L’appello

  • Anno 2020
  • Collana Scrittori italiani e stranieri
  • Pagine 348
  • Formato 14,0 x 21,5 cm
  • Legatura Cartonato con sovraccoperta
  • Prezzo € 20,00
  • ISBN 9788804734246
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E se l’appello non fosse un semplice elenco? Se pronunciare un nome significasse far esistere un po’ di più chi lo porta? Allora la risposta “presente!” conterrebbe il segreto per un’adesione coraggiosa alla vita. Questa è la scuola che Omero Romeo sogna.

Quarantacinque anni, gli occhiali da sole sempre sul naso, Omero viene chiamato come supplente di Scienze in una classe che affronterà gli esami di maturità. Una classe-ghetto, in cui sono stati confinati i casi disperati della scuola. La sfida sembra impossibile per lui, che è diventato cieco e non sa se sarà mai più capace di insegnare, e forse persino di vivere. Non potendo vedere i volti degli alunni, inventa un nuovo modo di fare l’appello, convinto che per salvare il mondo occorra salvare ogni nome, anche se a portarlo sono una ragazza che nasconde una ferita inconfessabile, un rapper che vive in una casa famiglia, un nerd che entra in contatto con gli altri solo da dietro uno schermo, una figlia abbandonata, un aspirante pugile che sogna di diventare come Rocky… Nessuno li vedeva, eppure il professore che non ci vede ce la fa.

A dieci anni dalla rivelazione di Bianca come il latte, rossa come il sangue , Alessandro D’Avenia torna a raccontare la scuola come solo chi ci vive dentro può fare. E nella vicenda di Omero e dei suoi ragazzi distilla l’essenza del rapporto tra maestro e discepolo, una relazione dinamica in cui entrambi insegnano e imparano, disponibili a mettersi in gioco e a guardare il mondo con occhi nuovi. È l’inizio di una rivoluzione?

L’Appello è un romanzo dirompente che, attingendo a forme letterarie e linguaggi diversi – dalla rappresentazione scenica alla meditazione filosofica, dal diario all’allegoria politico-sociale e alla storia di formazione –, racconta di una classe che da accozzaglia di strumenti isolati diventa un’orchestra diretta da un maestro cieco. Proprio lui, costretto ad accogliere le voci stonate del mondo, scoprirà che sono tutte legate da un unico respiro.

 

