornate sarebbero insensate (sensa significato).
    Una curiosità. Sei sposato? Figli? Grazie
    Un abbraccio
    Franco

  179. Mena ha detto:

    Caro … collega professore, ero all’Auditorium di Conciliazione, dove ho seguito per intero il magnifico convegno organizzato dalla CEI. Penso che tu abbia “superato” il vecchio … Vecchioni, che ho sempre stimato come un fantastico prof. Beati i suoi alunni, mi sono sempre detta. Adesso posso dirlo anche per te! Però posso con sincerità asserire che se non posso paragonarmi a te come preparazione, posso sentirmi accomunata a te per la voglia di insegnare e la preoccupazione di DARE sempre di più e sempre meglio. E questo i giovani lo percepiscono!!!

  180. laura ha detto:

    Gent.mo sig. Alessandro, sono laura una mamma di 38 anni che vive a Castelfidardo, piccolo paesino delle Marche, dove la vita tutto sommato sembra ancora avere un buon equilibrio tra frenesia e saggezza!
    Ho scoperto recentissimamente il suo blog grazie ad un collega di lavoro … parlando proprio dei figli e della scuola!
    Io ho avuto la fortuna (enorme oserei dire …!) di incontrare negli anni della mia infanzia, delle insegnanti speciali … dalle elementari (mi riferisco in particolare ad una suora – avendo frequentato un istito privato -), alle superiori! … Ricordo quando la prof. leggeva i Promessi Sposi … potevi “vederli” … così come quando spiegava il Leopardi … quante volte mi sono immaginata il poeta che dalla sua finestra vedeva la dolce Silvia quando “beltà splendeva negli occhi suoi ridenti e fuggitivi” …
    Ora prego perchè le mie due bimbe abbiano la mia stesa “fortuna” … che poi fortuna non dovrebbe essere, ma bensì un diritto acquisito.
    La ringrazio per quanto ha postato e per quanto posterà .. lanciando bellissimi messaggi .. come nei suoi libri del resto! ..
    Continuerò a seguirla con passione … grazie ancora .. una giovane mamma!

    • Prof 2.0 ha detto:

      Grazie a te, cara Laura. Una carezza alle tue bimbe. Amo le Marche.

    • Chiara ha detto:

      Rispondo alla mamma di Castelfidardo, che ha 38 anni e una storia di insegnanti straordinari alle spalle. Anch’io vivo a Castelfidardo, ho 24 anni e insegno italiano, greco e latino: la mia maestra è stata sr. Ausilia, una donna di eccezionale cultura, curiosità e apertura mentale… forse ha insegnato anche a te? Non sapevo come altro contattarti, quando ho letto il tuo messaggio ho pensato che magari ci conosciamo anche!
      Per Alessandro: è bello per me sapere che c’è una nuova generazione di insegnanti grintosa e appassionata. Io sono appena agli inizi, e da poco ho scoperto il tuo blog… finisco di esplorarlo, poi mi piacerebbe avere un confronto con te!!! A presto, un caro saluto e buon lavoro!

  181. Silvietta ha detto:

    Sono indecisa se darle del tu o del lei, Alessandro, ma se non si offende, penso che opterò per il tu. Ho una domanda da farti: che cosa ne pensi di Milano? Anche io ci vivo, in quartiere Crescenzago. Si trova in periferia, quindi è probabile che tu non lo conosca. Ma sono curiosa di sapere che cosa ne pensi tu. A me piace, sia dove vivo io, sia in centro, con tutti i suoi negozi, monumenti, opere, chiese, gente, parole… ma tu che ne pensi? Ti ringrazio in anticipo per la tua attenzione… 🙂

  182. Chiara ha detto:

    Ciao prof. La ringrazio molto. Grazie di avermi fatto sognare con i suoi libri.
    I suoi due libri infatti mi hanno catturato perchè è bello ritrovare un po’ di se stessi nelle righe di un libro. La ringrazio perchè crede in noi giovani e soprattutto perchè le sue parole lasciano il segno.
    Spero che lei non perda mai il suo entusiasmo e che continui a farmi emozionare e sognare con delle frasi meravigliose.
    I suoi libri mi hanno fatto capire di più me stessa e gliene sono grata. Oltre a questo mi hanno anche insegnato molte cose: Leo per esempio mi ha fatto capire che è impossibile colmare qualcosa di profondo e che fa paura con beni materiali e Margherita invece mi ha fatto capire che non bisogna piangersi addosso ma combattere per ciò in cui si crede e che ogni cosa necativa non accade mai per abbatterci ma per farci crescere.
    Grazie ancora prof…

  183. Silvana ha detto:

    Ciao Alessandro,
    venerdì scorso ho avuto l’onore e la fortuna di conoscerti all’Istituto Faes, quando hai parlato di Creatività. Io, come altre persone non proprio giovanissime, ero lì a seguirti e alla fine mi sono mescolata alle adolescenti per poter avere sulla mia copia di “bianca come il latte rossa come il sangue” la tua attesissima dedica.
    Grazie per il Regalo che mi hai fatto, grazie per il tuo riuscire a trarre le fila di tutto questo apparente e snervante caos chiamato Realtà in cui è difficile orientarsi, Grazie per ricordarci, in maniera tanto dolce, poetica e semplice, quale sia il Senso di tutto questo, riuscendo a scorgere tra le pagine di questa vita la Bellezza che tutto salva. Io ho letto la Bellezza in ciò che scrivi e la “sete” del mio cuore trova sollievo tra le tue pagine.
    Dio ci ha dato un preziosissimo testimone. Grazie Alessandro di aver accolto con tanto entusiasmo la Sua proposta e Grazie per aver deciso di metterla per noi…Rosso su Bianco.

  184. Franco ha detto:

    Sono l’unico a cui non hai risposto. Che ho detto di sbagliato?
    No, scherzo…
    ” La Bellezza ha già salvato il mondo”. Continua a comunicare questo messaggio.
    Ciao.
    Franco

  185. gabriella supino ha detto:

    gentilissimo prof…essore(colui che professa) ho appena terminato di leggere “cose che nessuno sa” è BELLISSIMO EMOZIONANTE e forse un pò triste.Sono una mamma cinquantenne che divora(in senso metaforico)i libri al contrario dei miei due pargoli,purtroppo nella foga del leggere non riesco più a ritrovare un termine che non avevo capito e mi ero ripromessa di cercare a fine libro,ora non lo ritrovo più.A che pag. si trova l’aggettivo che definisce ROMA MILANO PALERMO…continui a scrivere!!!!

  186. Daria ha detto:

    Due meraviglie di libri e una descrizione personale adorabile!Ho letto il primo libro e sto leggendo ora il secondo…! Il primo mi ha tolto il respiro, il secondo mi sta appassionando molto..porto con me sempre una piccola matita e ne sottolineo una frase ogni dieci righe. Complimenti! (P.s. Coldplay, Shakeaspeare, Alexander Supertramp e Keats in un libro solo = meraviglia per gli occhi) Con i tuoi libri mi sono convinta sempre più di essermi scritta alla facoltà giusta. Un bacio

  187. Luana ha detto:

    Gentile signor D’Avenia ,
    sono una lettrice di quais quattordici anni che divora i libri . Sto leggendo ” Cose che nessuno sa” è molto bello … Anche a me piacerebbe molto scrivere un libro … È un sogno!
    Distinti saluti.

  188. Chiara ha detto:

    Buongiorno professore, io le ho già scritto ma volevo solo chiederle una cosa anche se non so se riuscirà a rispondermi perchè, come dice nelle pagine dedicate ai ringraziamenti nel suo ultimo libro, non sempre riesce a rispondere ai commenti ma in ogni caso la ringrazio lo stesso… la mia domanda è questa: ha intenzione di scrivere un altro libro? Le faccio questa domanda perchè quando sono arrivata alle ultime pagine di “cose che nessuno sa” mi è venuta malinconia! Non avrei voluto finirlo! Bhe, io ovviamente spero che la risposta a questa domanda sia “sì” in ogni caso ancora complimenti per questi due libri che mi hanno veramente catturato e a quando pare non hanno avuto quest’ effetto solo su di me… =)
    Continui così e non perda il suo entusiasmo!!!

  189. Barbara ha detto:

    Il tuo ultimo libro mi ha nutrita e scaldata….GRAZIE !

  190. LLaura ha detto:

    Ciao, sono Laura.
    Non sono una sua alunna, anche se avrei voluto esserlo. Sono una sua lettrice.
    Sono qui per ringraziarla con tutto il cuore dello stupendo dono che mi ha regalato, inconsciamente, scrivendo quel libro.
    “Bianca come il latte, rossa come il sangue”, è magnifico. Ogni volta che lo riprendo nelle mani credo di saper assaporare tutto il suo splendore.
    Dopo averlo letto ho avuto una scossa, una voglia di vivere immensa. E un grazie lo devo proprio a lei.
    Io sono di un paesino nelle vicinanze di Bari, in Puglia. Ho saputo che lei è venuto ad una scuola nel mio paese, a presentare proprio questo libro! Purtroppo l’ho saputo solo dopo l’evento…
    Non ho potuto conoscerla, mi sarebbe piaciuto tanto sentire altri commenti e vedere veramente l’autore di quelle belle parole.
    Non voglio dilungarmi tanto. Le posso solo dire che leggerò, appena potrò, il suo nuovo romanzo e la seguirò. Parteciperò anche al cast del film del primo romanzo. Però so che sarà molto difficile ottenere qualcosa.
    Non importa, mi ha fatto piacere poterle scrivere.
    Saluti.

  191. Luisa Bucci ha detto:

    Ciao Alessandro,

    ti do del tu, perché potresti essere mio figlio e perché ti ho conosciuto in un momento importante per i miei ragazzi.

    Sono un’insegnante di lettere e tu mi hai teso la mano, mi hai offerto un modo per “dare” in un contesto classe che sembrava refrattario a tutto e con problematiche di vario genere.

    Sto leggendo in classe “Bianca come il latte Rossa come il sangue”. Leggo e loro ascoltano….ASCOLTANO!!!! Mi fermo, rileggo qualche frase, mi fermo, li guardo…. qualche piccolo spunto e…parlano, si apre un dialogo, fatto di piccole riflessioni, semplici grandi pensieri….PARLANO!!!!

    Non mi dilungo, ma voglio dirti GRAZIE.

    Sarebbe bello un incontro con l’autore, ma credo che tra i tuoi tanti impegni l’ITC “G. Boccardi” di Termoli (CB) non sarebbe facile da inserire.

    Dimenticavo! I ragazzi creeranno un booktrailer per presentare il tuo libro: un altro strumento utile per cercare di farli appassionare alla lettura alla riflessione… ( Sto seguendo insieme alla mia collega di inglese il corso READ IT per prepararmi e guidare i ragazzi alla realizzazione)

    Ti saluto cordialmente, ma no che dico, affettuosamente
    Luisa Bucci

  192. sara ha detto:

    Buona sera Prof 2.0
    …sono appena tornata a casa dal Diesse….la mia valigia non è stata ancora aperta…
    Durante il tragitto del ritorno non ho fatto altro che riascoltare e rivedere il suo discorso del 24 in convegno (che io ho filmato) …ci tenevo a dirle che sono una sua accanita lettrice e non avrei mai immaginato di incontrarla proprio lì a Firenze! Purtroppo quando abbian dialogato ieri non vi è stato il tempo di poterle dire nulla di tutto ciò, ma solo una foto ed un autografo!!!!
    Spero di rivederla presto…
    Le sue parole farebbero innamorare della lettura chiunque…
    “…Se non ci fossi ti ricreerei alla stessa maniera” …ci ha trasmesso un senso veramennte profondo di ciò che vuol dire “amare”…
    Complimenti e grazie della splendida lezione di vita Prof!!!! *_*

  193. Debora ha detto:

    Ciao Alessandro,
    ti do del tu perché ho qualche anno in più di te…
    Ognuno si ciba avidamente di ciò di cui ha più bisogno: per me la memoria di una sofferenza soffocata e mai vissuta veramente. Beatrice è stata il mio incubo, con la sua inconsistente presenza corporea ma quanto mai reale presenza di Morte nella vita. C’è una forma di morte che è dentro la vita e senza la quale nulla sarebbe possibile, e quando questa “morte pro-vita” salta ti fotte la Morte, quella ineluttabile, quella che si ciba in modo inarrestabile della tua materia fino a consumarti, senza accontentarsi delle briciole, vuole solo il meglio. Ironia…basta l’anarchia di una sola cellula immortale per morire. Beatrice è la personificazione di tutti coloro che, “cari agli dèi muoiono giovani”, e al tempo stesso la tortura per chi resta, senza memoria, con un dolore che inonda di pianto il viso, trafigge di lame il cuore. Negarlo sarebbe ridursi a vivere come fantasmi, in un mondo non tanto dissimile.., ma permettersi il lusso di viverlo, anche punteggiando di lacrime le pagine di un libro, è Vita, perversa, ingiusta, beffarda, assurda, magnifica, unica, Vita.
    Grazie a “Beatrice”,
    l’adilà suadente per chi è caro agli dèi.

  194. elena rombai ha detto:

    i miei complimenti più vivi,sei poliedrico,eclettico,direi quasi un genio!e sei pure un gran bel ragazzo!ti ammiro e stimo molto

  195. Giulia ha detto:

    Salve prof, (mi prendo la libertà di chiamarla così)… Amo leggere,così, oggi ho scoperto il suo libro e sono molto rimasta colpita dalla storia della sua vita.
    Adesso però ho un problema,frequento il primo anno di liceo classico nella mia città,Siracusa. Il mio unico e grande sogno e quello di scrivere scrivere e ancora scrivere per tutta la vita,vorrei studiare lettere moderne e diventare una scrittrice-giornalista. I miei genitori non sono d’accordo, così frequentando il liceo classico volevo dimostrargli che posso farcela, purtruppo ho incontrato dei prof,tra cui quella di lettere, che non sono mai disposti ad ascoltarmi ne tanto meno a darmi una mano per raggiungere il mio obiettivo, e come se non bastasse non fanno neanche il loro lavoro, insegnandoci meno di nulla (per esempio in tutto questo tempo non ho mai aperto un libro di grammatica). Da questo sto ricavando solo lacrime e sto vedendo distruggere da gente incompetente i sogni che ho da quando ero bambina. Leggendo la sua storia ho recuperato la speranza e molta voglia di lottare per arrivare al traguardo. Allora sarei disposta a viaggiare, fare stage, sarei disposta a tutto, lei crede di conoscere qualcosa che fa per me? Qualche scuola? O ha qualche consiglio da darmi? La saluto affettuosamente, la ringrazio per avermi fatto ritrovare l’entusiasmo, e riponendo in lei tutta la mia stima attendo sua risposta. Grazie veramente di cuore. Giulia.

    • Prof 2.0 ha detto:

      Cara Giulia, nella mia biografia trovi il percorso che ho fatto io e che cosa mi è stato utile. Prova a vedere se quel master ti interessa. Però prima prenditi una bella laurea umanistica. Se non conosci l’uomo non puoi raccontarlo. La tecnica la impari strada facendo e leggendo molto. Così hanno fatto tantissimi scrittori. Non lasciarti strappare il tuo sogno da altri. Loro lo mettono alla prova. Vediamo se resiste!

  196. Gianni Coppola ha detto:

    Carissimo Alessandro, Siamo una nota libreria in provincia di Lecce, e un’insegnante del liceo ha adottato i tuoi libri come letture di narrativa. Vorrebbe ovviamente averti ospite nella scuola per un paio di presentazioni. Come fare?
    Grazie
    Libreria Antica Roma
    Gianni Coppola
    3389123597

  197. michela ha detto:

    ciao alessandro, sono michela, una ragazza dell’incontro a trento(quella con due sorelle e tre fratelli, uno dei quali lavora a cometa). volevo solamente ringraziarti di avere fatto quest’incontro.. era la prima volta che ti sentivo ed è stato magnifico, pendevo letteralmente dalle tue labbra!!! non hai idea di quanto invidio i tuoi alunni, perchè non è facile, anzi, quasi impossibile, trovare qualcuno che da tutto sè stesso per noi e che ci aiuta a “trovare quel centro che è in noi”… spero di poterti sentire presto….

  198. Iole ha detto:

    Caro collega,
    sono un’insegnante con una storia un po’ particolare: questo lavoro mi è stato “imposto”, non era assolutamente nelle mie lontane e remote intenzioni…. (e già partiamo bene..) poi però a piano a piano ho comunque cercato di dare il meglio di me (della serie: siamo in ballo e quindi balliamo…) ed ora mi ritrovo affezionatissima ai miei studenti, soprattutto a quelli di quest’anno (una prima IPSIA) molti hanno situazioni particolari a casa ed alcuni sono studenti “difficili” ma più sono così, più sono disposta a venir loro incontro … i miei colleghi dicono che in questa classe ho messo “la testa” ed il cuore … rimproverandomi un po’ per questo eccessivo affetto… forse hanno ragione, quando si verificano degli screzi in effetti rimango male più io che loro….. ma è più forte di me, malgrado siano dei “disgraziati” (come spesso bonariamente li chiamo) ormai è scattato un meccanismo che rende magico il mio rapporto con loro…. La scorsa settimana ad esempio c’è stato un altro screzio: si sono comportati male (era la prima volta che succedeva) io ho reagito in modo molto severo (forse anche troppo) e ci siamo lasciati nel più totale silenzio…. In questi giorni non faccio altro che pensarci e ripensarci…. Vorrei chiarire la situazione la prossima volta che li vedrò altrimenti non credo che riuscirò ad entrare tranquillamente in quella classe….. lei cosa ne pensa?
    La ringrazio per la sua attenzione e le pongo i miei complimenti per i sui due libri (che ho letto)
    Iole

    • Prof 2.0 ha detto:

      Credo che faccia parte del nostro mestiere essere fermi quando c’è da esserlo. Tu valuti un loro comportamento ed è giusto che loro capiscano che è sbagliato. Ma loro sono molto di più di quel comportamento. Tu non smetti di guardare a quel di più, per questo la vostra relazione supererà questo momento, ma occorre che loro si prendano le loro responsabilità. Tu poi deciderai come perdonarli.

  199. Marta ha detto:

    Ciao Prof,
    vorrei ringraziarti di cuore per la tua presenza ieri alla festa dei giovani a Jesolo :avevo tanta sete di risposte, di parole, e tu me ne hai date parecchie. Per fortuna durante lo spettacolo c’era buio perchè mi hai fatto piangere perle, come quelle di Margherita…che mistero le lacrime…Ho visto Dio in te, l’ho sentito e l’ho ringraziato per avermi parlato attraverso di te.
    Faccio il liceo classico, terzo anno, e mi capita spesso di chiedermi “A cosa mi servirà questa scuola di paroloni e basta?”. Io però adoro il liceo, da quest’anno inoltre si studia la Divina Commmedia, l’Odissea in greco, filosofia…Quante storie!Quanti significati nascosti e potenti nascondono le parole! Da poco ho scoperto che amo scovare l’etimologia delle parole e ieri con la spiegazione della parola “sincera” mi hai illuminata come succede ogni volta che scopro qualche nuovo significato. Ma in concreto non so cosa farò…Mi emoziono con le piccole cose :una nota di una canzone, un raggio timido di sole, lo sguardo appassionato di un prof, un quadro rinascimentale, la trasparenza di un’aquamarina…e adoro ascoltare. Ad esprimermi sono un po’ imbranata, perchè da sempre sono leggermente timida e insicura.
    Se mi chiedessero cosa so fare meglio risponderei “ascoltare ed ammirare” e mi sembrano qualità non molto utili nel mondo del lavoro di oggi…
    Dovrebbero inventare la professione “ammiratrice della Bellezza del Creato”, suonerebbe perfino come un incarico importante! Comunque si sa che le cose che si ottengono dopo interminabili ed estenuanti ricerche sono quelle che danno più soddisfazione e spero di capire presto la mia strada.
    Non fermarti mai di scrivere Prof, spero di stare in compagnia dei tuoi libri ancora per molti anni!

    …Ma quanto bello è vivere???

    P.S.: ho provato a leggere un po’ di pagine della Bibbia su Geremia perchè mi ha incuriosito ieri al Face to face, mi piace davvero! grazie per lo spunto di lettura!

    • Prof 2.0 ha detto:

      Grazie, Marta. Per essere liberi bisogna essere figli (liber) cioè ricevere tutto come dono, e leggere libri (liber).

  200. Anto ha detto:

    Lei è un missionario.
    Grazie di nuovo per per tutto il bene che dimostra ai nostri giovani…
    Loro hanno bisogno di missionari come LEI!
    Sono una mamma di due ragazzi.
    Complimenti per i due libri, scriva ancora…
    Anche mia madre di 70 anni leggendoli è rimasta entusiasta.. grazie GRANDISSIMO UOMO

    • enrica ha detto:

      Complimenti! Grande Uomo! Grande Prof. Peccato che nella scuola di oggi ci siano poche persone come Lei! Come avrei voluto che le mie figlie avessero incontrato un professore così!Comunque Grazie per aver scritto dei libri e divulgare il suo pensiero, ci arricchisce tutti. Non smettiamo mai di crescere… e chissà che anche qualche professore venga a scuola da Lei!

    • Prof 2.0 ha detto:

      Io sono soltanto un uomo che ama quello che fa.

  201. Gloria ha detto:

    salve Prof! La chiamo così perchè il mio sogno più grande è che lei sia il mio professore (Liceo Classico:D), mi farebbe amare la scuola e studiare non sarebbe un peso…
    comunque…domenica scorsa ero alla festa dei Giovani e le sue parole mi hanno travolta come un’onda travolge la conchiglia ferma sulla spiaggia; tutto ciò che ha detto mi ha fatto molto riflettere sulla mia vita e i miei ideali di adolescente, ma soprattutto le prometto, anzi, le giuro, che rimarranno un segno indelebile dentro di me. La cosa che più mi rimarrà impressa è una frase che ha detto al Face to Face del pomeriggio (ero in prima fila seduta per terra), ossia “il paradiso è il luogo in cui un minuto dopo sei più innamorato di quello precedente”, wow! ma come fa a trovare delle parole così belle?! questa sua citazione mi ha fatto pensare alla mia fede e al fatto che molti miei coetanei si stanno gradualmente allontanando dal cammino che dio ha tracciato per loro, vorrei tanto aiutarli, ma come posso fare?
    infine voglio ancora ringraziarla per tutto l’aiuto che mi dà indirettamente con le parole dei suoi libri, bellissimi!
    continui sempre a scrivere e emozionarci per favore!!
    P.S.: inoltre grazie a lei Prof ho scoperto che davvero “libertà significa essere se stessi” 🙂

    • Prof 2.0 ha detto:

      Grazie a te, Gloria. Tu cerca di voler bene loro, tutto il resto verrà di conseguenza. Mantieni la tua fiamma accesa!

  202. Gloria ha detto:

    scusi se la disturbo dopo 10 minuti dal mio ultimo commento, voglio solo sapere se un brano al pianoforte che io adoro le trasmetterà quello che ha trasmesso a me…vorrei un commento sincero…le allego il link http://www.youtube.com/watch?v=dszVQ9Dzjqw

    P.S. non si fermi alla copertina (quel film che ci creda o no non mi piace per niente), ma ascolti attentamente, è solo un piacere che mi fa. grazie in anticipo Prof:)

    • Prof 2.0 ha detto:

      Io credo che questo sia un brano di Einaudi, che amo moltissimo.

      • Gloria ha detto:

        ero sicura che le sarebbe piaciuto…
        grazie ancora per tutto quello che mi ha dato con il suo libro..
        spero di rivederla presto…magari da noi quassù a Belluno 🙂

  203. Andrea ha detto:

    Il discorso che ha tenuto oggi al palacongressi di Rimini mi ha toccato molto e penso che mi si sia accesa quella fiamma che avevo dentro..e grazie a lei..alle sue parole! è una grande persona!! Grazie di tutto e complimenti!!

  204. Iole ha detto:

    Ho letto l’articolo sulla scuola professionale “Oliver Twist” di Como e i vari commenti lasciati da colleghi e ragazzi che in questi contesti ci vivono ogni giorno. Ne faccio parte anche io, insegno presso un IPSIA ed in passato ho lavorato presso altri IPAA. Periodicamente i nostri alunni fanno esperienze di lavoro con stages della durata di 3 settimane circa, diventando dei piccoli dipendenti di fabbriche o aziende di vari settori; è vero, ritornano poi più motivati e contenti, ma non è sempre così, esistono anche altre realtà diverse. Durante una breve supplenza in una 4° classe, ho letto un profondo sconforto nei loro occhi: in alcuni casi hanno paura della società che li attende fuori dalla “protezione” delle aule, in altri invece il loro entusiasmo iniziale si è spezzato, qualcosa ha lacerato i loro sentimenti : “Eravamo pieni di speranze e progetti, ora non ne abbiamo più” mi hanno confidato inaspettatamente un giorno … frasi non belle da sentire, che fanno riflettere sul nostro ruolo di educatori …. “È una storia lunga prof..” mi hanno detto quando ho chiesto qualche informazione in più .. poi ho capito che forse era meglio non forzarli .. in fin dei conti non mi conoscevano, non ero una loro insegnante e quindi i motivi alla base di quell’atteggiamento purtroppo non li ho colti, ho cercato però di ridar loro fiducia in se stessi, nelle loro capacità, nelle persone, nella vita, “se in futuro aveste bisogno di me, anche solo per un dubbio o un consiglio, non esitate a venire al mio ricevimento o fermarmi in qualunque momento nell’ambito della scuola” ho sentito il dovere di dire…. ma avevo l’impressione che fossero tutte parole andate a vuoto, sentite ma non ascoltate e quando la campanella segnalava la fine dell’ora, avevo l’impressione di aver fallito anche io.
    Dopo la fine della supplenza e delle vacanze di Natale, è tornato il loro prof…per caso l’altro giorno ho visto un gruppetto di 3 ragazzi di quella classe e ci siamo messi a parlare: ho chiesto come stavano, come era andato il primo quadrimestre e come stava procedendo il secondo … ma l’unica risposta che mi hanno dato è stata: “perché ve ne siete andata?”- cosa dire??? è stata una supplenza! doveva finire così!! Ho spiegato loro (con una certa difficoltà) tutto ciò, hanno capito, ma non mi hanno detto niente di più….
    Da allora, ho cambiato atteggiamento verso gli studenti della mia classe: la maggior parte sono motivati allo studio ma anche qui c’è un gruppetto di ragazzi “difficili” con i quali spesso i miei colleghi sono costretti (non a torto) ad usare fermezza, rimproveri e note…tutte cose che facevo anche io, ma ora sto tentando un’altra strada..ogni giorno ripeto la qualità che vedo in tutti quanti, soprattutto in questo gruppetto che (come da copione) si siede all’ultimo banco e chiacchiera…… “Non ti perdere! Tu vali! Ha questa qualità! Non sprecarla, credo in te! Non è vero che un 3 non si può recuperare! Credici! …Credimi! Passa avanti, vieni al primo banco..” continuo a ripetere e alla fine … passano! vengono! senza bisogno di metter note!!
    Però adesso arriva il brutto: 2 studenti hanno deciso di non frequentare più l’anno prossimo e di andare a lavorare… ho cercato di dissuaderli insistendo sull’importanza di avere un diploma ma è stato tutto inutile: avevo davanti due ragazzi “con una bella testa” capaci di prendere una decisione definitiva e di non voltarsi indietro. E pensare che hanno solo 16 anni…..
    “Quest’anno lei rimane con noi prof ?”mi hanno chiesto (ho un contratto fino a giugno, quindi ovviamente la risposta era SI – se mai il problema si pone per l’anno prossimo, data la situazione di noi precari…) “L’importante è che lei rimanga qui quest’anno, poi l’anno prossimo chi se ne frega? Tanto noi non ci saremo…..” Che dire??? cosa rispondere ????? come reagire????????? Volere il loro bene e quindi accettare e rispettare questa decisione o ribellarsi proprio in virtù di questo bene che anche io nutro verso di loro?
    La realtà dei professionali è dura ma emotivamente molto più appagante di qualsiasi altra scuola.

  205. Chiara ha detto:

    caro prof,
    i suoi due capolavori mi hanno fatto capire,di più,il senso della vita, grazie…spero che continuerà a scrivere…mi faccia sognare ancora prof!

  206. Gabriella ha detto:

    Grazie mille professore al Palacongressi di rimini ho passato uno dei giorni più intensi della mia vita . . . . Sono uscita dalla conferenza che Volavo!!!! Ci fossero più insegnanti come te la scuola diventerebbe un paradiso . . . Grazie grazie attend con ansia il prossimo romanzo intanto rileggo i primi due e sottolineo ogni passo che mi fa scorrere un brivido lungo la schiena sei un mito

  207. Arianna ha detto:

    Ciao Alessandro,
    ti chiamo così perchè non riesco proprio a chiamarti prof, anche se forse sarebbe più educato. Frequento il primo anno al liceo classico. Purtroppo non ti ho mai conosciuto ma una mia amica era a Jesolo (se ti ricordi di una pazza che si è inginocchiata davanti a te allora è lei). Volevo solo ringraziarti…mi hai dato un motivo per vivere… Fino a poco tempo fa mi sentivo inutile in questo mondo: sono piccola, timida, insicura, ho mille difetti. Il mio più grande difetto è che sono troppo buona con le persone e spesso la gente mi sfrutta, ma io non posso farci niente percè se ho aiutato qualcuno in qualche modo allora non posso che esserne contenta! Ho perso il mio migliore amico e mi sentivo persa…lui era il mio porto sicuro e da quando mi ha abbandonata non riesco più a vivere la vita con il Sorriso. Ma leggendo i tuoi libri sto pian piano incominciando a trovare un motivo nuovo per vivere, non so di preciso qual è ma appena lo trovo te lo dico :). Mi hai fatto passare decine di notti insonni piangendo e bagnando e pagine dei tuoi libri, ma sono state le notti più importanti della mia vita perchè lì ho capito perchè sono al mondo. Grazie a te la mia fede in Dio sta tornando, l’avevo persa perchè non lo sentivo più vicino a me, mi sentivo un pò come Gesù sulla croce; sto iniziando a vedere Dio come un’amico, che ha mille difetti, ma di lui amo anche quelli, perchè so che non mi abbandonerà mai se io lo voglio davvero… Non so perchè ti ho scritto, in realtà non ho niente di importante da dirti, solamente GRAZIE per aver risvegliato la forza che è in me. Da grande spero di diventare come te, con mille pensieri in testa da tramutare in poesia per lasciare al mondo una parte di me, un Sorriso. Grazie davvero di tutto.
    P.s. errori di grammatica e simili sono dovuti a rimbambimento post-versione di greco (credo che tu mi capisca)

    • Prof 2.0 ha detto:

      Cara Arianna, sono felice di essere stato involontariamente la causa di questa trasformazione. Hai tutto quello di cui hai bisogno dentro di te e accanto a te (chi ti ama). Non ti abbattere. Tutti siamo passati per una fase così: adesso comincia il bello!

