Ultimo banco 47. Clarisse
«Incredibile, la capacità d’identificazione di quella ragazza! Era come l’appassionata spettatrice d’uno spettacolo di burattini, che prevede ogni batter di palpebre, ogni gesto della mano, ogni movimento d’un dito un […]
«Incredibile, la capacità d’identificazione di quella ragazza! Era come l’appassionata spettatrice d’uno spettacolo di burattini, che prevede ogni batter di palpebre, ogni gesto della mano, ogni movimento d’un dito un […]
“La crisi è la più grande benedizione per le persone e le nazioni. La creatività nasce dall’angoscia come il giorno nasce dalla notte oscura. È nella crisi che nascono l’inventiva, […]
Il posto che mi è toccato il primo giorno di scuola fu proprio l’ultimo banco. Avevo cinque anni e, in quel settembre 1982 di esaltazione ancora mondiale, iniziava l’ultimo anno […]
Persino Achille ebbe un’adolescenza travagliata. Quando sua madre, la dea Teti, venne a sapere che il figlio sarebbe morto nella guerra di Troia, lo costrinse a travestirsi da ragazza e […]
«Noi socialisti dobbiamo essere propugnatori della scuola libera, lasciata all’iniziativa privata e ai comuni. La libertà nella scuola è possibile solo se la scuola è indipendente dal controllo dello Stato», tuonava Antonio Gramsci sul Grido del Popolo nel […]
Il 21 maggio del 1972 un uomo, tra le urla, si lanciò con un martello contro la Pietà di Michelangelo in San Pietro. Prima che un pompiere, in visita alla […]
«Margie lo scrisse perfino nel suo diario. Sulla pagina che portava la data 17 maggio 2157: Oggi Tommy ha trovato un vero libro!». Comincia così «Chissà come si divertivano», un racconto […]
«Che cosa hanno fatto?» chiede il bambino tremante osservando i quattro impiccati penzolare sulla piazza della città. «Quello che potevano», risponde la madre con rassegnata fermezza. È una delle scene […]
Riporto l’articolo-intervista uscito sul Foglio a cura di Davide D’Alessandro il 7 maggio 2019 Se la scrittura diventa pro-creazione, vuol dire che avete davanti un libro di Alessandro D’Avenia. Lo sanno […]
Gli occhi dei bambini sono così aperti che la responsabilità per ciò che racconterò mi fa trepidare. Sono più di duecento quegli occhi puntati su di me, sei terze classi […]