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Robinson

13 maggio 2013

O suo figlio non capisce niente o è l’unico che ha capito (ma non lo sa)

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Colloqui con i genitori | Direzione/Presidenza | Media | Studenti

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Alessandro D'Avenia

Qualche libro, tanti alunni

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Alessandro D'Avenia
Dal momento che mi trovo in Puglia per incontrare Dal momento che mi trovo in Puglia per incontrare i ragazzi di varie scuole ho pensato di fermarmi ad Altamura da dove cominciava anni fa l’avventura del mio primo romanzo. Ci vediamo martedì 6 Maggio alle 17.30 alla Feltrinelli di Altamura per qualche dedica e due parole. 🙏♥️ @feltrinellipointaltamura
Qualche giorno fa ci è stata scattata questa foto Qualche giorno fa ci è stata scattata questa foto nel punto più a occidente del Portogallo e dell’Europa. La voglio usare per il mio 48° compleanno che cade oggi, 2 maggio, perché ci sono voluti 14 miliardi di anni per scattarla e perché da qui partirono grandi esplorazioni. Sono grato a Dio per questo clic, dato che sono capitato nel suo Instagram che è il Creato, e a tutta la catena di uomini e donne che hanno permesso che io partecipassi alla festa, soprattutto i miei genitori. In Portogallo usano la parola “saudade” per indicare qualcosa di intraducibile, un misto di dolcezza e struggimento. Uno scrittore dice al riguardo che è la nostalgia del momento che stai vivendo proprio mentre lo stai vivendo. Insomma quando facciamo esperienza della vita eterna, cioè la vita che non si rovina, e il segno sono le cosiddette lacrime di gioia, il paradosso perfetto, come la vita. Il compleanno è uno di questi momenti. Ho sempre amato i compleanni e più passa il tempo più li amo perché ho ancora più da ringraziare, e la felicità dipende dalla riconoscenza.. Soprattutto perché ci sono voluti 14 miliardi anni per stare accanto a questa donna con cui sto imparando ad amare e lasciarmi amare, che poi è quello che c’è da festeggiare in un compleanno. Grazie a tutti voi che siete parte della festa 🙏♥️
Nella mostra intitolata “De bello - Notes on war Nella mostra intitolata “De bello - Notes on war and peace” esposta allo spazio Gres Art 671 a Bergamo dalla @fondazionepesenti ci sono, tra le tante opere, anche quelle di una pittrice ucraina, Masha Shubina, che ha dipinto a olio scene di guerra su tovaglie, tovaglioli, centrini ricamati a mano da sua nonna. Un contrasto esplosivo come i giorni di Pasqua: innocenti che vengono privati di tutto dalla violenza dei padroni del mondo. Così in Ucraina, a Gaza, in Sudan e su tutti i fronti della guerra mondiale a pezzi come la definì Papa Francesco nel 2014. Scelgo questa immagine per augurarvi buona Pasqua perché vale come un crocifisso. E contiene la speranza di una resurrezione in quella cura del ricamo che racconta di un tempo buono vissuto attorno alla tavola. “Rimetti la spada nel fodero perché tutti quelli che mettono mano alla spada periranno di spada” dice Cristo a Pietro che vorrebbe difenderlo dai soldati con la violenza. Una frase che non promette vendetta, ma che descrive il fatto che chi fa violenza al mondo o agli altri fa violenza a se stesso, e ne subisce le conseguenze interiori allo stesso modo di quanto fa all’altro esteriormente. Se tu colpisci ti colpisci, se tu ferisci ti ferisci, se tu uccidi ti uccidi. Che la potenza silenziosa della resurrezione innesti un altro principio nella nostra carne: se tu ricami, ti ricami, se tu curi, ti curi, se tu perdoni, ti perdoni. Buona Pasqua a tutti 🙏♥️
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Alessandro D'Avenia

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