RASSEGNA STAMPA

STAMPA

Corriere della Sera, 31 ottobre 2020 – Link – PDF

Avvenire, 3 Novembre 2020 – Link – PDF

Donna Moderna, 3 Novembre 2020 – Link – PDF

Famiglia Cristiana, 8 Novembre 2020 – PDF

TV Sorrisi e Canzoni – Guida Libri, 10 Novembre 2020 – PDF

Il Giornale di Brescia, 13 Novembre 2020 – PDF

Il Giornale, 14 Novembre 2020 – Link – PDF

La Repubblica – Robinson, 14 Novembre 2020 – PDF

La Repubblica Palermo, 15 Novembre 2020 – PDF

Il Mattino, 16 Novembre 2020- PDF

Vero TV, 16 Novembre 2020 – PDF

Affari Italiani, 17 Novembre 2020, Link

Il Foglio, 18 Novembre 2018 – PDF

La Stampa – Tutto Libri , 21 Novembre 2020 – PDF

Corriere della Sera – La Lettura – 22 Novembre 2020 – PDF

Rai cultura, 25 Novembre – Link

Il Sole 24 ORE, 26 Novembre 2020 – Link

Il Venerdì di Repubblica, 27 Novembre 2020 – PDF

La Sicilia Centrale, 2 Dicembre 2020, PDF

Corriere TV- Cultura- 4 Dicembre 2020 – Link – PDF

La Repubblica – Robinson, 5 Dicembre 2020 – PDF

Il Giornale, 9 Dicembre 2020 – PDF

L’Avvenire, 10 Dicembre 2020 – PDF

La Gazzetta del Mezzogiorno, 10 Dicembre 2020 – Link – PDF

Cronaca Qui Torino, 10 Dicembre 2020 – PDF

Il Messaggero, 11 Dicembre 2020 – PDF

Leggere:tutti, 15 Dicembre 2020 – PDF

TV

Tg3, 5 Novembre 2020 – Link

Rai News 24 – Eureka Street, 9 Novembre 2020 – Link

Rai 3 – Geo & Geo, 10 Novembre 2020 – Link

Tg1, 21 Novembre 2020 – Link

Sky TG24, 24 Novembre 2020 – Link

Rai News 24, 9 Dicembre 2020 – Link

Tg3 Petrarca, 12 Dicembre 2020, Link

Tg2, 12 Dicembre 2020, Link

Rai 2 – Achab Libri, 13 Dicembre 2020, Link

Tg1 – Billy, 13 Dicembre 2020, Link

Sky TG24, 13 Dicembre 2020, Link

TG4, 24 Dicembre 2020, Link

Rai 3 – Geo & Geo, 1 Gennaio 2021, Link

Rai 3 – Frontiere, 23 Gennaio 2021, Link (Da minuto 22.37)

TGCOM 24 – Te la dò io la scienza, 24 Gennaio 2021, Link

Rai News 24 – Studio 24 – 17 Marzo 2021 – Link

Rai 1 – Dedicato – 9 Settembre 2021 – Link

Rai 3 – Timeline Focus – 18 Settembre 2021 – Link

Rai 3 – Geo & Geo – 22 Settembre 2021 – Link

Rai 3 – Geo & Geo – 20 Ottobre 2021 –  Link

Rai 3 – Geo & Geo – 1 Novembre 2021 –   Link

RADIO

Radio 24 – Uno, nessuno, 100Milan, 13 Novembre 2020 – Link

RadioinBlu – Scuola istruzioni per l’uso, 21 Novembre 2020 – Link

Radio 105 – Take Away, 18 novembre 2020 – Link

Radio Maria – Tavola Rotonda, 22 Novembre 2020 – Link

Radio Montecarlo – 6 Dicembre 2020 – Link

Radio Uno – Forrest, 24 Dicembre 2020 – Link

Radio 24 – Il Cacciatore di libri, 2 Gennaio 2021 – Link

Radio UnoIn viva voce, 12 Gennaio 2021 – Link

Slash Radio – 12 Gennaio 2021 – Link (Da minuto 2:32:14) – Diretta Video 

WEB

Ginger Generation, 3 Novembre 2020 – Link

IlLibraio.it, 11 Novembre 2020 – Link

 

Edizioni estere

58 risposte a “L’appello”

  1. Grazia ha detto:

    Grazie. Ho cominciato a leggere ed ascoltare le sue conferenze dopo aver visto un servizio con Pif
    Fra le madri mi sembrava di essere un alieno, un salmone quando risale la corrente. poi ho capito che non era così.
    Continui così..

  2. monica ha detto:

    ciao Alessandro! non vedo l’ora di leggerlo! sono ormai 4 anni che ti seguo come scrittore e sui social…ti ammiro molto! spero un giorno di stringerti la mano per dirtelo di persona!grazie!! monica

  3. Elena ha detto:

    Stralcio di vita quotidiana.
    Dopo una giornata dedicata alla cura dei miei pazienti e prima di addormentarmi leggo qualche riga dei tuoi scritti e apprendo dell’uscita del tuo nuovo libro.
    Questa mattina sveglio Beatrice (13 anni) e Maria (10 anni): “Ragazze, ho una notizia da darvi!”. Beatrice spalanca gli occhi: “Mamma, ti prego..non dirmi che inizia la DAD!”. “No, amore, volevo solo dirvi che D’Avenia ha scritto un nuovo libro!”. “Ah, meno male!”.
    Non posso fare altro che dirti grazie per questo nuovo regalo che ci ricorda ancora una volta quanto la scuola sia vitale per i nostri ragazzi.

  4. Eleonora Bonetti ha detto:

    Mi basta poco per sentirmi felice…mi è sempre bastato poco, abituata come sono ai colpi bassi della vita. Oggi ho appena letto la notizia del tuo nuovo libro e sorrido!
    Sorrido perchè so che la tua storia, le tue parole, i tuoi messaggi mi terranno compagnia, mi nutriranno, mi emozioneranno.
    Un dono! Grazie!!!!
    Un grande abbraccio pieno di riconoscenza, di stima, di affetto!!!!