  208. enrica ha detto:

    Ciao Prof,
    ti ho già scritto e mi hai risposto. Spero tu mi risponda anche questa volta. Spesso leggo i messaggi che ti scrive chi ti incontra personalmente o attraverso i tuoi libri e come hai scritto di altre persone, anche a me è venuta voglia di leggere l’Odissea. Puoi suggerirmi un’edizione che sia di facile lettura, così che io possa provare ad incuriosire mio figlio che è uno studente non proprio modello?
    Grazie come sempre e a presto!
    enrica

  209. Raffaella ha detto:

    Buonasera! L’hanno scorso ho letto il suo primo libro e in questi giorni acquisterò anche ”Cose che nessuno sa”. E’ stato uno splendido libro e so che anche il prossimo non mi deluderà affatto. Adesso navigando un po’ sul web sono giunta sul suo sito e ho notato che molti chiedono, in un certo senso, dei consigli, soprattutto gli adolescenti (come me che ho 15 anni). Volevo dirle che è da un anno e mezzo che conosco un ragazzo di cui sono innamorata follemente. Sfortunatamente non sono mai stata insieme a lui, ma comunque inizialmente c’era interesse anche da parte sua. Ha 17 anni e frequenta la mia stessa scuola, però poi ha conosciuto un’altra di cui si è invaghito, nonostante il suo ”amore” non sia corrisposto. Lui ha dovuto affrontare anche la perdita di un genitore molti anni fa, e forse è per questo che provo compassione e amore nei suoi confronti. Lui sa che io gli voglio bene e che sarei disposta ad amarlo per quello che è, ma purtroppo sembra che non abbia possibilità. E’ un ragazzo apparentemente superficiale ma in fondo non è così. Poi lo amo perchè non è come i suoi coetani ”fighi”, bulli, ”che seguono la moda”. Io sto soffrendo moltissimo, piango sempre, da quando lo conosco non sono più felice e solare come una volta, prego Dio,la madre che mi guarda dal cielo, mi conforto con mia mamma, ma non riesco ad uscirne fuori. Può sembrare la solita storiella d’amore di una ragazzina depressa, ma io sono preoccupata perchè ho paura di non superare questa cosa. Tutti gli altri per me sono insignificanti, vuoti. Tipico sintomo. Cosa devo fare? Ovviamente la solita risposta è: ”Lascia perdere, dimenticalo”. Come se non ci avessi provato! L’amore non ha i tasti ON/OFF; non comandiamo noi. Esistono problemi molto più gravi, come quello che ha lui, e io avrei voluto offrirgli la felicità, sarei voluta essere la figura femminile della sua vita che non ha avuto per molto tempo. In entrambi c’è tristezza. Ognuno ha il suo problema, e io so che siamo fatti per stare uno al fianco dell’altro, so che prima o poi se ne renderà conto, ma adesso, ora come ora, non sono in grado di andare avanti; come andare avanti. Questo non è più amore ma dipendenza, ma io insisto e non mi arrendo. Ma in questo modo finirò per illudermi e stare ancora più male. Lui è il mio sogno, come Beatrice per Leo. Solo che è irrangiungibile, nonostante io ci creda ancora. Grazie per la pazienza e per aver letto questa e-mail. Attendo una risposta che sicuramente mi solleverà e mi farà stare meglio. Raffaella

    • Prof 2.0 ha detto:

      Solo la verità ti rende libera e se la verità è che l’amore non è ricambiato devi liberartene. So che è duro, ma va così. Le storie d’amore si costruiscono in due, ma se sei sicura che il suo allontanamento è provvisorio resisti.

  210. Oriana ha detto:

    Buonasera,
    stamani sono andata in libreria e mi sono soffermata sul suo libro “Bianca come il latte e rossa come il sangue”, non conoscevo la trama e ho iniziato a leggerne la prima pagina con curiosità…sono rimasta colpita dalla scorrevolezza del testo e soprattutto da come Leo riesca a trasmettere le proprie emozioni in modo chiaro e semplice (è pur sempre un adolescente!).
    Mi è piaciuto il personaggio del prof. Sognatore, così vicino e umile verso i ragazzi ma allo stesso tempo colto, adulto e motivato!.
    (ho letto, rapita, il libro in piedi nel locale!)
    La ammiro per il lavoro svolto…sono una laureanda in Scienze dei Beni Culturali e continuerò la specialistica in Storia dell’Arte, spero di diventare in futuro (prossimo), una professoressa amata come lei.
    Nel corso dei miei studi ho conosciuto con piacere persone motivate come lei che credono realmente nel ruolo dell’insegnante.
    Forse col tempo diventerò una sua collega e aspetto con ansia il giorno in cui potrò incontrarLa e dirLe che per me Lei è stato un esempio da seguire.

  211. cinzia ha detto:

    Salve,
    ho appena finito il suo primo libro. mi è piaciuto molto (così come cose che nessun sa), ma le chiedo: i sedicenni d’oggi sono proprio così? parlano così? sentono così? sono capaci di azioni così? li vedo per la strada, sugli autobus e non li riconosco in leo o silvia. sono un’insegnante di scuola media e penso di esserlo per vocazione. il mio è un lavoro bellissimo ma mi piacerebbe fare il salto e passare alla scuola superiore ma ho un po’ di timore. ma leggendo i suoi libri penso che se i ragazzi sono come li descrive lei, bè, allora c’è una speranza per il futuro e vorrei provare a conoscerli meglio.
    saluti e buon lavoro

  212. COSE CHE NESSUNO SA recensione del libro di Alessandro D’Avenia
    by libridiale

    Quando un libro ti affascina e riesce a farti dimenticare anche dove sei, vorresti che non finisse mai.
    Così è stato questo libro per me. Le mie giornate si sono fatte più noiose dopo aver finito di leggerlo.
    D’Avenia “tradisce” in tante espressioni il fatto di essere un insegnante di Lettere Classiche in un Liceo.
    Ci sono due protagonisti principali: una figlia, Margherita ed un padre molto assente fisicamente, ma molto presente nei pensieri e nelle giornate di Margherita.
    All’inizio, quando lei ha appena iniziato il ginnasio, il padre è molto presente, affettuoso e molto colto per cui le spiega il significato etimologico delle parole e, soprattutto del suo nome.

    Margherita vuol dire “perla” e l’immagine della perla è costante nel libro.
    La perla è un prodotto di un “invasore” che ha violato la conchiglia e quest’ultima per difendersi produce una specie di “costruzione” intorno all’invasore, creando, appunto, a poco a poco la perla. Sempre bella perché vera, magari un po’ irregolare, ma preziosa.

    Quest’immagine di invasore e di difesa e di bellezza finale è il “refrain” intorno al quale gira tutto il romanzo.
    La ragazzina, essendo adolescente, e quindi indifesa e debole, reagisce molto male all’improvvisa scomparsa da casa di suo padre che era il suo riferimento maschile.
    Fortunatamente, trova nel professore di latino e greco, una persona che la fa “vivere”, se non altro per le sue molto coinvolgenti lezioni.
    Inoltre, lei si rivela una brava alunna poiché preparata dal padre fin dall’infanzia.

    E’ un libro pieno di contraddizioni: sogni, incubi; speranze, disperazione; poesia, realtà.
    Ma la caratteristica principale dello stile di D’Avenia è la poesia in prosa. Sa descrivere degli stati d’animo, dei paesaggi, dei sentimenti come se scrivesse continuamente delle poesie.

    E’ la vita descritta da una persona che sa com’è la vita e ce la presenta in maniera ardita, interessante, leggera; improvvisamente diventa pesante, noiosa o addirittura difficile da affrontare come è il trascorrere del tempo per ogni persona.

    D’Avenia ha delle espressioni che combinano benissimo con le mie poesie (quasi come se le avesse lette!) e mi ritrovo agitata come Margherita e rilassata come Giulio, anche se Giulio ha un guscio tranquillo e un animo profondamente turbato perché è stato abbandonato dai suoi genitori appena nato. Tutti e due vorrebbero ritrovare chi hanno perduto, ma non sempre è possibile.
    Margherita vuole rivedere il padre e chiedergli perché se n’è andato.
    Trova nel compagno e amico Giulio la persona più adatta per ascoltare non solo le sue esigenze, ma anche saper “vedere” dentro di lei.

    Così si incontrano due anime che si possono comprendere e che si possono amare, ma non tutto è così facile come sembra.
    L’anima di Margherita si integra con quella di Giulio e, nonostante avvenimenti violenti e un incidente stradale, niente può ormai separare queste due belle anime.

    P.S. Qualunque cosa scriva su questo libro sarebbe, comunque, riduttivo. E’ troppo bello, molto ben scritto e l’autore non poteva fare di meglio.

  213. Piero ha detto:

    E bravo! Peccato che quando ho linkato questo sito sia apparsa la frase “Le favole non dicono ai bambini che esistono i draghi. I bambini già sanno che esistono. Le favole dicono ai bambini che i draghi possono essere sconfitti. – Bianca come il latte, rossa come il sangue”.
    Peccato che sia una frase di G.K. Chesterton, già ripresa da Roberto Benigni. Se i tuoi romanzi sono composti così….

    • Prof 2.0 ha detto:

      Peccato che quella frase nel mio libro non ci sia. Che brutta vita quella di chi sospetta sempre degli altri. Mi chiedo sempre se sia invidia o ci sia altro dietro. Saprai dirlo tu. Ma la risposta tienila per te, a me non interessa. Inoltre mi fa proprio ridere l’accusa che muovi: leggi un po’ di Dante e ogni due versi troverai una citazione. Sveglia, Piero, sveglia! Dedicati a qualcosa di più costruttivo. Ti gioverà.

  214. Iole ha detto:

    Cosa fare quando uno studente “difficile” decide di ritirarsi? Quando, malgrado tutto ciò che credi di avere fatto per cercare di fargli cambiare idea, leggi nei suoi occhi una malinconia, uno sconforto, una debolezza che nessuno nota, perché “troppo diverso, troppo difficoltoso, problematico … quindi meglio così….”
    Cosa fare quando ti accorgi che dietro a quel suo temperamento “esplosivo” si cela un’anima fragile e molto buona? Arrendersi o lottare?

  215. Lisa ha detto:

    Credo nella “chiamata”… quella voce incessante che ti conduce ad una storia, ad un libro..e così dopo il lungo corteggiamento (del Tuo libro verso la mia persona), ho capitolato, un giorno, in maniera quasi frenetica, averlo tra le mani mi inebriava..(mi inebria)…grazie, sei arrivato in un momento particolare per me..in un momento in cui i miei sogni stanno riprendendo vita…so che è tutto in me, ma a volte, questo diamante grezzo, va sgrezzato…e tra le pagine del tuo libro forse riuscirò a far pace almeno per un po’, con me…a vivere a colori…rosso e bianco.

  216. fabi ha detto:

    Salve Prof…
    alcune delle frasi dei tuoi personaggi hanno riempito per un attimo il mio cuore di speranza…se qualcuno mette per iscritto le sensazioni cui io non so dar voce, allora forse non siamo poi completamente soli…ho paura, la vita non è fatta per me o io non sono fatta per lei, mi sento fragile e molto insicura, come Margherita. “Perla” grezza e affatto liscia, se mi guardo allo specchio vedo il riflesso del mio cuore che si sta aprendo a una persona come mai prima, che si sta trasformando con fatica quotidiana e lacrime che scendono senza che io gli dia il permesso…sono grande, anche se sembro una ragazzina, ma non abbastanza per affrontare il mondo. Laurea, “tirocinio”, e poi?…cosa mi aspetta? l’incognita più grande: il futuro.
    Mi sento come il funambolo sul filo, tante volte ho usato questa espressione mettendola nero su bianco…”non ce la faccio, il mio filo traballa pericolosamente e non sono una buona equilibrista”…poi ti ho letto e le lacrime, questa volta, sono venute perchè le volevo, ne avevo bisogno. Le parole possono curarci, userò anche le tue insieme a quelle di altri autori, per ritrovare la forza che non ho, per provare a sentirmi un po meno sbagliata.

    Scusami per queste righe simili al groviglio di una matassa…spero di poterti leggere ancora, grazie per le tue parole, come Teseo mi sono legata loro per tentare l’impresa del labirinto…

    Buon lavoro

    • Prof 2.0 ha detto:

      Cara Fabi, quello che ti succede è normale. Ci passiamo tutti e più volte nella vita. Non sentirti mai sbagliata: è il più grande inganno.

  217. Andrea ha detto:

    Caro Prof, oltre ad essere un suo lettore, la seguo sempre anche quando scrive per il quotidiano “La Stampa”. Oggi dopo la tristissima notizia del 15enne di Moncalieri che si è tolto la vita per un 4 e mezzo di mate, ho pensato fortemente a lei e al titolo del suo secondo libro. Poi ho letto il “Buongiorno” di Gramellini che mi ha tirato un po’ su il morale. La prego scriva qualcosa anche lei per cercare di spiegare “cose che nessuno sa”……….
    Grazie.
    Un saluto
    Andrea

  218. Eli ha detto:

    Ciao Sognatore,

    un enorme GRAZIE per il tempo che ci hai dedicato ieri all’icontro al Vittorio Veneto.

    Grazie per la gioia di vivere che mi hai trasmesso e per le parole che hai detto, che mi hanno cambiato, nel loro piccolo, un po’ di vita.

    Grazie per la passione che metti nell’insegnare e nell’affermare le cose in cui credi e grazie di aver trasmesso a me la voglia di studiare e imparare, di aver fatto venir fuori il mio desiderio di essere me stessa e di donarmi agli altri, come Dio ci ha da sempre insegnato.

    Vorrei tanto che tutti i prof fossero come te o come i pochi che ho incontrato che hanno veramente desiderio di insegnare ai propri alunni qualcosa di meraviglioso e di imparare altrettanto da loro. Spesso noi ragazzi non troviamo la nostra strada o non appreziamo le lezioni scolastiche che ci possono arricchire e aiutare a crescere solo perche’ non c’e’ nessuno che ci dica con sincerita’ quanto siano importanti un passo della Divina Commedia (che non ho ancora letto, ma penso mi piacera’ dopo questo incontro) o l’etimologia di una parola. Per questo abbiamo bisogno di voi!

    Mi hai dato la forza di sorridere alla vita come era da tanto che non facevo. Ho un mio sogno e grazie anche a te un giorno lo raggiungero’.

    Vorrei concludere con una citazione di Madre Teresa di Calcutta che probabilmete conosci gia’ e che contiene quello che penso della vita e alcuni dei suoi aspetti che oggi ci hai detto di ritenere importanti.

    La vita è un’opportunità, coglila.
    La vita è bellezza, ammirala.
    La vita è beatitudine, assaporala.
    La vita è un sogno, fanne una realtà.
    La vita è una sfida, affrontala.
    La vita è un dovere, compilo.
    La vita è un gioco, giocalo.
    La vita è preziosa, abbine cura.
    La vita è ricchezza, conservala.
    La vita è amore, godine.
    La vita è un mistero, scoprilo.
    La vita è promessa, adempila.
    La vita è tristezza, superala.
    La vita è un inno, cantalo.
    La vita è una lotta, accettala.
    La vita è un’avventura, rischiala.
    La vita è felicità, meritala.
    La vita è la vita, difendila.

    Scusa per la scrittura un po’ povera e per le frasi non sempre corrette… In fondo essere una brava scrittrice non e’ ne’ una mia pretesa ne’ un mio sogno. E perdonami se ti ho dato del tu, ma altrimenti sarebbe stato molto difficile scriverti quello che penso.

    Una dei 500 alunni del Vittorio Veneto

    P.s. Penso ti farebbe piacere sapere che ho comprato una rosa a mia mamma, che ha creduto fossi impazzita. Ma questo mi ha reso solo ancora più felice. Ho condiviso con lei la bella esperienza che mi hai regalato oggi e ho reso particolare e unica nella sua bellezza anche la sua giornata.

  219. Imma ha detto:

    Che dire? Non riesco nemmeno a trovare le parole per descrivere la mia ammirazione nei suoi confronti. Leggendo la sua biografia ho capito che non bisogna mai arrendersi, basta avere tanta forza per realizzare i propri sogni. Io studio psicologia ma mi piacerebbe tanto scrivere un libro. La scorsa estate, mentre ero intenta a studiare per gli esami di maturità m, per mia grande fortuna ho trovato su internet un book trailer del suo libro “Bianca come il latte, rossa come il sangue”. L’ho letto in pochissimi giorni, mi ha appassionata dalle prime righe. Vorrei farle i miei complimenti, mi piace davvero tanto il modo in cui lei scrive e racconta le cose, attendo con ansia l’uscita del film. Lei è diventato per me una fonte di ispirazione, a breve spero di riuscire a leggere il suo nuovo libro per continuarla a seguire.
    La saluto.

  220. Asia ha detto:

    Salve Prof!
    Posso darti del tu? Perchè leggendo i tuoi libri l’idea che mi sono fatta di te è quella di un adolescente come me. Ah, ho 14 anni. Il mio sogno, come quello di molti che ti hanno scritto sarebbe averti come ospite a scuola, solitamente invitano persone noiose e prive di fantasia e sarebbe bello conoscere un autore così sublime come te!(frequento un liceo classico).
    Il tuo primo libro l’ho letto in un giorno, non riuscivo a staccarmene. So anche che sarà una banalità che ti dicono tutti, ma ci tengo a farlo. Ho pianto come mai prima d’allora, mi ha davvero coinvolta! Leo è un ragazzo meraviglioso, a trovarli i ragazzi così! Beatrice e Silvia sono due DONNE fantastiche*_*
    Mi ha colpita molto, è davvero un capolavoro, sei uno scrittore veramente bravo. Alla mia età è difficile trovare scrittori per ragazzi che sappiano rappresentare veramente il mondo in cui viviamo. I miei preferiti siete tu e Francesco Gungui.
    Leggere il secondo libro è stato come guardarmi dentro. Cavolo, diceva tutto ciò che penso ma che non riesco a tirar fuori! Mi sono rispecchiata molto in Margherita, anche se io ho una vita più tranquilla (:D) e vivo con felicità nonostante i problemi. La forma e il contenuto sono la perfezione, il livello più alto che uno scrittore può raggiungere. Sinceramente all’inizio avevo paura che mi deludessi, sia tu che il libro, perchè spesso gli autori si rovinano pubblicando libri che non hanno nè capo nè coda. E’ stato bellissimo scoprire quanto le mie paure fossero infondate.
    Smetto di riempirti di complimenti, a volte esagero. E’ solo che ti stimo tantissimo, si potrebbe dire addirittura che mi aiuti a vivere bene.
    Consiglio: ti prego, continua a scrivere, continua a incantare i lettori con il tuo stile magico.
    Un abbraccio virtuale non rende, ma il pensiero è quello che conta!
    Spero mi risponderai, ciao prof!

  221. enrica ha detto:

    Auguri alla tua mamma!

  222. Clà ha detto:

    Buongiorno Prof!
    Da studente del liceo classico che vorrebbe professori più aperti a punti di contatto con noi studenti, quando invece sono più impegnati a farci odiare le loro materie che a farcele amare, non posso che esprimerle la mia ammirazione. Spero anch’io in una sua visita nel nostro liceo!
    Da adolescente confusa, invece, non posso che ringraziarla per tutto quello che ha scritto di me nel suo ultimo libro. Più che in Margherita, mi sono riconosciuta nel Professore che vive attraverso i libri, che vede l’amore attraverso gli occhiali dei suoi scrittori preferiti, che ha paura. La ringrazio per avermi “ferito” con le sue parole, per avermi messo davanti le mie debolezze, per avermi tirato uno schiaffo e avermi detto “come la mettiamo?”. La ringrazio perché, andando oltre la storia, mi ha trasmesso nozioni importanti, che sono sicura mi aiuteranno moltissimo in futuro. Spero di farcela anch’io, a superare le mie paure – quelle che nascondo tra le righe dei libri invece di affrontarle – come ce l’ha fatta il suo Professore.
    La ringrazio per tutte le frasi che ho sottolineato, trascritto, riletto; per tutti i libri che ha nominato e che mi sono ripromessa di leggere; per tutti i sorrisi che mi ha strappato quando ha fatto scoprire a Margherita alcune delle mie canzoni preferite, e l’Eterno Beethoven.
    Adesso che ho scoperto il suo blog lo seguirò con molta curiosità, mi piace tantissimo come scrive (ma va?) e scrive articoli molto interessanti 🙂
    Anche a me piacerebbe scrivere, mi piacerebbe avere la testa per scrivere libri belli come i suoi, o anche solo racconti, per ora mi esercito e basta, spargendo fogli pieni di pensieri in giro per casa e lasciando le storie a metà. Anche se non diventerò abbastanza brava da pubblicare un libro, sarò comunque felice di tutto quello che ho trasferito dalla mia testa alla carta.
    Vorrei avere anch’io, durante questo mio percorso da liceale, una figura che mi faccia capire la strada che voglio intraprendere, ma per ora, ho le idee più confuse di quando ero in terza media.
    Infine, non posso che ringraziarla ancora, per quello che dice nei suoi libri. Grazie Prof! <3

  223. attendendoti ha detto:

    I Fiorentini ti aspettano a casa di Dante,quando vieni?

  224. Amelie ha detto:

    Ciao Alessandro!
    La seguo da tempo sulla sua pagina di facebook e ora che ho trovato il suo sito ero cuorisa di scriverle.
    Devo dirle che i suoi libri mi hanno cambiata e mi hanno fatto capire alcune cose che prima nessuno mi aveva spiegato.
    Anch’io vivo a Milano e mi piacerebbe incontrarla, anche solo per strada,giusto per aver la soddisfazione di averla vista!

    Grazie di tutto!

    Amelie

  225. enrica ha detto:

    speravo di trovare qualcosa di nuovo in occasione di questa importantissima giornata!
    tra qualche minuto andremo in manifestazione, chissà se avrò modo di scoprirti tra la folla!
    buon 25 Aprile, Prof.

  226. alessandra ha detto:

    salve, professore (solo perchè si arrabbia quando la chiamano prof.!)…
    siamo qui davanti ad un computer e,finalmente, dopo tantissimo tempo, abbiamo avuto il coraggio di scriverle… non può immaginarsi il nostro entusiasmo e la nostra contentezza nello scriverle… siamo due sue grandi lettrici.. dopo aver letto i primi due libri siamo rimaste affascinate e, stiamo aspettando gli altri, sperando che lei li stia già scrivendo…è assurdo come a volte i libri possano rispecchiare profondamente i nostri animi… vorremo farle i complimenti per essersi immedesimato in modo perfetto in un quindicenne e, forse anche per questo, siamo affascinate dal suo modo di scrivere.. nel leggere il libro abbiamo incontrato il “Sognatore” e, ci auguriamo con tutto il cuore, che il Sognatore sia lei…speriamo di incontrarla un giorno per poterle fare tutte quelle domande che da tempo ci poniamo, rispetto al libro, alla vita e all’amore… siamo veramente grate di averci fatto capire quanto sia importante il dono della lettura . lei è uno dei pochi scrittori italiani che riescono a coinvolgere degli adolescenti e adulti nello stesso tempo… una delle tante domande che abbiamo da porle è: sa a memoria l’Odissea?…. non abbiamo saputo resistere nel porle questa domanda poichè, non sappiamo quando avremo l’onore di incontrarla.. speriamo che lei possa darci una risposta al più presto… le due sue più grandi Sognatrici…
    Rachele ed Alessandra <3

  227. enrica ha detto:

    Auguri Professore!
    Buon compleanno, ma soprattutto buona vita!
    ciao
    enrica

  228. Giulia ha detto:

    Auguri di cuore,buon compleanno =) saltuti

  229. Caterina ha detto:

    Auguri, carissimo Alessandro!!!!

  230. Emanuele ha detto:

    …poche parole riesco a dirle!! Mi sono abbeverato alle sue lezioni che si trovano in rete..e l’odissea è spesso nella mia borsa…sottolineate, appuntata vissuta!!! GRAZIE!!!
    I suoi libri….mi hanno dato qualcosa e segnato nel profondo… ancora 1000 1000 1000 1000 GRAZIE!!!

    Emanuel…(classicista mancato) 😉

  231. Lidia ha detto:

    Ciao Alessandro, sono una collega. I miei alunni ti conoscono e ti apprezzano ed io ti ringrazio per avermi dato la possibilità di avvicinarli alla lettura con passione, con il desiderio di divorare i libri e di riflettere. Vorrei trovare la chiave per entrare nel cuore di tutti loro per aiutarli a venire fuori con tutte le loro risorse ed energie, ma spesso capita di trovare qualcuno che è più ermetico degli altri, qualcuno che si ingarbuglia nel suo mondo complicato e fatica a trovare la strada anche solo per comunicare con gli altri. Mi auguro di trovare sempre più spesso letture come quelle dei tuoi libri da suggerire ai ragazzi, perchê a volte è nell’intimità di una lettura che qualcuno di loro trova un barlume, si aggrappa ad una frase e ne fa la sua filosofia di vita, almeno per un pò. Aspettando di leggerti ancora, un caro saluto. 🙂

  232. Greta ha detto:

    Ciao prof! 😀
    Sono entusiasta all’idea di scrivere sul tuo blog e spero con tutto il cuore che tu mi risponda!
    I tuoi libri mi sono piaciuti infinitamente perché i tuoi personaggi hanno preso vita nella mia testa assumendo un’identità e perché mi sono posta delle domande sulla vita mentre li leggevo.
    Mi chiamo Greta, ho 14 anni e mia nonna si chiama Teresa. Mia mamma sostiene che il mio nome derivi da Margherita e ciò mi ha spinta a cercare nella protagonista di Cose che nessuno fa con l’intento di trovare altri aspetti che abbiamo in comune: è stato facile 😀 Nel prologo Margherita si sfoga rivolgendo al padre queste parole: -papà, ho paura… di cominciare il liceo. Non so se sono all’altezza, se ce la faccio, se i compagni mi staranno simpatici… Se sarò mai qualcuno… Se troverò un ragazzo… Ho paura del latino, io non sono come te…-. A parte il fatto che il primo anno di scuola superiore per me è quasi finito, io e Margherita condividiamo tante paure!
    Alcune delle domande che mi sono fatta leggendo i tuoi libri? Eccole: “Giulio allaga la scuola, Margherita di ce al suo professore che non ha le palle. Esprimono il loro punto di vista ma lo fanno nel modo giusto?”, “Margherita è molto distaccata nei confronti di sua madre. In seguito le ruba la macchina forse inconsapevole che a causa sua lei avrebbe sofferto. E’ una distrazione che ci si può permettere?”. A questa domanda mi sono risposta da sola: anche io fino a poco tempo fa mi interessavo poco ai sentimenti di mia madre ma ho capito che devo pensare di più a lei. Ma è anche giusto che io -e Margherita e tutti gli altri- viva la mia adolescenza con un minimo di libertà: ecco che il punto di domanda torna.
    Oh, prof, ma come fai a farmi scervellare in questo modo? Le domande che mi sono posta sono troppe e quindi non posso riportarle nel tuo blog.
    Aggiungo che la tua scrittura semplice puntellata di frasi che hanno significati importanti mi ha spinto in tutti e due i libri a leggere e a cercare non solo risposte, ma anche domande in ogni pagina.
    Devo aver scritto un casino! Ho così tante cose da scrivere che ho deciso di mettere fine a questo poema con una delle tue frasi che più mi hanno colpita:
    “E’ il vento. Non lo vedi né lo senti sinché non trova un’ostacolo, come tutte le cose che ci sono sempre state. Persino il mare sembra senza limiti, eppure canta solo quando li trova: infrangendosi sulla chiglia diventa schiuma; spezzandosi sugli scogli, vapore; sfinendosi sulle spiaggie, risacca. La bellezza nasce dai limiti, sempre.”
    Oh, aggiungo un’ultima cosa: ho tanti sogni e tante aspirazioni, ma da Cose che nessuno sa ho imparato che la gioia di vivere è ciò che serve per realizzare ciò in cui si crede!
    Ciao, prof! 😀

    • Prof 2.0 ha detto:

      Cara Greta, credo che le tue domande sono la continuazione del libro nella tua vita. Questo renderà le risposte uniche. Non sono io a dovertele dare, ma tu a doverle cercare. Segui la strada che hai intrapreso, rifletti, non ti accontentare. Le risposte arriveranno: tu cerca la verità e il bene.

  233. Rosangela ha detto:

    Dear Alessandro,

    Sorry, I can’t speak Italian, but I can’t miss the chance to tell you how much I loved your book, “Bianca come il latte, rossa come il sangue”. This book celebrated my deepest sadness and my best poetry. I love Leo and all his findings and gifts. His “philosophy” touched me so deeply and made me think how life is ephemeral and important. Your writing is beautiful and meaningful.

    Congratulations and thank you for this book right here, from Brazil.

  234. Miryam ha detto:

    Caro Alessandro,
    mi permetto di darti del tu, perchè sei stato tu stesso a chiedermi di farlo.
    E’ successo esattamente nel pomeriggio del 17 dicembre 2011 a Milano, non mi aspetto che tu ti ricordi (sarebbe da pazzi),
    e forse non ha neanche tanta importanza. Non voglio dilungarmi, sono mesi ormai che cerco le parole giuste,
    e forse anche il coraggio di scriverti. Ho letto entrambi i tuoi libri, e ognuno di essi ha lasciato un segno dentro di me.
    Più volte, nel leggerli mi sono ritrovata a piangere, difficile spiegarti il perché. So solo che mi sono così immedesimata nei personaggi,
    che il loro dolore è diventanto il mio dolore. Sei uno scrittore che sa sognare e sa far sognare; credo sia una qualità straordinaria, perchè senza sogni non si può vivere.
    Il 2 Maggio hai compiuto 35 anni, buffo!! Io il 2 Maggio ne ho compiuto 20. Questo, però, è stato un compleanno diverso, il primo che passo
    lontana da casa, lontana dalla mia terra e soprattutto lontana dalle persone che amo: la mia famiglia. Da ben 8 mesi vivo a Pavia per motivi di studio, e come
    puoi immaginare tutto questo comporta degli enormi sacrifici. Nonostante tutto, sento che ogni giorno è per me un’occasione per crescere e combattere per
    realizzare i miei sogni. Grazie anche hai tuoi libri, ho capito che la fatica, le delusioni, gli scoraggiamenti e il dolore sono ostacoli, oserei dire, inevitabili
    per capire cosa fare della propria vita. Grazie.
    Con Affetto
    Miryam
    P.S Buon Compleanno!

  235. Stefania ha detto:

    Ciao Alessandro,ci siamo visti un paio di giorni fa al Salone del libro.C’era mia figlia Sara con me. Tu hai parlato di te , piccolo, con il pongo , la maestra Gabriella l’amore per il tuo lavoro ,che è anche il mio. Lavoro ed amore , intendo. Oggi ho visto un altro autore .I suoi libri mi tengono sveglia la notte, mi perdo nella magia delle sue parole , scrive come parla e parla come si muove , ma non mi ha emozionato , non ho avvertito nessun brivido, nessun liquido agli occhi. Solo la razionale ed obiettiva ammirazione per come usa la lingua , per la precisione e la puntualità con cui costruisce ed incatena le frasi.Quando ho ascoltato te ,invece,ho avvertito la passione che ti anima, quello che trasmetti ai ragazzi, i valori che veicoli loro. Mi sei piaciuto più tu. Volevo dirtelo. Ciao, stai bene. Stefania

  236. Raffaella ha detto:

    Caro Alessandro…
    (a ben pensarci è la prima volta che scrivo “Caro” ad un estraneo!)… venerdì c’ero anch’io ad ascoltarti, al Salone.
    Mia figlia tredicenne doveva (cito) assolutamente esserci.
    Quell’ora è volata, letteralmente.
    Vederla ipnotizzata dalle tue parole, dai sogni che prendevano forma in una adolescente malmostosa è stato davvero un gran regalo. Per lei e per me.

    Grazie per quanto trasmetti.
    Con la speranza che anche sul cammino scolastico delle mie figlie capiti, prima o poi, un Sognatore. O tu 🙂

  237. Anna Maria ha detto:

    Ciao Alessandro,

    ma quando vieni a trovarci nelle scuole del Chianti? C’è tanto bisogno di far capire agli studenti/ragazzi quanto sia bella la vita e quanto di attuale si possa trovare nelle letture del passato.

    Bye
    Anna Maria

  238. e mentre lavoravo in cabina come interprete – tra un intervento e l’altro che mi richiamava al mio dovere di traduttore in simultanea, ad un noiosissimo convegno, sono anche riuscito a leggere, in due giornate, il libro bianca come il latte, rossa come il sangue.

    dire grazie è un modo di vivere, che ho scelto di vivere per tutta la gratuità meravigliosa che mi sostiene ogni momento.

    grazie a questo ragazzo che, come me, ha la passione per la vita

    Vai Alessandro
    grazie
    fe

  239. Silvia Termine ha detto:

    Ciao Alessandro, sei proprio bello con quei ricciolini!
    Sono una studentessa di 3°superiore al liceo delle scienze sociali a Sesto San Giovanni.
    Vorrei chiederti un consiglio visto che sei un insegnante e magari capitano certe situazioni ai tuoi allievi. A casa il pomeriggio studio per le interrogazioni, ma alla fine, a scuola, quando vengo interrogata mi agito, non mi ricordo più niente e il risultato dopo ore ore ad aver studiato è non arrivare nemmeno alla sufficienza. Così la mia autostima si abbassa e non mi viene nemmeno la voglia di studiare, tanto non prendo nemmeno 6. Secondo te cosa dovrei fare?
    Grazie mille, Silvia.

