28 novembre 2023

Ultimo banco 180. Faccia a faccia

Per vivere abbiamo bisogno del mondo: ci apriamo a ciò che è fuori di noi per necessità. Andiamo incontro a cose e persone perché ci sono utili: il nostro strato […]

14 novembre 2023

Ultimo banco 178. Parole prime

Ho ricevuto una lettera che comincia così: “Sono una studentessa delle superiori, ma sono rimasta indietro per motivi di salute. Il mio desiderio più grande in questo momento è quello […]

27 giugno 2023

Ultimo banco 167. Compiti per le vacanze

Vivere è sperare di nascere del tutto, ciò che in ciascuno di noi è abbozzato chiede pieno compimento: per questo usiamo la metafora della chiamata o vocazione, la vita ci […]

23 giugno 2023

Tutta la vita

“E io ancora mi sveglio aspettando un messaggio che non arriva… tutta la vita”. Così canta Drast, cantautore del 2001, in un verso che sintetizza la ricerca della sua generazione: […]

13 giugno 2023

Ultimo banco 165. Quanto sei fuori?

Cerco di portare a termine spiegazioni e verifiche entro metà maggio, per poter dedicare l’ultima parte dell’anno scolastico all’esplorazione della vocazione. Esistere (ex-stare: essere saldi fuori) significa “uscire con coraggio”, […]

18 aprile 2023

Ultimo banco 157. La verità dei crochi

Il giorno di pasquetta mi chiedevo se la resurrezione celebrata il giorno prima riguardasse anche me, deluso da un bel maglione ricevuto a Natale che mostrava già i primi pallini. […]

23 marzo 2023

Fame d’aria – Ritratto degli adolescenti di oggi senza piagnistei

Articolo di apertura di un’inchiesta del settimanale Sette del Corriere della Sera sullo stato di salute dei ragazzi

17 gennaio 2023

Ultimo banco 145. Un calcio alla morte

Gianluca Vialli è stato, nella mia adolescenza, un eroe di quello strano sport contro-evoluzionistico per cui l’abilità non dipende dalla mano, che ha reso l’uomo uomo, ma da un arto molto meno preciso: il piede (pedestre è un’offesa: “é fatto con i piedi”). Nel calcio anche il gesto più bello “è fatto con i piedi”, la mano è vietata (solo Maradona l’ha resa, furbescamente, tocco divino): arcaica nostalgia di una danza primordiale che incanta l’altro per trafiggerlo nel suo territorio sacro (la rete) con il “colpo” che arriva quando non lo aspetti o da chi non lo aspetti.

18 gennaio 2022

Ultimo banco 105. Stati di grazia

Ho dedicato un’ora intera al primo appello del nuovo anno, chiedendo a ciascuno dei ragazzi la parola-guida per il 2022. La parola ci precede: l’abbiamo dentro e ci guida, ma […]

11 gennaio 2022

Ultimo banco 104. Una scuola senza talento

La scuola purtroppo è al centro del dibattito solo per l’emergenza virale, mai per quella vitale che la ferisce da decenni. Voglio allora fermarmi sulle righe ricevute di recente da […]