  5. Gloria Tramontana ha detto:

    Scusi prof, il suo libro esiste anche in formato audiolibro?..ho difficoltà nella lettoscrittura , ma sono appassionata di “libri”…grazie Gloria

  6. paola ha detto:

    Ciao mi chiamo paola ho 56 anni e ho sempre fatto l’avvocato.
    Quest’anno mi sono buttata in una nuova avventura: insegnare
    Avrei potuto essere un’insegnate di diritto, ma ho scelto potenziamento in un liceo classico e linguistico che cercava un insegnate con classe A046, per poter fare un po’ di tirocinio e imparare ad essere insegnante. Ho fatto la mia prima ora in una terza classico re molto candidamente ho raccontato la mia storia dicendo che ero molto più agitata di loro.
    Sono stati meravigliosi
    Tu che consiglio mi puoi dare ?
    Grazie
    ciao
    paola

    • Prof 2.0 ha detto:

      Non saprei da dove cominciare, Paola. Ma puoi trovare tanti spunti negli articoli di questo blog o nel mio L’arte di essere fragili. Buona avventura!

      • Paola ha detto:

        Grazie
        Ho letto il tuo libro su Leopardi appena uscito
        Lo dovro ripassare
        Ti seguo da sempre e condivido integralmente il tuo modo di porti
        Spero di essere utile
        Grazie

  7. Elisa Girardon ha detto:

    Evviva!!!
    Non vedo l’ora di avere il suo libro tra le mani e sprofondarci dentro: sono sicura mi travolgerà come gli altri suoi romanzi e in particolare Cose che nessuno sa che ho tanto amato!
    Son solo un po’ dispiaciuta che non ci possano essere i firma copie: speravo questa sarebbe stata la mia occasione per incontrarla personalmente e farle i miei complimenti.
    Grazie per tutto!
    Una mamma (di quattro figli ) appassionata

  8. Francesca Varisco ha detto:

    Caro prof,
    Le avevo già scritto qualche tempo fa, sono una sua affezionatissima fan su 4 ruote!
    Devo confessarle che non mi delude mai! Questa volta, però, mi sento super fortunata perché sono tra le persone che hanno comprato la copia autografata del suo nuovo libro! La dedica che mi è capitata è “vivi!”. Sembra fatta apposta per me perché, la caratteristica che spesso mi riconoscono gli amici, è la mia voglia di vivere nonostante la disabilità motoria.
    Il libro mi è arrivato ieri e, nonostante abbia letto solo poche pagine, mi sono già rispecchiata molto nel protagonista quando, parlando con il preside, gli mostra molte alternative agli ostacoli che il dirigente scolastico pensa di porre davanti all’insegnante. Questo mi ha fatto fare una riflessione: molta gente non ha ancora capito che siamo solo persone diversamente abili e non persone inabili.

    Grazie per queste sua ennesima grande lezione di vita!
    Con grande stima!
    Francesca

  9. Cristiana ha detto:

    Ti sto leggendo e ti ho scritto una mail…

  10. Giulia Infarinato ha detto:

    “ L’appello “ di Alessandro D’Avenia è un libro che ti coglie alla sprovvista con incredibile maestria e profonda delicatezza. Sembra che sia “ solo “ un libro sulla scuola- quel luogo che non tutti ricordano con piacere ma piuttosto come un bagaglio estremamente pesante e noioso da cui finalmente – se si è adulti – ci si è sbarazzati. Appare un libro per adolescenti perché le loro voci e le loro vite piene di storie da raccontare sono in ogni pagina di questo straordinario romanzo. Ma come dice il proverbio “ Mai giudicare un libro dalla copertina “ ( che in questo caso è bellissima) perché nelle storie dei ragazzi e del professor Romeo che insegna loro scienze trasformando il “ veleno “ della sua cecità in medicina per ascoltare davvero ciò che i suoi alunni hanno da dire troviamo anche le nostre vite . Non esiste infatti un diploma per il bisogno che ognuno di noi ha di essere amato , non c’è una data in cui smettiamo di essere fragili e di soffrire . Nessun Ministero ha ancora indetto l’esame grazie al quale non ci sentiremo più in imbarazzo davanti allo specchio per il nostro corpo e nessun voto potrà togliere quella sorta di senso di colpa che sente chi è malato anche se la malattia non è colpa sua . Insomma , questo è un romanzo per tutti . Da leggere assolutamente soprattutto quando non ci sentiamo “ visti “ e quando il peso di questa vita ci appare troppo pesante da sopportare. Perché la bellezza di ognuno di noi non ha niente a che fare con il colore dei capelli , quello degli occhi , il nostro peso o le nostre abilità fisiche ma con ciò che abbiamo dentro di noi – i nostri tesori del cuore . Se il disincanto verso la vita si è fatto strada nel vostro cuore questo libro è un potentissimo antidoto . Dopo averlo letto ogni cosa vi apparirà sotto una luce nuova e tinta dalle meravigliose pennellate della Gratitudine.