    • Prof 2.0 ha detto:

      Fai degli schemi scritti, molto molto sintetici: 4-5 parole per argoemnto. Impara a memoria le parole chiave dello schema.

  240. Pasquale ha detto:

    Ciao Alessandro, ho ascoltato alcuni tuoi interventi in pubblico e sono rimasto molto colpito.
    Voglio organizzare un incontro con te nella mia città.
    Un incontro rivolto ai giovani, alle famiglie, a tutte quelle persone che hanno smesso di sognare!!!
    Sono il responsabile di un gruppo di ragazzi adolescenti e credo che sarebbe una bellissima cosa!!!
    Non so se sarà realizzabile….io intanto ci provo!!!
    il mio indirizzo di posta ce l’hai…continua il tuo lavoro che sei di aiuto a tantissimi ragazzi!!!

  241. Wilcott ha detto:

    Caro Alessandro, sto scrivendo per conto della scuola un’intervista impossibile tra te, Omero e il padre di Margherita sul tema de “La figura del padre nella società moderna”;

    vorrei semplicemente ascoltare il tuo parere a riguardo, magari gustando due parole di risposta o anche solo ricevendo un link di un tuo articolo dove ne parli, per quanto brevemente possa dedicarti alla mia richiesta.

  242. clara ha detto:

    Gentile Alessandro,
    forse sono una delle prime persone che ti scrive non da lettrice dei tuoi romanzi, bensì da collega.
    Mi chiamo Clara, sono del Sud come te – vengo da Napoli- e sono trapiantata ad Arezzo, per via di mio marito che ha vinto un concorso in banca. Abbiamo la stessa età (io sono nata il 29 maggio 1977) e mi ha parlato di te, o meglio dei tuoi libri, con grande entusiasmo, un mio caro amico e collega di religione. Sono rimasta molto colpita dalla tua biografia e dalle cose che abbiamo in comune (dottorato, tesi in letteratura greca, etc.) e vorrei saperne di più sulle tue esperienze di insegnamento; io insegno al Liceo classico di Arezzo, anche se purtroppo, pur essendo la prima nelle graduatorie permanenti sulla A052, da 6 anni non chiamano più di ruolo e addirittura quest’anno non ho più avuto l’incarico annuale. Questo mi rende molto triste, a parte per il lato economico (ho due bimbi piccoli) ma soprattutto perché io amo tantissimo il mio lavoro di insegnante e cerco di metterci tanta passione – e vedo che anche per te è così!. Mi chiederai: ma perché questa matta mi scrive, se non per i miei libri? Perché, se ti va, mi piacerebbe condividere qualche riflessione, qualche suggerimento sulla scuola, dato che sembri essere la prima persona intelligente, sotto i 60 e non annoiata che finora ho avuto il piacere di leggere. fermo resando che ho intenzione stamattina di correre in libreria e leggere i tuoi libri; credo che i colleghi scrittori siamo, in linea di massima, molto bravi e molto arguti nello scrivere (hai letto niente di Domenico Starnone e di Paola Mastrocola??), ma, naturalmente, un grecista lo è di più :)Ora ti saluto – sempre che tu sia riuscito ad arrivare alla fine di questa epistola…e ti ringrazio per la risposta,che credo arriverà (o almeno spero)!
    Con stima, Clara

    • Prof 2.0 ha detto:

      CAra Clara, un destino comune ci unisce a quanto pare. Come vedrai questo blog non parla d’altro che di scuola e dintorni. Qui possiamo dialogare, riflettere, dibattere sul mestiere più bello del mondo (dopo la mamma). Non ti scoraggiare. Insegnare al classico è una vera fortuna e presto avrai la tua cattedra. Un abbraccio

  243. Sissi ha detto:

    Insegno Matematica in un istituto professionale e vorrei avere lo stesso entusiasmo che hai tu e che trasmetti ai tuoi personaggi -“prof”. Invece la passione a poco a poco si sta spegnendo, consumata dalle difficoltà quotidiane della scuola.
    I tuoi libri mi hanno fatto piangere…tanto!!! Grazie…non smettere mai di scrivere!

    • Prof 2.0 ha detto:

      Forza, Sissi. Credo siano momenti in cui ritrovare le risorse che magari non stiamo sfruttando. O forse ci serve solo una bella pausa. Un abbraccio.

  244. Héctor Alvarado ha detto:

    Innanzitutto mi piacerebbe presentarmi: mi chamo Héctor, sono spagnolo, ho trentun’anni ed è da cinque che studio italiano, quindi mi perdoni La prego, per quanto riguarda agli errori grammaticali se ci fossero nel mio discorso. Vorrei dirLe che ho divorato assolutamente entrambi i suoi romanzi. Due settimane fa ha finito il Salone del Libro di Madrid, la città in cui vivo, è stato lì che li ho comprati i libri. Prima Bianca come il latte e, siccome mi era arrivato così dentro, mi sono comprato Cose che nessuno sa. Non è solo che si leggano molto scorrevolmente, è che colpiscono, sono proprio avvincenti tutti e due. Le auguro un bel futuro come scrittore. Beh, non sono mica un intendente in letteratura, ma a me piacerebbe trovarla in futuro spesso in libreria, tutto qui.
    Poi, essendo Lei insegnante al liceo immagino ne avrà tanta di esperienzia con adolescenti, non voglio contradirLa ma, non crede di idealizzarli troppo i ragazzi? Non vorrei assolutamente offendere nessuno, per carità. Ma i suoi personaggi teenagers si trovano alla ricerca -o meglio- alla scoperta di loro stessi, si porgono delle domande, ascoltano qualche adulto -coloro che rappresentano un punto di riferimento-, e persino si lasciano trascinare dalla poesia dell’Odissea, niente meno. Quest’immagine che Lei dipinge dei giovani non si corrisponde colle mie idee su di loro. Lo credo così perchè anche nella mia famiglia ce ne sono e a volte risulta difficcile stabilire una communicazione con loro. Sarà perchè non parliamo la stessa lingua, oppure perchè entrambi due grupi -adulti e adolescenti, intendo- funzionamo come se ci fossimo in cerchi chiusi. O forse sono solo pregiudizi miei.
    P.S. Prima di conoscere il tuo blog, con tutte quelle foto pensavo che quella di copertina in cui sei tu ci fosse per venderne più di libri, a mo’ di operazione di merchandising visivo, capito? ma adesso mi rendo conto che sei così bello davvero.
    Spero di rivederLa nella prossima edizione della “Feria del Libro de Madrid”. Quindi, a tra poco.

  245. Silvia Oppezzo ha detto:

    Caro Alessandro,
    GRAZIE, GRAZIE, infinitamente GRAZIE!
    Sto leggendo “Bianca come il latte, rossa come il sangue”: mi sono commossa!
    Prima di tutto, perché ho ritrovato me stessa. Giuro, non credo di aver mai trovato pagine o parole così capaci di “fotografare” il mio cuore, di dar voce ai miei pensieri, ai miei sentimenti. A cominciare dall’incipit della tua biografia: “sono scrittore e insegnante, perdutamente innamorato della realtà”. Se avessi dovuto presentarmi, non avrei saputo trovare parole più efficaci, definizioni più adatte di questa; eppure, più la rileggo, più mi ci ritrovo, mi rendo conto che anch’io sono così. Scrittrice ufficialmente no (a parte poesie, pensieri e sfoghi personali, lettere, dediche, qualche abbozzo di racconto … che rimangono per lo più nel cassetto), ma è un mio sogno segreto, anche se non so da dove iniziare per realizzarlo. Insegnante, invece, sì, lo sono, da ormai sei anni (anch’io di Lettere, laureata in Letteratura greca): supplente, precaria, girovaga tra scuole medie e licei, ma comunque felice, appagata, determinata a proseguire in questo mestiere, che considero “il più duro talvolta, ma il più bello del mondo”. Innamorata della realtà senz’altro: entusiasta, gioiosa, ottimista, capace di stupirmi, di voler bene, rischio a volte di “consumarmi” per voler fare tutto e bene, per non lasciarmi sfuggire nessuna opportunità che la vita mi regala. E sognatrice: proprio come il prof. Sognatore del romanzo, che crede nei grandi sogni e mette l’anima per trasformarli in progetti.
    Tra i miei sogni c’è anche quello di diventare una buona insegnante: una che ha autorità perché riesce a “calamitare” l’attenzione dei ragazzi con il suo modo di porsi e di raccontare, una a cui “brillano gli occhi” quando spiega, una che trasmette non solo saperi ma passioni, capace di lasciare un’impronta significativa in loro, di contribuire alla loro formazione personale … Proprio come il prof. Sognatore (anche in questo caso, il personaggio è un ritratto perfetto del mio ideale di insegnante); proprio come, immagino, sia tu in mezzo ai tuoi allievi. Mi sono scese le lacrime, leggendo, per tutte le volte che non sono stata così: per tutte le volte che non sono stata interessante, che non mi sono brillati gli occhi mentre spiegavo, che non ho parlato “come se fremessi dalla voglia di raccontarlo a tutto il mondo”, che mi sono tirata indietro e non mi sono lasciata coinvolgere più di tanto nel destino dei ragazzi, che sono caduta nella trappola di usare interrogazioni/verifiche a sorpresa come mezzo per ottenere l’attenzione, che non sono riuscita a trasmettere la mia passione e il mio entusiasmo per una poesia, per la materia, dì più, per la vita!
    Qual è il trucco? Come si diventa insegnanti così? E’ talento innato? E’ questione di esperienza da acquisire? Come fai, tu, ad essere così?
    Grazie ancora una volta per gli spunti di riflessione che mi hai dato e per l’attenzione che mi hai dedicato, e ti ringrazio in anticipo se troverai il tempo per lasciarmi un commento, una risposta. Scusami se sono stata prolissa e noiosa; sentivo, però, il bisogno di raccontarti, di condividere con te questi pensieri che mi hai ispirato.

    Buona vita!

    Silvia

    • Prof 2.0 ha detto:

      Vorrei essere bravo come il Sognatore, cara Silvia… Io l’unico trucco che ho trovato è: amare quello che insegno, amare la vita di coloro a cui lo insegno, amare il modo in cui lo insegno. In fondo non siamo altro che testimoni di quello che ci ha cambiato la vita e continua a farlo.

    • Silvia Oppezzo ha detto:

      Grazie della risposta. Rapida, essenziale, efficace. Vera. Posso sfruttare questo blog, in futuro, per condividere ulteriori riflessioni/esperienze?
      Ah, a proposito di Sognatore:

      “Stringiti al cuore
      i tuoi sogni,
      stringili per ricordar
      che sei uomo,
      per ricordar
      che sei vivo!”

      L’avevo scritta qualche tempo fa; l’ho riciclata più volte, in questo a.s., come saluto, come dedica conclusiva agli alunni che ho incontato nel corso delle mie varie supplenze.

      Un saluto!

    • Michela ha detto:

      Così è a questo che porta la Fede?

      Ho saputo di te grazie agli insegnanti del master di milano, a cui vorrei iscrivermi. Sono così orgogliosi di te. Solo in seguito ho potuto capirne il reale motivo. Non credo sia tanto per il tuo successo. Ma più per il Contenuto racchiuso in esso, e quindi nei libri stessi, che hanno poi ottenuto così grande riscontro.

      Ti ringrazio, per la tua testimonianza.

      Ti ringrazio per la tua ricchezza semplice, che è quella più preziosa e duratura, per non dire eterna; e la tua capacità di mostrare, di dipingere, con i colori più sgargianti della vita, invece, tutta la ricchezza che è racchiusa nella semplicità!

      Ma di una cosa ancor più grande ti vorrei ringraziare.
      Io ho quasi 25 anni, e dopo aver letto il tuo libro ho proposto la sua lettura anche a mia mamma, porgendoglielo. Volevo che provasse a capire alcuni miei comportamenti o pensieri, per i quali io non riesco mai a trovare parole abbastanza adatte, attraverso le tue immagini, i tuoi dialoghi, la tua vocazione ad essere così amabilmente reale, e onesto.
      Volevo che tu fossi la mia voce, la mia musica e la mia emozione per arrivare dritta a lei…

      Credo di esserci riuscita.

      Grazie.

      A presto!

      non perdere mai la tua direzione interiore….

  246. deborah ha detto:

    carissimo prof. alessandro…sono una mamma…una mamma come tantissime…che ha un bimbo in eta’ prescolare…e che deve decidere per lui l’inizio del suo percorso scolasico…le elementari , le primarie…comunque le si vogliano chiamare…insomma quell’involucro che sara’ la sua partenza…mi ha colpito lei, perche’ quando dice di aver avuto la fortuna di aver incrociato ed incontrato sulla sua strada insegnanti,..maestri di vita, mi rivedo…io ringraziando la mia buona stella , ne ho incrociati qualcuno di veramente memorabile..che ancora oggi e’ impresso nel cuore e nell’anima ( sono nata nel 1972 …per capire ….) …..ma oggi, trapiantata a verona per amore famigliare, ma originaria di brescia…, sento che nelle scuole o in qusi la loro totalita’…e della scuola italiana, sto parlando ovvio,…..si sta perdendo tutto per strada…sono con lei quando dice che ogni essere e bimbo quindi ha bisogno di trovare la propria strada,…il suo cammino , di una scuola dove conta lui , prima e i suoi successi sono suoi ..non paragonabili con il percorso d’altri….e quindi mi permetto di chiederle un consiglio ( me ne scuso di questo “mio usare il suo blog”…) ho incrociato insegnanti che lavorano qui a verona in scuola denominata ” single sex “…cosa ne pensa di questa filosofia…sembra valida…ma ho una montagna di dubbi, sufragati da tutti gli articoli pro e contro…..grazie se mi rispondera’ !!!!!!!! io ho avuto la fortuna d’incontrare alle superiori un’insegnante doc…proprio come lei!!!!!!! deborah . grazie

    • Prof 2.0 ha detto:

      Deborah cara, le mamme sono quasi infallibili: vai a vedere con i tuoi occhi e capirai se il tuo bambino potrà sentirsi a casa. Io conosco bene quel tipo di realtà: ho frequentato alle medie una scuola così e ho insegnato in una scuola così. Ci sono pro e contro, ma quello che conta è l’attenzione alla persona, e questo sono sicuro che lo troverai.

  247. Antonella ha detto:

    Caro Alessandro,
    leggendo la sua storia mi sono venuti in mente alcuni commenti, che scrivo:
    – è verissimo che è difficile insegnare a dei dodicenni… lo so perché ci provo tutti i giorni… e ci provo anche cercando di proporre (anche se non a livello massiccio come dovrà fare lei) autori come Dante, Ariosto, Tasso, persino un elogio dei pidocchi del marinista Narducci… Trovo, però, che se è reale la difficoltà di capire dei ragazzi, ancora più reale sia il fatto che manca il passaggio tra l’essere affascinati e il sapere davvero; io stessa, ai tempi in cui ero studentessa, ci ho messo un po’ a capire che altro è rimanere conquistata da un passo della Commedia di Dante, altro è capirla e conoscerla. Lo noto questo, anche nella scrittura: le idee non mancano (io dico sempre ai ragazzi che a loro basta non dover studiare e poi sono bravissimi), ho alunni che scrivono anche piuttosto bene, ma ci sono sempre errori formali (per qualcuno pochi, ma ci sono)e non passa l’idea del lavoro di lima!!! L’anno prossimo saranno in terza media e io sarò ancora lì a far dettati su “ce n’è”, “ce ne sono”, “qual è” ecc. ecc.
    – Mi ha divertito molto il rapido tratteggio che ha fatto della Sis… io, per mia fortuna (o sfortuna, per il fatto che sono più vecchia di lei), ho fatto in tempo a frequentare il corso abilitante del 2000… alla fine per me era stato un’esperienza pesante ma positiva, più che altro per dimostrare a me stessa che “ero cresciuta” almeno nel mio modo di studiare!!!
    – Ammiro la sua capacità di trovare il tempo per fare tutto quello che fa… io non ci riesco, la scuola assorbe quasi tutte le mie energie!!!
    Beh, ho scritto anche troppo!!!
    Antonella

  248. rita ha detto:

    so cosa vuoi dire quando dici che è bello insegnare e soprattutto comunicare con i ragazzi dodicenni, l’ho scoperto 10 anni fa, quando per amore mi trasferii da Palermo a Grosseto,lasciando il mio lavoro di Architetto e reinventandomi Insegnante…. Adesso mi ritrovo senza l’amore per cui avevo abbandonato tutto ma ho trovato l’amore di tutti i miei alunni che mi dicono: “Prof… lei è diversa dalle altre…ci ascolta e crede in ciò che diciamo”, Rispondo: non ho scordato di essere stata bambina…
    Grazie per credere in un mondo migliore…

  249. martina ha detto:

    salve prof ,
    sono martina ho 14 anni e a settembre andrò in IV ginnasio .Adoro l’estate come tutti i ragazzi della mia età e mi piace trascorrere del tempo leggendo ! Nonostante scelga libri abbastanza impegnativi e lunghi leggo voracemente , capita di perdermi tra le pagine e di trascorrere così giornate intere .Secondo lei è un bene o un male leggere libri così velocemente? “Bianca come il latte, rossa come il sangue “e ” cose che nessuno sa” li ho letti in un giorno .. attendo con ansia una sua risposta. Buone vacanze e grazie in anticipo.

    Martina

  250. Giulia Violi ha detto:

    Ciao Professore,sono una ragazza di 14 anni, ho finito di leggere il suo primo libro propio ieri pomeriggio.La mia Prof di italiano ci ha lasciato per le vacanze una rosa di 30 libri da cui dovevamo sceglierne 2 ,ed io ho scelto ‘Bianca come il latte rossa come il sangue’ e sto facendo la recensione, posso dirle che questo è il primo romanzo dove mi sono davvero commossa,e dove mi sono vista ‘rispecchiare’ in Leo.E’ un testo da leggere tutto d’un fiato,un testo che ti incuriosisce, un testo che ti fa riflettere su molti punti,la malattia, i sogni, Dio, l’amore, il dolore… Vorrei che tutti i professori somigliassero anche un pochino al ‘Sognatore’, professore di Filosofia che parla di sogni, progetti e immagino che anche lei sia cosi con i suoi alunni..Credo anche che in questo libro lei ci ha donato un pò di se stesso. Infine concludo dicendo GRAZIE per avermi fatto vivere queste emozioni. Buone vacanzee:)

  251. Rita ha detto:

    Da collega a collega,
    grazie per aver ‘partorito’ questi bei libri,
    ho letto “Bianca come il Latte, Rossa come il Sangue” in una classe due anni fa e ho incantato studenti che pensavano d’aver sentito tutto già a 14anni.
    in quest’epoca di precariato sono stata contenta di aver letto di un giovane prof di latino e greco che ha trovato pace dietro la cattedra e mi ha dato speranza.
    Anch’io come te non sono nata per la ricerca ma per l’insegnamento e la passione è ciò che cerco di trasmettere ogni giorno ai miei studenti.
    Non vedo l’ora di leggere altri libri tuoi, continua così,

    una proffa.

    • Prof 2.0 ha detto:

      Trovare pace dietro la cattedra è difficile, ma l’importante è sapere di essere al posto giusto… Buon lavoro anche a te, Rita.

  252. Giada ha detto:

    Salve Prof.,
    ho 17 anni e in solo tre giorni ho divorato il suo ultimo romanzo “cose che nessuno sa”, sono rimasta davvero colpita dalla maestria con cui utilizza le parole e dalla capacità che ha di incatenare i lettori ai suoi libri!
    E’ un romanzo a dir poco straordinario, uno dei libri più belli e intensi che io abbia mai letto, i miei più sinceri e sentiti COMPLIMENTI!

  253. Antonio ha detto:

    Salve prof , non voglio scriverle nulla di troppo lungo finirei per annoiarla. Ho avuto il piacere di leggere entrambi i suoi romanzi. Lei è riuscito a rimanere adolescente , lei è riuscito a mantenere vivo in lei il ” fanciullo ” della letteratura.
    Sono un lettore appassionato , la mia passione nacque quando avevo circa 11 anni , ma credo che provenga da molto prima , quando la mia insegnante elementare mi leggeva delle storie come nessuno aveva mai fatto .
    Comunque Grazie , ho letto i suoi libri in meno di due giorni ed entrambi terminati di notte , sotto le stelle.. Per il mio parere un romanzo diventa una stella quando riesce a impedirti di leggere , ogni pagina diventa sfogata e gli occhi ti ci si riempono di lacrime..
    Grazie prof perché mi hai insegnato a camminare sul filo della vita 🙂
    -Da un ragazzo quattordicenne.

  254. alessandra ha detto:

    salve professore,stiamo cercando da molto tempo per contattarla per avere un incontro con lei. ci siamo rivolte più volte all’indirizzo email e al cellulare di alice dosso ma non abbiamo ricevuto nessuna risposta. abbiamo deciso cosi di scriverglielo sul blog direttamente. vorremmo chiederle se potrebbe tenere un incontro presso la libreria giunti sita in piazza mercato di caserta appena è disponibile. attendiamo una sua risposta al più presto possibile in caso lei decida di tenere questo incontro le daremo maggiori informazioni.
    A PRESTO.. da alessandra e rachele

  255. Sara Possenti ha detto:

    Ciao sono Sara,mi scusi ma non so se darle del lei o darle del tu, sono molto imbarazzata.
    Ho 14 anni e ho appena finito la terza media,durante l’anno la mia profe di lettere, una sua grandissima fan, ci ha fatto leggere il suo libro ”bianca come il latte rossa come il sangue”. Il suo libro mi è piaciuto davvero un sacco e anche come lei riesce a scrivere. E’ davvero un grande scrittore e mi piacerebbe incontrarla un giorno, chissà.
    Durante l’anno poi, appena conclusa la lettura del suo libro, la prof ha inserito, nell’elenco di tracce per un tema, una che riguardava il suo libro. Una traccia studiata apposta per permettere a me ed alcuni altri miei compagni di esprimersi. La traccia era molto breve, libera, ma anche difficile. Solo alcune parole ”la mia vita tra il bianco, il rosso e l’azzurro…”.
    In questo tema ho preso 10 e la mia professoressa, sapendo la mia grandissima passione per la lettura e l’aspirazione a diventare una scrittrice mi ha quasi obbligata a inviarle il mio tema, per avere un suo parere. Io vorrei davvero inviarglielo. Lei cosa ne pansa? Potrei mandarglielo per e-mail?
    Grazie in anticipo 🙂

  256. Sirch Lili Selden ha detto:

    “Sono solo parole …
    gocciolano nella mente,
    cristalline e irrazionali …
    perse per sempre
    per sempre nel cuore …
    Sono solo parole
    confuse nel vuoto della mia voce
    nel suono di un pianto
    così malinconicamente dolce.
    Solo parole
    mute, attanagliate al pensiero
    che le ha generate
    dal cuore che le ha rigettate
    indolente alle passioni.
    Sono solo parole
    le mie
    non sentimenti inespressi
    non confessioni taciute
    solo parole
    eppure,eppure
    le sento accompagnare i miei passi”…

    Grazie della condivisione delle sue parole..

  257. ramona ha detto:

    Caro Alessandro, sono una prof di religione alla scuola media. Avevo già letto il tuo primo libro e quest’anno anche molti dei miei alunni di terza media dato che c’erano molte citazioni nel nuovo testo di religione (Più in là). Ho appena letto Cose che nessuno sa. Mi è molto piaciuto anche per il coraggio di aver affrontato temi non solo rivolti ai ragazzi. Ma ho una cosa da chiederti perchè non riesco a capire la scelta che hai fatto: quando verso la fine Margherita parla con il vecchio sulla spiaggia, perchè gli hai messo in bocca le parole di E.Lee Masters in George Gray e perchè soprattutto la domanda di McCarthy in La strada sulla cosa più coraggiosa che aveva fatto? Ci ho pensato, ma mi sembra appiccicata, non ne capisco il senso. Per questo ero curiosa di chiedertelo, perchè se lo hai messo ci sarà un motivo.
    Attendo risposta e se sarai al Meeting di Rimini magari te lo chiederò di persona.
    Comunque complimenti per i tuoi lavori e grazie.
    Ramona Ragni

  258. ramona ha detto:

    Ops! Ho sbagliato la poesia: Lo Steddazzu di Pavese.
    Ramona

  259. Elisabetta Portello ha detto:

    Caro Collega! mi riconosco nel tuo entusiasmo con cui cerchi di far innamorare i tuoi allievi della bellezza della letteratura, io cerco di fare altrettanto con gli autori tedeschi. Ho conosciuto però purtroppo anche la sterilità di quella che dovrebbe essere una missione che è invece diventata per molti solo un’occupazione mal retribuita. Leggendo i tuoi libri ho sperato che qualche prof, la sottomarca del professore, capisca che prima di ogni altra cosa dobbiamo far brillare gli occhi ai nostri studenti, perchè solo ciò che si impara con amore poi si ricorda, come dici tu!Complimenti per le tue opere ma in particolar modo per la tua salda fiducia! Elisabetta

    • Prof 2.0 ha detto:

      Grazie, cara Elisabetta. Lavoriamo giorno per giorno perché questa luce non si spenga in noi e in loro. Costi quel che costi…

  260. Emma ha detto:

    Buongiorno 😉
    Sto rimanendo incantata da “Cose che nessuno sa”, un regalo di una cara amica…quindi mi sono incuriosita sulla tua vita e sulle tue radici siciliane. Anche io sono siciliana, reduce (fallimentare)dall’impossibile Quiz per il tfa di francese e prossima a partire per la Francia per un’esperienza di insegnamento di 7 mesi. Sono molto preoccupata di “provare a diventare prof per un periodo” perché ricordo molto bene quanto alcuni degli insegnanti conosciuti possano essere inefficaci e spesso ridicoli… Ma l’entusiasmo trasmesso dalle tue pagine mi riempie di buoni propositi e speranze.
    Grazie per ricordarci che ciò che amiamo è alla base di tutto! Spero di riuscire a trovare il giusto canale per trasmettere il mio amore per la cultura a dei ragazzini francesi!

  261. maria ha detto:

    Mi sono imbattuta serendipitosamente l’anno scorso, nel mio viaggio-lavoro a Siviglia in “blanca como la nieve, roja como la sangre”, e fui felice di scoprire subito dopo l’impattante lettura del titolo, che l’autore in questione era italiano, e per di più meridionale come me. Ho divorato quel libro in pochi giorni, ritenendolo un libro profondo, che va dritto al cuore, scritto dalla prospettiva dei ragazzi. Quest’anno non potevo mancare di leggere “cose che nessuno sa”, un inno alla voglia e alla gioia di vivere, nonchè una lode al senso della famiglia e all’incontro affettuoso tra più generazioni che si raccontano. Questo messaggio è per ringraziarti dei tuoi lavori che mi allietano le giornate rendendomi maggiormente riflessiva verso la vita e le sue “controtendenze”. Ti auguro il meglio.

  262. Giorgia ha detto:

    Salve, Alessandro.
    O come si fa chiamare qui, Prof 2.0

    Ho letto solo il suo primo libro, ma conto di leggere il secondo il prima possibile – non appena mi fermerò negli scaffali della coop.
    Anche mia mamma ha letto “Bianca come il latte, rossa come il sangue” e ha persino pianto, dicendo che era tanto bello quanto drammatico.
    Si era affezionata a Beatrice, sa, così quando è morta ci è rimasta davvero male.
    E’ una donna sensibile, perciò l’ho consolata io..
    Mi riconosco in Silvia, perchè lei c’è sempre per le persone a cui vuole bene.
    Come lei, ho gli occhi azzurri, che sarebbe il colore dell’amicizia, del per sempre che spesso e volentieri l’amore non ci dà, perchè è rosso, una tormenta di fuoco, deliziosamente instabile..
    Comunque, tornando al libro..
    Penso che sia scritto veramente bene, la forma è semplice ma molto accurata.
    Leggo sulle righe, ma credo che ciò che conti di più sia quello che riesco a leggere tra le righe di quel libro..
    P.S= Complimenti ancora per tutto quanto, mi sembra che Lei sia una persona che ha capito il vero valore dei sogni nella vita.

    – Da una sedicenne che ha dovuto buttare nel cestino il suo sogno, ma non manca – a volte – di rovistarci dentro per cercarlo e riguardarlo un po’.

  263. clara ha detto:

    semplicemente grazie…..

  264. alice ha detto:

    Ciao prof,
    mi chiamo Alice e ho 13 anni e ho letto tutti e due i libri che hai scritto… sono semplicemente fantastici… forse i più belli che io abbia mai letto!!!!! Mi hanno insegnato entrambi molte cose e vorrei rileggerli per l’eternità:-) è vero,i sogni non si possono costruire e poi avverare senza sacrificio,sofferenza o ostacoli perché è anche la vita è fatta di questi tre componenti come hai spiegato anche nel secondo libro… comunque è un dono e vale la pena viverla fino in fondo per scoprire tutte le sue sfumature…
    Volevo scriveti un GRAZIE a te e alle tue righe… spero di incontrarti un giorno… anche per caso:-D
    GRAZIE… Ali99
    P.S: aspetto con ansia il tuo prossimo libro! VAI COSI’ PROF.:-D

  265. Marinella ha detto:

    Se non è troppo azzardato, posso sapere in quale liceo classivo di Milano insegna?

  266. Daniela Schrüffer ha detto:

    Salve,
    sono una prof alle prime armi
    insegno in un Collegio svizzero Lingua e Letteratura Italiane mi interesserebbe sapere come non deve essere un insegnante .
    Io insegno con il metodo IB ….ma ripeto sono alle prime armi e mi sento un po persa….

  267. Dory ha detto:

    Salve Prof!
    Ho appena finito di leggere il suo primo libro! Era un regalo e lo avevo sistemato su uno scaffale della mia libreria, dove è rimasto per poco più di un anno, -sarò sincera- sicura che non mi sarebbe piaciuto. Finito il mio amato liceo classico, non riuscivo a dormire abituata com’ero a essere accompagnata nelle mani di Morfeo da un buon libro.. ho inizato a frugare tra gli scaffali e mi sono imbattuta nel Rosso dei capelli della ragazza della copertina del suo libro, che è riuscito a primeggiare su classici complicati e a volte anche retorici.. ho iniziato a leggerlo e.. a piangere come non facevo da anni.. lacrime piene di ricordi, di sensazioni, di colori rosso e bianco, di verità nascoste che non erano mai riuscite a venir fuori.. Lasciavo cadere le lacrime perchè avevo bisogno di sentirne il sapore autentico..come le parole del suo libro.. e per tutto questo non posso che dirle grazie.. Grazie per avermi fatto ricordare ciò che anch’io avevo scoperto all’età di 14 anni, per cui avevo ringraziato e maledetto chiunque sia lì a governare il mondo e le nostre vite.. grazie per avermi dato una spinta per poter realizzare il mio sogno! insomma.. Graziee!!

  268. paola ha detto:

    Buonasera prof. sono la mamma di un quindicenne, vorrei ringraziarla perchè dopo aver letto il suo libro, guardo mio figlio con occhi diversi perchè so che non può solo essere il mio pigro,indifferente,stralunato….ma dentro prova mille sensazioni,emozioni che ho quasi dimenticato.
    grazie

  269. Carla Berto ha detto:

    Ciao prof!
    Sono rimasta affascinata dalla tua capacità di descrivere le sensazioni e i sentimenti dei ragazzi. Mi ha colpito la tua fiducia nei nostri studenti e la passione per il lavoro più belo del mondo. I miei studenti sono tuoi lettori appassionati e allora è nata l’idea di invitarti a scuola. Che ne dici? Rientra tra le sfide di un giovani scrittore, prode sceneggiatore ed abile insegnante incontrare altri studenti? Ti aspettiamo a padova! Come contattarti direttamente per verificare quest’ipotesi?

