Overture

Questo video d’apertura resta sempre in cima, perché tutte le volte che ne hai bisogno puoi guardarlo. Ma non fermarti qui: il resto cerco di aggiornarlo periodicamente.

Viviamo in un tempo in cui raccontare qualcosa di positivo desta sospetto. Credo che dovremmo abbassare le nostre difese e cercare ciò che in mezzo all’inferno non è inferno, farlo durare e dargli spazio, come dice il Marco Polo creato da uno scrittore a me caro. Questo però richiede coraggio, perché accogliere qualcosa di bello, vero, buono, cioè riconoscerlo come bello, vero, buono, significa mettersi in gioco personalmente per difendere e ampliare quel bello, vero, buono. Il cinismo è scorciatoia che ripara dal coinvolgimento personale e dal conseguente impegno, e a volte sembra un rifugio comodo, ma alla lunga inaridisce. Invece non nascondersi l’inferno e far crescere qualcosa di bello, lì in mezzo, è molto più appassionante. Per me questo si fa vita di tutti giorni in due modi: come insegnante, ascoltando e ampliando persone, e come scrittore, ascoltando e ampliando personaggi. Faticoso, ma entusiasmante.

La data del post? Il giorno in cui ho visto la luce per la prima volta. Per questo non sono cinico: perché mi è piaciuto, anche se ci ho pianto sopra.

11 marzo 2025

Ultimo banco 236. Riarmiamoci e partite!

Nel 1953 il mondo era appena uscito dalla guerra e diviso in due sfere di influenza e deterrenza, americana e sovietica, e Philip Dick (per il provocatorio Carrère, che gli […]

4 marzo 2025

Ultimo banco 235. Degli altri non mi frega niente

Mi scrive un ragazzo: “Frequento il terzo anno di università e ho finito la sessione di esami all’apice di una crisi che si protrae da mesi. Prima, durante e dopo […]

25 febbraio 2025

Ultimo banco 234. Prodigi?

Qualche giorno fa mi ha scritto un padre: “Il nostro primogenito, 9 anni, non fa altro che leggere e scrivere. Legge mentre fa colazione, mentre fa pipì e mentre si […]

18 febbraio 2025

Ultimo banco 233. “Suonala ancora, San”

Ad Asterix devo la mia passione per la lettura. Ne divoravo le avventure e l’immancabile finale con il grande banchetto sotto le stelle e Assurancetourix, il bardo stonato, legato e […]

11 febbraio 2025

Ultimo banco 232. Basterebbe una mela

Passeggio tra i sentieri che costeggiano i cortili degli antichi edifici dell’università di Cambridge dove sono stato invitato dalla Italian Society per una conferenza. È domenica mattina, la luce del […]

4 febbraio 2025

Ultimo banco 231. Scissione

Partecipo da anni a un progetto di orientamento alla scelta del futuro dedicato a ragazzi degli ultimi due anni di superiori, ma il discorso vale anche per l’imminente iscrizione alle […]

28 gennaio 2025

Ultimo banco 230. Dov’era Dio?

Gli innamorati si danno sempre soprannomi, perché vedono ciò che il mondo non vede. Loro scelsero i fanciulleschi Mik e Fifi, perché amare è custodire il bambino che c’è nell’altro […]

21 gennaio 2025

Ultimo banco 229. L’umano è di destra o di sinistra?

La riforma dei programmi nella scuola elementare e media di cui si è parlato la scorsa settimana è stata subito cannibalizzata dalla semplificazione binaria: che cosa è di destra o […]

15 gennaio 2025

Ultimo banco 228. Diventare chi?

“Sono esaurito”. “Ho bisogno di staccare la spina”. “Devo ricaricarmi”. Espressioni d’uso quotidiano che tradiscono la fatica di pensarsi macchine con un corpo-hardware e una coscienza-software (“ci aggiorniamo”, “non siamo […]

7 gennaio 2025

Ultimo banco 227. Che peccato!

Mentre nella religione è l’uomo a provare a raggiungere Dio con preghiere, sacrifici e credenze, nella narrazione alla base delle feste che si concludono oggi, è Dio che cerca di […]