  11. Cristiana ha detto:

    Carissimo Alessandro, ho finito stasera di leggerti. È una miniera di umanità il tuo libro ed è come incontrare tutti quelli che ci sono: si diventa partecipi di quelle tredici storie e se ne porta la ricchezza e il peso. I dieci ragazzi, Omero e Patrizia e Anna Maria, ma poi anche Virgilio e Luce…

    L’apertura sull’amore e quella sul dolore sono un’unica apertura, che ci trascende, e ci spinge “oltre”. Non mi pare solo un libro sulla scuola, ma sulla vita che non è mai in generale, ma ha un nome e spesso un volto o almeno una forma. 

    Sarebbe bello non finisse a pag 340, forse può cambiare un po’ chi lo legge, forse sarebbe bello un’appello di lettori… una classe di lettori senza muri… 

    Un grazie per aver osato la cosa più impopolare oggi e averla messa  nella storia di Caterina… la parola clausura come restare vicino, insieme, come non smettere di amare, ma anzi provare sempre a ricominciare a farlo partendo dall’Amore, è stata per me, che ci vivo in clausura, un regalo. Credo che i monasteri potrebbero essere luoghi di appello per tanti … ma quasi nessuno osa nemmeno immaginarlo… Grazie! Sr Cristiana 

  12. Federica ha detto:

    Caro Alessandro, sono una moglie e mamma di tre figlie. Ho appena finito di leggere questo tuo ultimo libro, grazie perché ancora una volta mi ha emozionato, arricchito e rincuorato. Lo rileggerò per sottolineare quei passaggi in cui tu magistralmente ci ricordi la grandezza e la bellezza alla quale siamo chiamati, nella libertà e verità di figli amati. Ti seguo sempre.
    Ps: uscirà prima o poi una raccolta delle rubriche del lunedi?

    • Prof 2.0 ha detto:

      Grazie a te, Federica. Auguri con le tue tre figlie. Prima o poi raccoglierò le rubriche, ma per ora non ho fretta…

  13. Beatrice ha detto:

    grazie, con riconoscenza. Beatrice, 80 enne, ex insegnante di matematica e scienze che ricorda con amore quegli anni , attualmente nonna felice di poter trasmettere ancora accoglienza e conoscenza.

  14. Tan ha detto:

    Grazie del libro! Ho l’età che avrebbe avuto Romeo “15 anni dopo”. Ho perso mio padre nell’anno della mia maturità
    Lui aveva scritto una specie di diario durante la malattia. Ricordo di avertelo spedito al tempo di Bianca come il latte rossa come il sangue:
    Ma dubito che tu te ne ricordi
    C’è tanto di me in questo libro
    Mio padre è stato presente prima e durante la malattia e anche ora che non c’è più.
    Prima, durante e dopo è stato decisivo per le scelte che ho fatto. Liberamente.
    Ci sono anche io qui dentro. Grazie ancora.

  15. Federica Salvan ha detto:

    Ciao, sono Federica Salvan ti ho scritto più volte anche emails.

    Rispondo all’appello ed è la mia presenza che chiede amore. nella sua immensità,

    Sono insegnante e mi riconosco pienamente nel tuo sentite.

    E’ questo un piccolo epigramma e continua magari con email.

    Ti chiamo per nome e tu rispondi.