  270. AlessiaG ha detto:

    Salve Prof!
    con questo commento non voglio soltanto esprimerle tutta la mia stima, ma anche ringraziarla per ciò che i suoi due romanzi sono stati capaci di trasmettermi. La stimo anche per la passione con cui esprime le sue idee..spero anch’io di esserne capace un giorno dato che, come lei, vorrei dedicare la mia vita all’insegnamento. La vita universitaria è per me alle porte e mi impegnerò al fine di assaporare ogni momento che la vita mi regalerà cercando di cogliere la bellezza che dall’Amore deriva per restituirla un giorno a chiunque incrocerà i miei passi.

    Nell’attesa di leggere il suo prossimo romanzo, la saluto e la ringrazio per i sospiri che è capace di regalare alle nostre anime.
    Alessia

  271. Chiara ha detto:

    Carissimo Alessandro, che piacere poter comunicare con te.. Grazie innanzitutto di avermi dato la possibilità di farlo, grazie per i tuoi libri (sto alla fine di “Bianca come il latte rossa come il sangue), grazie per il tuo entusiasmo e per voler condividere la tua felicità con noi.
    Mi chiamo Chiara, sono di Milano, avevo il tuo stesso sogno, per questo ho studiato Lettere moderne. Sono una ballerina e mi piacerebbe molto confrontarmi con te; so che ti occupi di teatro, so che insegni a Milano e conosco il tuo liceo. Ora mi trovo in Emilia Romagna, in vacanza, rientrerò in città fra una settimana, quando la scuola sarà già iniziata. Mi rivedo molto in te, sto imparando a conoscerti attraverso i tuoi libri, si legge il cuore di un incontro con Dio, si legge la gioia di chi ha toccato con mano la sofferenza e se l’è fatta amica, si percepisce il profumo di chi vuole lasciare il segno. Mi piacerebbe raccontarti la mia esperienza e regalartela, così come ha fatto Leo con il Sognatore. Se ti fa piacere e se hai tempo, possiamo scriverci via mail.
    con affetto
    Chiara

    • Prof 2.0 ha detto:

      Scrivimi pure, Chiara, ma abbi pazienza per la lentezza nel rispondere… Conosci la mia scuola, quando vuoi fai un salto.

  272. Silvia O. ha detto:

    Caro prof.,
    BUON PRIMO GIORNO DI SCUOLA!
    Sei pronto? Sei carico, emozionato, entusiasta, energico per questa nuova sfida, per questa nuova avventura che sta iniziando, per questo viaggio che ti coinvolgerà insieme ai tuoi alunni?
    Auguri: che sia un’avventura ricca, intensa.
    Posso rubare un po’ di spazio in questo blog per una mia lettera di “buona scuola” agli alunni-lettori? E’ un po’ lunga … Se mi dai il via libera, invierò a breve.
    Grazie anticipatamente, da una collega in attesa di scoprire quale sarà il suo destino per l’a.s. 2012-13. Mi son preparata, quest’estante, grazie al tuo blog, che continuerà ad essere un punto di riferimento, una forza, un confronto e una ricarica costante, ne sono certa.
    (PS: non ho più visto notizie sull’evento programmato per il 27 settembre a Torino; spero non sia stato annullato!)

  273. Silvia O. ha detto:

    Caro Prof. … Sognatore …,
    BUON PRIMO GIORNO DI SCUOLA!
    Sei pronto? Sei carico, emozionato, energico, entusiasta per questa nuova sfida, per questa avventura che sta iniziando, per questo nuovo viaggio che ti coinvolgerà insieme ai tuoi alunni?
    Posso rubarti un po’ di spazio per una mia lettera di “buona scuola” agli alunni-lettori del blog? E’ un po’ lunga … Se mi dai il “via libera”, invierò a breve.
    Grazie anticipatamente, da una collega in attesa di scoprire il proprio destino per l’a.s. 2012-13. Mi ci sono preparata, durante l’estante, grazie anche al tuo blog, che sarà un punto di riferimento, una forza, un confornto e una ricarica costante, ne sono certa.
    (PS: non ho più visto novità sull’incontro del 27 settembre a Torino: spero non sia stato annullato …)

  274. Anna ha detto:

    Caro prof…
    Buon primo giorno di scuola! Io purtroppo non ho ritrovato tutti i miei compagni e tutti i miei prof e mi mancano già (in particolare Chiara, una mia amica) ma sono curiosa di vedere come andrà l’anno!
    Grazie alla mia prof di letteratura (che stimo tantissimo) ho la forza di non pensare che sarà un anno come gli altri, quindi la ringrazio!
    Ma come faccio a non perdere la voglia di studiare anche con gli altri prof?
    Spero tanto che lei abbia la risposta per me!
    Un anno pieno di sorprese ci aspetta!!

    P.S. Ho visto anche io il film “Il distacco” ma non ho avuto modo di confrontarmi con qualcuno delle tematiche e della storia! Lei cosa ne pensa? Io credo che sia un film molto bello…ma devastante!

  275. francesca ha detto:

    Buonasera,
    il suo libro è splendido, mi ha fatto capire molte cose,
    è proprio vero ogniuno di noi è un funambolo sul filo flessibile della vita…
    sinceramente è il primo romanzo che mi abbia veramente appassionato…
    in questo momento in cui mi sentivo un po’ giù mi ha molto aiutata…
    grazie penso che poche persone di questi tempi abbiano un cuore sincero come il suo…spero di incontrare quelle poche nel mezzo del cammin di nostra vita…come diceva il grandissimo dante…
    purtroppo non ho incontrato molte persone…definiamole gentili nella mia vita…comunque sono sempre stata me stessa che quello che penso sia più importante di molte cose come il denaro, e tutto ciò che è materiale…perchè tutto quello passa rimangono solo i ricordi quelli con le persone che entrano nella nostra vita…
    grazie

  276. Da una prof fresca di pensione: il tuo percorso è quello che dovrebbe intraprendere chi vuole fare” l’educatore per portare i propri studenti alla cosapevolezza di se stessi potenziando la loro autostima senza essere “spocchiosi”. Buon itinerario !!!

  277. Silvia O. ha detto:

    Ciao!
    Hai visto, per caso, ieri sera su Rai 3, Roberto Saviano che raccontava la storia del pianista Petrucciani? “Credere nei propri sogni e far di tutto per realizzarli”, “usare le proprie risorse, la propria fantasia per trovare alternative o soluzioni a situazioni di crisi”, “la felicità passa attraverso il dolore” … mi ha ricordato la perla di Margherita, i messaggi del prof. Sognatore, la tua visione della vita che comunichi continuamente. Proprio vero: è questo il modo più bello, più vero, più appagante di vivere la vita, e lo sto sperimentando!

  278. Emma ha detto:

    Professore, volevo dirle che con il suo romanzo (‘Bianca come il latte Rossa come il sangue’) è riuscito a far venire i brividi a ragazzi e ragazze quattordicenni, è riuscito a farci venire gli occhi lucidi e la voce roca, è riuscito a farci rimanere svegli anche fino alle due di mattina per finire di leggere il capitolo!
    È stato uno dei pochi scrittori, di cui ho letto, in grado di mettersi benissimo nei panni di noi studenti, di noi adolescenti e in grado di descrivere ciò che si prova a sedici anni, ma è stato anche in grado di farci capire che i sentimenti non cambiano con il passare del tempo.
    Mi scusi se le ho rubato tre minuti del suo tempo!
    Tanti saluti..Una Liceale!

  279. Simonetta ha detto:

    Ciao Alessandro sei stato in vacanza a Creta ad Agosto? Sei uguale ad un ragazzo che vorrei rintracciare.
    grazie

  280. Elisa ha detto:

    Ciao professore!
    Sono una ragazza di 15 anni,mi sarebbe sempre piaciuto leggere libri a mia scelta,ma non ne ho mai avuto il tempo perchè a scuola ci hanno sempre dato altri libri da leggere.. ma ora non più.
    Ho letto ” bianca come il latte,rossa come il sangue” (in soli due giorni,sono stata mattina e sera a leggere.) e da lì mi sono davvero appassionata molto..
    La seguo su youtube..vedo tutti i video,i discorsi che fa.. le cose in cui crede e come scrive.Ora sto leggendo “cose che nessuno sa”..bellissimo anche questo libro, anche se sono rimasta un pò piu colpita dal primo,comunque la stimo prof.
    Ciao sognatore!

  281. Valentina ha detto:

    Ancora una volta quest’anno ho avuto la fortuna di lavorare in un istituto professionale.
    Conoscere un mondo così diverso, con tante (e anche troppe) difficoltà, ti fa capire però quanto sia necessario (o anzi fondamentale) l’approccio “umano” prima ancora che prettamente scolastico. L’inizio dell’anno in una seconda classe è stato traumatico… una lotta impari….. a nulla però sono servite note o sgridate.. incredibilmente, usando molta dolcezza (ma …veramente tanta …quasi come una mamma) le cose stanno cominciando a cambiare; dando fiducia e confrontandosi sempre al positivo, ora tutta quella vivacità sta diminuendo..
    Due studenti che l’anno scorso facevano parte della suddetta classe però, sono stati bocciati e sono in prima.. il “problema” della vivacità riguarda anche loro ma con una differenza: uno si sta impegnando con buoni risultati (frutto anche di un pregresso lavoro con la famiglia) l’altro no, o meglio..si “impegna” solo nelle materie che gli piacciono di più.. i miei colleghi constatano la situazione e gli ripetono di cambiare per evitare un’altra bocciatura (la quarta!!!!)
    Io però ho la sensazione che lui sia capace di impegnarsi davvero, ma un po’ per il suo carattere (troppo esplosivo e permaloso .. come lui stesso ha ammesso) e un po’ per qualcos’altro che non saprei bene identificare … in classe tende a concentrare l’attenzione degli altri ragazzi su di sé, non ascoltando la lezione. Ma questi non sono segnali di un disagio?? Io gli ho parlato separatamente, dandogli fiducia e usando tatto e lui (anche se fa baccano anche nella mia ora) mi ascolta ogni volta. Io ho la sensazione che gli sia stata sottolineata molte volte (ed in negativo soprattutto…anche se magari in buona fede) la sua situazione non rosea e il suo atteggiamento è solo la conseguenza. Non sono una psicologa, né voglio avere la presunzione di cimentarmi in un ruolo che non è il mio, non sono mai stata molto brava con le parole, ma perché non riesco a guardarlo totalmente in negativo?? Vorrei capire quale è la strada, la chiave che serve per far scattare quella molla che, dentro di lui io sinceramente vedo.
    Lei che ne pensa? Forse sto semplicemente sbagliando..

    • Prof 2.0 ha detto:

      Io penso che lui sia libero. Tu gli hai dato quello che potevi. Non devi salvarlo. La vita è sua. Ma tu lo devi mettere in condizioni di rendersene conto e mi sembra che lo hai fatto.

  282. Valentina ha detto:

    Ok, condivido sicuramente il consiglio che mi ha dato… solo che (giusto per dare un’idea di che tipo di allievo ho di fronte) caratterialmente è molto simile a quel liceale che a marzo dello scorso anno le ha indirizzato una lettera apparsa prima sull’Avvenire e poi su questo blog, identificata con la dicitura IMPARARE DA UNO STUDENTE NON PROPRIO“MODELLO”
    Spesso viene allontanato dalla classe o rimproverato con note.. (e può anche darsi che se continua così gliene metta qualcuna anche io……) ciò che però mi fa pensare è che frequentemente dice di volere un dialogo, un confronto con i professori (PS= sbagliando però il modo di porsi, come più volte gli ho sottolineato).. dice di riuscire a concretizzare questo suo bisogno solo con alcuni miei colleghi (pochi)…
    È anche in grado di impegnarsi (ieri è andato bene all’interrogazione nella mia materia) ma quando io vedo una situazione così…contrastante…. sinceramente ti chiedi…cosa fare??
    Certo, è vero, non devo “salvarlo” … (non sono nessuno per farlo, né devo avere la presunzione di farlo..) solo che.. dispiace …. Provi un po’ di amarezza …la stessa che ho provato leggendo la lettera di quel ragazzo sull’Avvenire.

  283. Giovanna ha detto:

    Buongiorno Prof:) sto leggendo per la quinta volta “Bianca come il latte rossa come il sangue”.. Sembrerò pazza… però ogni volta che lo leggo sottolineo e scrivo su un foglio le frasi che più mi hanno colpita.. ho la passione di riempire la mia cameretta con i post-it con delle frasi sopra, la mia cameretta praticamente porta il suo nome. Il suo libro è semplicemente…. WOW. Meraviglioso. Grazie per tutti i momenti commoventi che ho quando leggo il suo libro.. Un abbraccio.

  284. Cristiano (don) ha detto:

    Carissimo Prof,
    sono un giovane prete…
    Dopo aver compiuto gli studi “necessari” per l’ordinazione mi trovo ancora a Roma per il tempo supplementare… la licenza!
    Devo “confessare” che nonostante abbia passato la mia vita a studiare ed abbia alle spalle una formazione “classica” non vado pazzo per la lettura e assolutamente non per la lettura di romanzi.
    L’anno scorso un mio amico prete mi consigliò di leggere diversi libri tra cui il suo “Bianca come il latte rossa come il sangue”… e nonostante stimassi chi me lo consigliava il mio spirito anticonformista, piuttosto adolescenziale (ho molto di Leo), fece sì che non lo comprassi. PERO’ ho iniziato regalarlo: ai giovani della parrocchia, ai collaboratori, agli amici… e finalmente qualche mese fa ho deciso di comprarlo anch’io, se non altro per vincere il tedio di alcune lezioni universitarie =)
    Ebbene… non posso che ringraziarla!!! Il suo libro, il nostro libro, è riuscito con grande dinamicità a mettere in moto molti sentimenti.
    Ecco, la cosa più importante credo di averla detta… per il resto faccio un po’ di fatica a disbrigarmi in queste situazioni… ancora una volta come Leo.
    Cristiano

  285. Sara ha detto:

    Salve professore, o meglio ‘Sognatore’!
    Sono una ragazza di 14 anni, frequento il primo anno di liceo classico, amante dei suoi due libri che mi trasmettono le emozioni del colore giusto, emozioni rosso vivo e fiammante. Che dire, lei con il suo amore verso le cose belle della vita mi sta insegnando a sognare e per questo le sono molto grata. Quando mi soffermo a pensare e fantasticare sulle frasi così vere racchiuse tra le righe dei suoi libri sento in me una grande forza, quella che ogni ragazza della mia età prova. Lei è diverso dagli altri adulti (in modo positivo) perché riesce a guardare nel cuore degli adolescenti, ci comprende, ci dimostra che le emozioni che si provano a quattordici anni sono le stesse che si provano a quaranta e a ottanta anni.
    Semplicemente grazie, uno dei ‘grazie’ più sinceri che abbia mai detto a qualcuno!

  286. Valentina ha detto:

    Della serie …… “quando un allievo ti si rivolta contro…..”
    Alla fine è successo anche a me… sebbene non volessi, sono stata costretta a far uscire fuori dall’aula lo studente che disturbava… (si ricorda?) ma c’è di più…. Mi sono accorta che ci è rimasto davvero male…. in pratica .. si è rivoltato contro… non fa i compiti e non ascolta come prima… siccome aveva instaurato con me un rapporto un po’ meno teso rispetto agli altri insegnanti, ora sicuramente ha pensato: “ecco!! In realtà erano tutte balle ciò che diceva la prof, perché i professori sono tutti uguali!!!” tipico…… urge un chiarimento lo so, in positivo anche stavolta…. Solo che alcuni miei colleghi non sono molto d’accordo sul mio atteggiamento.. Alcuni mi hanno suggerito una pratica nota, secondo la quale un castigo che costringa a un lavoro supplementare avrebbe un doppio effetto: da una parte scoraggia il ragazzo a ripetere l’infrazione e dall’altra migliora l’efficienza scolastica con l’esercizio e la ripetizione. Ma sinceramente credo che questo provoca però nell’allievo un’associazione fra lavoro scolastico e punizione che produce un effetto in contraddizione con gli sforzi di noi docenti di valorizzare il lavoro scolastico come mezzo di accesso a un valore ossia il sapere. Anche negli allievi che avrebbero energie sufficienti per trarre un insegnamento dal castigo scolastico, la punizione provoca un peggioramento dell’immagine di ciò che è scolastico, quindi indirettamente del valore “sapere”.
    Poi, se non si può essere valorizzati per degli aspetti positivi, lo si può essere per aspetti meno positivi, almeno dai compagni che ammireranno chi sa infrangere le regole, opporsi all’autorità. Inizia così un comportamento provocatorio, ribelle, di indisciplina. La tensione necessaria per imparare si sposta sul mantenere un comportamento sufficientemente deviante perché sia considerato dagli altri come originale, coraggioso, degno di interesse; la punizione è la prova che il comportamento deviante è degno di essere mantenuto. Ma fino a quando? E’ possibile interrompere questa spirale di comportamento deviante e di conseguente punizione? Non vorrei apparire presuntuosa o troppo saccente (perché non lo sono proprio… semmai il contrario..) ma l’essersi accorta che questo studente è rimasto in fondo “male” per essere stato allontanato dall’aula, non potrebbe essere letto in modo positivo tutto sommato?
    Grazie ancora una volta dell’attenzione ai miei commenti……

  287. simona ha detto:

    Non e’ un caso se solo qualche giorno fa in libreria venivo attratta dal Suo libro, un libro di cui non sapevo nulla ma mi che mi attirava magicamente a se’.
    Non è un caso se un 21 novembre di diversi anni fa Antonietta andava via… moriva.. come è morta Beatrice… per quell’assurda malattia che ha trasformato il suo sangue rosso in bianco…che l’ha resa piccola e fragile.
    Nessun libro arriva per caso nelle nostre vite… ma il Sognatore mi è stato accanto facendomi ripiombare indietro nel tempo e accompagnandomi nella consapevolezza che dopo tanto bianco… arriva finalmente il rosso! non dobbiamo mai dimenticarlo…

  288. Gabriele ha detto:

    Salve prof. Vorrei semplicemente ringraziarla per i suoi fantastici libri, specchio vero dei sentimenti adolescenziali ma non solo; grazie per la riflessione sul dolore e grazie per la sua interpretazione della scrittura: straordinarietà nella normalità, espressa con parole che arrivano davvero “al cuore del cuore” non come le auliche stronzate dei poeti che ci costringono a studiare.La prego di continuare con la sua opera di scrittura perchè è e sarà fonte di ispirazione e riflessione per molti, me in primis. Cordiali saluti 🙂

  289. Simon Purger ha detto:

    Ciao, Alessandro!
    Vorrei ringraziarti per la tua prima visita in Slovenia il week-end passato. E’ stato molto prezioso di incontrarti personalmente, di poter ascoltarti e parlarti della vita. Delle cose che nessuno sa e di quelle che sono piu facilmente tangibili.
    Sei una grande ispirazione per me e anche per tanti Sloveni! La ragione per cio’ gia’ la conosci – e’ nascosta nei tuoi occhi! 🙂
    Con tanti auguri per te e per i tuoi vicini.

    • Prof 2.0 ha detto:

      Caro Simon, sono io a ringraziare voi per l’ospitalità e per l’amicizia che mi avete dimostrato. Un abbraccio a te e alla tua famiglia.

  290. alba ha detto:

    volevo farle i complimenti per i bei libri che scrive, le sue frasi sono una continua fonte di ispirazione !!! le vorrei anche chiedere se e’ disposto a venire ad insegnare nella mia scuola ….. sono sicura che se avessi lei come insegnante anche il layino da lingua morta ritornerebbe viva !

  291. Madalina ha detto:

    Salve Prof!! Vorrei chiederle, visto che lei di sogni se ne intende, se a 19 anni è troppo presto per delineare il proprio sogno. Alle elementari avevo una maestra coi capelli rossi e con gli occhi grandi azzurri e sempre lucidi. Ci regalava sempre sorrisi dolci. E tra un suo sorriso e una “a” storta, se qualcuno mi chiedeva quale famoso personaggio della Disney avrei voluto essere, io rispondevo che da grande avrei voluto fare l’insegnante. Sono passati 10 anni prof, e voglio ancora fare l’insegnante 🙂

  292. maddalena ha detto:

    salve prof 2.0
    voglio farle i miei complimenti… ho letto bianca come il latte rossa come il sangue in un giorno, tutto d’un fiato, e l’ho trovato bellissimo… il suo modo di scrivere è semplice diretto, lei colpisce le corde del cuore delle persone, e riesce a spiegare magnificamente come ci si sente all’età di Leo… persi e spaventati, e come alla fine tutto passa, come la vita ti insegna a superare anche momenti e ostacoli durissimi…
    grazie, grazie per le emozioni che mi ha regalato… e anche se ho 21 anni ho comunque pianto come una bambina XD
    sono felice di averle potuto dire quello che pensavo =)

  293. Irina ha detto:

    Bellissima biografia, originale!
    I libri li sto divorando, non vedo l’ora che esca un altro, per potermi ritrovare di nuovo nelle parole.
    Volevo sapere com’è stato andare a Mosca? Vedere il proprio libro in una lingua che non è la sua, magari anche fidarsi dei traduttori? Ho visto la foto con Dostoevskij, bellissima! Dev’essere stato fantastico aver visitato il paese del proprio scrittore preferito…

    p.s. Perché non esistono tanti professori come Lei? Studierei Dante più volentieri…

  294. Alina ha detto:

    Ciao Alessandro,
    leggerti e sentirti mi ha commossa.
    Anch’io sono una prof. di tedesco e anch’io come te amo il mio lavoro e amo la realtà.
    Continua così, la scuola ha bisogno di insegnanti come te!
    Grazie
    Alina

  295. Emanuela ha detto:

    Carissimo Professore,
    Sono contenta di aver finalmente trovato la via giusta per comunicare e condividere temi e argomenti che coinvolgono noi ragazzi. Devo ammettere che lei, con il suo modo di scrivere, il suo stile e la sua infinita creatività ha sempre suscitato in me fascino e apprezzamento e i suoi libri, inoltre, mi hanno trasmesso delle morali di vita così profonde da giungere a un’affermazione: lei è il mio maestro di vita. Ho appena visionato la sua biografia e la trovo molto ricca e.. ORIGINALE! Ammiro il modo con cui ha affrontato le diverse tappe di vita, fino ad arrivare al Professore e Scrittore di oggi.
    Io ho sedici anni e sinceramente ho un po’ paura di crescere, mi spaventa quel mondo degli adulti, sembra troppo complicato.
    Le mie aspirazioni per il futuro.. Non ne ho idea. Mi piace scrivere, adoro riempire le righe dei fogli con le mie riflessioni, le mie idee, che si moltiplicano di giorno in giorno e per non trovarmi immersa di pensieri di qua e di là ho deciso di stendere un libro. Al momento si trova nella categoria “Work in progress” e questo perché, trattandosi della prima volta, dimora in me la paura di sbagliare, che la “narrazione” non potesse interessare a nessuno. Forse è normale per una principiante come me. Sono alla ricerca di consigli. E’ tutto ciò che mi serve per riprendere a scrivere.
    La ringrazio ancora una volta per gli insegnamenti che ha comunicato. Per lei potrebbe sembrare poco, ma per noi futuri cittadini del mondo vale tanto.

  296. Giulia ha detto:

    Di notte le parole splendono su un libro di letteratura che mostra un’anima magica, inaspettata e segreta. La cui scoperta è riservata ai soli pionieri delle lettere, ai soli ricercatori del segreto degli uomini del passato che ancora vivono grazie al nero sul bianco che applica l’immutata magia di un tempo, divenendo tesoro luccicante agli occhi chi lo cerca. Nonostante l’ora tarda mi sono soffermata a studiare letteratura (secondo anno di liceo classico) ed è venuta fuori dallo studio questa mia riflessione che ho il piace di condividere con Lei. Cordiali saluti e grazie per la meraviglia dei suoi libri =)

  297. antonella d'antonio ha detto:

    Salve, complimenti per il sito che ho trovato x puro caso,sono rimasta entusiasta dalla sua positivita’
    Sono una mamma di un ragazzo che frequenta il primo anno del liceo classico, amante dell’ iliade e dell’ odissea del greco e del latino, l’unico problema e’in italiano scritto.
    premetto che ha un’ottima insegnante ma non e’ mai stato abituato a leggere molto,passa gia’ molte ore sui suoi libri scolastici e io faccio fatica a fargli leggere altre cose.Nei temi in classe perdipiu’ svolti su argomenti di epica nonostante il contenuto sia buono e non ci siano errori grammaticali non riesce mai ad arrivare alla sufficienza.Mi piacerebbe poter avere da lei qualche consiglio, intanto penso di acquistare uno dei suoi libri, nella speranza che lui li legga.
    Grazie in anticipo

    • Prof 2.0 ha detto:

      Non ti preoccupare Antonella. Tuo figlio è già salvo. Per un maschio che legge, la difficoltà nei temi è solo questione di maturazione. Abbi pazienza.

  298. Valeria ha detto:

    Leggendo la tua biografia mi rendo conto che abbiamo frequentato la stessa facoltà e gli stessi corsi di lettere antiche proprio negli stessi anni! Chissà quanto spesso ci saremo incrociati in biblio al primo piano,in aula magna o in aula 6. Bei ricordi!:)
    Complimenti per tutto! Leggerti è sempre poesia pura. Valeria

  299. Valentina ha detto:

    Un alunno un po’ difficile: 2 bocciature alle spalle, un’età più grande rispetto ai compagni ma partito quest’anno col piede giusto..una pagella più che sufficiente, nessuna nota disciplinare, un atteggiamento positivo. Da 2 settimane a questa parte, strane assenze, 3 verfiche saltate, un modo di fare insolito, più taciturno, riservato, strane scuse dai compagni… forse qualcosa che si è incrinato anche nel contesto classe…come corollario: una madre presente e attenta che malgrado tutto lo sostiene….
    Difficile per me avere un confronto con lui negli ultimi tempi..date le assenze nelle mie ore…
    Tra oggi e domani un altro tentativo da parte mia … intanto ne ho parlato con la preside e con alcuni colleghi …. Il dubbio è: come procedere? Contattare comunque la famiglia dopo un confronto, chiarimento con lui, o procedere a farlo subito? prima che sia troppo tardi….. mettendo in conto il possibile rischio di poter involontariamente peggiorare la situazione?

  300. Simona ha detto:

    Caro Alessandro,
    sono una delle tante 15enni presenti ieri al tuo incontro al liceo Carducci. Forse ti ricordi di me, sono quella a cui hai chiesto il parere sul trailer del film mentre mi firmavi il libro davanti a scuola, e poi ero anche seduta in prima fila.. 🙂
    Sono arrivata lì due ore prima, ero talmente agitata che ho preferito partire da casa all’una e mezza, nonostante abiti vicino milano, per paura di non trovare posto!!
    Volevo ringraziarti per la forza che mi hanno trasmesso le tue parole e l’amore per il lavoro che fai, è stata un emozione unica che mi porterò nel cuore per tutta la vita.
    Infinitamente grazie.
    Spero di rivederti presto!;)
    Con tanto affetto,
    Simona.

  301. laura battagin ha detto:

    Ciao Alessandro, sono semplicemente una mamma che ha acquistato d’impulso il tuo libro “Bianca come il latte, rossa come il sangue”. L’ho regalato alle mie figlie. Lo abbiamo letto (naturalmente anch’io). Ci siamo tutte commosse e ci siamo ritrovate. Mia figlia più grande, Elena, ha appena compiuto 16 anni. Sta vivendo la sua adolescenza con non poche difficoltà e io sto vivendo la mia “nuova” maternità con una consapevolezza diversa da quella che avevo 16 anni fa. Stiamo crescendo insieme. Stiamo soffrendo insieme e stiamo gioiendo insieme. Elena continua a ripetermi: “avercene di prof come lui,come te, almeno uno ! “. Nell’attesa che un prof come te possa arrivare, ti ascoltiamo attraverso i tuoi video, ti leggiamo attraverso i tuoi libri e continuiamo a meravigliarci dei miracoli della vita !!! Perchè ci sono, sempre, ogni giorno !!! grazie infinite !!!

  302. vale ha detto:

    prof,
    “un po’ più di amore per la vita e un pò più di misericordia per l’uomo………..”
    non solo………….
    la speranza che dalla sofferenza, dalla fatica, dalla desolazione nasca una meravigliosa e unica perla……..speranza che ho sempre mantenuto con tenacia dentro di me e che ho spesso cercato di far nascere negli altri…….ma……trovarla scritta parola dopo parola in quell’incanto che sono le pagine di un libro………rende tutto ancora più chiaro…..più limpido…….come il cielo in una ventosa e soleggiata giornata di primavera………
    e il cuore si riempie…………….

    grazie……
    e buon lavoro…….

  303. Federica ha detto:

    Salve Prof, essendo ancora per poco una studentessa di una scuola superiore preferisco chiamarla così. Non sa quanto sono felice di poterle in qualche modo parlare. Non sapevo del suo blog ma adesso eccomi qui. Le voglio fare i complimenti, per il suo lavoro, per la sua carriera, per il modo in cui scrive, e le auguro tutta la fortuna del mondo sia per il successo dei libri sia per il successo prossimo del film che non tarderò a guardare. Ad essere sincera non vedo l’ora! Anche se sarà un po’ diverso dal libro sono sicura che mi darà le stesse identiche emozioni che ho provato leggendo e rileggendo Bianca come il latte rossa come il sangue. E’ un libro strepitoso, intenso. Mi è entrato dentro in modo incredibile e per me è molto importante. Tanto da essere l’argomento principale del mio percordo di Esami di Stato 🙂 Sa Prof mi piaccerebbe tanto incontrarla, scambiare quattro chiacchiere, conoscere la persona meravigliosa che lei sicuramente è e, ovviamente, farle i complimenti di persona e ringraziarla per tutto quello che mi fa provare attraverso le parole che scrive. Io faccio il quinto superiore di un professionale, completamente diverso dall’almbiente in cui lavora lei e, anche se il liceo classico non fa proprio per me, se avessi lei come professore, non ci penserei due secondi ad iscrivermi al classico. Ho visto anche dei suoi video di interviste e davvero è impressionante il modo in cui, ogni volta, resto incantata dalle sue parole. Anche io sono un po’ scrittrice, mi piace farlo, è l’unico modo per buttare fuori tutto il caos che mi riempie la mente. E’ come una liberazione e la felicità che provo quando quello che scrivo viene apprezzato e piace è una cosa indescrivibile. Mi piacerebbe tanto scrivere un libro e pubblicarlo, come se finalmente tutti i miei sforzi fossero ricompensati. Forse ho scritto un po’ troppo anche se mi creda, avrei tantissime altre cose da dirle. Le auguro tutto il bene di questo mondo Prof, grazie per tutto.
    Una diciottenne sognatrice.

  304. maria alessia ha detto:

    Alessandro ti do del tu, perchè siamo quasi coetanei. Complimenti per quello che fai con gli studenti e nei tuoi libri si vede e si sente l’impegno che ci metti. Io ho avuto un professore come te e come Leo ho seguito il mio sogno che mi ha portato lontano, molto lontano, ma io le sue parole non le ho mai dimenticate. Era stravagante, intelligente, ma sapeva leggere nel cuore di noi giovani studenti che dovevano prendere il nostro cammino. Grazie per quello che fai e per come scrivi. Il film è bellissimo!

  305. Anna ha detto:

    Ciao Alessandro,
    ieri sono andata a vedere il film….e mi ha colpito come una pugnalata profondo e a tratti doloroso… ma è stato anche come sentire parlare al mio cuore… bellissime emozioni… Grazie per questa storia… grazie a chi ha avuto la capacità di trasformare le parole in immagini.

  306. Elisa ha detto:

    Caro Alessandro,
    sono forse una delle poche che ha letto il tuo libro senza sapere nulla ne di te, ne dell’uscita imminente del film.
    Leggerti è stato come fare un viaggio, lungo, profondo ma anche pieno di speranza.
    Siamo persone fortunate perchè facciamo il lavoro più bello del mondo; ti auguro tanta fortuna, con affetto grandissimo.

  307. ANGELO RUBINO ha detto:

    Sono soltanto uno dei tuoi – mi prendo la confidenza – tantissimi lettori, ed oggi ti scrivo per esprimerti tutto il mio infinito GRAZIE per le infinite emozioni che con i tuoi magici libri hai saputo dare a tutti noi,adolescenti, quarantenni come il sottoscritto e nonni. Ho amato tanto “Bianca come il latte…”; ma trovo che in “Cose che nessuno sa” tu sia riuscito a realizzare un autentico miracolo. Credo sia uno dei libri più entusiasmanti in cui mi sia mai capitato di imbattermi in 40 anni. Personaggi tutti tratteggiati alla perfezione…dai due protagonisti, Giulio e Margherita, alla grande Marta con una famiglia che sarebbe credo il sogno per ognuno di noi, alla nonna Teresa, saggia e tenerissima sino alla confessione finale, al piccolo Andrea,alla bella libraia alle prese con un professore tanto appassionato ed appassionante nel suo lavoro, quanto pavido ed impacciato nell’amore e nell’affrontare la vita d’ogni dì. Per non parlare delle citazioni: “colte”, ma giammai pedanti e didascaliche….come dimenticare la pagina con lo scritto di Rilke ? Mia mamma, prof. di lettere ormai in pensione, a cui l’ho letta d’un fiato, l’ha pretesa per portarla ai suoi ragazzi dove ancor’ oggi fa’ volontariato al centro di Napoli. E sarebbero altri 10.000 gli spunti per cui debbo ringraziarti. Ecco, sappi che ho inserito “Cose che nessuno sa” fra la TOP FIVE dei libri che più han toccato il mio cuore da 25 anni a questa parte, e non ne ho letti – credimi – soltanto 4 o 5 in questo lasso di tempo ! Grato per sempre e nella speranza di poterti un giorno incontrare, magari ad una tua Presetazione quì a Napoli, ti saluto con enorme συμπάθεια .

  308. Veruscka ha detto:

    Ciao! Ho appena finito di leggere Bianca come il latte…., adoro i libri e credo che ogni libro abbia un momento speciale per essere letto. ho comprato bianca piu’ di un anno fa, ma solo pochi giorni fa ho deciso di leggerlo….pensavo fosse un libro per il quale dovevo essere “pronta”: ho avuto ragione! Sai io vivo in brasile, quando rientro in Italia, faccio la scorpacciata in libreria e compro i libri che mi chiamano: Bianca mi ha chiamatoin quel momento, ma poi, non so perche’ mi spaventava!! Boh, vai a sapere!! Ogni cosa a suo tempo! Comunque, volevo veramente ringraziarti per le emozioni che mi hai fatto rivivere! L’amore e’ una cosa meravigliosa!Ho appena scoperto che hai gia’ scritto un altro libro (perdonami!) purtroppo dovro’ aspettare qualche mese per averlo fra le mie mani!!! Uffa!!! Che ingiustizia!!!
    Chiedo scusa nel caso abbia scritto “male” ma questo e’ un altro problema della lontananza
    dall’ Italia-no. Grazie ancora! Ci leggiamo a settembre!!!

  309. Gianluca ha detto:

    Ciao Alessandro, ho appena finito di leggere ” Cose che nessuno sa”, sono un prof come te innamorato della scuola perchè è lì che si vive la realtà, sono convinto che più che insegnare nozioni e concetti dobbiamo aiutare i nostri ragazzi a vivere la propria vita conoscendo se stessi. Anch’ io some te sono nel cammin di nostra vita…e finalmente ho capito che per dare il meglio agli altri ci si deve prima ascoltare! numerosi le emozioni che ha sprigionato in me la lettura del tuo libro ma una più di tutte” la verità e ciò che non puoi nascondere ne dimenticare se non al prezzo di nascondere e dimenticare te stesso! ” mi piacerebbe incontrarti di presenza perchè esprimi quello che è anche il mio pensiero sulle nuove generazioni troppe piene a volte di dolore e paure che li distolgono dal vero fine della vita: l’Amore.

  310. Paola ha detto:

    Dopo aver letto i tuoi libri entro in classe con un obiettivo in più, quello di trasmettere, oltre alla passione per la mia materia l’inglese, positività e voglia di prendere la propria vita in mano…i nostri ragazzi spesso sono come foglie secche portate dal vento…volano di qua e di la semplicemente sospinti…e questo mi fa tanta tristezza. Quando invece riesco ad accendere nei loro occhi quel guizzo di curiosità e passione, allora sono felice, ho realizzato il mio scopo. Grazie! 😉

  311. Alessandra ha detto:

    Salve ( o sarebbe meglio un ciao ? )
    sono una ragazza di 19 anni, e abito in Sicilia ( un po’ piùin giù rispetto a dove sei nato)Ho da poco cominciato a leggere i tuoi due romanzi, ma già mi piacevano un sacco ancor prima di iniziarli!
    Man mano guardo un po’ dei tuoi interventi o lezioni su youtube ( che miracolo questo portale web)
    e man mano credo di innamorarmi di ogni singola parola.
    Mi rivedo molto in quello che esprimi, rivedo quello che anche io a volte vorrei esprimere ma mi viene difficile…
    Quest’anno sarò di maturità… Anzi precisamente fra un mesetto circa… E poi mi si spalancheranno milioni di porte, o nessuna … Chissà!
    Ad ogni modo salirò su a Milano e spero fortemente di riuscire a incontrarti o anche solo ascoltarti in qualche incontro ( immagino che qualche volta succederà) .
    Per il momento continuo a seguirti in maniera virtuale.
    Credo di doverti dire grazie , grazie per quello che trasmetti a milioni di persone… Grazie perchè al giorno d’oggi pochi riescono a carpire l’autenticità di questa vita. Che è solo nostra.
    Un abbraccio ( virtuale anch’esso) !

  312. rita ha detto:

    Gentilissimo prof,ho letto di Lei sul giornale di “Acqua e sapone, premetto che non conosco Lei e neanche il libro che prenderò presto in libreria!!!Ho letto che ha avuto degli insegnanti validissimi anzi unici dei quali ho cercato di parlare anche io a scuola.Ricordo che ero a letto per la mia unica gravidanza a rischio uando mi si è fermato il cuore alla notizia dell’attentato al giudice Falcone e poi,nell’anniversario del mio matrimonio quell’altra tremenda notizia del giudice Borsellino!!!
    Io sono insegnante di Scuola Primaria,la vecchia Elementare e,sempre,ho cercato di essere una mamma,un’amica e tante altre cose per i miei “cuccioli” dai sei agli undici anni. Moltissimi hanno avuto un bel ricordo di me perchè quando incontro i miei alunni,anch’essi genitori,non girano il volto dall’altra parte,ma mi salutano ancore calorosamente. Abbiamo cercato di insegnare loro i valori profondi oltre alla grammatica,con le canzoni di Vasco Rossi e quest’anno dei Moda’: tantissimi spunti perchè sono molto creativa e vulcanica. le auguro tutto il bene del mondo e deve essre consapevole che abbiamo scelto il più bel lavoro al mondo,anche se faticosissimo!!!!! Venga a trovarci nella nostra splendida Alatri ,vicina a Roma. Un saluto affettuoso da Rita Fanfarillo e Giancarlo rossi entrambi insegnanti.

  313. Gianluca ha detto:

    Rieccomi Alessandro, ho letto Bianca come il latte e rossa come il sangue, anche per me il rosso è il colore che amo, perchè meglio di tutti rappresenta la vita, rosso fuoco sangue amore tutto ciò che rende ognuno vivi. L’ ho letto tutto di un fiato ed ho pianto perchè ho vissuto come un flash back di sofferenza personale…una cosa e certa che bisogna realizzare i propri sogni ma come il protagonista a volte ci concentriamo su dei sogni che realmente non sono i nostri ma una volta scoperto il vero sogno inizia un travaglio che sconvolge la nostra vita e ti catapulta in un mondo che non avresti mai pensato di sperimentare…se mai ci dovessimo incontrare mi piacerebbe farmi na bella chiacchierata con te, un abbraccio collega e regalaci presto altre emozioni con un nuovo romanzo…

  314. Grazia M ha detto:

    Sto leggendo COSE CHE NESSUNO SA… e penso che se tutti i professori insegnassero così, con questo entusiasmo, il nostro paese sarebbe il primo per cultura e ricerca. C’è bisogno di passione, e soprattutto di trasmetterla ai ragazzi.
    Spero di poter leggere un giorno un tuo romanzo ambientato nella NOSTRA Sicilia… SO che molti vanno via perchè devono farlo, a me piange il cuore però… perchè credo che abbiamo una isola stupenda e vorrei che unissimo tutti le nostre forze e il nostro cuore e la nostra bravura per farla diventare la terra che Padre Puglisi sognava per noi. Grazia

    PS – ho vissuto anche io, da adolescente la stagione delle bombe. Da lì ho imparato l’orgoglio di combattere il marcio e di essere una siciliana autentica. Ti abbraccio per stima.

    • Prof 2.0 ha detto:

      Il prossimo è ambientato in Sicilia… 😉

      • Grazia M ha detto:

        Parlane meglio che puoi, ti prego 🙂

        • Gianluca ha detto:

          La Sicilia con i suoi colori esprime la gioia di una vita che non può essere offuscata da singoli episodi che ne denigrano la bellezza e la cultura, sta a noi insegnare alle nuove generazioni di credere più in se stessi e riversare al mondo tutto il bello che è dentro ad ognuno

  315. Anja ha detto:

    I don’t speak Italian I have just read your latest book in Slovene: Stvari, ki jih nihče ne ve. It is stunningly beautiful, real, life-like and it certainly makes you live more fully and lovingly. I am also a teacher and I would love to inspire my students likewise.
    Thank you for that!
    Anja, Slovenia

  316. Laura ha detto:

    Ho letto il suo primo libro senza alcuna aspettativa e sono stata subito rapita dalla chiarezza e semplicità con cui riusciva a esprimere i significati e le emozioni più complessi e profondi che abitano nell’animo umano.
    Un anno dopo io, bianca come il latte nella carnagione e rossa come il sangue nel colore dei capelli, ho potuto immergermi nel suo secondo romanzo “Cose che nessuno sa”.
    Me lo ha regalato mia sorella durante il periodo della chemioterapia e l’ho letto in ospedale dopo l’intervento chirurgico. In quel periodo, neanche tanto distante, mille domande rieccheggiavano nella mia mente senza risposta, tanti perché che rendevano fitta la nebbia sui miei pensieri.
    Poi ho capito che ci sono cose che nessuno sa, che ci sono domande cui non sarà mai data risposta e “solo il tempo conosce la formula per tramutare i desideri in vita e la vita in desideri”. Io amo la vita più che mai e rincorro ogni mio desiderio per realizzarlo in questo presente, per dare un senso alla mia storia e per amare.
    Grazie per questo libro che mi ha aiutato a rialzarmi e andare oltre le cose che nessuno sa senza dare mai per scontate le piccole cose che ci fanno star bene giorno dopo giorno. Grazie di cuore.

  317. antonella d'antonio ha detto:

    vorrei iniziare facendole i miei complimenti per i suoi libri che ho letto in 15 giorni, mio figlio 15 anni II anno liceo classico ha appena terminato il libro di Sascia Il giorno della civetta, so che lei e’ Siciliano mi piacerebbe che mi potesse dare un suo personale commento riguardo al libro
    Grazie

  318. Luisa Provasoli ha detto:

    Ciao Alessandro,
    sono stata l’insegnante, nella tua attuale Scuola, dei ragazzi che hai portato alla maturità. Ti ringrazio per ciò che hai costruito con e per loro. Li ho trovati cresciuti ed arricchiti. Sono certa che, grazie al tuo paziente, continuo ricamo, saranno Uomini e Donne speciali. Grazie, di cuore, grazie.
    Luisa Provasoli

  319. Francesca ha detto:

    …Complimenti per la presentazione!…In particolare per la sincerità con cui ti esprimi e per la rara umiltà che ti caratterizza…Sono un’insegnante come te, di un anno più giovane ma con molta meno esperienza. Sto ancora cercando di capire come essere un’insegnante vera; passo le mie giornate a riflettere sulla mia didattica e su come convincere i miei alunni ad intraprendere il viaggio della conoscenza…
    Spero di incontrarti un giorno…almeno nella voce dei tuoi romanzi.
    Buon Natale.
    F

    • Silvia ha detto:

      Buona sera professore, sono Silvia ho 12 anni, sono Siciliana e frequento la seconda media.Il mio professore di lettere è simile a lei,è carismatico e riesce a farti brillare gli occhi quando spiega.
      Ci ha assegnato di leggere un libro e poi di relazionarlo, io non sapevo cosa leggere e un giorno, non so’ come ho letto il nome del suo libro (Bianca come il latte rossa come il sangue) e mi sono incuriosita, l’ho comprato e quando ho incominciato nn la finivo più, leggevo pure in classe. Ho letto anche Cose che nessuno sa.(sempre grazie al prof che ci ha assegnato di leggere un libro.) Da grande vorrei fare la scrittrice, amo l’italiano (soprattutto il Siciliano), La letteratura e La poesia e stimo molto Dante,Boccaccio e Petrarca.
      Grazie di aver letto le mie righe…

      P.s aspetto con grande gioia un suo terzo libro. Amo il suo modo di scrivere…

  320. Chiara ha detto:

    Caro Alessandro,
    sono Chiara, una ragazza di 14 anni che frequenta la prima classe del liceo a Milano. Ho letto il libro “Bianca come il latte e rossa come il sangue”,e ne sono rimasta affascinata. Non tanto per l’amore che prova Leo per Beatrice, come le mie amiche, ma dal rapporto tra il professore e l’alunno. Tutti quelli della mia età pensano sia una cosa bella, ma banale, per me invece è tutto un altra cosa. Ho vissuto un amicizia bellissima con una mia professoressa, un rapporto di preferenza. Strepitoso a dire poco, da lei io mi sono sentita guardata, amata, voluta bene. Ti stimo tantissimo, vorrei incontrarti, perchè so cosa significa avere in classe un professore che oltre alla materia, cerca di aiutarti a crescere, una persona che ti vuole bene davvero. Grazie Alessandro. Chiara

  321. francesca ha detto:

    ciaoooooo non so se ti ricorderai mai di me sono stata tua compagna di classe a Palermo al Vittorio Emanuele un anno in prima liceo….ero amica di un tuo compagno delle medie Vittorio….anche io mi trovo a Milano per lavoro si è spesso costretti ad abbandonare la nostra terra….ho due figli 15anni Eleonora e 16anni Samuele,quest’ultimo ha pianto come un bambino vedendo il film tratto dal tuo libro che ho letto con piacere….sono fiera di averti conosciuto e faccio il tifo per te…con affetto Francesca

  322. Erika con la kappa ha detto:

    Ciao! Sono Erika con la kappa, presente alla chiacchierata che si è svolta sabato scorso a Brescia. Sono rimasta letteralmente incantata dalle tue parole e dalla tua passione. Esistessero professori come te! Forse ti ricordi ma ti avevo chiesto ” come faccio a trovare la mia strada? Da dove comincio, per evitare di arrivare in fondo e rendermi conto non aver colto l ‘ occasione?”. Era una domanda difficile eppure tu hai saputo rispondere con chiarezza e semplicità. Volevo dirti che i tuoi libri, le tue parole e la tua risposta mi hanno e mi stanno mostrando la mia strada e , anche se non ne vedo ancora la direzione, sento di cominciare a sentire che essa si anima di vita e so che essa sarà la mia e questo mi riempie di gioia. Volevo farti sapere che , forse senza volerlo, sei stato capace di trasmettermi un po ‘ del tuo amore per la vita e ti ringrazio infinitamente. S eun giorno avrò la forza e la capacità di realizzare la mia vita sarà stato anche grazie a te.
    Erika con la kappa

  323. Valentina ha detto:

    Ciao Alessandro,
    sono anche io un’insegnante (di inglese) in un istituto professionale. Ti seguo da tanto e condivido pienamente la tua idea di educazione.. espressa secondo me davvero in maniera toccante in particolare a Torino, qualche anno fa, quando parlasti di questo tema durante un convegno.
    Ho imparato negli anni (non senza difficoltà) a costruire prima di tutto un rapporto umano con gli studenti per poi passare a quello scolastico – contenutistico senza però mai tralasciare il loro punto di vista sugli argomenti trattati. Ho imparato in primis a rispettarli come persone e solo dopo a guardarli come allievi a cui dare un voto quindi un numero.. valgono ben oltre quel numero..
    Quest’anno ho avuto invece forti difficoltà con una 4^ classe all’inizio .. è dal primo anno che hanno cambiato insegnante di inglese ed evidentemente il rapporto non ha subito funzionato..con grande disagio e sofferenza da parte mia.. tante volte rimanevo davvero male fino a piangere a casa.. forse perché ci tenevo..
    Poi inaspettatamente le cose si sono capovolte .. sono riuscita pian piano (anche se non ancora del tutto – sono sincera) a stabilire un contatto e a scoprire ragazzi gentili, educati e fondamentalmente seri, anche se con ancora poca voglia di studiare.. mentre ora i miei colleghi lamentano un peggioramento della situazione.. e mi guardano come quella “strana” – quella che secondo loro, non dice del tutto la verità in merito a questo cambiamento. Loro però non vogliono mettersi in discussione ed eventualmente riformulare il loro rapporto con i ragazzi … li guardano solo in termini di voti e numeri.. tutta questa situazione mi sta facendo davvero male. spesso mi capita di piangere.. Perché si deve giudicare senza prima conoscere? Perché si deve giudicare senza prima guardare negli occhi chi hai di fronte? Perché si deve giudicare .. e basta?

  324. Ylenia ha detto:

    Salve professore,volevo farle i miei più sentiti complimenti per il suo libro “Bianca come il latte,rossa come il sangue”, l’ho letto almeno 3 volte ogni volta non posso fare a meno di emozionarmi.
    Non mai avuto il piacere di incontrarla, ma spero che un giorno ne avrò l’opportunità perché da quello che ho letto credo che lei sia veramente una grande persona.
    Si vede da come scrive e dalla sua biografia che lei mette molta, moltissima passione in quello che fa e che ci crede veramente e anche io spero, un giorno, di poter diventare come lei.
    Sono al primo anno dei Scienze della formazione e nonostante i pareri contrari di amici e parenti che mi dicessero che stavo scegliendo un corso di laurea inutile, che oggi come oggi non da sbocchi lavorativi,io mi sono iscritta ugualmente perché quello che voglio fare nella vita è insegnare, o meglio educare.
    Voglio poter avere gli occhi che brillano mentre faccio quello che per tanti è qualcosa di banale, voglio stare a contatto con coloro che saranno il futuro del domani e trasmettere loro quei valori che stanno andando persi, voglio arrivare a smentire il detto “chi non ha talento insegna” perchè secondo me per insegnare veramente qualcosa di talento bisogna averne eccome: il talento di saper ascoltare e di far si che l’altro si senta libero di parlare veramente, di aprirsi con te; il talento di saper comunicare ed essere ascoltati, non urlando e, certe volte, neanche parlando troppo, ma dimostrando di credere in quello che si tenta di trasmettere, dimostrando di amare quello che si fa e si insegna!
    Ed io credo che lei questo talento lo abbia e spero, un giorno, di poter dimostrare che ce l’ho anch’io!

  325. margherita savasta ha detto:

    caro Alessandro,
    mi chiamo margherita e ho 12 anni… mi piace molto leggere; ultimamente ho finito il suo primo romanzo e ho iniziato cose che nessuno sa (sto già a metà) ho fatto caso che io assomiglio molto alla ragazza del suo romanzo sia dall’aspetto fisico sia alla sua vita quotidiana… di sicuro lei si starà dicendo che sono solo una ragazzina ecc.
    le scrivo perché mi sono accorta che in cose che nessuno sa ci sono molti nomi che cominciano per ‘M’; come mai li ha messi?
    spero che lei continui a scrivere romanzi perché sono molto belli e li spesso leggo i suoi libri durante le lezioni di matematica o di religione.
    non vedo l’ora di leggere il suo nuovo romanzo 🙂
    la prego di rispondermi ma se non mi risponderà non mi offendo 🙂
    arrivederci

    • Prof 2.0 ha detto:

      Cara Margherita, leggere libri durante le altre lezioni? Che bella rivoluzione. Ma non lo diciamo a nessuno… 😉

  326. Alessia ha detto:

    Buonasera Alessandro,
    sono una ragazza di 17 anni che frequenta il terzo anno del liceo linguistico. Per prima cosa ci tenevo a dirle che amo i suoi libri, li ho letti entrambi e non so, sarà perché mi rispecchi al massimo, ma mi hanno emozionato tantissimo tanto che se la sera leggevo prima di addormentarmi, la mattina mi svegliavo con una grande energia e voglia di fare. Il suo prof”sognatore” nella mia vita, purtroppo, rappresenta solo un’utopia. Mi sono imbattuta nel suo blog per caso, nonostante fossi una sua fan già da tempo, ma il tempismo è stato perfetto. Questa mattina non sono andata a scuola, avevo il rifiuto di alzarmi dal mio letto per trascorrere tempo inutile in un luogo che mi sta creando solo ansia e attacchi di panico. Le posso assicurare che con un professore come lei sarei un’alunna modello: sono super curiosa, amo scoprire cose nuove, mi appassiono tantissimo alla letteratura italiana, ma anche inglese, francese e spagnola, amo tantissimo analizzare gli autori che studio, la loro personalità e immagino spesso come sarebbe stato bello conoscerli. Ma purtroppo i miei professori non apprezzano nella di me. Pensano solo a interrogare, spiegare meccanicamente 50 pagine a lezione ed assegnare, se non capisco una cosa riescono solo a dirmi:”Non hai studiato”, non riesco ad appassionarmi a niente di tutto ciò che studio. Mi sento un automa che ripete meccanicamente ogni santo pomeriggio la stessa azione. Molti dei mie prof arrivano in classe sbuffando e lamentandosi per tutte le cose che devono fare, non sapendosi organizzare, e noi???
    Noi ragazzi siamo lì con tanto ENTUSIASMO che viene smorzato da falsi educatori che sono dietro quella cattedra solo perché hanno bisogno di uno stipendio. Per colpa loro io non so chi sono; non so chi voglio diventare e non riesco neanche a dedicarmi alle mie passioni perché tutto il pomeriggio devo spenderlo a cercare di capire quello che loro non sono capaci di spiegarmi e farmi appassionare. Ora mi dica…secondo lei come fa uno studente con questi problemi ad avere voglia di studiare? A credere nelle sue capacità che vengono sempre sottovalutate???!!!
    La prego…non perda mai la sua voglia di farci AMARE la nostra vita. Vorrei tanto essere una sua alunna.
    Con grande ammirazione, Alessia.

    • Prof 2.0 ha detto:

      E tu non perdere la tua motivazione e passione a causa di chi non ne ha. Cerca altri professori, altri maestri, altre guide.

  327. Federica ha detto:

    Buonasera Alessandro,
    Mi chiamo Federica e ho 15 anni. Non sono, o meglio, non ero una lettrice appassionata, ma con i suoi libri (specialmente bianca come il latte rossa come il sangue) ho imparato a sognare e mi sono ritrovata a leggere una realtà simile alla mia, cogliendo degli aspetti che da sola non ero riuscita a scorgere. Volevo innanzitutto ringraziarla perchè ora mi sento un po’ più grande e un po’ più “sognatrice” e poi farle i complimenti per il modo in cui scrive e per come riesce ad appassionare non solo noi adolescenti ma anche gli adulti.
    Ho letto alcune interviste dove parlava del lavoro del professore e ho capito che non tutti gli adulti sono chiusi nel loro mondo, senza sogni, senza aspettative ed ora crescere mi fa un po’ meno paura. Infine vorrei dirle che lei con i suoi libri e diventato un esempio e un ispirazione.
    Grazie mille, sarei contentissima se mi rispondesse!

    • Prof 2.0 ha detto:

      Grazie per le tue parole, Federica. La paura è una compagna di viaggio: non avere paura di averne. Accompagna i viaggi coraggiosi.

    • francesca ha detto:

      salve,sono capitata per caso su questo sito un pò come succede spesso su internet a chi si avventura con poca dimestichezza.in ogni caso è stato piacevole ed istruttivo. Mia figlia ha letto lo scorso anno il libro Bianca…. e ne è rimasta piacevolmente scossa. premetto che lei non è una lettrice assidua e convinta di” non perdere tempo” ma in quel caso è stato un successo!
      Sono un insegnante anch’io. Buon lavoro

  328. Marika ha detto:

    Ciao prof, scusi la confidenza ma visto che tu sei stata la causa di questa mia decisione volevo chiederti un consiglio: ho 16 anni e come Margherita anche io vorrei andare a cercare mio padre, che poi non si tratta di andare a cercarlo perche so bene dov’è, ma vorrei riuscire a parlarci e a capire perche sia andato via e stia privando la mia vita di una figura paterna che ne risente particolarmente nell’ultimo periodo.
    Ho anche paura pero prof: se lui ha deciso di andarsene perche devo rincorrerlo?
    Tu cosa faresti? (Ti prego rispondi, ho bisogno di sentire il parere di una persona che mi ha fatto riflettere su una cosa così importante senza nemmeno conoscermi)
    GRAZIE 🙂

    • Prof 2.0 ha detto:

      Io gli scriverei una lettera in cui gli spieghi quello che hai scritto qui. Magari gli dici di leggere Cose che nessuno sa, prestandogli il tuo. Così crei un legame a poco a poco. E poi quando siete pronti vi fate una bella chiacchierata. Forza!

  329. Maria Vittoria Greco ha detto:

    Buonasera Prof. ,
    mi permetto di chiamarla così perché è questa la figura di cui ho bisogno in questo momento.
    Ho 17 anni e frequento la prima liceo del Liceo Classico Enea Silvio Piccolomini di Siena.
    Insegnando ormai da un po’ di tempo, sa bene che questo è un periodo molto difficile per gli studenti.
    Purtroppo i miei professori non mi fanno appassionare a ciò che studio, io studio meccanicamente, anche se alcuno materie come il greco o la filosofia mi interessano molto. Mi piacerebbe se lei, in uno spazio minuscolo del suo prezioso tempo, potesse fare un incontro a Siena, o anche a Firenze.
    Sarei davvero entusiasta di incontrarla e magari di ringraziarla per avermi fatto capire che cosa significa cercare me stessa e imparare dal mio silenzio (se non l’avesse capito, ho guardato il monologo che ha pubblicato sull’adolescenza, che mi ha colpito davvero tantissimo).

    M.V.

    Ps: ho letto entrambi i romanzi in meno di una settimana, aspetto il terzo con grande entusiasmo! In bocca al lupo per tutto 🙂

    • Prof 2.0 ha detto:

      Spero di tornare presto da quelle parti, cara Maria Vittoria. Sono legato a Siena perché ho svolto lì il mio dottorato di ricerca in lettere classiche. Ci saranno occasioni: tu segui sul blog la sezione eventi e spero ci sarà occasione di incontro. Buon viaggio e cerca maestri credibili, ci sono, devi cercarli.

  330. Maria Vittoria ha detto:

    Salve prof.! Sono la stessa Maria Vittoria di Siena del commento di qualche giorno fa. Oggi in classe ho svolto la traccia di un tema riguardante i danni che causano siti web come Wikipedia e Google, poiché riducono il desiderio di apprendimento. Volevo semplicemente dirle che ho citato lei come punto di riferimento per dei ragazzi della mia età, spiegando l’interesse che un insegnante può trasmette ai suoi alunni.
    Saluti 🙂
    M.V.

    Ps:ho deciso di leggere l’Odissea, in attesa del suo terzo libro! 😀

  331. Gianluca Ferraro ha detto:

    Ciao Alessandro, volevo sapere se a Settembre sei in Sicilia, per organizzare un incontro

  332. mari ha detto:

    Salve PROF!!
    In mezzo a tutti questi adolescenti mi sento vecchia..io che sono al mio quarto di secolo! volevo solo complimentarmi.. stasera ho finito di leggere Bianca come il latte.. e poi mi sono messa alla ricerca delle info sul “tizio geniale” che l’ha scritto..e ho scoperto molte cose interessantissime!complimenti davvero per quello che fa e soprattutto per come lo fa. magari ad incontrare profs e/o persone come lei. grazie per le emozioni trasmesse, le riflessioni indotte, e i brutti pensieri tolti.

  333. Carmen ha detto:

    Dare un senso ad ogni emozione… questo ho provato nel leggere il tuo libro…Bianca come il latte rossa come il sangue…indietreggiando nel tempo e cercando di ricordare qualcosa della mia adolescenza ormai trascorsa da un po’ di anni…A 26 anni ci si può sentir vecchi ma allo stesso tempo vuoti per quelle emozioni e occasioni non vissute…Sensazioni di invidia per quel prof del libro che ho sempre desiderato e mai incontrato nella vita reale…Per questo ti faccio i miei complimenti e di continuare cosi…ai ragazzi piu che un libro spento serve una persona capace di dar anima a ciò che legge e dice…
    Complimenti anche per questo blog,ricco di pagine,ricco di vita vissuta…incuriosita dal tuo modo di scrivere in questi giorni comprerò il secondo libro in attesa del III…grazie per queste belle emozioni che non provavo da un po’.

    Ps: anche il tuo tono di voce è magnificamente incantevole

  334. alessia ha detto:

    caro prof,mi chiamo alessia e abito in un paesino del frosinate….sono una CIOCIARA DOC!!
    volevo congratularmi per i bellssimi romanzi che ha scritto…mi hanno colpito entrambi!
    sto finendo di leggere “COSE CHE NESSUNO SA” questo romanzo ti fa capire i problemi degli adolescenti in pieno cercando di captare le soluzioni!
    aspetto il suo prossimo romanzo con ansia e entusiasmo!
    l’abbraccio con affetto
    ALESSIA!

  335. Emilia ha detto:

    Caro prof 2.0 io sono Emilia una ragazza di 14 anni che vive la sua vita tra amici,famiglia e animali. Si perché la mia passione sono i cavalli,ma non voglia annoiarla con questo…lei é l`insegnante che non ho mai avuto le elementari sono state un incubo ma non ne voglio parlare le medie sono state migliori e adesso spero che con il liceo vada ancora meglio. Ma non é di questo che volevo parlare,sinceramente non so nemmeno io di preciso di cosa volevo parlare é che ultimamente non capisco più niente della vita,lei dice che alla mattina quando ci svegliamo ci deve essere yna persona che ti dice ti amo,di sicuro non sono i genitori che secondo me tante volte potrebbero risparmiarsi qualche battuta che magari per loro é niente mentre per me,virrei che qualche volta mi dicessero che vado bene come sono e non fare sempre critiche o cercare di pensare e sembrare un`adolescente,nkn li sopporto quando fanno così. Ma tornando al diacorso di prima io sono veramente confusa ho tanti amici ma non so se lo sono veramte perché tante volte quei messaggi lunghissimi non servono a niente,mentre quelli invece in cui ti ascrivono Ok…tranqualla.. Quelli si che valgono. Io non so se le sto chedendo risposte dato che non ho fatto domande ma mi ha fatto piacere condividere queste emozioni che si le ho raccontate ad un perfetto sconosciuto ma come noi ci fidiamo dei genitori che a pensarci bene sono anche loro dei perfetti sconosciuti,ma nonostante tutto ciò sono contenta cosí
    P.s.Non so se quello che ho scritto ha un senso ma non si arrabbi se ho fatto qualche errore di ortografia,comunque é vacanza per tutti anche per la grammatica.
    Arrivederci aspetto con molta pazienza una sua risposta
    Emilia

    • Prof 2.0 ha detto:

      Cara Emilia,
      quello che ti accade è molto normale. Stai a poco a poco scoprendo che la vita è piena di ostacoli e il fatto che tu abbia questi problemi è già parte della soluzione. Non ti scoraggiare. Vai bene come sei, ma naturalmente i tuoi ti sfidano e ti mettono alla prova. Lascia entrare ciò che c’è di vero nelle loro parole, il resto lascialo scivolare. Cerca persone che possano guidarti in questo cammino e abbi pazienza, non si può raggiungere se stessi in 24 ore… Con affetto

  336. Ilaria ha detto:

    Ciao prof, ho 15 anni.
    Ho dovorato entrambi i suoi due libri e volevo ringraziarla.
    Mi ha preso in un momento in cui avevo bisogno di essere spronata al pensiero, alla riflessione su se stessi, avevo bisogno di essere messa un po’ in crisi per vedere se fossi stata in grado di reagire e ci è riuscito.
    Dunque volevo ringraziarla perche ora ho capito che bisogna soffrire per vivere, ho capito che aveva ragione lei: la bellezza nasce dai limiti, ho capito che se non ti guardi dentro non puoi guardare dentro gli altri.
    Grazie mille perche un domani, quando racconterò del mio sogno adolescenziale, farò il suo nome come principale insegnante di vita.
    Grazie ancora!
    P.S. Sarei molto onorata se mi rispondesse

    • Prof 2.0 ha detto:

      Cara Ilaria, sono felice di esserti stato accanto in questo breve tratto di strada. Avevi già tutto dentro, le mie parole sono servite solo a dare nome alle cose. Adesso tocca a te!