  16. Massimo Mallardo ha detto:

    Ho finito di leggere L’Appello con il dispiacere di avere voltato l’ultima pagina, ma l’intenzione di rigustarlo perchè tanti sono gli spunti di riflessione e introspezione. L’impressione prima è che il libro sia un libro degli archetipi, di caratteri che troviamo in vario grado di luce e misura in tutti i ragazzi e negli adulti e che le mani di Omero siano come quelle di Dio che accarezza il nostro volto per annotare con noi il pentagramma della nostra vita: un allegro con brio, un largo appassionato, un tacet

  17. Chiara ha detto:

    Buon pomeriggio Alessandro. Spero che non sia un problema se ti do del tu.
    ti ho scritto una mail poco fa perchè avevo tante cose da dirti. Su quanto mi stanno facendo bene le tue parole in questo periodo dove vedo tutto buio anche nelle cose belle che mi piace fare.
    Spero che tu possa rispondermi. a presto e grazie mille

  18. ISY ha detto:

    Grazie al libro “L’appello” ho scoperto che ci sono tanti modi di vivere e chiamare per nome la propria esistenza. È come un battesimo.
    Una creatività intrinseca alla vita.
    A volte, purtroppo, mi sono accorta troppo tardi di quanto mi ha amato la Vita e rispondere alla sua chiamata, al suo appello, non è stato facile.
    La vite è una strada sconnessa, con tanti massi.
    Per questo dobbiamo ringraziare chi cerca di puntare al centro della vita per non distoglierci dalle disattenzioni.
    Nulla è scontato e definito. Il libro è stato denso a livello emotivo e bellissimo : ha descritto realtà scomode.
    Grazie! Tanti auguri di buone feste

  19. Alessia ha detto:

    L’ho letto in pochi giorni. Forse troppo in fretta, perchè la fame era tanta e mi ha portato a divorarlo perdendone tante briciole, ma desideravo arrivare al cuore nel più breve tempo possibile. Lo rileggerò. Per poter cogliere tutto, anche i dettagli, e per avere la giusta quiete affinché tutta quella bellezza possa entrare, goccia dopo goccia, all’esatta frequenza in cui vibra il cuore.
    A parte un ostacolo iniziale, mi sono immersa nella storia ed ho sentito vivo nelle vene il miracolo che la vita può fare nella quotidianità.
    E questo è il grande tesoro da custodire, proteggere e diffondere: essere straordinari, con piccoli ed autentici gesti, nel quotidiano.
    Proviamo tutti, a prenderci un po’ più cura dell’altro, chiunque egli sia. Senza giudizio, solo accogliendolo così com’è. In fondo è ciò di cui tutti abbiamo bisogno.
    Quando un libro arriva agli animi e li scuote, ha assolto il suo compito.
    Grazie davvero.

  20. Mida ha detto:

    In questo tempo di silenzio, di attese, corresponsabilità e di tutto ciò che il Bene muove, sei arrivato tu Appello.
    Mi ci specchio, già l’ho letto in classe,una 5 primaria, li ho chiamati per nome…È vero, non mi sono bendata, arriverò a sfidarmi in questo 2021 che arriva?
    Comunque sia, una Riforma scolastica così, una Riforma docenti così, una Riforma personale così…partendo dal basso io mi “riformo”, un passo indietro per me per lasciare spazio a loro, ai miei ragazzi, ai loro Nomi e ai loro Volti.
    GRAZIE Prof 2.0
    E…BUON ANNO
    MIDA

    • Prof 2.0 ha detto:

      Hai già cominciato, uno per uno… le uniche rivoluzioni che cambiano veramente il mondo. Buon anno a te a e a tuoi bambini.

  21. Paola ha detto:

    Appena finito! beh la storia è bella, un pò poco realistica, ma forse proprio perchè sia la scuola che i politici che i ragazzi che descrive non sono così…ma man mano che leggevo mi sono ritrovata in diverse cose, tanti sprazzi tante intuizioni che come insegnante da 10 anni e mamma da 13 e donna da 51 condivido e vivo tutti i giorni.
    Il problema maggiore è la numerosità dei gruppi classe (27 +/- 10% ragazzi hanno fatto un disastro umano) , ma l’affetto e l’interesse alla persona al percorso più che al voto, il fare domande più che chiedere ripetizione di conoscenze, li ritrovo e li difendo ogni giorno. I miei studenti e le loro famiglie (o almeno molte di loro) lo sanno, lo sentono ed è bello quando ex studenti si ricordano di te e ci si ritrova come amici abbracciandoci e dandoci del tu (potendo). Per fare l’insegnante ci vuole amore , cioè bisogna essere umani. Non si può giocare sulla pelle dei nostri figli, del nostro futuro.
    Grazie e buon lavoro
    Prof. Paola

  22. Alice ha detto:

    Ho finito oggi di leggere oggi questo libro. Dico grazie a te per averlo scritto e alla mia professoressa per avercelo dato da leggere. Mi è piaciuto davvero moltissimo!