  337. Giusy ha detto:

    Ciao Alessando, mi chiamo Giusy, ho 20 anni e sono confusa. Ho amato con tutta me stessa il tuo romanzo ” Bianca come il latte, rossa come il sangue”. Tu per me sei un modello, sei un po’ il mio Virgilio. Credo di avere un sogno, una aspirazione: diventare insegnante. Però non ho avuto il coraggio di seguirlo. Mi sono iscritta in Legge, tuttavia alla fine di questo anno è accaduta una cosa insolita che mi ha portato a riflettere e non mi ha abbandonata più: mentre rileggevo una sintesi che avevo realizzato per il prossimo esame mi ero accorta che mancava una virgola nel discorso, appena ho corretto il testo e messo la virgola mi sono sentita quasi come illuminata, scossa da qualcosa. Le sembrerà assurdo, ma dopo aver messo quella virgola mi sono immaginata mentre correggevo un tema, mentre leggevo le idee di qualche studente. E da quel momento mi perseguita il dubbio se non ho fatto la scelta sbagliata. Credo di non aver mai avuto il coraggio di voler ammettere di voler fare l’insegnante. Non lo so perché, forse per paura di deludere i miei genitori che ci tenevano così tanto che io facessi legge. Alessandro, mi aiuti a capire. Io fin da piccola ho avuto il desiderio di insegnare qualcosa, di spiegare e trasmettere qualcosa. Ho sempre amato l’idea di leggere un tema e scoprire cosa pensa un giovane. Andando a scuola ho incontrato molti professori, per lo più senza passione, e spesso mi veniva voglia di alzarmi e far vedere quanto possa esser bello trasmettere qualcosa con amore. Ho sempre odiato quei professori distaccati che non si curano di cosa significhi avere 16,17 o 18 anni. Ho sempre voluto essere una guida per qualcuno, far amare cosa amo io, arrivare nel cuore della gente. Quando andavo al liceo cercavo sempre un professore che ci facesse da guida in questi anni così complicati, un professore che per una volta ci chiedesse cosa volevamo diventare, chi avevamo deciso di essere e soprattutto chi eravamo. Non ho mai trovato qualcuno che oltre professore fosse il nostro Virgilio. Amo la letteratura, la storia, il pensiero umano che mi stupisce sempre. Sono confusa, legge è una facoltà affascinante, splendida! Solo che ho provato ad immaginarmi avvocato, magistrato, qualsiasi cosa, e poi ho pensato a me come insegnante. Rientra più nelle mie corde forse, sono sempre stata molto buona, disponibile e con voglia di dare qualcosa agli altri. Ho paura che intraprendere una professione del genere ,avvocato, sia un forzatura. Essere qualcuno che non sono. Essere insegnante potrebbe forse essere qualcosa che mi venga naturale, spontaneo. E allo stesso tempo ho paura, paura che non sia come me lo aspetto, che non sia davvero entusiasmante, temo che non mi assicurerà un posto di lavoro, che i miei genitori dovranno continuare a mantenermi. Io non so cosa fare o pensare. So solo che oggi non trovo spazio per sognare e per avere il coraggio di fare ( penso ) ciò che voglio. La paura blocca ma io non voglio vivere una vita che non mi appartiene. Vorrei una esistenza autentica, un mestiere che mi rappresenti e che sia parte di me, ma soprattutto vorrei poterlo praticare e non solo sognare. Cosa ne pensa? Mi rivolgo a lei perché so che ha fatto delle scelte per passione, ha avuto il coraggio di farle, ed è a lei che voglio ispirarmi.

    • Prof 2.0 ha detto:

      Credo tu debba avere la pazienza e il coraggio di vedere cosa c’è veramente nel tuo cuore. Se io fossi un genio con a disposizione la facoltà di farti svegliare domani nel posto di lavoro che desideri dove saresti? Il resto è una conseguenza. Forza, la paura è compagna delle scelte importanti, fosse anche quella di andare avanti a fare legge.

  338. sara ha detto:

    Buongiorno professor D’ Avenia,
    mi presento: sono una studentessa udinese di 18 anni e frequento il liceo delle Scienze Umane. Fra un paio di mesi dovrò affrontare il temuto esame di maturità, e, chiedendole fin da ora scusa per il disturbo, la sto contattando per chiederle aiuto.
    È appena iniziato l’anno scolastico, ma sto già pensando alla tesina per l’esame di maturità, e qui iniziano i problemi. Io volevo fare la tesina su una collana di libri molto conosciuta, quella di Harry Potter, ma non vorrei cadere nella banalità trattando il parallelo Hitler- Lord Voldemort, anzi vorrei incentrarla su un tema più pedagogico parlando dell’infanzia rovinata dalle guerre, il titolo infatti dovrebbe essere “le guerre, fatte dagli adulti contro i bambini”, perché sono i più piccoli ad uscirne sempre sconfitti.Cosa ne pensa?
    Inizierei creando un parallelismo tra le guerre di oggi e quella fra Harry e Voldemort, portando gli esempi di due simboli: Edvice, la copertina di Linus di Harry, e Taddy, un bambino rimasto orfano per colpa di Voldemort. Parlando delle guerre odierne vorrei inserire la foto della bambina che corre nuda per le vie della sua città bombardata.
    Leggendo quello che le ho scritto sopra mi rendo conto che fare una tesina del genere non sia una buona idea, ed e qui che spero entri in campo lei: non è che potrebbe darmi un aiuto? Delle idee per il titolo scritto sopra o degli spunti per un altro genere di tesina, sempre incentrata su Harry Potter… Per favore, non vorrei disturbarla, ma non so proprio a chi chiedere aiuto… la prego mi aiuti.
    Cordiali saluti
    Una studentessa disperata

  339. elena ha detto:

    Ciao ti scrivo per chiederti un consiglio da mamma: mia figlia ha quattordici anni e ha iniziato la prima liceo classico, ma dopo una settimana si è resa conto della difficoltà delle materie cardine, greco e latino, così si è trasferita in un liceo artistico privato di Milano. Da una settimana torna piangendo perchè non si trova con i compagni di classe che la emarginano e si comportano come “figli di papà”, disturbando la lezione. Io cerco di aiutarla dicendole di resistere perchè i professori sono molto preparati e le materie le piacciono, ma lei sarebbe disposta quasi a frequentare un’altra scuola pur di avere qualche amicizia! Grazie, a presto
    Elena

  340. Maria Vittoria ha detto:

    Ciao Prof.!
    Non so se essere più emozionata o ansiosa per l’uscita del nuovo libro. Le avevo già riscritto e avevo avuto il piacere anche di ricevere risposta.
    Adesso però vorrei chiederle un grande favore, abitando a Siena, mi è molto complesso venire a Palermo o al nord Italia per la presentazione del libro; è per caso possibile aggiungere una data nel centro? Tipo Firenze? O, andrebbe ugualmente bene, Roma?
    Grazie mille in anticipo!
    Aspetto sua risposta.
    Maria Vittoria

  341. Elena ha detto:

    Caro prof; ho letto entrambi i suoi romanzi e sto aspettando con ansia quello che sta per uscire. So già che sarà bellissimo e la meraviglia starà nell’affermare proprio questo. Lei racconta: ”’Così ho frequentato la scuola di specializzazione per l’insegnamento secondario, durante la quale ho imparato un sacco di teorie inutili da gente che non è mai entrata in classe e ho capito come non deve essere un insegnante.”, beh, io la seguo da molto e, grazie alle sue parole e ai suoi comportamenti, so come deve essere un professore e spero che da grande possa rappresentarla. Si, perchè io adoro scrivere e lo faccio costantemente e inoltre voglio diventare una professoressa. Purtroppo non tutti gli esempi che ho avuto e che tutt’ora ho sono degni di questo nome. Frequento il secondo anno del liceo classico, ho 14 anni. Tra l’altro il 14 è un numero che mi perseguita, forse sono io che, dopo il 14/08/13, quasi lo cerco. E’ un modo come un altro per essere felice. Comunque, mi ci rivedo molto in lei e anche nei personaggi dei libri. Bianca come il latte rossa come il sangue è praticamente la mia vita e spero che il finale sia uguale. Io sarai la Silvia della situazione, ma mi rispecchio molto anche nel sognatore, in Leo, Nico..e anche un po’ in Beatrice. Vorrei tanto che lei venisse a trovarci. Nella mia classe, grazie a me, ora tutti stanno leggendo o hanno letto i suoi romanzi e tutti la amiamo. La mia scuola è a Massafra, in provincia di Taranto, in Puglia. Il liceo si chiama ‘De Ruggieri’, caso mai volesse dare un’occhiata. Io e due prof stiamo provvedendo per convincere il preside. Nel caso in cui tutto questo rimasse solo un sogno, voglio ringraziarla di cuore per aver cambiato la mia vita, per averla resa migliore, per avermi fatta crescere. Non mi stancherò mai di leggere il suo primo romanzo, non mi stancherò mai di trasmettere l’amore che c’è in quelle pagine. Anche se non ci conosciamo, le voglio bene.
    A presto, Elena!

  342. Carmen ha detto:

    Salve prof! Un giorno un mio professore ci lesse in classe un suo articolo sul primo giorno di scuola. Non avevo mai sentito un articolo così bello così feci qualche ricerca e lessi sia bianca come il latte che cose che nessuno sa. Adesso sono contentissima e curiosissima di leggere Ciò che Inferno non é ma soprattutto vorrei tanto incontrarla. Io sono di Agropoli ma sarebbe possibile venire a presentare il libro a Bari oppure a Napoli?
    Grazie professore, a presto !

  343. X ha detto:

    Salerno non si può proprio. Sarebbe un sogno incontrarla. Lei con i suoi romanzi ha cambiato la mia vita *

  344. Carmen ha detto:

    Salve prof! Io ho 17 anni e amo leggere, soprattutto i suoi libri e ho una sorella di 13 anni che fino ad ora avrá letto si e no una decina di libri, però scrive in modo molto armonioso e scorrevole. Da qualche mese ha incominciato a scrivere un libro e secondo me è fantastico. Il mio è solo un commento di una ragazza che ha letto diversi autori e vari generi quindi credo di avere una visione della letteratura abbastanza ampia. Mi piacerebbe avere un suo parere, lo so che ha moltissimi impegni però mi piacerebbe spedirle il libro per email e magari ricevere una sua critica. Grazie professore, a presto.

    • Carmen ha detto:

      Prof salve avrei voglia di scriverle milioni di cose ma so che ha troppi impegni quindi ci tenevo a dirle che è una persona fantastica e soprattutto che siamo nati lo stesso giorno e che vorrei incontrarla. Vorrei poter stringerle la mano e farle capire quanta stima provo per lei. Continui così, ad maiora! Grazie di tutto

      Ps una presentazione a Salerno o Napoli di un suo prossimo libro sarebbe un sogno!

  345. Abril e Flor ha detto:

    Complimenti per la storia, è stato molto bella. Ci ha emozionato tantissimo e non vediamo l’ora di leggere il tuo libro. Baci da Argentina

  346. Carlo ha detto:

    Mi permetto di disturbarti, prof., per un parere. Il motivo del mio commento è perché, in un certo senso, nella tua biografia vedo concretizzati alcuni miei obiettivi (insegnamento e scrittura). Cosa suggeriresti, cioè, a una persona (me) che, a 45 anni suonati – dopo un vissuto decennale come militare in aeronautica, un altrettanto decennio come funzionario pubblico – vorrebbe entrare in aula e insegnare lettere ai ragazzi delle superiori, realizzando un sogno che persegue da almeno 20 anni?
    “Burocraticamente” parlando, ho le cosiddette carte a posto: laurea, Ssis, concorso docenti vinto. Ma, soprattutto, motivazione a entrare in aula. Ciò che mi “spaventa” non è affatto il mio rimettermi in gioco, ma la mancanza di inesperienza. Altri, con la mia stessa età, di anni di insegnamento ne hanno già tanti. Io invece no. Credi che a 45 anni si possa iniziare ad insegnare?
    Dimenticavo: dopo anni inseguiti a rimuginare un romanzo, sono riuscito a terminarlo. E ora tenterò di concretizzare anche questo secondo sogno.
    Colgo l’occasione per farti i complimenti per i tuoi romanzi e per augurarti Buone feste.
    Grazie di tutto

  347. Anna ha detto:

    Buonasera Alessndro,
    La chiamo per nome perché è giusto più piccolo di me di 3 anni.
    Per uno strano destino abbiamo alcune cose in comune
    Sono nata il 2 maggio
    Sono cresciuta a Godrano dove Padre Puglisi è stato sacerdote per 8 anni
    La mia scuola superiore era di fronte la sua a Palermo ( il Regina Margherita)
    Viviamo adesso entrambi a Milano per lavoro.
    Purtroppo non ho potuto assistere alla presentazione dei sui libri, li ho letti tutti.
    Sull’ ultimo, non le nascondo di aver pianto…non è semplice per me ripercorrere le vie, gli odori, i colori della nostra città attraverso gli episodi narrati nel suo libro.
    Queste due righe per dirle,sottovoce, semplicemente……GRAZIE
    Con affetto palermitano
    Anna

  348. Daniela ha detto:

    Gentile Prof. D’Avenia,
    ammetto di non sapere come iniziare questo commento quindi fingerò che lei sia uno dei miei professori, forse mi riuscirà meglio.
    Avrei preferito scrivere una lettera cartacea ma chissà se mai l’avrebbe letta. Questo mi ha spinto a provare qui, sul suo blog.
    Le scrivo per un unico motivo: per ringraziarla.
    Ho diciassette anni.
    Ho letto il suo primo romanzo per la prima volta quando avevo 14 anni. Io compio gli anni il 4 giugno e quell’estate fu disastrosa per me. Mia madre ed io abbiamo sempre avuto un rapporto difficile. Non conosco mio padre ma non è mai stato un problema, io e lei abbiamo sempre vissuto con i nonni. Quell’estate lei mi disse: “scegli: o vieni a vivere con me o rimani con i nonni.”
    In passato avevo già vissuto con lei e un suo compagno che mi aveva maltrattata, non volevo riviverlo un’altra volta. Così rimasi con i nonni.
    Fu proprio il nonno a regalarmi il suo romanzo, girando al centro commerciale della nostra città, un anno dopo la sua uscita.
    Lo divorai in tre giorni. Io amo i libri. Sono tutto per me perchè nei momenti brutti, erano tutto ciò che avevo per davvero. Ho cercato le risposte ad ogni mia domanda lì, fra pagine bianche con simboli d’inchiostro che davano un senso alla mia vita.Ho passato momenti orribili in cui pensavo che svegliarmi o dormire per sempre era uguale. Sono state le persone che avevo intorno e che mi amavano davvero che mi hanno insegnato che ogni minuto è prezioso.
    Anche Cose che nessuno sa è capitato in un brutto momento della mia vita, la scorsa estate. E mi ha aiutata.
    Da quando avevo sette anni, desidero diventare una scrittrice. Non so se mai ce la farò ma grazie a lei ho capito che non devo mai abbandonare i miei sogni.
    Chiudo la mia lunga “lettera digitale” ringraziandola un’ultima volta per essere diventato uno scrittore e per ogni singola parola che ha scritto.
    Grazie,
    Daniela.
    ps: perdoni i miei possibili errori. Non vedo l’ora di leggere il suo ultimo romanzo.

    • Prof 2.0 ha detto:

      Grazie, Daniela. Sono felice di averti accompagnato in questo cammino difficile e tortuoso, da cui verranno fuori grandi cose. Grazie anche a tuo nonno!

      • Daniela ha detto:

        Sono davvero felice che lei abbia, non solo letto ma anche risposto al mio commento. Chissà, magari un giorno riuscirò ad assistere ad una presentazione di un suo nuovo romanzo o anche solo incontrarla.
        Grazie ancora!

  349. M. Elisabetta ha detto:

    Caro Alessandro, in questi anni pieni di vita non vedo la condivisione di tanti successi con qualcuno da amare per la vita. Eppure sono sicura che, come tutti, anche lei ne abbia bisogno. Mi domando come mai…ma un caffè le andrebbe?

  350. Greta ha detto:

    buonasera prof!
    le scrivo dopo aver assistito all’incontro che ha tenuto a Busto Arsizio e al quale sto ancora pensando; le sue parole mi hanno fatto davvero riflettere in particolare quando ha raccontato del libro di poesie che il suo prof le aveva prestato in quarta liceo e del fatto che serva una figura che ci dica di non abbatterci. In questo periodo sta andando un po’ tutto a rotoli, mi sono resa conto che ho scelto la scuola sbagliata (pensi che non vado affatto bene e amo solo una materia) ma ciò che più mi spaventa è il fatto di non avere più un obbiettivo.
    La mia è più una riflessione personale che una domanda però mi farebbe piacere avere un suo parere.
    PS grazie per le opere che ha scritto e per quello che ha detto

    • Prof 2.0 ha detto:

      Forza Greta, è ora di capire se i limiti che stai sperimentando sono solo frutto di poco impegno o di una scelta sbagliata. Fatti aiutare e consigliare, e aggiusta il tiro. La vita non va a rotoli. Vanno a rotoli le vite che non sono la nostra.

  351. Maria ha detto:

    Ciao! Sono Maria. è gia passato un po’ di tempo ma volevo ringraziarti davvero per l’incontro di mercoledì scorso al teatro Manzoni di Busto Arsizio! 😀

    è stato bellissimo, hai detto tante di quelle cose che parlavano di me che avrei voluto avere una specie di registratore (a proposito, non è che esiste qualche modo per recuperare il video fatto per quelli fuori con il megaschermo?) Sarebbe bello ricordarsi ogni parola alla perfezione.

    Volevo ringraziarti in particolare per quelle due parole che ci siamo scambiati mentre autografavi il libro, ti ho detto che mi sarebbe piaciuto fare matematica o fisica e poi magari continuare facendo ricerca e mi hai detto “oh bello non mollare”.
    La mia è una idea un po pazza, ed è un forse un po un casino (di certo ricerca, soprattutto qua, porta a casa giusto i soldi per mangiare… ma si potrebbe affiancare all’insegnamento, che inizia a sembrarmi un mondo sempre più bello) ma come mi hai detto tu “i casini ci piacciono” quindi… alla grande!
    Poi comunque ho le idee ancora confuse riguardo a cosa scegliere davvero perchè gia solo nella stessa fisica ci sono mille possibili “indirizzi” ognuno con qualcosa di affascinante. La matematica la trovo affascinante di per se dalle elementari (sarò forse strana, ma anche solo l’idea che una equazione corrisponda a un disegno, come nelle funzioni, mi fa impazzire… Anche perchè poi è bello giocarci). Chimica anche li, ha mille cose interessanti… e come scegliere? vedremo, chissà…

    Comunque è proprio vero che la meraviglia è fondamentale, sempre, a scuola e fuori… proprio per questo sarebbe bello fare ricerca e insegnare, perchè penso siano forse gli ambiti in cui non c’è motore più grande che la meraviglia.
    Chi più di un ricercatore è qualcuno che si lascia affascinare dalle cose “normali” per andarne sempre più a fondo?
    E chi più di un insegnante deve continuamente lasciarsi colpire dalle cose che ha gia spiegato e rispiegato, per poter trasmettere il fascino che lo hanno colpito la prima volta?
    Credo sia bellissimo poter trasmettere agli altri, tramite una scoperta o una spiegazione, il proprio stupore… perchè più lo condividi e più diventa vero, più diventa tuo.

    Poi un’altra cosa che mi ha colpito un sacco è stato quando hai parlato della fede e dei riti. Mi è servito davvero tanto…è proprio vero che la fede non può essere ridotta al “rispettare delle regole per avere la salvezza”, ma che è invece un amore per tutto, uno sguardo che hai osservato e che ti permette di vedere la realtà in tutta la sua bellezza. Insomma uno sguardo stupito che ti permette di stupirti.
    I riti non sono altro che una conseguenza, il nostro modo per ringraziare e coltivare quello sguardo.
    (E anche qui tutta la questione che hai spiegato sullo sguardo…. potrei stare qua a scrivere tutta notte, perchè mano a mano mi tornano in mente tutti i pezzi)

    Perdonami se ho scritto un papiro…. Grazie ancora, è stato bellissimo!! Direi che è più che valsa la pena di saltare gli allenamenti di calcio 😉

    ps: alla fine hai raccontato di quella tua alunna che diceva dei compiti… Bhè sinceramente, visto che tanto i compiti lunghi e difficili me li danno lo stesso, tanto vale che entri in classe qualcuno con gli occhi che brillano…

    Grazie ancora, Maria

    • Prof 2.0 ha detto:

      grazie a te, Maria. 😉

      • Maria ha detto:

        Caspita che velocità di risposta! Grazie ancora. Spero ci sará presto occasione di rivedersi e la possibilitá di recuperare il video (anche perché mi hanno chiesto di scrivere un articolo sul giornalino della scuola al riguardo e ci sono mille cose che vorrei citare)

        Maria

  352. Martina ha detto:

    Ciao! Sono una studentessa di lettere ( forse sarebbe meglio mantenere il lei, come ho fatto in passato, ma ho notato che in questa pagina tutti ti danno del tu,allora mi adeguo anch’io ad un registro piu informale

  353. Sabina ha detto:

    Ciao “Lettore del mio cuore”,
    Mi hai salvata con le tue parole. Vorrei tanto ringraziarti con un abbraccio, sei il mio eroe. Ti ringrazio INSEGNANTE DI VITA.

  354. Federica ha detto:

    Caro prof…,
    mi chiamo Federica, ho 17 anni, faccio il quarto superiore e il prossimo anno mi diplomo. Sto iniziando a pensare quale facoltà scegliere all’università. Sono molto indecisa perchè a volte penso che mi piacerebbe studiare legge, quando poi riguardo i suoi video dico: NO, la facoltà giusta per me sarebbe lettere o filosofia! Sin da piccola sono sempre stata portata per le materie letterarie e non per quelle scientifiche che tutt’oggi sono una frana. Da un paio di anni a questa parte sono confusa, come penso molti ragazzi della mia età. Da quando ho letto il libro e poi guardato il film al cinema di “bianca come il latte rossa come il sangue”, ho iniziato ad informarmi chi fosse lo scrittore. Navigando sul web ho scoperto che era un insegnante di lettere. Ho iniziato così ad approfondire le mie conoscenze su di lei, ho iniziato a guardare le sue lezioni in classe e il suo modo di interagire con i ragazzi. Mi sono appassionata moltissimo del suo modo di fare e di essere. Oltre ad essere un insegnate fantastico, è prima una persona magnifica perchè svolge il suo lavoro davvero con passione, ama i suoi ragazzi e quando spiega ha una gioia negli occhi che la si vede da tre miglia. Guardando i suoi video in classe la invidio moltissimo… “in senso buono”. Mi piacerebbe insegnare lettere e filosofia, ma in primis costruire un rapporto solido con i miei alunni che credo sia la cosa principale, fare dei discorsi sulla vita in generale, sull’attualità ,insomma… non svolgere soltanto il solito programma scolastico ma andare oltre. Credo che non esista cosa più bella diventare un insegnante come lei perchè si deve amare il lavoro che si fa e lei è il giusto esempio, il mio idolo. Una lezione bellissima che io riguardo sempre è: “IL TEMA DEL DOLORE” ripenso sempre alla sua frase: “LE COSE BELLE DELLA MIA VITA SONO NATE DA UN TORMENTO”, è vero è proprio così perche la gioia più la cerchiamo più non la riceviamo, tutto ciò lo conferma nel suo libro che parla di malattia, amore e rabbia allo stesso tempo e dimostra davvero che noi adolescenti siamo delle conchiglie chiusissime e abbiamo paura che il dolore entri dentro di noi. Penserò a cosa studiare all’università poi le riscriverò e le farò sapere. Credo che diventare insegnante mi rappresenti di più, ma l’unico dubbio è che ottenere il ruolo è difficile e la gavetta è lunga anche perchè le riforme scolastiche sono cambiate. Ci tengo a sottolineare che la sto prendendo come un modello di vita, perchè la sua voglia di fare, il suo ottimismo mi da una carica in più per affrontare la vita proprio come lei.

    P.S. il suo discorso: “L’ADOLESCENZA NON È UNA MALATTIA” mi ha commosso.
    Aspetto sue risposte ci tengo tantissimo
    un abbraccio Federica.

  355. Elena ha detto:

    Buongiorno prof! In passato le ho già scritto e ho già ricevuto sue risposte..ora vorrei chiederle, se possibile, un aiuto. Io amo scrivere e vorrei partecipare a qualche concorso, fare esperienza che possano aiutarmi..purtroppo nella mia scuola non ci sono molte possibilità. Lei ha un consiglio da darmi? Le sarei infinitamente grata. Un abbraccio e grazie per tutto.

  356. Rossella ha detto:

    Ciao prof,
    Sono un po’ lontana dalla tipica ragazza che ti scrive… Ho 35 anni e faccio la dentista… E incredibilmente mio figlio si chiama come tuo padre!
    Solo ora, con molto ritardo, ho letto “Bianca come il latte…”
    Oggi in due ore di tempo, perché non riuscivo a staccarmene.
    Che dire? Rosso… Assolutamente rosso, come il mio nome, come la passione, e si:come il sangue. E poi cristallino, e caldo come un raggio di sole in una giornata di primavera… Grazie per avermi regalato questa stupenda emozione!

  357. Tiziana ha detto:

    Caro Alessandro,

    Qualche settimana fa’ ho avuto l’occasione di partecipare alla presentazione del tuo ultimo libro, Ciò che Inferno non è, e che dire… sei stato una bellissima scoperta!

    Ieri sera, in mancanza di sonno, mi sono messa a guardare qualche tuo video su youtube (l’alternativa era finire di leggere Dracula, ma hai avuto facilmente la meglio). Mi sono ricordata della grande voglia che ho avuto, all’indomani di quell’incontro, di condividere le tue parole con le persone a cui voglio bene, ma anche con una professoressa di lettere che ho avuto per qualche anno al liceo e che mi è rimasta nel cuore, tanto che le ho scritto e le ho consigliato di venirti a sentire.
    Ieri sera, riassaporando le tue parole, ho pensato: “Perché non scriverli direttamente per ringraziarlo?”. Poi mi sono detta, no, vabbé, figuriamoci se gli interessa qualcosa di avere un commento in più sul suo blog. Ma poi ho pensato che i grazie e le parole semplici sono spesso sottovalutati e forse per questo abbiamo perso l’abitudine di utilizzarle. Abbiamo perso quest’abitudine a tal punto che non riusciamo più a dire nemmeno un semplice “Ti voglio bene” alle persone che più amiamo. Eccomi qua allora a scriverti per dirti un grande GRAZIE.
    La scelta di ascoltarti prima di dormire forse non è stata delle migliori: invece di cullarmi dolcemente tra le braccia di Morfero, hai fatto ardere ulteriormente quel fuoco che è in me, hai alimentato quella sensazione di onnipotenza che ti farebbe correre per delle ore, leggere tutti i libri che ci sono da leggere, dare tutto alle persone importanti. Le tue parole sono sempre una boccata d’aria fresca. Spesso, parlando di Don Puglisi, descrivi la sua grande capacità di vedere e di amare il nucleo di bellezza all’interno delle persone. Spesso dici anche che è proprio quello che tu vuoi, a cui tu aspiri.
    Ti scrivo, Alessandro, per dirti che tu questo dono già ce l’hai, hai la grande capacità di far innamorare, far innamorare di te, della letteratura, della lingua italiana- unica nella sua ricchezza- della bellezza, dell’amore, della vita. Per questo ti ringrazio, e spero di poter incontrare molte altre persone come te lungo il mio cammino. Se mai diventerò anche solo un terzo di quello che sei tu oggi, come persona, sarò felice.

    Con grande affetto,

    Tiziana

    • Prof 2.0 ha detto:

      grazie, Tiziana, sei troppo buona.

      • Tiziana ha detto:

        Fra l’altro ho appena scoperto che lei e questa mia prof.ssa compite gli anni lo stesso giorno. Non sono sicura se siate nati proprio nello stesso anno, in quanto la sua età è sempre rimasta segreta ;).. però penso che sia una bella coincidenza!

        Buon compleanno 🙂

  358. Iole ha detto:

    Ciao Alessandro,
    mi chiamo Iole e anche io insegno (inglese) in un istituto superiore (IPSIA).
    È una realtà complessa da gestire, con ragazzi provenienti da diversi contesti, non sempre rosei.
    Malgrado ciò, questo per me è il quarto anno di insegnamento consecutivo qui (non so bene neanche io il vero perché ma ho scelto di ritornarci volontariamente di anno in anno.)
    Con varie difficoltà ho cercato sempre di dare il meglio, di motivare, di entusiasmare (anche a costo di rimetterci la salute … perché li dentro, credimi, c’è da arrivare a tanto)
    Volevo farti i miei più sinceri complimenti per tutti e tre i tuoi libri che sono veramente molto toccanti e ti auguro di scriverne ancora altri per i tuoi studenti e per tutti quelli che credono ancora nella scuola, nel suo significato, nel domani, nei propri sogni e quindi nella vita.

  359. Marco ha detto:

    Ciao Alessandro,
    mi chiamo Marco, sono un giovane insegnante entrato da poco nel girone dei supplenti e credo fermamente di essere l’uomo più felice del mondo, perché ho la fortuna di aver scelto di dedicare la mia vita all’attività più bella in assoluto.
    Ti scrivo per ringraziarti, perché con i tuoi interventi ed i tuoi discorsi sulla didattica dai voce a tutti coloro che desiderano una scuola che sappia ritrovare il gusto per la bellezza e per l’amore di ciò che si insegna, delle persone a cui si insegna, e della creatività dell’insegnamento stesso. E lo fai con una “voce” meravigliosa, perché fai cantare le tue idee con una maestria incredibile, riaccendendo un fuoco caldo e vivo negli animi, a volte scoraggiati, di chi cerca a modo suo di insegnare ai propri ragazzi ad amare l’arte.
    Mi rendo conto che un ringraziamento sul blog possa sembrare un gesto ingenuo e di poco conto, ma penso che proprio questi gesti semplici ed ingenui, che si stanno forse perdendo, facciano di noi degli esseri umani.
    Con immensa stima, e confessando di aver trovato in te un modello da seguire, ti lascio con un caloroso saluto.
    Marco

    • Prof 2.0 ha detto:

      Caro Marco, grazie per le tue parole generose. Mi raccomando, ti capiterà di scoraggiarti: tieni duro. Ci vogliono tre anni di resistenza per indossare questo mestiere con eleganza. Ce ne vogliono dieci per indossarlo con leggiadria. Buona vita!

  360. marika ha detto:

    Ciao Alessandro,
    ti leggo da quando scrivi e ti ammiro da quando ti leggo. Trovo che il tuo modo di raccontare la vita, il tuo modo di raccontare storie sia allo stesso tempo tanto semplice da raggiungere tutti e tanto speciale da conquistare chiunque. Crei affreschi nei tuoi libri, dai emozioni e se nella tua vita di tutti i giorni, riesci a trasmettere ai tuoi alunni tutta la passione per la vita che si respira nelle pagine che scrivi, sono convinta che sarai capace di cambiare un pò la vita a tanti ragazzi, a diffondere valori ed a rendere creativa e vivace la missione dell’insegnamento che è una delle più nobili.
    Complimenti davvero per come immagino che tu sia, pur conoscendoti di riflesso, e buon proseguimento in tutti i progetti educativi e non che hai in mezzo a tutti i tuoi riccioli.
    marika

  361. Lucrezia Barchi ha detto:

    Ciao Alessandro,
    sono una studentessa di 15 anni, frequento anche io un liceo e non può immaginare quanto vorrei averla come professore. I suoi alunni sono veramente fortunati!
    Ho tutti i suoi libri, anche se per il momento ho letto solo “Bianca come il latte rossa come il sangue”. Di libri, in generale, ne ho letti molti, ma il suo è di gran lunga il migliore. Sa capire veramente i ragazzi, quasi fosse uno di noi (non che lei sia vecchio!); è riuscito a farmi piangere attraverso le sue parole e non era mai successo prima. Se sta leggendo questo commento sappia che le sono veramente grata e che spero di incontrarla prima o poi. Sono dell’Umbria e la mia scuola partecipa da anni ad un “progetto lettura” che prevede anche incontri con gli autori. I miei insegnanti dicono di aver provato più volte a farla venire ma lei è molto impegnato anche a causa della scuola (e lo credo bene). Spero che un giorno accetterà l’invito e verrà a farci visita.
    Grazie per il suo tempo e per i suoi libri.

    • Prof 2.0 ha detto:

      grazie, cara Lucrezia. In che città è la tua scuola? Magari sono già venuto da quelle parti e voi non lo sapevate…

      • Lucrezia Barchi ha detto:

        Foligno,è una piccola città in provincia di Perugia.
        Spero comunque di poterla incontrare prima o poi e la ringrazio molto per avermi risposto. Continui a scrivere perché ha un grande talento!

        P.S. Sarei curiosa di sapere a cosa si è ispirato per la figura del Sognatore, lo adoro!

        • Prof 2.0 ha detto:

          Leggi Le notti bianche di Dostoevskij, mescola con i ricordi del mio insegnante di lettere di liceo e con l’immaginazione…

  362. Pilar Zamora ha detto:

    Lo admiro tantìsimo. Me encanta usted. Demasiado cool! Espero un dìa conocerle prof! 🙂
    -Pilar

  363. adua biagioli ha detto:

    Caro Alessandro,

    Tutto quello che vedo e che leggo di te ha così valore che non si può descrivere con un commento. Ci vorrebbero molte, molte parole o forse, ce ne vorrebbe soltanto una. E forse ancora, una poesia.

    Un caro saluto,

    Ad

  364. Martina ha detto:

    ciao alessandro,forse dovrei darti del lei,ma proprio non ci riesco… sinceramente,non so neanche cosa scrivere,ho letto tutti eitre i tuoi libri,anche se il mio preferito è “bianca come il latte,rossa come il sangue”. dopo averti ascoltato parlare,vorrei tanto che tu venissi nella mia scuola:il liceo classico G. Cesare di rimini,anche solo a parlare con i miei professori,e per insegnargli qualcosa su come trattarci,soprattutto all’ultima ora del sabato,che è sempre la più disastrosa. i miei professori,sembrano non essere mai stati bambini o ragazzi,nella mia classe non sappiamo più come fare. per favore prima o poi devi tornare a trovarci,anche perchè devo farti firmare gli altri libri e ho un sacco di domande da farti.
    un bacione
    marty

  365. SARA ha detto:

    Ciao Alessandro… ti ho ascoltato a Modena…era la prima volta dal vivo…mi hai stupito…per la passione con cui insegni e con cui vuoi cambiare il mondo attraverso i ragazzi… mi piacerebbe sapere cosa ne pensi della scuola primaria… se anche io da maestra, nel mio piccolo, posso influenzare il cambiamento… un abbraccio e buona vita Sara

  366. Fabiana ha detto:

    Interessante l’idea dell’autobiografia fotografata, (la proporrò ai miei alunni)… la fotografia è sempre stata lo strumento dei miei incontri migliori… e poi i libri i compagni di sempre, grazie ai quali non mi sono mai sentita sola, e l’ultimo appena finito mi ha fatto riflettere che ciò che inferno non è lasciarsi travolgere dalle tue splendide parole e riuscire a sentire i profumi e i sapori e la bellezza di luoghi ricchi di arte e natura… e sorridere e piangere e arricchirsi l’anima…
    Complimenti e grazie per i tuoi libri prof!
    Magati averti avuto come prof… anagraficamente impossibile…mi stavo laureando a Siena mentre tu ti ci dottoravi.
    Buon lavoro. fabiana 1977

  367. Roberta ha detto:

    Che boccata d’aria fresca!!!!

    Ciao Alessandro (mi permetto il tu perché coetanea)
    ammetto…ti ho scoperto ieri per caso ma mi sento di esprimerti un grazie.
    È confortante sapere che esiste un Prof con la P maiuscola come te (come avrei voluto avere anch’io) che arricchisce e arricchirà dei nostri valori di sempre le nuove generazioni e tutti coloro che ti “incontreranno”, con profondita’ e in modo accattivante, semplice e moderno.
    Complimenti vivissimi: si respira la tua freschezza, la passione, la semplicità, la gioia per la vita e tutto ciò che regala!
    Roberta

  368. Maria Cristina Ramuschi ha detto:

    Erano anni che non leggevo un libro così bello come “Bianca come il latte rossa come il sangue”.
    Lavoro in una biblioteca e capita a volte che un libro scivoli via.
    Questo è una poesia, come tutte le belle poesie, rimarrà per sempre. Se lo rileggi ogni volta scopri che ti dà qualcosa in più della volta precedente.
    Grazie di questo regalo a tutti i nostri ragazzi e ragazze!

  369. IOLE ha detto:

    Rispondo alla domanda posta su Facebook riguardo la presunta perdita di entusiasmo per ciò che concerne la lettura dei classici da parte dei ragazzi ..(o di noi insegnanti?!??). Personalmente credo che non sia vero il fatto che i giovani non amino leggere questi capolavori .. bisogna solamente catturare la loro mente e farli un pò sognare mentre si legge un libro del genere in classe. Io ho sperimentato la lettura di Romeo and Juliet l’anno scorso in una classe seconda di un istituto professionale: abbiamo letto in classe tutto il testo, analizzando anche la lingua dell’epoca e i personaggi: c’e stato chi ha amato Romeo, chi Giulietta, molti hanno apprezzato Mercuzio,altri ancora la nutrice. Abbiamo anche visto 2 film con 2 impostazioni diverse di cui uno in italiano ed uno in inglese e alla fine abbiamo anche partecipato ad un concorso di poesia la cui tematica era: l’amore immortale – il sogno di Romeo e Giulietta oggi.
    Basterebbe sognare un pò di più, liberarsi dalla schiavitù del PROGRAMMA … e lasciarsi andare alla bellezza delle pagine che parlano per noi.

  370. Maddy ha detto:

    Salve Alessandro,
    lei non può minimamente immaginare cosa significano i suoi libri, il suo blog e i suoi incontri per me. Sono una studentessa di 14 anni, frequento il Liceo Classico a Firenze e da quando mi hanno parlato dei suoi libri non ho potuto fare altro che stare a bocca aperta dopo la lettura. Lei riesce a illuminare un’epoca che luminosa non è, una società che non fa luce nella vita delle persone. E’ un po’ come la risata nel tunnel degli orrori. Sa parlare alle persone, ma non è merito dei suoi studi, è merito della sua unicità. Ho ascoltato molte volte il suo incontro “L’adolescenza non è una malattia” e sono rimasta veramente estasiata. Il modo in cui riesce a far arrivare messaggi importanti è a dir poco magnifico. Non sa cosa darei per averla come professore. Maddy

  371. Carola ha detto:

    Ciao Alessandro, bello averti scoperto!
    Sono mamma separata di due “adolescenti perfetti” di 14 e 15 anni, è perciò un periodo diversamente interessante e non voglio certo mollare:-)
    Ho letto loro, a voce alta, per tutta l’infanzia libri per le loro età finché ho potuto, ora non ne vogliono sapere più … Continuo a parlargli della bellezza, come la intendi anche tu ma in questo momento il branco sta avendo la meglio e a volte mi scoraggio e mi chiedo cosa fare per salvaguardare la loro unicità. Grata se mi risponderai tu che di adolescenza te ne intendi,

    • Prof 2.0 ha detto:

      E’la stagione della pazienza. Stanno mettendo alla prova ciò che hai insegnato loro per vedere se veramente vale, e lo fanno anche “perdendo” tutto quello che gli hai dato. Sarebbe utile avere qualcuno con cui “triangolare”: insegnanti o altre figure educative meno “vicine” di te. Anche se siete separati tuo marito ha un ruolo fondamentale, che dovete concordare insieme.

  372. Marcella ha detto:

    ciao Alessandro che vita interessante! E chissà quanto farai ancora! Sono la mamma di una ragazzina di 11 anni che ha cominciato quest’anno le medie! E’ una ragazzina sveglia e dotata di buona memoria, ma che fatica! La scuola che frequenta è molto impegnativa e certe volte le giornate sono così piene che non resta neanche il tempo per un po’ di svago! La cosa più difficile è spiegare a cosa serve tutto quello che deve studiare (domanda che facevo anche io alla sua età). Anche io al liceo ho avuto la fortuna di incontrare due professori veramente in gamba, ma purtroppo non ho saputo capire quanto avrei potuto imparare da loro se non dopo anni e dopo aver abbandonato gli studi (ancora oggi me ne pento). Quello che sogno per mia figlia è che possa imparare ad appassionarsi a ciò che fa a scuola, a trovare interesse negli insegnamenti dei professori, che capiti anche a lei di incontrare professori che possano “cambiarle la vita” e che sappia approfittare di una tale fortuna.
    Il tuo sito l’ho scoperto grazie alla maestra delle elementari di mia figlia, alla mia richiesta di aiuto mi ha segnalato il libro “Basta studiare”.
    Un caro saluto.
    Marcella

    • Prof 2.0 ha detto:

      Cara Marcella, abbi pazienza. Si tratta di trovare il ritmo: l’inizio di un nuovo ciclo è sempre destabilizzante. Un passo alla volta, tua figlia imparerà a gestire tempo, talenti e limiti. Voi statele accanto, senz’ansia, eccessivo controllo, ma fate sentire che ci siete.

  373. Namil ha detto:

    Ciao,mi chiamo Namil e ho 14 anni….ti ho conosciuto solo oggi perché ho letto il tuo articolo su Harry Potter, che io amo alla follia<3. I tuoi libri mi invuriosiscono tantissimo e voglio leggerli al più presto. Anche io sono siciliana ma di Catania e anche io mi sono trasferita a Milano (due anni fa). Spero di incontrarti o addirittura avere la fortuna di averti come prof.
    Ps= in che liceo insegni? A me piacerebbe andare all'Agnesi (scienze umane) non so se conosci questa scuola……comunque aspetto con ansia la tua risposta.

  374. Titti ha detto:

    Ciao!
    Ho letto tutti i tuoi libri e mi sono piaciuti tantissimo! Specialmente “Bianca come il latte rossa come il sangue”… il Sognatore è veramente un grande, e ovviamente anche Leo con la sua vita spericolata di adolescente.
    Anche a me piace scrivere, spesso scrivo prendendo esempio dai tuoi libri.
    Aspetto il tuo prossimo capolavoro!

  375. Francesca ha detto:

    Nella mia “wish-list” non manca di certo: “Incontrare Alessandro D’Avenia e ringraziarlo”.
    Sì, perché è più realizzabile questo desiderio rispetto a “chiacchierare con lui davanti a un caffè”.
    Chiacchierare di cosa? Della mia passione per la scrittura? Di un’esperienza importante che vorrei condividere (ho visitato i campi di Auschwitz-Birkenau)? Dei tuoi fantastici libri? Dell’ammirazione che jo nei tuoi confronti? Del desiderio di assistere ad una tua lezione? Dei consigli che vorrei chiederti riguardo alla scelta dell’università? Dei consigli per affrontare al meglio la maturità?
    Parlerei di innumerevoli argomenti, ma è destinato a rimanere un “piccolo-grande” desiderio, su una wish-list in attesa di esser depennato!
    Un abbraccio Ale.
    (Scusami se dandoti del tu, ti sono sembrata scortese, ma così facendo elimino un po’ della distanza)

  376. Laura ha detto:

    Gentile Prof. D’Avenia, torno a scriverle dopo tanto tempo! Sono una mamma di due femminuccie di 14 e 6 anni e sono l’orgoglio della mia vita! Alle grande durante il periodo di Avvento dello scorso Natale, ho regalato tutti e tre i suoi libri, che si è letta tutto d’un fiato uno dopo l’altro, rimanendo folgorata da “bianca come il latte rossa come il sangue”!. Giorgia (così si chiama) sta frequentando la terza media presso le scuole “P. soprani” di Castelfidardo (an), raccontando al suo prof. di italiano (che per inciso lei adora!) di tutte quelle emozioni e di questo “grande amore” (come tutte le adolescenti sogna un amore al confine tra l’erotico el’eroico!) (ogni riferimento è puramente casuale!! n.d.r.)che il romanzo ha suscitato in lei!
    Ora: mia figlia avrebbe due sogni che vorrebbe realizzare…
    Il primo è diventare una SCRITTRICE .. parola grossa! .. ma io come mamma le dico che se ha un sogno, DEVE inseguirlo per tutta la vita, deve mettere la sua anima e il suo cuore in questo percorso!!!
    Il secondo (se proprio il primo non si dovesse realizzare, dice!): diventare un professoressa di Italiano, ma di quelle che la materia te la fanno amare, sentire, annusare, sognare e “ridere con gli occhi dell’anima” …
    Da questo punto in avanti parte il mio sogno..: troverebbe un solo piccolissimo istante del suo tempo che capisco essere veramente serrato, per far pervenire un piccolo incoraggiamento alla mia “piccola donna”?
    In una società in cui tra le tante aspirazioni delle adolescenti si parla di: veline, letterine … e chi più ne ha più ne metta.. per me e mio marito Francesco, Giorgia è una finestra sul futuro che grazie a lei “sbirciamo e vediamo un pò meno nero”.
    Come mamma le sarei infinitamente grata…
    Attendiamo intanto il suo prossimo romanzo.. un abbraccio ed un augurio di continuare a toccare il cuore e la MENTE di tantissimi adolescenti.
    Laura Sampaolo

    • Prof 2.0 ha detto:

      Cara Laura, auguro a Giorgia di essere determinata in questo sogno e trasformarlo da subito in un progetto, con tappe chiare e un impegno concreto. Per diventare scrittrice adesso deve leggere, leggere, leggere. Dai maestri si impara a guardare il mondo e ad usare le parole. Poi deve coltivare la sua vita interiore: senza quella non c’è niente da raccontare. E allora studio, amicizie profonde, contemplazione, preghiera… Insomma profondità di vita. Il resto, se questo è il suo talento, fiorirà. Consiglio la lettura di R.M.Rilke, Lettere ad un giovane poeta. Un abbraccio

  377. Valentina ha detto:

    Salve Alessandro, sono una ragazza che ha letto i suoi libri e che condivide molte sue opinioni sulla scuola, il ruolo dell’insegnante e soprattutto l’importanza di “coltivare” la propria interiorità. Sto attraversando un momento delicato della mia vita sia da un punto di vista fisico che psicologico; volevo chiedele se mi può consigliare un buon libro che “curi” la mia interiorità. Grazie

    • Prof 2.0 ha detto:

      Te ne consiglio due: Etty Hillesum, Diario (la versione breve) e R.Guardini, Accettare se stessi. Buona lettura e un abbraccio.

  378. Maria Mercadante ha detto:

    Gentilissimo signor Alessandro, mi chiamo Maria, ho 15 anni e sono una sua grandissima fan. Ho letto tutti i suoi libri e apprezzo molto il modo in cui scrive; riesce a trasmettermi delle emozioni e a rendermi partecipe della storia. In particolare, mi è piaciuto il libro ‘Cose che nessuno sa’, ho provato gli stessi sentimenti della protagonista ed è stato come un susseguirsi di domande e risposte.Le sue parole mi trasmettono amore per la vita, tranquillità e appaiono come dei consigli che non ho mai avuto da parte di un padre.Mi piacerebbe tanto averla come professore di Italiano al Liceo, ciò che vedo in lei è determinazione e bisogno di spronare i lettori a cogliere l’attimo e amare l’altro.La ammiro davvero tanto, spero di incontrarla un giorno e di seguire il suo percorso di vita e di studio,che ritengo esemplare.
    Cordiali saluti.

  379. chiara ha detto:

    grazie a lei e a i suoi libri son tornata a sognare l’adoro grazie per quello che fa.

  380. Francesca Giacobino ha detto:

    Canelli, AT, Italia, 17/06/2016.
    Buongiorno Prof, sebbene io abbia ormai quasi 23 anni, sto attualmente leggendo il suo “Ciò che inferno non è” e stamattina mi sono svegliata col desiderio di scriverle.
    Mi sono diplomata al liceo classico come Lei, votazione massima. Ero perfino felice che alla maturità mi era uscita una versione impossibile di Aristotele, mentre tutti erano in preda alla disperazione.
    Poi ho fatto un grande sbaglio.. La colpa? forse la paura. “Se fai lettere all’università non troverai lavoro…”. Meglio giurisprudenza.

    Mai sbaglio più grande. Meglio essere una disoccupata appassionata che un avvocato del diavolo. Ho lasciato quest’anno dopo aver frequentato tre anni con la media del 28 di legge a milano in Cattolica.

    Sa prof? io a settembre mi iscriverò a Lettere, antiche magari. E sinceramente il mio sogno nel cassetto di aprirmi una libreria tutta per me dove far sognare le persone quando arrivano lo realizzerò prima o poi.

    Cosa ne pensa? Sto accompagnando alla lettura del suo libro l’Andromaca e mi ha colpito questo passaggio…

    <>.

    Spero in una sua risposta prof, a presto.

  381. Francesca Giacobino ha detto:

    Io stessa venivo strappata dal talamo alla riva del mare, cingendo intorno al capo l’odiosa servitù. Molte lacrime mi corsero per il volto, mentre lasciavo la rocca, e il talamo, e il mio sposo nella polvere. Ohimè infelice, perchè dover ancora vedere la luce da schiava di Ermione? Perseguitata da lei, tendendo supplice le mani a questo simulacro della dea, mi sciolgo come goccia sorgiva dalla roccia.

  382. Alessandro ha detto:

    Ciao Alessandro,

    ho letto i tuoi tre libri e anche riletti.
    Sono un potenziale insegnante di religione e volevo sapere cose ne pensi tu di questa materia e soprattutto come la insegnava don Pino Puglisi.

    tanta Stima per te!

  383. Clementina Mustari ha detto:

    Tutto straordinario, come te

  384. alice ha detto:

    Non ho da commentare. C’è solo da stupirsi per come il Signore guida la vita di chi …con fede, si lascia portare e sa donare con amore tutto l’Amore ricevuto!
    Felice di conoscerti e di imparare la semplicità e la profondità del tuo cuore.
    Mi chiamo Alice Delfino. Abito a Reggio Calabria. Ho 52 anni. Insegno scienze motorie e sportive da quest’anno alle superiori. Sto approfondendo, con il TeenSTAR aspetti relativi all’educazione all’affettività ed alla sessualità per i giovani. Ho seguito un master in bioetica a Torino. Il tutto perché …donando, ricevo ed ho la forza per non stancarmi e per continuare ad offrire me stessa. Non so come posso e se posso contattarti per avere consigli e conferme nel mio percorso con i giovani a scuola…intanto ti ringrazio di cuore per quello che sei e che fai!
    Alice.

    • Prof 2.0 ha detto:

      Grazie, cara Alice. Per contattarmi trovi la mia mail su questo sito. Buon lavoro e, adesso, buon meritato riposo.

    • emanuela ha detto:

      Alice!
      Sono Emanuela Cama, formatrice TeenSTAR.
      Il cuore ci porta negli stessi lidi…
      Grande ale!
      Non vedo l’ora di conoscerti!

      Emanuela

  385. Valeria ha detto:

    Quanta voglia di amare, fare, dare, creare, raccontare tutta in una sola persona.
    In fondo forse è un bene non averti avuto come prof, altrimenti mi sarei già innamorata di te!
    Un abbraccio Prof!

  386. Antonella ha detto:

    Sono una studentessa di Avellino e quest’anno conseguirò la maturità . Ho letto tutti i vostri libri e ,per me, ognuno di essi è una nuova scoperta. Al momento sto leggendo ‘L’arte di essere fragili’ che mi sta facendo riscoprire un autore che,ahimè,il mio prof sottovaluta.
    La sensazione che mi pervade al termine di questi cinque anni è che io, sfortunatamente, non ho trovato dei punti di riferimento saldi nel mio percorso e questo mi fa male. Leggere libri di un prof appassionato come lei mi fa essere ottimista, sperando in un percorso universitario migliore!
    Dopo aver letto un altro capitolo mi è venuta voglia di scriverle e condividere con lei quest’esperienza.
    Grazie!

  387. Antonella ha detto:

    Grazie per i suoi libri che mi aprono la mente e ,soprattutto , il cuore. Dopo la lettura de ”l’arte di essere fragili”, per me è iniziato un nuovo viaggio verso l’infinito e la meraviglia.

  388. Chiara ha detto:

    La tua biografia è geniale!
    Diretta, espressiva, veritiera e in movimento.
    Davvero complimenti!

  389. Angela ha detto:

    Salve professore,
    È da un po di tempo che volevo scriverle ma finalmente mi sono presa di coraggio e vorrei esprimerle tutta la mia profonda ammirazione nei suoi confronti. Io sono una ragazza siciliana, vivo “nella città più bella tra i mortali” secondo Pindaro e sono Fiera della mia terra. Fin dal primo romanzo mi ha trasmesso delle emozioni uniche ma non devo negarle che il mio preferito è “Ciò che inferno non è”. Questo è diventato parte di me perché rispecchia esattamente i miei ideali di vita e la mia appartenenza a questa meravigliosa terra piena di luci e ombre.
    Come lei condivido la passione per osservare e riflettere su tutto ciò su cui posa il mio sguardo e la mia mente e ogni giorno mi rendo conto di quante meraviglie ci sfiorano senza che ce ne accorgiamo.
    Ho ascoltato più volte il suo discorso sull’ adolescenza e devo dire che ha centrato in pieno l’obiettivo. Ha trasformato il ragazzo pieno di paure, insicuro, senza certezze in qualcosa di unico. È andato aldilà del muro che noi adolescenti creiamo e ha capito veramente ciò che siamo, complimenti.
    Io sono una ragazza che ama conoscere e scoprire perché ho avuto prof che come lei mi hanno trasmesso un idea di scuola libera e non di un carcere, perché soltanto la conoscenza ci rende indipendenti.
    Le faccio i miei complimenti perché è una tra le poche persone che ha lasciato il segno in molti adolescenti. I suoi libri ormai sono tra i migliori della mia libreria, aspettando il prossimo!
    Mi può consigliare qualche libro da leggere?
    In bocca al lupo per la sua carriera!

  390. arianna ha detto:

    buongiorno prof!
    pensavo di portare il rapimento da lei trattato ne “l’arte di essere fragili” in tesina e le volevo chiedere dei consigli. mi piacerebbe trattare di come questo rapimento riesca far superare alle persone le maggiori difficoltà,riuscendo a rimanere fedeli a se stesse. c’è un piccolo problema però…non so bene come collegarlo. il problema risulta proprio per le materie umanistiche, pensavo di portare heidegger in filosofia parlando della vita autentica e l’unico modo per viverla appunto:l’essere-per-la-morte. e già questo mi sembra forzato, per non parlare del panico in cui sto per storia, inglese e latino. lo so che le chiedo tanto ma forse è l’unico in grado di aiutarmi e l’unico che può capire di cosa voglio parlare per essere veramente appassionata. grazie in qualunque caso per le sue parole
    Arianna

    • Prof 2.0 ha detto:

      Cara Arianna, devi confrontarti con i tuoi professori che sapranno guidarti in base alla conoscenza che hanno di te e di quanto avete studiato quest’anno. Solo così costruirai un percorso adeguato. Io rischierei di portarti fuori strada.

  391. Arianna ha detto:

    buon giorno prof! vorrei portare il rapimento di cui parla nel libro in tesina,ma non so bene come collegarlo. lei può darmi dei consigli? grazie,arianna

    • Prof 2.0 ha detto:

      Se leggi attentamente quel capitolo sarai tu a scorgere i collegamenti con quanto hai studiato quest’anno. 🙂

  392. Valentina ha detto:

    Affezionarsi ad una classe, stare un po’ in ansia ora che ci sono gli esami di maturità pensando: chissà se andra tutto bene.. ma in cuor mio essere tranquilla perchè ho dato tutto ciò che potevo, è bello. Spero che la mia 5^ superi gli esami in modo positivo. Condividere con loro fatiche e soddisfazioni, gioie e dolori è stato proprio bello. Concludere l’anno con un applauso (da parte loro) e con un piccolo mazzo di fiori di in bocca al lupo (da parte mia) è stato gratificante; è davvero bello emozionarsi per i ragazzi.

  393. Maddalena ha detto:

    Buonasera prof,
    Adoro i suoi libri, sono a dir poco fantastici. Lei è il mio scrittore preferito. Io ho finito la terza media e ora inizierò le superiori… non vedo l’ora!
    Anch’io adoro la letteratura, il latino e le materie umanistiche.
    Spero che mi risponda presto
    Maddalena

  394. Maddalena ha detto:

    Buonasera prof,
    Mi potrebbe mandare la sua email che le vorrei scrivere…
    Maddalena

  395. Maddalena ha detto:

    Buonasera prof,
    Lei è il mio scrittore preferito. Io ho finito la terza media e inizierò le superiori, adoro la letteratura e da grande mi piacerebbe insegnarla. I suoi libri sono a dir poco fantastici e gli ho letti tutti? mi piacerebbe avere un insegnante come lei al liceo!
    Maddalena

  396. Maddalena ha detto:

    Mi scusi pensavo che non fossero stati inviati i messaggi… non sono molto pratica?

  397. Maddalena ha detto:

    Mi scusi non sono tanto pratica…

  398. Stéphanie ha detto:

    Bonjour,
    ho finito “l’arte di essere fragili” così, ferma, in cima alle scale della metrò a Bisceglie, con il cuore che batteva a mille. Ho dovuto aspettare che ralentasse prima di raggiungere la mia macchina, osservando intorno a me lo scorcio di cielo azzurro, sentendo l’aria tiepida accarezzarmi ed illudermi di una possibile freschezza e ascoltando, distinguendo, separando e, infine, escludendo ogni rumore che non fosse causato dalla natura.
    Non ho letto il suo libro. L’ho degustato, assaporato, poco a poco e soprattutto, l’ho voluto leggere, sinceramente, realmente. Non è stata per me una mera lettura, è stata un’esperienza condivisa tra lei, Leopardi (che, essendo francese, non conoscevo se non per il nome della via in cui ho vissuto per qualche anno) e me.
    E’ così: la bellezza è ovunque ma se sorridi e la fai notare, sembri quasi povero di mente in una società in cui si guarda ben poco, si ascolta a volumi assordanti, quasi sembra per non sentire, e in cui i profumi sono un vago ricordo racchiuso in bottiglie dal packaging per collezionisti.
    Volevo ringraziarla tanto per l’incoraggiamento ad apprezzare ogni piccola cosa e, da madre di due adolescenti, spero anch’io di trovare la chiave per saperli incoraggiare nel modo a loro congeniale. Sembra che siamo tutti fatti per compiere grandi cose ma, spesso, non ne troviamo neanche una sola e questo ci devasta e lascia in noi amarezza, senso di incompiutezza.
    Ho trovato l’amore per la lettura attraverso l’esperienza della noia durante le vacanze estive che mi parevano infinite ma che, attingendo alla biblioteca dei miei genitori, presto divennero fin troppo brevi.
    Quando io racconto ai miei figli delle emozioni che possono procurare i libri e di quanto la lettura possa aiutare perché comprende, perché racchiude l’essenza dell’uomo, vedo solo il loro sguardo di sdegno, come se io fossi una povera mantecata, pazza sognatrice di un mondo che non esiste più e questo mi rattrista, ed è dire poco. Ho provato a leggere loro alcuni brani del libro, perché di loro si parla in modo così bello, così bene ma la sensazione che ho avuto è che manco capissero quello che vi era scritto. E devo dire che questo mi fa paura.
    Ma magari è proprio perché sono la loro madre, perché è il momento in cui non mi possono dare questa soddisfazione. Voglio crederlo…
    Comunque, in verità volevo ringraziarla, solo che, ecco, ho divagato.
    Grazie di cuore, non la conoscevo e non conoscevo nemmeno Leopardi. Ora cercherò entrambi.
    Buona continuazione e vivissimi complimenti.

  399. Stéphanie ha detto:

    mentecata…non mantecata…queste vocali per noi francesi sono un problema notevole…

  400. Stéphanie ha detto:

    mentecata, non mantecata…non sono mica un risotto ma da buona francese, tendo a confondere un pò le vocali. Chiedo vegna… no, venia! Accidenti, che lingua difficile la sua!

  401. maria ha detto:

    Grazie per ciò che hai scritto e per come lo scrivi.
    Per ora ho letto (perché loro mi hanno scelta) “l’arte di essere fragili” e “Ciò che inferno non è”.
    I tuoi libri mi entrano nella pelle e scavano nel profondo. Lacrime e sorrisi che non ti lasciano e ti accompagnano oltre la lettura.
    Grazie per tutta questa vita oltre la vita.
    Maria.

  402. Serena ha detto:

    Egregio professore e scrittore,

    mi chiamo Serena e sono una vera e propria accanita lettrice dei suoi libri, infatti le faccio i miei più sinceri complimenti per ognuno di essi, inoltre l’apprezzo anche come sceneggiatore (il film “Bianca come il latte, rossa come il sangue” mi è piaciuto talmente tanto che l’ho imparato a memoria per tutte le volte che l’ho visto).

    Ho avuto il piacere di ascoltare e leggere diverse sue interviste sia in tv, radio, Internet e su giornali e riviste, ascoltando tutto quello che pensa su come dovrebbe essere una buona scuola, direi che per me lei è diventato quasi un idolo (infatti sto al primo anno di Lettere moderne, perché mi piacerebbe insegnare e scrivere come lei), perché secondo me sono davvero pochi almeno in Italia i prof che si dedicano ai giovani con anima e cuore come fa lei. Bè i complimenti che vorrei farle sono veramente tanti e forse anche banali, ma tra le tante tematiche adolescenziali come amore, malattia, anoressia e bulimia, dubbi sulla fede, bullismo ecc., vorrei sapere ha mai pensato di affrontare anche il tema dell’omosessualità e dell’omofobia? Le faccio questa domanda azzardata perché avendo una ragazza da un paio di anni, spesso a scuola mi sono trovata a confrontarmi o meglio litigare con menti molto chiuse su per questa cosa, anche perché vivo in una piccola provincia (quindi le lascio immaginare…), quindi vorrei sapere (anche se forse è la prima volta che qualcuno le chiede di affrontare questo tipo di argomento) cosa ne pensa lei di questa tematica affrontata in fase adolescenziale o se forse ha mai pensato di scriverne una qualche storia.

    Aspetto con ansia un suo parere e anche un suo prossimo libro.

    Ps: ah dimenticavo anche la mia ragazza è una grande lettrice dei suoi libri!

    Serena

  403. Maddalena ha detto:

    Caro prof,
    Può leggere ciò che ho scritto nel suo articolo “se il liceo non è più classico”
    Ci tengo tantissimo
    Con affetto,
    Maddalena P.?

  404. Maddalena ha detto:

    Caro prof,
    Oggi è il mio compleanno
    +14!! Adoro scrivere poesie , recitare poesie (soprattutto di Pascoli, Leopardi, Ungaretti ecc…)
    Adoro i film come bianca come il latte rossa come il sangue, la teoria del tutto e l’attimo fuggente. Adoro i suoi libri, ma anche l’Iliade, l’odissea e i promessi sposi (anche Dostoevskij mi piace, ho letto una parte di delitto e castigo) e adoro la vitaaaaa! Non vedo l’ora di conoscerla, venga presto a Reggio Emilia professore(colui che professa)haha a presto??Maddalena P.