  23. Cristina ha detto:

    Caro prof. ho appena finito di leggere “l’appello”. Questo libro sprigiona forza, passione, vita… Parla al cuore, lo sprona e lo coccola, lo accende e lo infuoca.
    Auguro a chi lo legge e a me di provare a spingerci verso quella luce vera e buona che ognuno ha dentro, che ci chiama a farla uscire per vivere la rivoluzione portata dall’amore. Grazie per aver scritto questo libro, abbiamo bisogno di parole vere e buone.
    Cristina

  24. Silvia ha detto:

    Caro Alessandro,
    ho appena finito di leggere L’Appello e mi ha lasciato dentro un’emozione di quelle che scaldano il cuore.
    Hai rappresentato l’amore in senso assoluto e sono contenta sia accaduto con questo libro che è stato il regalo di compleanno che mi ha fatto mio figlio, che senza alcun dubbio è l’amore della mia vita! I tuoi studenti sono davvero fortunati e dovrebbero essere orgogliosi ad avere “un maestro” così!
    Grazie
    Silvia

  25. ANGELA FRANCA CATTE DETTA ANGIOLETTA ha detto:

    Buongiorno ad Alessandro e a chiunque leggerà. Ho finito da pochi minuti di leggere l’Appello. Sono stupita e commossa. E’ il libro della mia uscita di scena . L’ho deciso io che sarà tale e gli ho dato questo nome : “L’Appello, ovvero il mio libro della mia Uscita di Scena”. Il fatto è che sono andata in pensione il primo di Settembre del 2020, dopo aver fatto al maestra d’asilo per 37 anni. Quello che ho letto mi vibra dentro come il vento di Sardegna, la mia terra. Come Alessandro, alla fine, anche io ringrazio. E come Omero anche io non vedo, uscendo dalla mia camera da letto non ho volutamente acceso alcuna luce per restare ancora un pò dentro il libro. Potrei essere tua mamma , Alessandro e mi sento fiera di te. Chi resterà a lungo in questa vita sentirà a lungo rieccheggiare le cose che hai e stai scrivendo e che ancora scriverai. Buona vita, figlio.

  26. Fulvia ha detto:

    Ciao, sono a metà del libro “l’appello” e che peccato stavolta ho grande difficoltà ad andare avanti, perchè? Perchè non lo trovo credibile, i ragazzi che parlano sembrano 10 te che esprimono valori, concetti e rappresentazioni che tu vuoi trasmettere, ma nessuno dei ragazzi ha la testa e il linguaggio del ragazzo sfigato e ogni volta che parlano, con quei lunghi monologhi e spesso con citazioni erudite, non sono veri. A 18/20 anni non si parla così, non si hanno quelle introspezioni che si esplicano ad ogni appello e l’ordine a cui si arriva è irrealmente immediato. Manca il caos dell’adolescenza e quello che viene raccontato è già uno spaventoso ordine!
    Mi piace la figura del professore cieco e la sua sensibilità ma la classe sembra formata da marziani, non ragazzi reali.
    Stavolta hai ostentato e mi manca la semplicità e chiarezza di quando hai scritto il tuo primo libro, lì avevo sorseggiato a lungo un bicchiere d’acqua in un momento di grande sete.
    Forza Alessandro, sei un grande, esci fuori dai tuoi panni ed entra di nuovo nei panni dell’altro. Ti abbraccio, Fulvia

    • Prof 2.0 ha detto:

      Grazie per il commento, mi chiedo come mai mi arrivino commenti di segno opposto, proprio da tanti ragazzi che si ritrovano in quei ragazzi. Forse non si coglie che il realismo è una carta stanca del romanzo. Il mio realismo è di marca diversa: io permetto alle anime di quei ragazzi di parlare, e le anime non hanno età o idioletti, dicono la verità come se avessero la possibilità di dirla. Proprio cogliere questo punto è la via di accesso alla finzione. Un abbraccio

  27. César ha detto:

    Ciao! Ho letto alcuni dei tuoi libri e mi sono davvero piaciuti. Sono messicano e non parlo italiano, anche se voglio praticarlo di più visto che ho anche la nazionalità italiana. Di solito raccomando i tuoi libri.