  405. Leo ha detto:

    Appena finito di leggere l’arte di essere fragili
    So che non leggerà mai questa mia mail ma si può sempre sperare ….Mi
    chiamo Leonardo sono appassionato di politica, ma soprattutto di
    sport sogno di fare il prof di educazione fisica essendo laureato in
    scienze motorie, ma torniamo al suo capolavoro, un libro che fa sognare
    che rispecchia la realtà dei giovani, volevo farle una confidenza, per
    alcuni tratti il suo libro mi portava indietro di qualche anno facendomi
    riaffiorare in mente un mio amico michele sì proprio lui che nella sua
    malattia durata 9 anni per poi morire alla tenera età di 17 senza mai
    dare segni di lamento …appunto con arte, quell’arte che lei con i suoi
    scritti mette in evidenza.

    • Prof 2.0 ha detto:

      Grazie, Leonardo. Leggo sempre quello che le persone mi scrivono, non sempre riesco a rispondere. Ti ringrazio per le tue parole e per il ricordo che hai di Michele. Per lui adesso tu devi lottare per realizzare il tuo sogno di guidare altre persone ad amare la vita, dono così bello ma così fragile. Buon lavoro!

  406. Leti ha detto:

    ciao Alessandro, ho inviato una mail ad alessandrodavenia@profduepuntozero.it dove ti racconto un po’ di cose che sentivo il bisogno di dirti. È strano dare del “tu” ad una persona che neanche conosco ma tramite i tuoi libri sento di potermi fidare di te… se hai 10 minuti da dedicarmi, ti sarei molto lieta se rispondessi alla mail.. grazie in ogni caso?

  407. Santina Zambon Seno ha detto:

    Caro Alessandro,

    Fino ad oggi ho letto Bianca come il latte e rosso come il sangue, e L’arte di essere Fragili, i tuoi libri mi incantano sono davvero belli, scrivi in maniera semplice e scorrevole a breve vorrei leggere anche Ciò che inferno non è.
    Ti faccio i miei complimenti perchè sei davvero bravo.

  408. Anna ha detto:

    A te devo:
    tutte le lacrime di speranza,
    perchè mi hai aiutato a metterci
    amore,in ogni cosa che faccio.
    Grazie di cuore

  409. Maria ha detto:

    Ogni storia e una storia d’amore. .. La tua semplicemente straordinaria! !!! Grazie – Maria

  410. Maria ha detto:

    Ogni storia e una storia d’amore… La tua semplicemente straordinaria …

  411. Giulia ha detto:

    Il tuo libro “L’arte di essere fragili” mi ha fatto piangere , perché trasuda di sensibilità e di gioia di vivere.
    Grazie!!

  412. Maria Vittoria ha detto:

    Caro Alessandro,
    sono anche io un’insegnante e lavoro alle superiori. Volevo un tuo parere su un fatto spiacevole accaduto all’interno della mia scuola: foto equivoche .. di una studentessa .. e che purtroppo stanno girando velocemente.. Presi provvedimenti, interessata la famiglia, mi rimane però la delusione di aver scoperto (dopo averci parlato)che la ragazza non se ne sia “pentita” … Mi dispiace perché sia io che i colleghi la riteniamo veramente brava… le ho offerto la mia disponibilità al dialogo qualora volesse, però mi rimane l’amaro in bocca..

  413. Susanna ha detto:

    Adoro TUTTI i tuoi libri e li consiglio ai miei alunni in classe e sul web. I più se ne innamorano a loro volta… Quindi sei un mito!

  414. LUCIA ha detto:

    Ciao Alessandro
    sono una donna di oltre 50 anni, ex classicista (quanto ho studiato, tornassi indietro lo farei meno come il tuo LEO), medico specializzato in neurologia che si fa in mille per i pazienti per convivere con loro la sofferenza e aiutarli a stare meglio e ad avere una vita piena (purtroppo per la sclerosi multipla , malattia dei giovani adulti, abbiamo tante terapie che modificano la prognosi e come! ma non la cura definitiva), mamma di due adolescenti….lavoro quest’ultimo ora difficilissimo. Sto leggendo i tuoi libri ho iniziato da “Ciò che inferno non è” l’ho letto in pochi gg alla sera anche se stanca morta fino a tardi dopo aver finito i lavori in casa e qualche mia presentazione per congressi e al mattino all’alba, il mio momento, prima di mettere in moto tutta la macchina, alla fine del libro ho pianto ora lo stanno leggendo tutti i miei ex compagni liceali con i quali sono sempre in contatto nonostante loro abitino in Trentino e io lavori a Milano. Non ho finito l’arte di essere fragili interessantissimo ma non da mare ora sono al mare…E ho iniziato e quasi finito bianca come il latte rossa come il sangue e sto anche ridendo perchè Leo è simpatico
    boh non so perchè ho scritto questa lungaggine, forse per chiederti consiglio ho due figli adolescenti uno di 16 aa che quest’anno se passa i due esami (storia e inglese) va in IIa liceo classico e uno di 14 che a settembre inizia il liceo classico MA come fanno a fare il liceo classico se stanno sempre solo connessi???? non hanno amore per la lettura e per la scrittura, non hanno un sogno (boh forse ancora anche se sta svanendo quello di diventare calciatori, fanno calcio d’agonismo….)
    dovrebbbero avere te come insegnante li cattureresti
    io al liceo ho avuto un insegnante di letteratura italiana che te la faceva amare, che ti faceva sognare però ora trovo pochi insegnanti appassionati forse perchè abbandonano ogni speranza con questa generazione di “sempre connessi”
    COMPLIMENTI ANCORA
    lucia

    • Prof 2.0 ha detto:

      Cara Lucia, di tutto questo scrivo nella rubrica del Corriere e ne ho scritto nell’Arte di essere fragili. Sta a te trovare soluzioni creative, io non conosco i tuoi figli e le “soluzioni” di cui tutti andiamo a caccia non esistono. Grazie per le tue parole e forza con i tuoi ragazzi.

      • Lucia ha detto:

        Grazie della risposta
        ti ho scritto ad agosto e leggo ora la tua risposta perché ho iniziato a leggere la tua rubrica sul corriere e soprattutto quella di lunedì troppo interessante
        io sono poco connessa e non uso i blog, quest’estate lo ho fatto perché ti stavo leggendo e ora sono venuta a controllare
        I miei problemi con i miei adolescenti persistono….non hanno curiosità, stimoli, voglia di fare esperienza e conoscenza al di là dello schermo
        ma tu organizzi qualche incontro con gli adolescenti? immagino di no perché fai mille cose
        il mio grande 16 aa che è in IIa liceo classico deve pensare anche a cosa vuole fare all’università ma non è maturo e fra le sue aspirazioni anche giornalista sportivo…..non legge….non scrive …oihbò
        controllerò se fai qualche incontro al San Carlo o qualche incontro a cui io possa partecipare
        ho scoperto ora che sei prof di un nipote di miei amici ho subito detto loro che “sana invidia”
        ciao lo so che non hai risposte cercherò di far leggere o meglio di leggere assieme i tuoi pezzi ai miei ragazzi

  415. Desy ha detto:

    Caro Alessandro,
    ho letto tutti i suoi libri e non riesco a trovare un aggettivo giusto per spiegare quanto mi siano piaciuti. Ho solo 15 anni e la vita mi ha già messo a dura prova, quindi ho difficoltà nel provare piacere davanti alle cose, ma i suoi libri mi hanno emozionata dall’inizio alla fine, sono riusciti a farmi piangere! Sanno così tanto di bellezza e realtà! Ogni volta che penso a lei, vorrei che ci fossero più professori così, magari di tutte quelle pagine che ci obbligano a studiare, tralasciando la loro bellezza (che credo sia la parte più importante e, soprattutto, l’unica cosa che ci rimarrà, suppongo) , ricorderemo almeno i dettagli più importanti. Frequento il liceo classico e la mia scelta è stata scaturita dal mio amore per la letteratura, anche se voglio studiare Medicina. Amo andare a scuola, ma credo che ci sia qualche problema di fondo che deve essere risolto immediatamente. Partendo dalle raccomandazioni. Io non riesco a capacitarmi del fatto che andranno avanti solo le persone che decidono i professori, non riesco ad accettare tanta ingiustizia, tanto che mi verrebbe voglia di lasciare al terzo anno. Ma ci tengo al mio futuro e non ho voglia di rovinarlo per un sistema scolastico che non funziona. La ringrazio per tutte le cose che ho imparato da lei, è una bellissima persona.
    Baci.
    Ps: credo di aver riscritto la stessa cosa da un’altra parte. Ops!?

  416. Isabella ha detto:

    Buongiorno.
    La tragedia di Genova, oltre ad avermi lasciata senza fiato, mi ha fatto riflettere molto. Sento il bisogno anche di condividere il mio pensiero.
    Il ponte, per me, è la metafora delle relazioni. La loro qualità determina la loro sopravvivenza e robustezza.
    Ovviamente noi non siamo responsabili del crollo del ponte di Genova, ma talvolta siamo responsabili del crollo delle nostre amicizie, delle nostre relazioni.
    Così come i ponti hanno bisogno di manutenzione per poter durare, anche le nostre relazioni hanno bisogno di “manutenzione”, che è cura dell’altro e per l’altro. È solo questo l’antidoto al crollo di tutti i ponti, inclusi quelli metaforici delle amicizie.
    Il bisticcio e il conflitto, in realtà non sono negativi e possono essere gli effetti, non le cause del crollo dei “ponti”. Ciò che fa crollare tutto è l’ indifferenza, la noncuranza verso gli altri.
    Non basta farsi tanti amici, ma bisogna mantenerci quelli che abbiamo, pochi o tanti che siano. Questo vuol dire curarli, dimostrare loro il nostro affetto mediante atti concreti.
    A volte facciamo “crollare i ponti” per egoismo, a volte per la stanchezza, per la disattenzione.
    La distrattezza è un’altra causa del crollo dei ponti e un fenomeno che, purtroppo, caratterizza la modernità pervasa e invasa di stimoli.
    L’appello che si può fare non è per la società, distratta dai suoi rumori, metonimie di un disordine esistenziale, ma per il singolo, ognuno di noi: cerchiamo di fare opera di manutenzione e di cura delle nostre relazioni, coltivando con amorevolezza, con la consapevolezza che l’indifferenza è la causa di ogni crollo, anche esistenziale.

  417. Isabella ha detto:

    Vorrei aggiungere che quello che ho scritto non è tanto il mio punto di vista, ma è la mia esperienza di vita e la sua rielaborazione che ne consegue. Ovviamente si può esprimere un disaccordo. Il mio intento non è ricercare plausi o consensi. Amo la diversità e rispetto le opinioni avverse, ma anche le critiche costruttive perché so che fanno crescere.

  418. Domenica ha detto:

    Poichè anch’io lavoro nella scuola in provincia di Milano, mi piacerebbe sapere in quale liceo insegni

  419. Nicoletta Di Matteo ha detto:

    Ciao a tutte e a tutti.
    Un grazie grande come il mondo ad Alessandro per il suo impegno per le nuove generazioni: quello che fai e scrivi per loro risponde veramente alle necessità dei giovani di oggi che vivono un presente molto complesso.
    E risponde anche al bisogno di condividere, approfondire e ampliare gli stessi punti di vista ( e di vita 🙂 tra gli adulti arricchendosi reciprocamente.
    Personalmente ritengo che Alessandro scriva da ……..dio perchè riesce ad avvicinarsi talmente tanto a ciò che di più profondo e vero ci sia nell’animo umano.
    Un grazie di cuore !

  420. Ilaria gentile ha detto:

    Buongiorno, mi sono trasferita in Svezia 6 anni fa, fino ad un mese fa alletto che nn avevo mai sentito parlare di lei ma un giorno nella biblioteca del mio condominio in un palazzo a lund (100 mila abitanti di cui 40 mila studenti!) ho trovato il suo “ciò che inferno non è “ in italiano. Nn ci sono altri italiani che vivono nel condominio al momento.. per me è stato Un dono.. grazie

    • Prof 2.0 ha detto:

      Che gioia e che stupore nel vedere come i libri raggiungono le persone e non il contrario… Grazie, cara Ilaria.

  421. Antonello Di Rosa ha detto:

    Caro Alessandro,
    scusa se mi permetto di darti del tu ma da sempre lo trovo più diretto a livello comunicativo.
    Volevo dirti che ieri sera ho finito di leggere l’Arte di essere fragili e, ferma restando la possibilità di rileggerlo, sento già che mi manca qualcosa.. , un filo continuo con la trama della vita che possa illuminarmi a fine giornata … da quando avevo trent’anni svolgo la mia attività di avvocato specializzato in diritto del lavoro all’interno di uno dei migliori studi italiani e so cosa significa per la nostra società e per gli schemi a cui siamo avvinti essere obbligati sempre alla perfezione in tutti gli ambiti della nostra esistenza … il che mi crea spesso sofferenza per la difficoltà estrema di sviluppare un discorso “corale” anche con dei colleghi con cui lavoro da quasi vent’anni … sono una persona profondamente animistica e, in quanto tale, mi sono rispecchiato molto nei concetti da te espressi in modo diretto e illuminante nel tuo libro attraverso i versi del (come ami definirlo) il più grande poeta moderno e, per me, in assoluto il più grande poeta italiano di tutti i tempi. Volevo ringraziarti per gli spunti infiniti che mi hai offerto nel rileggere ex post il mio passato, sentimentale e non, e per aver alimentato in me il desiderio, la vocazione e l’ambizione di dare una destinazione al mio destino… libro meraviglioso e imperdibile … quale prezioso strumento di crescita interiore … presto passerò a leggere anche ciò che inferno non è e a seguire gli altri … buon tutto (in questo periodo ne abbiamo tutti bisogno). un abbraccio “virtuale” Antonello

    • Prof 2.0 ha detto:

      Grazie per le tue parole, Antonello. Sono contente che le mie parole possano servire a rendere un po’ più trasparente questa vita che troppo spesso rendiamo opaca.

  422. Lita ha detto:

    Ciao Ale, ogni giorno leggo qualcosa del l tuo blog. Sei diventato un amico che frequento ogni giorno.

  423. NICOLA ha detto:

    Una scrittura unica, appassionante, indelebile.
    Il suo libro “ciò che inferno non è” è stato uno dei miei primi libri che ho letto ed è quello che sicuramente mi ha fatto iniziare ad intraprendere la lettura come una vera e propria passione, quindi non posso fare altro che ringraziarla.
    Grandissimo ed eccezionale scrittore.

  424. Raffaele Falzarano ha detto:

    Side Note:
    ello Alessandro,
    Pray this finds you healthy safe and sound.
    I have a question about a beautiful video you shared L’arte di essere fragili – il cortometraggio https://youtu.be/fS2XK_7tAwk.
    How To make the cc > Closed captions stay on as you share the video like L’arte di essere fragili – il cortometraggio? When you stream it it automatically opens with the Captions in English.
    Any help or suggestions much appreciated.
    Cordiali saluti, Raffaele
    “Siamo amici come il pane e il formaggio”

  425. Martina ha detto:

    Caro Alessandro,
    sono Martina e ho 26 anni. Scusami ti dò del tu perché credo fortemente che attraverso la lettura dei tuoi libri le nostre anime si siano già incontrate. Ti vorrei ringraziare, ah se avessi trovato un insegnante che ama il suo lavoro e trasmette con passione e dedizione come fai tu!
    Grazie soprattutto per i tuoi libri, che mi sono arrivati dentro al cuore, ognuno in un modo e con un tempo diverso, ma tutti quelli che ho letto sono lì ora. Li ho amati…”Bianca come il latte, rossa come il sangue” mi ha fatto scivolare in una ipnosi durata un giorno, il tempo di leggere tutto d’un fiato il libro.
    Più di tutti ho amato “Ciò che inferno non è”, perché c’è 3P che mi ricorda sempre che bisogna combattere la mafia con l’amore, affrontarla attraverso l’educazione e la conoscenza, guardarla negli occhi e mostrare un sorriso, proprio come ha fatto lui prima di essere ucciso. Poi c’è Federico e un po’ tutti dovremmo avere il coraggio di essere “Federico”. Ora sto leggendo “L’arte di essere fragili”…che bel titolo…è difficile mostrarsi fragili, mettere a nudo ciò che si è veramente! Spero di riscoprire un Leopardi che la scuola non mi ha mostrato. Presto leggerò anche il tuo ultimo libro!
    Grazie perché la bellezza risiede anche nelle parole dei tuoi libri, la vedo crearsi parola dopo parola, riga dopo riga e in una società che tende spesso a vedere il brutto in tutto io mi emoziono sempre quando a vincere è la bellezza delle cose e delle persone!
    Un grande abbraccio.
    Martina

  426. Mercedes ha detto:

    ¡Hola! Mi nombre es Mercedes, soy española y vivo en Madrid, la verdad que no tengo ni idea de si usted habla español, pero no he encontrado ningún traductor decente para lo que quería decir, así que si usted no lo habla espero que conozca a alguien que sí lo haga y le pueda traducir mis palabras. Bueno, dicho esto, empiezo. Hace tres años me llegó por reyes el libro de “Blanca como la nieve, roja como la sangre”, en cuanto empecé a leerlo me enganché, ya no solo de la historia, que también, sino de su asombrosa capacidad de describir las cosas desde el punto de vista de su propia esencia, por así decirlo. No sé si eso se entiende, me refiero a que usted describe comparando la esencia de esa determinada cosa con algo de la vida para que se comprenda, y me encantaría saber como lo hace. Leí y releí varias veces el libro pues, a mi temprana edad (sobre todo en aquel entonces) no estaba segura de haber aprovechado todo el potencial de conocimiento que tenía el libro. Gracias a ese libro comprendí mucho mejor algunas cosas que nunca me había parado a pensar, conceptos que ni siquiera había llegado nunca a contemplar, y para colmo su libro hizo algo que pocos libros habían conseguido hacer, sorprenderme. Lo sé suena un poco soberbio pero la verdad que siempre he tenido esa capacidad de saber exactamente que iba a pasar al final del libro, incluso cuando otras personas a mi al rededor no eran capaces de averiguarlo, y me encantó no ser capaz de hacerlo en el suyo. A lo mejor estoy sonando como una pedante algo asquerosa pero en realidad a lo que venía aquí era, aunque suene algo extraño porque ni siquiera le conozco, a pedirle consejo sobre algunas cosas. Y eso es porque desde que leí su libro mi amor por la escritura creció considerablemente, y desde hace algunos años ya, que ronda por mi cabeza el sueño de convertirme en escritora. Supongo que se acordará de que hace un rato he dicho lo de que me asombraba su capacidad de comprender las cosas y describirlas así desde el punto de vista de su esencia, ¿no? Bueno pues a eso es a lo que voy ahora, ¿cómo lo hace para mirar el mundo de esa manera y comprenderlo hasta tal punto? Se que es una pregunta extraña pero por favor dele una vuelta porque a pesar de que lo he intentado muchas veces nunca consigo describir tan bien las cosas incluso comparándolas con otras para entender su significado. ¡Muchísimas gracias por sus novelas! ¡Espero no haberle dejado con un dolor de cabeza demasiado considerable después de leer esto! ¡Chao!

    • Prof 2.0 ha detto:

      Querida Mercedes, el secreto es la vida interior. Cultivar y profundizar cada hecho y relación en el corazón. Ha leído algo de Rilke (Cartas a un joven poeta) o de Etty Hillesum (Diario)?

      • MERCEDES ha detto:

        Hola de nuevo Alessandro! Soy consciente de que mi anterior mensaje fue hace ya varios meses, pero bueno, igualmente querría preguntarle varias cosas en base a su experiencia tanto en la vida como de escritor, que no es poca cosa la verdad. No se si le pasó a usted, antes de conseguir convertirse en el artista que es ahora, de pasar por una etapa de miedo en la que solo parecía que su sueño nunca iba a convertirse en realidad, en la que esa sensación de frustración e impotencia, le hacían replantearse si de verdad la escritura es un verdadero don en usted o era un mero espejismo del alma, del corazón o del cerebro, para mí es constante. Es ese miedo que no te deja pensar ni avanzar, que te estanca en cualquier cosa que hagas, que te encierra en callejones sin salida de los que te quita hasta la entrada. Es esa máscara de juicios que te obliga a compararte con todo, sin tener en cuenta que todavía hay tiempo para seguir aprendiendo más y más en todos los campos… esa máscara que te obliga a no tener en cuenta que no se es excepcional hasta que el esfuerzo y el trabajo diarios han sido excepcionales, al parecer en mi generación tenemos como defecto fatídico la enfermedad del “momento y el instante” lo que me hace frustrarme cuando algo no se acaba en una tarde, cuando conseguir algo (en mi caso escribir una novela) requiere una inmensa cantidad de tiempo, dedicación, trabajo, esfuerzo, cultura, razonamiento, etc. Ni siquiera tengo muy claro cuál es mi pregunta, solo se que no quiero dejar de luchar por convertirme en escritora algún día, me gustaría saber como afrontó usted la espera antes de convertirse en escritor, que le ayudó a usted a aprender a pensar. Se que son preguntas difíciles de contestar y se que parecen rebuscadas y algo ambiguas pero es que no se muy bien que hacer. Llevo escribiendo un libro desde verano y todavía no tengo clara toda la trama, todavía dudo cada vez que tengo que cambiar algo para ajustarlo todo y que tenga coherencia. Bueno la verdad que creo que ya le he dado suficiente la brasa, muchísimas gracias por estar tan pendiente de responder siempre a todas las personas que le escribimos por aquí. Un abrazo y hasta la próxima,
        Mercedes.

  427. Maria Enrica ha detto:

    Sono un’insegnante in pensione di scuola media superiore, nonché un Sua lettrice di tutti i suoi libri e degli articoli sul Corriere della Sera. L’Appello mi è piaciuto particolarmente perché, almeno per me vuole essere un’esortazione ad una riforma scolastica che dia ascolto alla voce dei giovani, che , oggi più di sempre, hanno tanto da dire e tanti problemi da risolvere. Le mini riforme che si sono susseguite in questi ultimi anni sono state una peggiore dell’altra , portando i ragazzi a un’ignoranza negazionista di tutti i valori fondamentali per la vita di un uomo. Ma non concordo con Lei su alcuni punti:1) le classi è impensabile che possano essere di 10.12 allievi; 2) la scuola dell’obbligo fino a 16 anni deve essere per tutti con solo per quelli che vogliono impegnarsi, e tutti devono raggiungere un certo livello formativo, anche ripetendo una o più classi fino al limite d’età previsto 3) poco si dice dei genitori e delle famiglie che mi sembra lascino sempre più a se stessi i loro figli, a cui è richiesto solo di portare a casa la sufficienza. I genitori dovrebbero aiutare gli insegnanti e non remare contro come spesso fanno .Molto altro ci sarebbe da dire sulla riforma della scuola ( ad esempio non pensare solo ai banchi a rotelle) ma non voglio tediarla ulteriormente.
    Con la speranza di poter leggere presto un altro Suo libro, Le auguro nuovi successi.

    • Prof 2.0 ha detto:

      Grazie a te, Maria Enrica: se solo si facesse tesoro dei consigli di chi a scuola ci ha passato e dato la vita… Un caro saluto

  428. Valentina ha detto:

    Ciao Alessandro,
    Certe volte mi chiedo fino a che punto sia giusto lottare per recuperare uno studente fragile ma apparentemente interessato a concludere il suo percorso di studi.
    Quando è giusto mollare?

    • Prof 2.0 ha detto:

      Mai mollare, perché a quel ragazzo, magari tra 10 anni, tornerà in mente, che qualcuno per lui ha dato tutto. Però questo non vuol dire fare sconti, ma dire le cose in modo molto chiaro.

  429. Francesco Carosi ha detto:

    Buongiorno Professore,
    mi chiamo Francesco e ho 13 anni.
    Tra qualche settimana avrò l’esame di terza media (successivamente inizierò il Liceo Classico) e sto lavorando alla tesina multidisciplinare, il cui argomento, da me scelto è: Personaggi e storie di successo: l’importanza dell’impegno (il titolo esatto è ancora in via definizione).
    Ho voluto inserire la Sua figura per la materia di italiano, poichè sono rimasto affascinato da un video trovato su Youtube, “Il talento secondo Alessandro D’Avenia”. Mia madre e mia nonna (tra l’altro anche lei insegnante, seppur in pensione, di storia e filosofia) sono Sue ammiratrici, così ho iniziato a cercare in rete anche interviste, altri video fino a condividere con Lei che “la nostra vita ha senso non solo perché «realizziamo» ciò che sogniamo e magari qualcuno ce lo riconosce (esito per altro non garantito), ma semplicemente perché «viviamo» la Vita. si è felici non perché si ha successo, ma si ha successo perché si è felici”. Questa definizione mi ha affascinata e non potevo non inserirla.
    La ringrazio sin d’ora Professore se vorrà fornirmi suggerimenti, spunti ulteriori o qualunque altro tipo di indicazione per la mia tesina. Ne sarei proprio felice!

    A proposito di sogni, invece, come sarebbe bello incontrarLa!!

  430. Mercedes ha detto:

    Hola de nuevo Alessandro! Soy consciente de que mi anterior mensaje fue hace ya varios meses, pero bueno, igualmente querría preguntarle varias cosas en base a su experiencia tanto en la vida como de escritor, que no es poca cosa la verdad. No se si le pasó a usted, antes de conseguir convertirse en el artista que es ahora, de pasar por una etapa de miedo en la que solo parecía que su sueño nunca iba a convertirse en realidad, en la que esa sensación de frustración e impotencia, le hacían replantearse si de verdad la escritura es un verdadero don o era un mero espejismo del alma, del corazón o del cerebro, para mí es constante. Es ese miedo que no te deja pensar ni avanzar, que te estanca en cualquier cosa que hagas, que te encierra en callejones sin salida de los que te quita hasta la entrada. Es esa máscara de juicios que te obliga a compararte con todo, sin tener en cuenta que todavía hay tiempo para seguir aprendiendo más y más en todos los campos… esa máscara que te obliga a no tener en cuenta que no se es excepcional hasta que el esfuerzo y el trabajo diarios han sido excepcionales, al parecer en mi generación tenemos como defecto fatídico la enfermedad del “momento y el instante” lo que me hace frustrarme cuando algo no se acaba en una tarde, cuando conseguir algo (en mi caso escribir una novela) requiere una inmensa cantidad de tiempo, dedicación, trabajo, esfuerzo, cultura, razonamiento, etc. Ni siquiera tengo muy claro cuál es mi pregunta, solo se que no quiero dejar de luchar por convertirme en escritora algún día, me gustaría saber como afrontó usted la espera antes de convertirse en escritor, que le ayudó a usted a aprender a pensar. Se que son preguntas difíciles de contestar y se que parecen rebuscadas y algo ambiguas pero es que no se muy bien que hacer. Llevo escribiendo un libro desde verano y todavía no tengo clara toda la trama, todavía dudo cada vez que tengo que cambiar algo para ajustarlo todo y que tenga coherencia, me pierdo muchísimo a la hora de crear el esquema de la historia. Bueno la verdad que creo que ya le he dado suficiente la brasa, muchísimas gracias por estar tan pendiente de responder siempre a todas las personas que le escribimos por aquí. Un abrazo y hasta la próxima,
    Mercedes.
    PDT: si quiere ver el anterior mensaje que le envié fue el del día 5 de Enero de 2021

  431. Mercedes ha detto:

    Ups lo publiqué dos veces, ¡perdón!

  432. Fabio ha detto:

    Buona giornata
    mi permetto solo di ringraziarLa, perché da molto non leggevo con una tale parsimonia un libro nell’intento di allontanare il più possibile la fine (mi riferisco a “l’arte di essere fragili”).
    Grazie

  433. Adam ha detto:

    son preguntas difíciles?

  434. Antonella ha detto:

    Caro Alessandro

    Grazie

    Grazie per aver dato voce a tutto ciò che in cuor mio, a tredici anni, sentivo essere vero. Eppure troppo acerba non trovai le giuste parole per farlo conoscere a chi all’epoca era chiamato a leggere tra le righe di quello che era un compito in classe inaspettato, scritto con cuore e per nulla ragionato che mi valse un “non è farina del tuo sacco” che ancora mi ferisce.
    Oggi, a trentanove anni, ho finalmente iniziato a leggere il suo “L’arte di essere fragili”, comprato un anno fa perché rapita dal titolo e cui ho finalmente trovato il coraggio di dare le chiavi della mia camera.
    Sono appena a pagina tredici e con gli occhi pieni di lacrime posso solo ringraziarla per aver dato voce a quella che ero, ciò che sentivo, alla mia infinita amicizia con Giacomo.
    Ancora grazie
    Di cuore grazie
    Per tutta la vita
    Grazie

  435. Anna Zaramella ha detto:

    Buongiorno Prof,
    come avrei voluto anch’io da giovane aver avuto un prof come lei a scuola, che mi avesse dato un cielo dove poter volare ed il coraggio di aprire le mie ali…ho seguito invece la strada più battuta, che mi portasse ad una sicurezza economica ma che ha rinchiuso i sogni in un cassetto freddo ed oscuro…il mio unico anelito di cielo è quando leggo ed il mio spirito finalmente può volare ove la mia mente non osa…
    E ringrazio almeno per questo, tanta gente meno fortunata di me neppure comprende la bellezza di un cuore che sogna!
    Insegnalo a più gente possibile, apri le menti ed i cuori di persone fredde alla bellezza della poesia racchiusa in questo povero mondo in cui viviamo!
    Buona vita caro Prof!

  436. Giovanni Palladino ha detto:

    Caro Alessandro, sono un giovane di 81 anni e ti sono grato per ogni minuto della tua vita, davvero speso con sincero amore per il prossimo, in particolare per i giovani, grande e utile missione!!! Ti invio un libro da me curato QUI C’E’ IL DITO DI DIO (Brevario dei temi trattati negli scritti di Maria Valtorta) con prefazione di Andrea Bocelli. Se non conosci ancora Maria Valtorta, lo apprezzerai molto. E ti sorprenderà.
    Vedo che conosci bene la Russia e ami il suo sfortunato popolo. Mia suocera era russa e ha lavorato per 13 anni con Solzhenitsyn nel Vermont. Abbiamo avuto questa grande fortuna. Tolstoy è morto da disperato. Solzhenitsyn no. Era più intelligente….

  437. benedetta cerasani ha detto:

    sono benedetta , un educatore professionale che nel 2020 si è imbattuta nel libro l’arte di essere fragili restandone rapita , oggi è diventato il nome di un laboratorio che sto conducendo dentro delle seconde medie .Credo che ogni adolescente dovrebbe immergersi nella lettura di questo libro che attraversa il mondo di ognuno di noi .i laboratori termineranno a maggio 2023 , volevo sapere se c’era la possibilità di contattarla per organizzare un incontro con questi studenti.siamo ad avezzano in provincia dell’aquila. Grazie per avermi fatto incontrare Leopardi

    • Prof 2.0 ha detto:

      Grazie, Benedetta, felice che il libro sia così fecondo. Purtroppo insegnando anche io mi è impossibile muovermi in quelle date. Buon lavoro e un caro saluto ai tuoi ragazzi.

  438. Michele Berutti ha detto:

    Caro D’Avenia,
    oggi ho “perso”un pò di tempo a vedere video su Biagio Conte, tuo concittadino palermitano. Mi piacerebbe trovare ( se non l’hai già fatto e se te la senti) un tuo pezzo che lo celebra – nel senso autentico e profondo del termine. che ricorda questo folle per Dio.
    Questo folle per gli uomini, per gli ultimi, per tutti.
    Questo sorriso che non conoscevo e chi mi ha fatto commuovere.
    un arch.prof. padre, marito etc etc

  439. Diego Velicia ha detto:

    Querido profesor, he leído recientemente su libro titulado ¡Presente! Y El arte de la fragilidad. Ambos han supuesto un estímulo en mi tarea como psicólogo. Muchas gracias!

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