  28. Raffaela ha detto:

    Semplicemente GRAZIE!
    Ho letto tanti libri, ma pochi mi hanno emozionato come questo….
    In ogni pagina, attraverso l’attenzione per l’uomo, si percepisce il profumo di Dio!

  29. Linda ha detto:

    È ora dell’Appello.
    Io sono Linda, nell’esistenza.
    Io sono forse Patrizia, nella tua ‘gioiosa fatica’.
    Che sia proprio il tuo antico nome a ricordarti di difendere sempre i nomi di tutte le cose… e soprattutto dei volti degli Uomini…

  30. María ha detto:

    Ciao!
    Quando verra tradotto in spagnolo?
    ¿Cuándo se va a traducir al español?
    Molte grazie

  31. Daniela Scarpone ha detto:

    L’appello è un film. Una mamma commossa e che vorrebbe una scuola così ! Grazie per le emozioni

  32. Rossana Rebellato ha detto:

    M’inchino di fronte a questo capolavoro

  33. […] Qui di seguito, la descrizione del libro tratta dal blog dell’autore Prof 2.0. […]

  34. fausta ha detto:

    “Si, sono ragazzi talmente mal assortiti che non si può che non volergli bene …”. Sono rimasta colpita nel leggere la battuta della Signora Patrizia perché nella lettera scritta unitamente al C.d.C. della mia 3B (S.S.S.IG.) le parole che ho digitato nero su bianco sono state molto simili “… perché ad una classe come la vostra che ci ha tanto messo a dura prova si può solo volere bene.”
    E la 3B del mio C.d.C. è stata una classe da “appello” triennale.
    Continuo la lettura che, se pur giace da Natale sul comodino, ora ho tra le mani: niente è mai per caso e l’Estate giunge come momento giusto per rivivere i miei appelli di questo a.s. e quelli passati e prepararmi ai prossimi appelli con la serenità di un bilancio didattico (Italiano, Storia, Geografia), emotivo (trasversale) e burocratico (coordinatrice di classe) chiuso in positivo.

  35. Maria ha detto:

    Buongiorno prof! Ho conosciuto Lei attraverso i suoi libri in pandemia! Penso che con l’Appello abbia raggiunto un risultato straordinario coniugando storie di vita, sapere ed insegnamenti; un manuale di vita che ogni genitore, ogni insegnante ed ogni educatore in generale dovrebbe tenere sul comodino! L’ho appena terminato ( preso a prestito in biblioteca) , ma ho deciso di acquistarlo per poterlo consultare alla bisogna! GRAZIE! spero di avere il piacere di incontrarla un giorno..continui a tenerci vivi con il suo lavoro! Che Dio la benedica!

  36. Anonima ha detto:

    Ho citato spesso i tuoi scritti quando cerco di comunicare qualcosa di profondo e di cui so che con il mio solo linguaggio risulta incompleto il pensiero,quindi facile a interpretazioni che possano modificare il senso …ed è lì che anche io faccio il mio”appello”…ti cito, perché sono esattamente quelle tue parole le migliori e inconfondibili che sigillano il loro vero significato di amore…

    In un certo senso il mio appello a te è proprio tra queste righe: “E se l’appello non fosse un semplice elenco? Se pronunciare un nome significasse far esistere un po’ di più chi lo porta?

    Esattamente ,far esistere un po di piu chi lo porta…perché chi lo porta conosce bene l’amore …e Dio solo sa quanto bisogno di amore c’è!È un modo anche questo per far r/esistere l’amore ti pare?

    Grazie di cuore

    L.

  37. carmine ha detto:

    Buona domenica, terza di Avvento che ci invita a Rallegrarci per la venuta di Gesù.
    Sono un insegnante della Casa Circondariale ( Carcere) di Sant’Anna di Modena.
    Spesso leggo con i miei allievi ( detenuti) le sue prefazioni alle cantiche su Dante Alighieri che ho adottato come testi didattici per le mie lezioni, le trovo molto stimolanti e avvincenti , colme di spunti di riflessione e dialogo proficuo ed efficace tra noi durante la lezione che come lei ha scritto , negli ambienti del Carcere , è più libera che altrove.
    Per questo , per il suo preziosissimo lavoro e per quanto vorrà ancora , la ringrazio a nome di tutti i miei allievi detenuti .
    Carmine prof. Bello

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